Mezzi agricoli in strada in tutta Italia

Protesta degli agricoltori: la marcia dei trattori invade strade e autostrade

La mobilitazione europea, partita da Germania e Francia, da giorni è approdata anche in Italia: si contestano le politiche agricole dell'Europa e si chiede al governo un intervento a loro sostegno

Protesta degli agricoltori: la marcia dei trattori invade strade e autostrade
Localteam
Lunga giornata di protesta da parte degli agricoltori siciliani. 24 gennaio 2024

Dall'Emilia-Romagna, alla Sicilia, passando per l'Umbria e l'Abruzzo, gli agricoltori italiani continuano a scendere in strada con i loro trattori seguendo il solco tracciato dalla mobilitazione nazionale e, ancor prima, dai "colleghi" transalpini e tedeschi e creando non pochi problemi in diverse regioni.

I motivi delle proteste

La mobilitazione, già iniziata nei giorni scorsi, prende di mira le politiche agricole dell'Unione europea. Tra le richieste: "Sussidi, prezzi all'ingrosso da rivedere, no alla carne sintetica, no alle cavallette come cibo, no agli impianti fotovoltaici sui terreni produttivi". 

Ci sono coltivatori di grano e mais, che ce l’hanno con le nuove regole comunitarie: da quest’anno scatta l’obbligo di tenere incolto il 4% dei terreni seminati sopra i 10 ettari. Ma anche la questione dei prezzi. In commissione Agricoltura alla Camera c’è un progetto di legge che modifica il decreto legislativo del 2021 contro le pratiche sleali: introdotto un costo di produzione di cui deve tenere conto il prezzo di vendita. "Il problema- denunciano i manifestanti - è che ancora non si è visto niente". A loro arrivano spiccioli, mentre il consumatore paga salato. Poi le altre questioni in ballo: la cosiddetta carne sintetica e i cibi a base cellulare (su cui l’Italia con Francia, Austria e altri 9 paesi ha chiesto una moratoria di 12 mesi all’Unione), le farine di insetti, l’aumento vertiginosi dei costi dei mutui, il costo dei carburanti, e le tasse: la legge di bilancio reintroduce l’Irpef agricola.

Le proteste sulle strade italiane si estendono in diverse regioni

100 trattori sulla statale 16 in Molise

Sono scesi in strada gli agricoltori del Basso Molise colpiti da una crisi profonda, dalla difficoltà di continuare a produrre grano e dalla volontà di tutelare i terreni fertili contro l'avanzata di impianti di energia rinnovabile. Oltre un centinaio di trattori questa mattina hanno affollato piazza del Papa a Termoli dopo aver attraversato la Ss16 bloccando la circolazione e creando disagi. I coltivatori, arrivati da Mafalda, Guglionesi, Larino, San Martino in Pensilis, Campomarino, in provincia di Campobasso, resteranno in presidio giorno e notte fino a sabato. Tre giorni di manifestazione per chiedere "sostegno" al Governo regionale, nazionale ed europeo.   "No alla moda di utilizzare i terreni fertilissimi del Basso Molise per l'installazione di pali eolici o fotovoltaici - dichiara Marco Travaglini - L'importante è che non vengano più coltivati. Siamo arrivati persino ad avere contributi per lasciare i terreni incolti. Così ci tolgono la dignità".   I problemi non finiscono qui. "Stiamo avendo tantissimi problemi con i cinghiali - aggiunge Travaglini - con la raccolta in generale. Non abbiamo più nessun sussidio a fronte dei costi del gasolio alle stelle. È inconcepibile togliere a un agricoltore la possibilità di coltivare un grano. È qualcosa di inaccettabile. Non possiamo più competere con lobby". Alla Giunta del Molise, si chiedono "contributi a fondo perduto per recuperare i danni della peronospora del 2023".

Presidio trattori anche nel Vibonese, in Calabria

Da oggi anche provincia di Vibo gli agricoltori si sono ritrovati a bordo dei loro mezzi agricoli per rivendicare una serie di diritti che variano dal contrasto alle politiche europee sul settore fino alla denuncia di pratiche "sospette" nell'elargizione dei fondi. Stamattina i trattori hanno formato un piccolo presidio all'imbocco dello svincolo di Pizzo Calabro dell'A2 autostrada del Mediterraneo. Si allarga, dopo i blocchi sulla statale 106, la protesta alla Cittadella regionale e i presidi a Cosenza e Lamezia Terme, la protesta del mondo agricolo calabrese. Da rilevare qualche disagio alla circolazione disciplinata dalla polizia municipale di Pizzo e dalla sezione vibonese della Polstrada. 

 

 

Sicilia, il corteo di mezzi agricoli partito mercoledì mattina da San Cipirello, Palermo, procede lungo la statale Palermo-Sciacca -VIDEO-

Prosegue ad oltranza la protesta degli agricoltori siciliani. Lavoratori ed imprenditori isolani da giorni sfilano sulla strada statale Palermo-Sciacca. Sono previste altre manifestazioni per denunciare lo stato di crisi del comparto. "La Sicilia alza la voce nell'assordante silenzio della politica e delle organizzazioni sindacali - dice Franco Calderone uno degli organizzatori della manifestazione -. Siamo scesi per le strade per legittima difesa, per non mangiare farina di grilli, carne sintetica, vino zuccherato, ortaggi provenienti dal nord Africa coltivati con prodotti fitosanitari tossici. La Sicilia alza la voce per denunciare lo stato di crisi del comparto agricolo e delle partite iva, per denunciare la mancanza di interesse della politica di fronte a questa immane crisi economica che ha portato all' emigrazione di 800.000 giovani negli ultimi due anni".  

La proteste, secondo indiscrezioni, dovrebbero proseguire anche nel weekend fra le Madonie, Ragusa e Palermo.

Le mobilitazioni di ieri

A Lucca trattori contro il cibo sintetico

Oltre 50 trattori e mezzi agricoli ieri hanno sfilato da Capannori a Lucca per protestare contro il green deal e chiedere tutele per l'avvento del cibo sintetico. Dopo il raduno davanti al palazzo municipale di Capannori (Lucca) la manifestazione ha attraversato la Piana lucchese fino al casello autostradale del Frizzone, e poi lungo la via pesciatina, fino a Lucca.   

Il lento corteo ha provocato naturalmente qualche disagio alla circolazione ma gli agricoltori lucchesi hanno trovato la solidarietà della cittadinanza. Sui trattori nessun vessillo di sindacati, associazioni o partiti ma solo bandiere italiane e alcuni cartelli: "Europa assassina", "l'agricoltura sta morendo" e "Salviamo il nostro cibo" alcuni esempi. Arrivato in città il corteo è arrivato alle mura urbane dove si sono registrati altri rallentamenti sui viali di circonvallazione. Infine la chiusura della manifestazione in piazzale Don Baroni, fra la città e il fiume Serchio.

In Umbria sfilata alle porte di Assisi

In Umbria, in provincia di Perugia questa mattina gli agricoltori con i loro trattori hanno sfilato sulle strade alle porte di Assisi: poco meno un centinaio i partecipanti, secondo una stima degli organizzatori. La manifestazione che si è svolta in modo ordinato e senza creare particolari disagi alla circolazione stradale, il tutto con la vigilanza delle forze di polizia.

Lazio: Comitato agricoltori traditi blocca il casello della A1

Disagi ieri anche nel Lazio, la nuova protesta del Comitato agricoltori traditi nei pressi del casello autostradale dell'A1di Orte. Diversi mezzi da lavoro fra furgoni e trattori, con i manifestanti che hanno percorso l'ampia rotatoria antistante l'imbocco autostradale, sorvegliati dalle forze dell'ordine. A seguito della manifestazione, sono stati segnalati rallentamenti della viabilità in entrambe le corsie del raccordo Terni-Orte, in particolare quella in direzione Orte.