Dopo la conferenza stampa a Montecitorio

Tre ore di conferenza stampa per Giorgia Meloni che risponde a 42 domande: le reazioni

I commenti degli esponenti della maggioranza e dell'opposizione sui vari temi emersi durante la conferenza stampa. Calderoli: “Bene le parole di Giorgia Meloni sull'autonomia”. Conte: “Meloni 'signor sì' in Ue, cintura nera di prese in giro”

 Tre ore di conferenza stampa per Giorgia Meloni che risponde a 42 domande: le reazioni
ansa
Giorgia Meloni alla conferenza stampa di fine anno

Si è conclusa dopo poco più di tre ore la conferenza stampa della premier Giorgia Meloni, che ha risposto a 42 domande dei giornalisti. "Signori, grazie a tutti e buon anno ancora", si è congedata la presidente del Consiglio, applaudita da alcuni dei presenti in platea.

Poi le reazioni degli esponenti della maggioranza e dell'opposizione sui vari temi affrontati in conferenza stampa.

Il ministro Calderoli: “Bene le parole di Giorgia Meloni sull'autonomia”

"Ho apprezzato le parole odierne, pronunciate nella conferenza stampa, dal presidente del consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, sull'autonomia regionale differenziata. Bene ha fatto il presidente Meloni a rimarcare che l'autonomia non toglie niente a nessuno, non toglie ad una Regione per dare ad un'altra, ma permetterà alle Regioni virtuose nel gestire le proprie competenze di ottenerne di ulteriori, innescando un meccanismo di responsabilizzazione e potrà rappresentare un volano di crescita e sviluppo per il Mezzogiorno. Ha detto bene il presidente Meloni: l'autonomia rafforzerà le competenze, le responsabilità e le virtuosità delle singole Regioni. Avanti con l'autonomia, che tra meno di due settimane, dal 16 gennaio, sarà in Aula al Senato: avanti con una riforma che, come ha sottolineato Giorgia Meloni, farà bene da Nord a Sud". Lo afferma il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli

Gasparri: “Il Governo andrà avanti ancora a lungo. Da Meloni risposte chiare ed esaurienti”

"Meloni ha dato risposte chiare ed esaurienti su tutti i temi. Dall'elezione diretta del premier ai temi della concorrenza e dell'Europa, dagli scandali Pd-Degni alla Corte dei Conti, alla invadenza di Giuliano Amato. Un governo con le idee chiare che andrà avanti a lungo". Lo ha dichiarato ai Tg il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri.

 

I commenti dal Pd

Debora Serracchiani, responsabile Giustizia nella segreteria Pd: "Meloni preoccupata dai tempi della giustizia? E allora perché consente con l’ennesima proposta di riforma della prescrizione alla sua maggioranza e al ministro Nordio di mettere in discussione i risultati ottenuti dalle riforme Cartabia che hanno ridotto i tempi dei processi? E così da mettere a rischio anche le risorse del Pnrr? Se è davvero convinta di dover intervenire sulla giustizia pensi piuttosto a ripristinare la risorse che ha tagliato e a fare le assunzioni che da troppo tempo ha promesso". Così in una nota Debora Serracchiani. "E già che c’è - aggiunge - abbia il coraggio di far fare un passo indietro a chi ha messo al ministero e ai deputati che vanno in giro armati. La giustizia è una cosa seria e pretende competenze, professionalità e affidabilità. Requisiti che i dirigenti suoi colleghi di partito evidentemente non hanno".

Sui social hanno commentato così i capogruppo Pd al Senato e alla Camera Francesco Boccia e Chiara Braga, in un post pubblicato su Facebook e condiviso dalla segretaria Elly Schlein.

"Oltre due ore di conferenza stampa per non dire nulla, continuare con il solito atteggiamento vittimista, con i  soliti attacchi alle opposizioni, con la solita creazione di nemici  immaginari, senza mai dare risposte ai problemi del Paese come la  sanità e il carovita. Guida il Governo ma sembra ancora all'opposizione. Meloni, quando ci parlerai di quale futuro immagini  per l'Italia? Tutto il resto è noia".

Conte. Movimento 5 stelle: “Meloni 'signor sì' in Ue, cintura nera prese in giro”

"Qual è il colmo per chi si definisce 'patriota'? Fare la fine di Giorgia Meloni". Con un post su Facebook, il presidente del M5s, Giuseppe Conte, lancia il suo j'accuse contro le politiche del governo Meloni. E attacca: "Come ormai sapete la presidente del Consiglio si è piegata a Germania e Francia per un accordo sul Patto di stabilità con cui all'Italia saranno imposti tagli e tasse per oltre 12 miliardi l'anno. Oggi finalmente in conferenza stampa non è potuta scappare dalle domande e la risposta è stata la seguente: 'Sono soddisfatta - a condizioni date - dell'accordo che abbiamo fatto sul Patto di stabilità, chiaramente non è il Patto che avrei voluto io'. E allora perché ha detto sì?" "Abbiamo un grosso problema a Chigi se la premier è 'soddisfatta' per 12 miliardi di tagli che rischiano di colpire come al solito i diritti, i servizi, la sanità e coì via. Per il futuro dei nostri giovani abbiamo mandato a trattare in Europa una premier che dice 'signor sì' a quello che decidono altri Paesi per noi. Una presidente che china la testa di fronte ai partner europei con la stessa solerzia con cui non fa pagare 2 miliardi di tassa sugli extraprofitti alle banche. Se c'è una 'cintura nera' di prese in giro ai cittadini quella spetta di diritto a Giorgia Meloni", prosegue. "Tre anni fa tornavamo dall'Europa con 209 miliardi per l'Italia ora ci torniamo con un'ipoteca di miliardi di tagli ogni anno. Da 'patrioti' che erano 'pronti' a tutto a nemici degli interessi dell'Italia basta poco: appena un anno di governo", conclude.

Renzi, Italia Viva: “Conferenza di Meloni? Mai sentite tante bugie”

"Ho visto la conferenza stampa di Giorgia Meloni. Mai sentite così tante bugie tutte insieme. La premier dice che lei non ha aumentato le tasse: evidentemente le accise sulla benzina e l'IVA sugli assorbenti si sono aumentate da sole. La premier dice che bisogna conciliare la maternità con il lavoro però nel frattempo aumenta l'IVA sui pannolini e sui prodotti per i bambini". Lo scrive sui social il leader di Iv Matteo Renzi.   "La premier - prosegue - dice che non ha mai chiesto le dimissioni degli avversari quando era al Governo eppure a me chiedeva le dimissioni una volta al mese: per le banche, Unicef, Tempa Rossa. La premier dice che poteva mettere sua sorella in una partecipata come fanno gli altri: gli altri chi? Forse il leader Nord Coreano fa così con la sorella. Forse. La premier dice che lei non ha problemi con la sua classe dirigente: il cognato ferma i Frecciarossa e spende milioni di euro per la sua segreteria, il pistolero spara e invoca l'immunità parlamentare, il sottosegretario alla giustizia organizza i veglioni con la polizia penitenziaria come fosse una propria falange privata. La premier dice che sull'immigrazione il clima è cambiato e infatti gli sbarchi sono aumentati del 50% alla faccia di chi come lei diceva "Chiuderemo i porti". Per ora stanno chiudendo solo gli occhi davanti alla realtà. Ora la Meloni entrerà in modalità campagna elettorale, radicalizzando su Elly Schlein e cannibalizzando Tajani e Salvini. Ma poi la realtà le presenterà il conto, cominciando dai 30 miliardi di euro che deve trovare da qui alla fine dell'anno. I bugiardi hanno questo di bello: pensano che la gente creda per sempre a quello che dicono. All'inizio è così. Poi all'improvviso la realtà emerge, tutta insieme. Buon 2024, cara Presidente Meloni. Per il prossimo anno anche meno, per favore: meno post, meno bugie e soprattutto meno tasse. Facci questo regalo: almeno togli le tasse che hai messo tu". 

Calenda, Azione: “Da Meloni nulla su cose importanti, invettive e gossip”

 "Poco o nulla su ciò che è importante: Sanità, Salari, Istruzione, PNRR, Politica industriale. Molte invettive contro la sinistra, qualche gossip, una spruzzata di influencer, due battute e molta cronaca. Si sente la più completa assenza di un progetto per l'Italia. Questa la sintesi della conferenza di Meloni. Ne abbiamo già viste di molto simili". Lo scrive sui social il leader di Azione, Carlo Calenda.