Il G7 a Kiev

Meloni a Kiev: "Ucraina, parte della nostra casa: la difenderemo. Doveva essere una guerra lampo..."

La premier alla commemorazione della battaglia nel primo giorno dell'invasione russa, due anni fa: "L'aeroporto Antonov è un simbolo del fallimento russo". Con Meloni von der Leyen, De Croo e Trudeau. Il cronoprogramma del viaggio a Kiev

“Questa terra è un pezzo della nostra casa e noi faremo la nostra parte per difenderla”: sono le parole che la premier Giorgia Meloni scandisce all'aeroporto Antonov di Kiev, alla cerimonia in onore dei soldati ucraini protagonisti della battaglia di Hostomel, con il presidente Volodymyr Zelensky e gli altri leader internazionali giunti nella capitale ucraina per il secondo anniversario del conflitto. Era il 24 febbraio 2022, infatti, quando l'esercito russo invase il territorio dell'Ucraina da tre direttrici, con il preciso obiettivo di raggiungere la capitale e far cadere il governo democraticamente eletto, guidato da Zelensky.

“Questo posto è simbolo di fallimento di Mosca e dell'orgoglio dell'Ucraina, ci ricorda che c'è qualcosa di più forte di missili e guerra: è l'amore per la terra e la libertà” ha aggiunto la leader di Fratelli d'Italia, aggiungendo: “Sull'Ucraina, attenzione a una certa propaganda, doveva essere una guerra lampo e invece non lo è stata”.

La cerimonia per l'anniversario della guerra

In un hangar la carlinga carbonizzata dell'Antonov An-225 Mriya, che era l'aereo più grande del mondo, e di fronte la torre di controllo sventrata. L'aeroporto internazionale cargo Antonov di Kiev, luogo simbolico della resistenza ucraina, è lo scenario del primo appuntamento del programma di Giorgia Meloni e degli altri leader internazionali che oggi hanno scelto di essere al fianco di Volodymyr Zelensky nel secondo anniversario del conflitto: la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il primo ministro del Belgio Alexander De Croo, presidente di turno del Consiglio Ue, e il primo ministro del Canada Justin Trudeau.

L'arrivo di Meloni a Kiev Ansa
L'arrivo di Meloni a Kiev

Sotto gli occhi di numerosi soldati, Zelensky è arrivato e ha girato un video con lo smartphone sulla pista dello scalo, a 25 chilometri a nord-ovest della capitale, che è stato uno dei primi obiettivi dell'offensiva russa scattata il 24 febbraio 2022, diventando teatro della battaglia di Hostomel per cui alcuni reduci ucraini oggi ricevono onorificenze militari. 
Il Mriya è stato distrutto durante gli scontri fra i russi che miravano a prendere l'aeroporto per fare atterrare numerosi paracadutisti e veicoli corazzati leggeri utilizzando aerei cargo, e la Guardia nazionale ucraina, che ha danneggiato la pista, non permettendo agli aerei russi di trasportare le forze attraverso il ponte aereo. 
 

I russi riuscirono ad occupare l'aeroporto ma senza riuscire a usarlo e le forze di difesa ucraine lo hanno liberato il 2 aprile 2022.

“Ci sono gesti eroici che hanno cambiato il corso della storia, uno di questi ha avuto luogo qui il 24 febbraio di due anni fa” aveva infatti detto la premier Meloni nel suo intervento. “Qui dove è iniziata l'eroica resistenza del popolo ucraino, qui dove è fallito il piano di Putin di rovesciare il regime democratico in pochi giorni e sostituirlo con un governo fantoccio che rispondesse alle sue istruzioni” ha ricordato la presidente del Consiglio.

Questo pomeriggio il G7 a guida italiana

Ed è la cattedrale di Santa Sofia di Kiev la location da dove la premier Giorgia Meloni si collegherà per il G7 in videoconferenza (alle 16 italiane), nel secondo anniversario della guerra.

Giorgia Meloni arriva a Kiev reuters
Giorgia Meloni arriva a Kiev

La presidente del Consiglio, la presidente della Commissione europea von der Leyen, De Croo, primo ministro del Belgio (che è presidente di turno del Consiglio Ue) e il primo ministro canadese Trudeau, dopo la cerimonia di Hostomel si recheranno a Palazzo Mariinskyi, sede della presidenza ucraina, dove terranno una conferenza stampa, prevista attorno alle 13.30, ora italiana.

 

“Non è stata una guerra lampo”

“All'inizio si pensava a una guerra lampo e non lo è stata. Poi si pensava a occupare metà del territorio ucraino, e non è successo. Poi l'Ucraina ha liberato parte dei suoi territori. Attenzione a non essere anche noi vittime di una propaganda che conosciamo abbastanza bene” ha rammentato Meloni.