Al “Franchi” Fiorentina-Lazio 2-1. La squadra di Vincenzo Italiano, dopo essere andata sotto di una rete nel primo tempo nonostante avesse dominato, riesce a recuperare e vincere. Sbagliando anche un rigore.
I toscani conquistano i tre punti nel posticipo della ventesima giornata di campionato e scavalca in classifica la Lazio: gara dalle mille emozioni.
Viola in attacco per tutto il primo tempo, fanno la partita, giocano bene e prendono tre legni, con Gonzalez, Belotti e Biraghi. All'undici di Sarri basta un'azione costruita magistralmente a ridosso del 45’ per andare in vantaggio: Guendouzi serve Luis Alberto che segna implacabile.
Accade tutto nella ripresa: il pareggio con Kayode, il rigore sul palo di Gonzalez e la rete della vittoria al 69' con Bonaventura.
Era la “prova della resurrezione” per la viola di Vincenzo Italiano, quella che a fine anno era stabilmente al quarto posto in classifica e che il ruolino di marcia ha visto i viola camminare come una formazione da zona salvezza nel 2024.
Così, al cospetto di una Lazio rinvigorita dai risultati positivi, la Fiorentina ha iniziato il match a testa bassa: cross, tiri nello specchio della porta, pali (ben 3) e parate provvidenziali di Provedel. Tutto senza gol. Fino al minuto 45 quando, con il primo tiro del suo match, Luis Alberto è riuscito a segnare l'1 a 0.
Le formazioni ufficiali
FIORENTINA (4-2-3-1): Terracciano; Kayode, Milenkovic, Ranieri, Biraghi; Arthur, Bonaventura; Sottil, Beltran, Nico Gonzalez; Belotti. All. Vincenzo Italiano
LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari Casale Romagnoli Marusic; Guendouzi, Cataldi, Luis Alberto; Isaksen Immobile Felipe Anderson. All: Sarri.
Ha arbitrato Guida di Torre Annunziata, assistenti: Bindoni – Tegoni, IV uomo Perenzoni, VAR Irrati, AVAR Marin
LaPresse La partita
La prima frazione di gioco è quasi tutta esclusivamente di marca viola: i padroni di casa attaccano con più convinzione sin dalle prime battute, creando almeno tre occasioni nitide per il vantaggio.
Le prime due arrivano all'interno della stessa azione al 18', con Nico Gonzalez che apre il piattone trovando la parata di Provedel e il palo, mentre sulla ribattuta Romagnoli compie un autentico miracolo sul tiro di Bonaventura.
Al 24' invece è ancora un palo a dire di no ai toscani, stavolta dopo un colpo di testa di Belotti su corner di Biraghi.
Il conto dei legni della Fiorentina continua a salire al 41', quando da un altro corner di Biraghi una leggera spizzata di Nico Gonzalez s'infrange sul palo alla sinistra di Provedel.
La Lazio soffre tantissimo, non riesce praticamente a costruire nulla, ma proprio al 45' i biancocelesti colpiscono al primo affondo: Guendouzi premia l'inserimento di Luis Alberto, lo spagnolo controlla e con un destro preciso batte Terracciano per l'1-0 ospite.
In avvio di ripresa la formazione di Italiano parte con il piede giusto, subito pericolosa al 48’ con Belotti e al 50’ con Nico Gonzalez.
Al 57’ ci prova ancora l’attaccante argentino dal limite dell'area con un sinistro potentissimo che termina troppo alto sopra la traversa.
La Lazio accenna una timida controffensiva ma al 61’ la Fiorentina pareggia. Azione di Belotti sulla sinistra all'interno dell'area di rigore che serve al centro fino al secondo palo dove si fa trovare puntuale Kayode. Il terzino destro spedisce la palla nel sacco, colpendo la traversa che questa volta aiuta la viola. È il suo primo gol in serie A.
Per un fallo ai danni di Belotti in area biancoceleste al 64’ l’arbitro assegna un rigore ai padroni di casa. Al 66’ Gonzalez si incarica del penalty: tiro lento, il pallone rasoterra colpisce la base del palo ed esce. Terzo rigore fallito per i viola e quarto legno colpito questa sera.
Al 69’ i padroni di casa passano in vantaggio. Nasce tutto da Sottil sulla sinistra che lavora un bel pallone per Beltran, il quale calcia a botta sicura. Il tiro è potente ma centrale, Provedel respinge centralmente e sulla ribattuta si fionda Bonaventura che insacca.
Gli ospiti aumentano la pressione ma il pubblico del “Franchi” è l'uomo in più per i fiorentini che resistono e portano a casa i tre punti.
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