Ultima udienza a Tempio Pausania

Processo a Ciro Grillo, in aula mostrato il video dello stupro: la ragazza esce dall'aula

Da ieri la teste depone protetta da un paravento nero, che la nasconde ai presenti. I suoi avvocati hanno presentato un'istanza di audizione protetta, producendo valutazioni psicologiche e psichiatriche che attestano la sua estrema vulnerabilità

Processo a Ciro Grillo, in aula mostrato il video dello stupro: la ragazza esce dall'aula
Ansa / Fabrizio Fois
L'aula del Tribunale di Tempio Pausania

È ripreso questa mattina in tribunale a Tempio Pausania il controesame di 'Silvia', nome di fantasia della studentessa italo-norvegese, 23 anni, che accusa Ciro Grillo, figlio di Beppe, e tre suoi amici genovesi - Francesco Corsiglia, Vittoria Lauria ed Edoardo Capitta - di averla violentata durante una vacanza in Costa Smeralda nel 2019. Si tratta dell'ultima udienza incentrata sul racconto e il contro esame della presunta vittima del processo contro Grillo jr.

In aula proiettato il video delle violenze, la ragazza esce
La difesa degli imputati, ieri, ha chiesto e ottenuto che fosse mostrato in aula uno spezzone di un video girato fra il 16 e 17 luglio 2019, la notte della presunta violenza sessuale nella villetta del Pevero in uso alla famiglia Grillo in Costa Smeralda. 

Durante il controesame degli avvocati della difesa, un drappo nero l'ha tenuta lontana dagli sguardi degli avvocati, ma non è bastato. La studentessa italo-norvegese è crollata e ha preferito non vedere in aula il video che la ritrae con loro la notte dello stupro che lei stessa denunciò ai carabinieri di Milano nell'estate del 2019, al rientro dalla sua vacanza a Porto Cervo.

Un filmato di pochi secondi, girato con il cellulare dai ragazzi nella villetta della famiglia Grillo, che l'avvocato Alessandro Vaccaro, difensore di Lauria, ha chiesto e ottenuto che si proiettasse in aula. 

Una visione necessaria, a suo dire, per porre domande e fare contestazioni alla studentessa, all'epoca 19enne, su quanto da lei raccontato in precedenza. Soprattutto utile a confutare, secondo Vaccaro, alcune dichiarazioni della giovane in cui affermava di essere incapace di reagire: "Ho visto tutto nero, il mio corpo non mi rispondeva, ho avuto un mancamento e sono svenuta", le parole riferite da 'Silvia'. La difesa insiste sulla tesi della consensualità dei rapporti sessuali.

l Tribunale di Tempio Pausania dove si sta svolgendo il processo a porte chiuse per violenza sessuale di gruppo che vede imputati Ciro Grillo ansa
l Tribunale di Tempio Pausania dove si sta svolgendo il processo a porte chiuse per violenza sessuale di gruppo che vede imputati Ciro Grillo

I video, tutti di breve durata, in realtà sono tre, tutti agli atti del processo che si svolge a porte chiuse. Tuttavia il presidente del collegio, Marco Contu, ha deciso di farne vedere uno solo, vista la situazione estremanente delicata e il fatto che quei filmati sono stati già visionati dai giudici.

"La scelta di farla uscire dall'aula arriva per un rispetto e una sensibilità nei confronti di questa ragazza, comunque e in ogni caso - ha spiegato l'avvocato Vaccaro al termine dell'udienza - Non vi era la necessità della sua presenza, la mia domanda era su una determinata situazione, mi ha risposto e il video doveva essere semplicemente la contro prova alla sua risposta. Non abbiamo trovato una vittima assolutamente provata - ha sottolineato ancora il legale - c'è stato solo un momento di commozione quando gli ho fatto alcune contestazioni rispetto alle sue parole che chiaramente l'hanno colpita. La giornata è andata abbastanza liscia. Il mio bilancio è assolutamente positivo".

Da ieri la teste depone protetta da un paravento nero, che la nasconde ai presenti. I suoi avvocati hanno presentato un'istanza di audizione protetta, producendo valutazioni psicologiche e psichiatriche che attestano l'estrema vulnerabilità della giovane, per tutelarla il più possibile dallo stress emotivo che vive in aula, sottolineando che finora ha risposto a circa 1.400 domande per un totale di 22 ore di udienza, 17 se si contano le pause, e che la sua situazione psicologica è peggiorata.