Roma

La fiaccolata bipartisan al Campidoglio: la piazza si illumina per Navalny

"Ucciso da Putin. Ucciso ma non piegato": è uno dei messaggi per il dissidente lasciati sotto la sua gigantografia. Il suo volto è proiettato su Palazzo Senatorio

Centinaia di luci hanno illuminato piazza del Campidoglio dove si è svolta la fiaccolata in memoria di Alexei Navalny. Sulla facciata di palazzo Senatorio è stata proiettata l'immagine del dissidente russo. "Ucciso ma non piegato" è uno dei messaggi per Navalny lasciati sotto la sua gigantografia ai piedi della statua di Marco Aurelio. Alla fiaccolata hanno aderito in maniera bipartisan tutte le forze politiche.

Presenti almeno un migliaio di persone tra parlamentari, cittadini comuni e associazioni per la pace che hanno ricordato il dissidente russo morto il 16 febbraio. Per lui è stato osservato un minuto di silenzio.

La fiaccolata per Alexei Navalny al Campidoglio, Roma Rainews
La fiaccolata per Alexei Navalny al Campidoglio, Roma

In Campidoglio sono presenti le delegazioni di tutti i partiti di maggioranza. C'è il Pd, con Elly Schlein, Peppe Provenzano, Filippo Sensi e tanti altri. Tommaso Foti, Fabio Rampelli e Lucio Malan di Fdi.  Per la Lega c'era il capogruppo al Senato Massimiliano Romeo. Maria Elena Boschi guida la delegazione di Italia Viva. Per i Cinquestelle ci sono i capigruppo Silvestri e Patuanelli, anche Paola Taverna e Virginia Raggi, assente annunciato Giuseppe Conte. Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli per Avs. E poi ovviamente una folta rappresentanza di Azione, con Calenda in testa.

"Tutte le forze politiche sono qua oggi, non è una cosa comune per l'Italia. È un segnale importante di solidarietà per chi muore per la libertà". Così il leader di Azione Carlo Calenda, che per primo aveva lanciato l'idea della fiaccolata per Alexej Navalny in corso in Campidoglio.

"E' importante una partecipazione così ampia questa sera, per noi del  Partito democratico è importante essere qui, abbiamo subito aderito per perché siamo  convinti che bisogna alzare la voce contro un regime che uccide la libertà, uccide il  dissenso. Ci sono chiare responsabilità politiche dietro la morte di Navalny, risalgono  al regime russo, risalgono a Vladimir Putin". Così la segretaria del Partito  democratico Elly Schlein alla fiaccolata per Alexej Navalny in Campidoglio, a Roma.

Campidoglio, Roma: omaggio a Alexei Navalny Rainews
Campidoglio, Roma: omaggio a Alexei Navalny

"Siami uniti nell'esprimere lo sdegno e la condanna più forti per la morte di Alexei Navalny, risultato di una lunga e feroce deliberata persecuzione politica". Chiunque ami i valori di libertà e democrazia non può accettare questa morte in silenzio". Così il sindaco di Roma Roberto Gualtieri durante la fiaccolata. "Da Roma e dalle democrazie di tutto il mondo si alza un grido di indignazione e un appello a Putin: 'fermatevi'. Lo gridiamo da Roma e da tutte le altre città", aggiunge."Siamo qui per dire alla famiglia di Navalny"e alle migliaia di cittadini che gli stanno rendendo omaggio: ‘Voi non siete soli, noi siamo con voi’. "La nostra voce si unisce alla vostra nella richiesta di giustizia - prosegue Gualtieri - e per la condanna più ferma di questo nuovo crimine di cui Putin si è macchiato".

""Oggi siamo giunti all'ora più buia con la morte del dissidente Navalny. È arrivata una notizia importante perché Yulia, sua moglie, ha detto che continuerà a combattere  per una Russia libera democratica e felice. Ma oggi dobbiamo dire chiaramente che Alexei Navalny non è  morto è stato ucciso dal regime", ha detto la dissidente russa Tatiana Vite, in piazza Campidoglio alla fiaccolata per Alexei Navalny. "Il regime di Putin sta uccidendo i suoi rivali; noi russi qui abbiamo il privilegio di non essere arrestati se portiamo fiori, neppure siamo torturati, per questo ringrazio l'Italia. Viviamo la stessa realtà vissuta ai tempi di Stalin, Putin ci ha trascinato nel passato. Oltre 700 sono i prigionieri sono ad alto rischio", ha concluso.

In piazza del Campidoglio sono presenti 35 Paesi con le loro rappresentanze diplomatiche; tutte le  27 ambasciate dell'Ue più 8 extra Ue, compresi gli Stati Uniti; presenti gli ambasciatori di Stati Uniti, Belgio, Francia, Lussemburgo, Irlanda, Malta, Romania, Grecia, Finlandia, Lituania, Latvia, Slovacchia, Svezia, Repubblica Ceca, Albania, Norvegia, Macedonia del Nord, Montenegro, Commissione Europea. Per le altre ambasciate sono stati mandati diplomatici rimasti in piazza a fianco al sindaco Gualtieri fino alla fine della cerimonia. 

Tra le proposte circolate in piazza del Campidoglio quella di intitolare via Gaeta, indirizzo dell'ambasciata russa a Roma, ad Alexei Navalny.