Sergio Mattarella a Trento, capitale europea del volontariato 2024

Due mesi fa il passaggio di consegne ricevuto dalla capitale precedente, la norvegese Trondheim. Invitati 1.200 volontari e 400 studenti

Il capoluogo trentino accoglie il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'inaugurazione ufficiale di Trento capitale europea e italiana del volontariato 2024. Alla cerimonia al "T quotidiano Arena", sono stati invitati oltre 1.200 volontari e 400 studenti, assieme ai rappresentanti delle istituzioni  provinciali, regionali, delle Comunità di valle e degli enti locali. Contemporaneamente, in piazza Duomo sarà allestito un maxischermo per permettere a tutti di seguire la cerimonia in diretta. 

All'evento prenderanno parte anche molti ospiti internazionali, tra cui Andrij Sadovyj, Andriy Moshkalenko e Serhiy Kiral, rispettivamente sindaco e vicesindaci di Leopoli, la città che aveva concorso al titolo di Capitale europea del volontariato assieme a Trento. Sono stati invitati anche i rappresentanti di tutte le città europee che hanno avuto il titolo negli ultimi anni. 

La giornata sarà il coronamento del percorso che ha portato Trento a questo riconoscimento. Con la candidatura che ha preso forma nel 2021, per poi essere presentata ufficialmente a ottobre 2022. Il 10 dicembre dello stesso anno la proclamazione a Danzica, in Polonia. E due mesi fa il passaggio di consegne ricevuto dalla capitale precedente, la norvegese Trondheim.  

Il capo dello Stato

"Un saluto di particolare intensità al Sindaco di Leopoli, Andrij Sadovyj, a cui rinnovo sentimenti di amicizia che hanno radici antiche e solide e che le drammatiche conseguenze della brutale invasione russa all'Ucraina hanno ulteriormente rafforzato. La sua libertà, la sua indipendenza, sono tutt'uno con i valori fondativi dell'Europa".

"Il volontariato è risorsa tra le più preziose di una società", ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: "L'Italia, per nostra fortuna, è ricca di volontari e di associazioni che raccolgono e organizzano queste energie civili. Volontari che portano sollievo negli ospedali. Volontari che danno forza alla protezione civile; che si occupano di sicurezza ambientale; che custodiscono e valorizzano il patrimonio culturale. Volontari che portano soccorso. Volontari che distribuiscono cibo e medicinali a chi non ne ha. Volontari che vanno nelle case e assistono le famiglie più povere. Volontari che sostengono le persone vulnerabili, che si dedicano ai bambini, e ai più fragili tra loro. Volontari che si impegnano nel recupero scolastico. Volontari che contrastano la marginalità, l'abbandono, che provano a costruire ponti dove altrimenti ci sarebbero quasi soltanto macerie esistenziali. Volontari che si dedicano ai profughi dalle guerre e dalle
catastrofi climatiche. Persone che danno fiducia. Non solo espressioni di testimonianza, ma persone amiche che, concretamente, rimarginano ferite, per restituire a ciascuno la sua umanità. Energie di grande vigore, grazie alle quali ci siamo sentiti e ci sentiamo più comunità", ha sottolineato il Capo dello Stato.

Il sindaco di Leopoli, Andrij Sadovyj

"Dobbiamo costruire la vittoria dell'altro insieme. Sempre insieme. Mai arrendersi". Lo ha detto, in apertura di Trento capitale europea del volontariato. "Oggi - ha ricordato - 30.000 dei miei cittadini sono sulla linea del fronte, per proteggere la libertà e per proteggere gli altri cittadini". Il sindaco di Leopoli ha ricordato anche come nella sua città oggi vivano più di 150.000 persone che provengono dalle zone orientali e meridionali dell'Ucraina.