L'orrore ad Altavilla Milicia

Strage in famiglia: i complici del killer sono fanatici religiosi: "un ruolo attivo negli omicidi"

Due persone fermate ieri dai carabinieri per aver partecipato all'omicidio di moglie e 2 figli da parte di Giovanni Barreca, che li credeva "posseduti dal demonio". La preside del liceo frequentato del figlio maggiore: "Siamo tutti sconvolti"

Lui disoccupato, lei piccoli lavoretti come venditrice online di prodotti alimentari e cosmetici naturali. Entrambi fanatici religiosi. 

E' il primo ritratto di Sabrina Fina, 42 anni, palermitana e di Massimo Carandente, 50 anni campano, i due accusati, in concorso, col muratore 54enne reo confesso Giovanni Barreca, dell'omicidio e della soppressione di cadavere dei figli e della moglie dell'uomo. L'ossessione per la religione salta all'occhio se si guardano i profili social dei due, indagati per aver istigato Barreca a uccidere i suoi per liberare la casa dal demonio.

"Satana sta usando i pastori corrotti" o "Quando il popolo di dio prega, il diavolo trema", scriveva Carandente in alcune delle decine di post dedicati ad argomenti religiosi e a sedicenti pastori e guaritori. La coppia aveva conosciuto il muratore durante incontri di preghiera in una chiesa evangelica da cui si erano poi tutti allontanati. Assieme al muratore tenevano "incontri privati di preghiera e di letture delle Scritture". Un rapporto quello tra i due fermati e l'uomo che ha alimentato l'ossessione mistica del muratore, anche lui un fanatico religioso.

Sarebbero stati loro a istigarlo a uccidere i familiari - Angela Salamone e i due figli di 15 e 5 anni, Kevin ed Emanuel - per liberare la casa da presenze demoniache e poi a partecipare materialmente ai delitti. L'unica sopravvissuta alla strage è stata la figlia 17enne di Barreca, ora affidata a una comunità.

Le indagini sono coordinate dalla procura di Termini Imerese, diretta da Ambrogio Cartosio.

Barreca: "Volevo liberarli dal demonio"

 

La dinamica del delitto: "Il demonio possiede la mia famiglia"

La notte tra sabato e domenica scorsi è stato lo stesso muratore a chiamare i carabinieri. 

"Mi chiamo Giovanni Barreca. Ho ucciso tutta la mia famiglia, venite a prendermi", ha detto nella telefonata al centralino dell'Arma. "Vi aspetto a Casteldaccia", dice agli inquirenti prima di chiudere. Mentre una pattuglia prende in consegna l'omicida, un muratore di 54 anni, un'altra va nella sua casa di Altavilla Milicia, paese costiero a 30 chilometri da Palermo.

Raccapricciante la scena a cui assistono i carabinieri. A terra ci sono i cadaveri dei due figli, Emanuel di 5 anni e Kevin di 15. La terzogenita, 17enne,  è seduta sul letto in una stanza, sotto choc. Avrebbe assistito ai delitti. L'ultima vittima, la moglie del muratore, Antonella Salamone, di 13 anni più giovane, viene trovata dopo ore. Pezzi del suo corpo carbonizzati sono a poca distanza dalla casa sotto un cumulo di terra. Il marito l'avrebbe uccisa e poi avrebbe dato fuoco ai resti. 

Barreca viene portato in caserma e alla confessione telefonica aggiunge alcuni particolari. "C'era il demonio in casa", dice.

Col passare del tempo emerge poi che i brutali assassinii non sarebbero stati commessi nella notte tra sabato e domenica, come si era ipotizzato anche sulla base delle parole dell'uomo. La Salamone, moglie di Barreca, sarebbe stata uccisa per prima. I figli venerdì. La ragazza e il padre, dunque, sarebbero rimasti nell'abitazione per ore accanto ai cadaveri prima della telefonata agli investigatori.

Le autopsie diranno come sono state uccise le tre vittime e potranno confermare l'ipotesi secondo la quale i ragazzini sarebbero stati strangolati con delle catene. Il rituale dell'esorcismo sarebbe stato di inaudita violenza. L'assassino avrebbe torturato il figlio più piccolo di appena tre anni, prima di togliergli la vita.

Maltrattamenti alla moglie
Da quanto è emerso la famiglia era in gravi difficoltà economiche e il marito avrebbe maltrattato la moglie, originaria di Novara, che domani avrebbe compiuto 31 anni. L'imbianchino è  accusato di triplice omicidio e soppressione di cadavere. 

Ancora da capire, inoltre, perché la figlia 17enne dell'assassino, pare la prediletta di Barreca, sia stata risparmiata. La ragazza, che avrebbe raccontato i deliri religiosi del padre, all'arrivo dei carabinieri è apparsa poco lucida: circostanza che ha fatto ipotizzare che sia stata drogata. Ora, su disposizione della Procura dei minori è stata portata in una casa famiglia.

Chi è il Santone di Bari, citato nei post su FB dell'assassino, Giovanni Barreca: il video

Il dolore di Altavilla Milicia

Sconvolta la comunità di Altavilla, piccolo paese in cui la coppia era conosciuta. I due, marito e moglie dal 2007, avevano vissuto per anni a Novara ed erano tornati in Sicilia cinque anni fa. La condizione economica della famiglia non era buona, tanto che il Comune, per aiutarli, aveva trovato alla vittima piccoli lavoretti. La donna era seguita dagli assistenti sociali che non hanno mai avuto, però, il sospetto di violenze in famiglia. 

E a non aver nutrito sospetti su un ipotetico infermo familiare è anche il pastore della chiesa evangelica che la Salamone aveva seguito per un po'. "Si era allontanata dalla comunità - racconta - Ma l'avevo rivista recentemente e mi aveva raccontato che pregava e leggeva le sacre scritture in casa con altre persone".

Il sindaco del paese, Pino Virga, ha sospeso tutti gli eventi organizzati per il carnevale e indirà il lutto cittadino nel giorno delle esequie. "Non riusciamo a capire come sia stato possibile tutto questo. Lui era un uomo religioso e cercava di accontentare la moglie in tutto", hanno detto due parenti della vittima, arrivate in paese dopo la notizia.

Il dolore di insegnanti e compagni di scuola di Kevin

La comunità scolastica del liceo artistico ‘Renato Guttuso’ di Bagheria, frequentato da Kevin una delle vittime, esprime il dolore per quanto accaduto attraverso la dirigente dell'istituto: "Siamo tutti addolorati e sconvolti dal grave lutto che ha colpito la nostra comunità scolastica", ha dichiarato Maria Rita Chisesi, preside del liceo. 

Stamani nell'istituto, frequentato anche dalla sorella 17enne di Kevin, l'unica superstite della mattanza, è stato osservato un minuto di raccoglimento e silenzio. La scuola ha anche annullato la partecipazione alla manifestazione di Carnevale organizzata per domani dall'Amministrazione comunale di Bagheria.

Nelle prossime ore saranno sentiti gli  insegnanti e i compagni del 15enne e dell'unica superstite della famiglia, una ragazza di 17 anni,  risparmiata dal padre Giovanni Barreca. La vicina di casa, Pascal  Ballof, ha raccontato ai giornalisti che i ragazzi erano intimoriti  dal padre e che "non avevano neppure i libri" per la scuola.  
 

Il pastore evangelico: “Erano brave persone”

Tra i tanti commenti usciti in queste ore sui social anche quello di un pastore evangelico che afferma di aver conosciuto il muratore omicida e la sua famiglia.

"Solo dolore e sofferenza nel mio cuore, per quello che è successo, io piango in lacrime per questa famiglia con cui abbiamo condiviso nel passato tante cose belle...nel signore, non so cosa sia successo, ma una cosa è certa....era una famiglia che non faceva del male nemmeno a una mosca......e se dietro c'è questa setta satanica devono marcire in galera e pagar per le cose che gli hanno inculcato. Noi evangelici non siamo tutti così". Lo scrive su Facebook Cristian Violante, un pastore evangelico che racconta di aver conosciuto il muratore che ha assassinato la moglie, Antonella Salamone, e due figli, Kevin ed Emanuel.

"Noi viviamo l'amore di cristo e cerchiamo di darlo al nostro prossimo, un atto inspiegabile, e siamo distrutti per l'accaduto - aggiunge - State attenti ai falsi pastori. Ecco dove vi porteranno coloro che vedono demoni ,e poco tempo fa questo personaggio è stato anche segnalato dalle Iene (il riferimento è a un sedicente pastore barese ndr), ma come vedo nessuno fa niente". "Quindi non prendetevela cn tutti gli evangelici, perché questa persona nn è un evangelico....ma una setta satanica che si spaccia per evangelisti", iconclude.

Il luogo della strage familiare ad Altavilla Milicia (Palermo) Ansa
Il luogo della strage familiare ad Altavilla Milicia (Palermo)