A Firenze corteo in concomitanza con sciopero dei Cobas

Tensione durante i cortei pro Palestina a Pisa e Firenze: manifestanti caricati dalla polizia

Le cariche sono scattate quando i partecipanti alle manifestazioni hanno cercato di forzare gli sbarramenti posti delle forze dell'ordine per dirigersi verso il consolato Usa a Firenze e verso la sede centrale dell'Ateneo di Pisa

Momenti di forte tensione in mattinata a Pisa e a Firenze durante i cortei pro Palestina.

Nel capoluogo toscano i manifestanti sono stati caricati dalla polizia quando hanno provato a raggiungere il consolato americano. Il corteo, formato da sindacati di base, studenti e comunità palestinese, è partito da piazza Santissima Annunziata per raggiungere, sfilando per il centro, piazza Ognissanti e ha poi proseguito il percorso sul Lungarno verso il consolato.

A poche decine di metri era presente lo sbarramento delle forze dell'ordine e, quando i partecipanti al corteo, arrivati in piazza Ognissanti, hanno cercato di forzare il cordone delle forze dell'ordine per dirigersi verso il consolato Usa, sono scattate le cariche, secondo quanto si spiega la questura di Firenze in merito ai fatti. La manifestazione fiorentina si è poi conclusa in piazza Ognissanti, sulle note di 'Casa mia' di Ghali, senza ulteriori tensioni.  

La manifestazione era organizzata in occasione dello sciopero generale proclamato dai Cobas

"La polizia ha alzato i manganelli, c'è stata una carica per impedire, come annunciato, di manifestare pacificamente sotto il consolato Usa - ha detto Luca Toscana di Si Cobas -. Per la terza volta gli Stati Uniti si sono opposti, mettendo il veto, al cessate il fuoco per fermare il genocidio che sta accadendo dall'altra parte del Mediterraneo. Per questo abbiamo proclamato questo sciopero generale, e l'adesione è stata alta, soprattutto nel tessile, nella logistica, ma qui in piazza c'erano anche docenti, lavoratori della sanità, insieme agli studenti".

"Una studentessa è in ospedale per una manganellata - ha aggiunto -, che l'ha colpita sotto gli occhi, ricevuta mentre era ferma. Probabilmente dovrà ricevere dei punti sutura. C'è un clima inquietante e inaccettabile di censura. Mentre davanti a quello che sta accadendo dobbiamo sempre di più alzare la voce echiedere il cessate il fuoco e il ripristino del diritto internazionale".

Corteo pro Palestina a Pisa, manifestanti caricati Ansa
Corteo pro Palestina a Pisa, manifestanti caricati

Nelle stesse ore cariche della Polizia anche nel centro di Pisa mentre il corteo studentesco voleva raggiungere piazza dei Cavalieri. 

I poliziotti schierati a protezione di uno degli accessi alla piazza hanno caricato gli studenti che stavo cercando di oltrepassare lo sbarramento. Tutta l'area intorno alla piazza, dove si affaccia la sede centrale dell'Ateneo di Pisa, è stata cinturata dalle forze dell'ordine.

In concomitanza degli scontri, alcuni ragazzi sono stati fermati dai poliziotti e poi immediatamente lasciati andare. La manifestazione, alla quale avrebbe partecipato secondo la questura, oltre un centinaio di persone per lo più studenti, ma anche esponenti di centri sociali e collettivi universitari, è ora sostanzialmente conclusa. Lo sbarramento delle forze dell'ordine in alcune determinate aree del centro storico serviva, secondo quanto appreso sempre dalla questura, a evitare "azioni dimostrative in concomitanza di obiettivi sensibili quali la sinagoga, il cimitero ebraico o la torre pendente".

Le reazioni e i commenti

Varie le reazioni per le cariche della polizia contro i manifestanti pro Palestina, in particolare per quanto accaduto a Pisa ma pure per i fatti di Firenze.

"Le immagini delle cariche della polizia sugli studenti di Pisa e Firenze sono inquietanti. Usare la violenza contro chi manifesta pacificamente il proprio dissenso politico non è accettabile", scrive su X il sindaco di Firenze Dario Nardella.

"Siamo profondamente turbati da quanto avvenuto oggi a Pisa e Firenze ed esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza alle studentesse e agli studenti. Come cittadini, genitori, rettori di università, riteniamo che l'uso della violenza sia inammissibile di fronte alla pacifica manifestazione delle idee", scrivono in una nota Luigi Ambrosio,
direttore della Scuola Normale Superiore e Sabina Nuti, rettrice della Scuola Superiore Sant'Anna in merito a quanto accaduto stamani nelle due città toscane in occasione di cortei pro Palestina.

"Le immagini di violenza che arrivano in questi minuti da piazza dei Cavalieri lasciano sbigottiti e senza parole", affermano i gruppi consiliari Pd, La città delle persone, Sinistra unita di Pisa. "Chi ha la responsabilità della condotta delle forze dell'ordine - ha scritto su Fb il consigliere comunale del Pd a Pisa, Andrea Ferrante - deve rispondere di fronte alla città e alla comunità" per quanto accaduto a Pisa.

"Inorriditi di fronte alla violenta repressione delle manifestazioni studentesche pro Palestina. Il Governo chiarisca e accerti se vi sono responsabilità", le parole del  capogruppo Pd in Consiglio Regionale Vincenzo Ceccarelli riferedosi a quanto accaduto a Pisa.

L'assessora regionale all'istruzione della Toscana Alessandra Nardini, sempre con riferimento ai fatti di Pisa, chiede che "i vertici delle forze dell'ordine rispondano urgentemente di quanto accaduto e, ammesso che esistano, rendano note le ragioni per cui la situazione è degenerata a tal punto, individuando responsabilità e colpe".

Cariche della polizia alla manifestazione pro Palestina a Firenze Ansa
Cariche della polizia alla manifestazione pro Palestina a Firenze

Domani manifestazione anche a Milano dove si prevede che alcune migliaia di manifestanti percorreranno le vie della città, partendo alle 14.30 da piazzale Loreto fino a Largo Cairoli per il corteo nazionale indetto dalle associazioni palestinesi per chiedere lo "stop al genocidio" nella Striscia di Gaza.

Attesi anche pullman da altre città italiane. Ha annunciato la sua presenza anche l'ex parlamentare del Movimento 5 Stelle Alessandro Di Battista che sarà con la sua associazione schierarsi in un gazebo in piazza Argentina per raccogliere firme in sostegno della proposta di legge per chiedere allo stato italiano il "riconoscimento dello Stato di Palestina come stato sovrano e indipendente.