Inchiesta del 2016

Caso Consip, assolti Tiziano Renzi, Luca Lotti, Italo Bocchino e altri cinque

Assolti anche gli imprenditori Alfredo Romeo e Carlo Russo, il carabiniere Emanuele Saltalamacchia, Filippo Vannoni ex presidente di Publiacqua e Stefano Massimo Pandimiglio

Caso Consip, assolti Tiziano Renzi, Luca Lotti, Italo Bocchino e altri cinque
Ansa
Matteo e Tiziano Renzi

Due condanne e 8 assoluzioni, tra cui quella di Tiziano Renzi, padre dell'ex presidente del Consiglio, e l'ex ministro Luca Lotti. La sentenza è stata emessa dal tribunale di Roma nell'ambito del processo principale sul caso Consip, la cui inchiesta è partita nel 2016, dopo una camera di consiglio di oltre 3 ore. Gli altri assolti sono l'ex parlamentare Italo Bocchino; degli imprenditori Alfredo Romeo e Carlo Russo; del carabiniere Emanuele Saltalamacchia, all'epoca dei fatti comandante dei carabinieri della Legione Toscana; di Filippo Vannoni, ex presidente di Publiacqua e di Stefano Massimo Pandimiglio.     Condannati, invece, i carabinieri Gianpaolo Scafarto (1 anno e 6 mesi) e Alessandro Sessa (3 mesi). I reati, contestati a vario titolo, erano quelli di millantato credito, traffico d'influenze, tentata estorsione, favoreggiamento, falso, rilevazione di segreto.

Il pm Mario Palazzi, lo scorso 22 dicembre, aveva sollecitato otto richieste di condanna e due di assoluzione nel procedimento legato alla centrale acquisti della pubblica amministrazione. Per Lotti era stata sollecitata una pena a 1 anno di reclusione. Stessa condanna richiesta per Bocchino. La procura di Roma aveva poi sollecitato, inoltre, una condanna 2 anni e 6 mesi per Romeo e a 5 anni per Russo. Per l'ex ufficiale del Noe Scafarto è stata chiesta una condanna a 1 anno e 10 mesi, mentre per il colonnello Sessa e' stata sollecitata una condanna a 3 mesi: per loro e' caduta l'accusa di depistaggio.    

La condanna era stata chiesta anche per l'ex generale Saltalamacchia (a 1 anno di reclusione); e per Vannoni, (a 1 anno).    Chiesta invece l'assoluzione per Renzi senior e Pandimiglio. L'accusa, nel corso della requisitoria, aveva ricordato che, su questo processo, si sarebbe abbattuta "la mannaia della prescrizione".    

"Un processo - aveva ricordato il pm Palazzi - destinato più alla storia che alla giustizia, molti di questi reati saranno travolti dalla prescrizione". 

Luca Lotti: “Sono stati anni difficili, avanti a testa alta”

"Sono stati sette anni e mezzo difficili che non auguro a nessuno. Vedersi sbattuto da innocente in prima pagina con accuse anche da parte di quelli che dovrebbero essere i tuoi 'vicini di banco'. Comunque è andata bene, vado avanti a testa alta. Sono contento". Lo ha detto l'ex ministro dello sport e parlamentare Pd, Luca Lotti, dopo la sentenza di assoluzione nei suoi confronti nel processo Consip. "È una vicenda che mi è costata dal punto di vista personale - ha continuato rispondendo ai cronisti - la politica va e viene, è impegno civico che io ho fatto per 10 anni con massimo rispetto per gli incarichi che ho svolto da quando ho cominciato come consigliere comunale fino a quello di ministro. Oggi faccio altro, non ho lasciato la politica. Posso guardare in faccia tante persone che negli anni mi hanno accusato o facevano commenti su di me: finalmente si è messo un punto. Nel Pd sono un semplice iscritto, non ho condiviso tante scelte nel mio partito".Quindi ha spiegato: "Molti militanti del mio partito che in passato potevano additarmi come un problema oggi possono ricredersi. Poi sulla 'non candidatura' io ho sempre detto che non avrei mai potuto e voluto essere uno scandalo per il mio partito e oggi ne ho data la dimostrazione. Manderò a tutti i membri di quell'assemblea dove ad agosto del 2022 ho detto e pronunciato queste parole manderò la sentenza di oggi".