Pandemia in Italia

9 Marzo 2020: l'Italia si chiude in "lockdown" per contrastare il Covid-19

Con un decreto del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, l'intero paese adotta misure di emergenza senza precedenti per combattere la diffusione del virus

Il 9 marzo 2020, l'Italia ha adottato misure di emergenza senza precedenti per contrastare la diffusione del virus Covid-19. Con un decreto del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, l'intero paese è stato messo in lockdown, una serrata totale che ha avuto un impatto profondo sulla vita di tutti gli italiani. 

Il decreto ha imposto la chiusura di scuole, università, negozi, bar e ristoranti. Sono stati vietati gli spostamenti non necessari e le persone sono state invitate a rimanere a casa. Le attività lavorative non essenziali sono state sospese e solo i servizi di pubblica necessità sono rimasti attivi. L'introduzione del lockdown ha generato un clima di incertezza e timore. La gente era spaventata dal virus e preoccupata per le conseguenze economiche e sociali della pandemia. Le immagini di città deserte e di ospedali al collasso hanno fatto il giro del mondo, segnando l'inizio di un periodo difficile per l'Italia e per il resto del pianeta.

La Pandemia

Con pandemia di COVID-19 in Italia si fa riferimento alla diffusione in Italia della malattia infettiva COVID-19, iniziata il 30 gennaio 2020 e terminata ufficialmente il 5 maggio 2023 a seguito della dichiarazione dell'Organizzazione mondiale della sanità. I primi due casi italiani della pandemia sono stati confermati il 30 gennaio 2020, quando due turisti provenienti dalla Cina sono risultati positivi al virus SARS-CoV-2 a Roma. Un focolaio di infezioni di COVID-19 è stato successivamente rilevato il 21 febbraio 2020 a partire da 16 casi confermati a Codogno (LO), in Lombardia, aumentati a 60 il giorno successivo, con i primi decessi segnalati il 22 febbraio a Casalpusterlengo (LO) e a Vo' (PD).

Conferenza stampa su vaccini, Locatelli, 9 settembre @rainews
Conferenza stampa su vaccini, Locatelli, 9 settembre

Il Comitato Tecnico Scientifico

Un ruolo fondamentale nella gestione della pandemia è stato svolto dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS), un organismo istituito il 5 febbraio 2020 presso il Dipartimento della Protezione Civile. Il CTS è composto da esperti di diverse discipline, tra cui virologia, epidemiologia, medicina e ingegneria, e qualificati rappresentati degli Enti e Amministrazioni dello Stato. Il compito del CTS è quello di fornire al governo pareri e raccomandazioni su tutte le questioni relative alla pandemia, tra cui le misure di contenimento del virus, la gestione dei casi di contagio e la campagna vaccinale. Il comitato ha fornito al governo pareri e raccomandazioni su tutte le questioni relative alla pandemia, tra cui:

  • Le misure di contenimento del virus, come il lockdown, la chiusura delle scuole e il divieto di assembramenti.
  • La gestione dei casi di contagio, come il tracciamento dei contatti e l'isolamento dei pazienti.
  • La campagna vaccinale, come la scelta dei vaccini da utilizzare e le modalità di somministrazione.

Alla testa del comitato in carica di presidente e coordinatore c'è il prof. Franco Locatelli. Il prof. Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità, avrà funzione di portavoce del comitato.

Il comitato si è riunito per l'ultima volta il 30 marzo 2022, sciolto a seguito della cessazione dello stato di emergenza Covid-19.

Giuseppe Conte e Roberto Speranza Ansa
Giuseppe Conte e Roberto Speranza

Il ministro della Salute

Anche Roberto Speranza, Ministro della Salute dal 2019, ha avuto un ruolo chiave nella gestione della pandemia di Covid-19 in Italia, sebbene neppure il suo operato sia stato esente da critiche. Il ministro ha lavorato a stretto contatto con il CTS per implementare le misure di contenimento del virus e per coordinare la campagna vaccinale. Speranza è stato anche il volto del governo nella comunicazione con la popolazione durante la pandemia.

Il 1 marzo 2021, il Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo è stato nominato Commissario straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell'emergenza epidemiologica COVID-19 e per l'esecuzione della campagna vaccinale nazionale.

Il lockdown

Le reazioni al lockdown sono state discordanti, la maggior parte della popolazione ne ha capito il senso e la necessità, ma c'è stata una percentuale minore degli italiani che invece ha criticato il governo per la sua gestione della crisi. Le proteste non sono mancate, soprattutto da parte di alcune categorie economiche che si sono sentite danneggiate dalle restrizioni.

Il provvedimento ha avuto un impatto significativo sulla vita di tutti gli italiani. L'economia ha subito un duro colpo, con la perdita di posti di lavoro e la chiusura di molte attività commerciali. Le persone hanno sofferto per l'isolamento sociale, la lontananza dai propri cari e la difficoltà di accesso ai servizi di cura. A livello economico il lockdown ha causato una profonda recessione in Italia. Il PIL è crollato del 8,9% nel 2020, la peggiore recessione dal secondo dopoguerra. Il provvedimento ha avuto anche notevoli conseguenze sull'occupazione, molte aziende hanno chiuso, soprattutto nel settore del turismo e della ristorazione.

Il lockdown ha avuto un impatto negativo anche sulla salute mentale e fisica delle persone. L'isolamento sociale ha portato a un aumento dei casi di depressione, ansia e solitudine. La serrata totale ha avuto un impatto significativo anche sulla scuola. Le scuole sono state chiuse per mesi e gli studenti hanno dovuto seguire la didattica a distanza. Questo ha portato a un calo dell'apprendimento e a un aumento della dispersione scolastica. Il blocco totale ha avuto un impatto negativo anche sul settore culturale. Musei, teatri e cinema sono stati chiusi per mesi, con gravi danni economici per le imprese del settore.