Il summit

Intesa tra Egitto e Unione europea, al Cairo 7,4 miliardi di euro in tre anni

L'obiettivo è replicare l'accordo con la Tunisia, in ottica Piano Mattei. La premier con Ursula von der Leyen e i premier di Austria, Belgio, Cipro, Grecia, per fermare le tratte illegali e favorire gli approvvigionamenti: 7,4 miliardi in tre anni

Giornata di accordi ad alto livello tra l’Unione europea e l’Egitto, per combattere il traffico migratorio illegale e fornire robusti aiuti finanziari al colosso nordafricano. L’obiettivo è quello di replicare con l’Egitto l’accordo già firmato con la Tunisia, per siglare una serie di intese sull’asse tra Roma e Il Cairo, anche nell’ottica del Piano Mattei.

Questo, per sommi capi, lo scopo della missione che vede impegnata la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, accolta nella capitale egiziana dal ministro delle Antichità egiziano e dall’ambasciatore italiano al Cairo, Michele Quaroni. Successivamente, la premier si è spostata al palazzo presidenziale egiziano per il bilaterale col presidente Abdel Fattah al-Sisi. L'incontro è durato circa mezz'ora.

“La visita di oggi e la forte rappresentanza dei leader europei riflette la forza dei nostri legami bilaterali. E oggi segna una pietra miliare con la firma della nostra Dichiarazione congiunta per un partenariato strategico e globale. Si tratta di un partenariato basato su sei pilastri principali, sei aree di interesse reciproco per l'Europa e l'Egitto. Sono lieta di annunciare che sarà sostenuto da un nuovo pacchetto finanziario e di investimenti di 7,4 miliardi di euro per i prossimi quattro anni” ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella conferenza stampa congiunta con gli altri leader europei presenti al Cairo.

 

Meloni: “Affrontiamo molte crisi che potrebbero destabilizzare la regione del Mediterraneo”

“Presidente Al-Sisi, cari colleghi, questo è un meeting storico per i rapporti tra Egitto e Unione europea: sono orgogliosa del ruolo svolto dall'Italia nel raggiungimento di questo obiettivo. Il partenariato globale e strategico tra Egitto e Unione europea si inserisce nel contesto attuale in cui ci troviamo ad affrontare molte crisi che potrebbero destabilizzare la regione del Mediterraneo a un livello inimmaginabile” ha commentato la presidente del Consiglio intervenendo al vertice al Cairo. Tra le “sfide comuni da affrontare insieme”, Meloni cita “la sicurezza alimentare e idrica, la sicurezza energetica, lo sviluppo e la migrazione. Questa iniziativa - ha aggiunto la premier - dimostra la nostra disponibilità a rafforzare e incoraggiare un nuovo metodo strutturale di cooperazione tra le due sponde del Mediterraneo”. 

Sulla crisi in Medioriente, poi, la premier ha ricordato che “stiamo fronteggiando una situazione internazionale molto complessa. La crisi di Gaza è in cima alle nostre preoccupazioni”. Bisogna “raggiungere un cessate il fuoco, garantire corridoi umanitari per gli aiuti e arrivare alla liberazione degli ostaggi”, ha ribadito la presidente del Consiglio. In questo senso, “l'Italia sostiene lo sforzo dell'Egitto e di altri Paesi” dell'area, ha detto Meloni ricordando che, fin dall'inizio, l'Italia è stata “in prima linea per garantire gli aiuti umanitari”.

 

“L'accordo con l'Unione europea è il miglior modo per fronteggiare i flussi di migranti”

“Questa iniziativa” tra Unione europea ed Egitto “è il modo migliore per far fronte al flusso migratorio, e apprezziamo gli sforzi dell'Egitto in questo senso. Aspiriamo a lavorare insieme più di prima per aiutare gli Stati di origine e quelli di transito” con “investimenti e assistenza, per prevenire l'immigrazione illegale, per aiutare questi Stati a fronteggiare i trafficanti di migranti” ha aggiunto la premier, ricordando il ruolo del Piano Mattei e spiegando che “l'Italia ha un piano con gli Stati africani che è in fase di realizzazione e ammonta a 5 miliardi di euro, e l'Egitto ne fa parte. In Egitto - ha detto ancora Meloni - firmeremo oggi diversi importanti accordi bilaterali che fanno parte di questo piano, e la migrazione sarà uno dei temi del G7”. “Stiamo lavorando per lanciare un'alleanza internazionale per la lotta contro i trafficanti di esseri umani” ha concluso la presidente del Consiglio.

Giorgia Meloni al Cairo rainews
Giorgia Meloni al Cairo

Vertice con l'Ue: all'Egitto 7,4 miliardi di euro in tre anni

Per quanto riguarda il livello “macro” del summit, gli accordi sono siglati dal presidente egiziano con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, a capo della missione congiunta; oltre alla presidente del Consiglio, il primo ministro belga (e presidente di turno del Consiglio dell'Unione europea), Alexander De Croo; il cancelliere austriaco, Karl Nehammer, e i primi ministri di Grecia e Cipro, altri due Paesi interessati dalla rotta migratoria mediterranea, Kyriakos Mitsotakis e Nikos Christodoulidis.

Il capo di Stato egiziano, aprendo il vertice Ue-Egitto, ha sottolineato lo “stimato ruolo” della presidente del Consiglio Meloni e del premier greco Mitsotakis, nel “far avanzare e rafforzare le relazioni egiziano-europee, sia a livello bilaterale che attraverso i meccanismi istituzionali dell'Unione europea”.

“Quello di oggi tra l'Unione europea e l'Egitto per noi è un accordo molto importante, perché l'Ue ha ancora il problema di sostituire gli approvvigionamenti energetici venuti meno dalla Russia, e l'Egitto è diventato un Paese-chiave per la sua posizione tra Gaza, Sudan e Libia, e ha ricevuto negli ultimi mesi un gran numero di immigrati, anche subsahariani, molti dei quali con destino finale l'Europa” ha commentato un alto funzionario della Commissione europea.

A differenza dell'intesa siglata recentemente con la Tunisia, quella con l'Egitto mette in gioco più risorse e abbraccia diversi campi oltre a quello delle migrazioni, “in un'ottica win-win e non assistenzialistica”, sottolineano all'Ue, rispondendo alle osservazioni della sinistra europea, in gran parte contraria a questa intesa. “Quello che si va a firmare è un partenariato strategico Egitto-Ue, è stato spiegato, con uno stanziamento totale di 7,4 miliardi di euro in tre anni (2024-2027) da erogare a vario titolo: 600 milioni di euro andranno a sovvenzioni varie, di cui 200 milioni per la gestione delle migrazioni (sicurezza ai confini, formazione di manodopera qualificata, misure per favorire la migrazione legale e scoraggiare quella illegale). Cinque miliardi di euro saranno invece erogati in forma di prestiti agevolati per progetti bilaterali; 1,8 miliardi supporteranno ulteriori investimenti, a valere sul Piano di investimenti per l'economia del vicino sud”.

 

Egitto, la “scatola di sabbia” stretta dai conflitti riempita di rifugiati

L'Egitto di Al-Sisi è circondato da guerre e conflitti: il dramma dei palestinesi nella striscia di Gaza, a est; il perenne caos libico a ovest; la guerra civile che da un anno strazia il Sudan, a sud, tra le forze armate regolari e le forze paramilitari di supporto rapido. Il Cairo, che versa in una grave ed endemica crisi economica, ospita circa nove milioni di rifugiati, tra cui quattro milioni di sudanesi e un milione e mezzo di siriani, stando all'Organizzazione mondiale per le Migrazioni. “L'Egitto è un Paese critico per l'Europa oggi e per i giorni a venire” ha affermato un funzionario della Commissione dietro la promessa dell’anonimato, sottolineando la “posizione importante dell'Egitto in un'area molto difficile, al confine con la Libia, il Sudan e la Striscia di Gaza”.