La scelta di Pioltello

Ancora polemiche sulla chiusura della scuola per la fine del Ramadan. Il plauso di Mattarella

Pareri discordanti sulla decisione dell'Istituto comprensivo Iqbal Masih di Pioltello (Milano) di chiudere la scuola il 10 Aprile: giorno in cui si festeggia, nella cultura islamica, la fine del digiuno (Aid al Fitr)

“Gentile professoressa, ho ricevuto e letto con attenzione la sua lettera e, nel ringraziarla, desidero dirle che l'ho molto apprezzata, così come - al di là del singolo episodio, in realtà di modesto rilievo - apprezzo il lavoro che il corpo docente e gli organi di istituto svolgono nell'adempimento di un compito prezioso e particolarmente impegnativo”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha risposto a una lettera di Maria Rendani, vicepreside della scuola di Pioltello Iqbal Masih che lo aveva invitato a visitare l'istituto finito al centro delle polemiche per la decisione di chiudere per la fine del Ramadan.

Una scelta che continua a suscitare polemiche nonostante la revisione che sostituisce la vecchia delibera per la sospensione delle lezioni, dichiarata irregolare dall'ufficio scolastico regionale. In particolare, la modifica ha riguardato la sottolineatura della sola motivazione didattica, legata alle numerose assenze prevedibili, che era stata definita lacunosa, nella prima stesura del testo, dallo stesso Ministro dell'istruzione e del merito Giuseppe Valditara. In altre parole, per evitare di portare avanti il programma in aule vuote, e a fronte di un anno scolastico iniziato con un giorno di anticipo, si è preferito chiudere per “supposte esigenze didattiche” senza introdurre valutazioni o riferimenti “religiosi”.

Il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara ANSA
Il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara

Rettifica accolta dal Ministro: “Apprendiamo che il consiglio di istituto della scuola Iqbal Masih ha provveduto a rettificare il calendario scolastico per l'anno scolastico 2023/2024, e a motivare il precedente provvedimento, accogliendo così l'invito dell'ufficio scolastico regionale. Nella nuova delibera - sottolinea Valditara - si fa riferimento esclusivamente a supposte esigenze didattiche, senza introdurre valutazioni ulteriori”.

Riccardo De Corato (FdI) Ansa
Riccardo De Corato (FdI)

Di altro parere il parlamentare di Fratelli d'Italia, Riccardo De Corato, ex vicesindaco di Milano: “Ritengo la perseveranza e l'insistenza dell'Istituto statale una scelta completamente sbagliata e non accettabile nel nostro Paese - afferma in una nota De Corato, intenzionato a presentare un'interrogazione parlamentare a Valditara - per capire adesso quali intenzioni intenda assumere e prendere visto quanto definito dal Consiglio di Istituto”. Il deputato di Fratelli d'Italia, che è anche vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera e membro della Commissione d'inchiesta sulla Sicurezza e sul degrado delle Periferie in Italia, ha continuato: “In Italia vige la religione cattolica e cristiana, non musulmana e islamica. Pertanto questi ultimi, si devono attenere alle regole in vigore nella nostra nazione”.

Il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana ANSA
Il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana

Contrario anche il presidente della Lombardia Attilio Fontana che condanna la decisione dell'Istituto di Pioltello: “Una scelta assolutamente fuori luogo. Non è detto che per rispettare le feste religiose si debba chiudere una scuola. Si possono rispettare anche in un altro modo mi sembra” ha osservato. È una “scelta scandalosa” di “integrazione al contrario” secondo l'eurodeputata leghista Silvia Sardone, prima a sollevare la polemica.

Forti del plauso di Mattarella, l'Istituto di Pioltello chiede il rispetto della propria scelta. “Nella visita ispettiva del 18 marzo - ha spiegato il Consiglio della scuola Iqbal Masih in una nota - sono state trovate alcune irregolarità nella delibera sul calendario scolastico, ovvero il fatto che erano previsti quattro giorni di sospensione delle lezioni a fronte del massimo di tre giorni”. Da qui la decisione di ‘rinunciare’ a due dei giorni di vacanza (lunedì 29 e martedì 30 aprile) confermando la chiusura del 10 Aprile, in vista della fine del Ramadan, e di venerdì 26 Aprile, giorno dopo la festa della Liberazione. “Date scelte considerando l'alto tasso di assenze, che comprometterebbero l'efficace svolgimento delle attività didattiche ed educative programmate”.

L'istituto comprensivo “Iqbal Masih” ansa
L'istituto comprensivo “Iqbal Masih”

Si è trattato di una decisione “nata spontaneamente al nostro interno, sulla base di motivazioni che riteniamo coerenti con il diritto all'educazione e all'istruzione, con la Costituzione Italiana e che origina dalla considerazione operata dal Collegio Docenti” hanno spiegato dal Consiglio d'istituto annunciando che il 21 maggio per la Giornata mondiale della Diversità Culturale la scuola organizzerà un dialogo “sui temi dell'inclusione, dell'interazione tra culture e del confronto tra religioni”. La sottolineatura della “sola motivazione didattica”, in merito alla chiusura della scuola nelle date sopracitate, è stato votata all'unanimità dal Consiglio docenti dell'Istituto comprensivo, che accoglie circa 1300 studenti, tra elementari e medie, e dal Consiglio di Istituto. Un passo in avanti, ma non conclusivo, rispetto alla prima delibera, “oggetto di contestazione”, che era stata introdotta a maggio 2023 e faceva riferimento alla sospensione delle lezioni senza esplicitare “motivazioni di carattere didattico”.