L'analisi

Come evolverà il conflitto in Ucraina con l'arrivo delle nuove armi americane. Gli scenari

Con i nuovi missili a lunga gittata Kiev può colpire il territorio russo. La guerra sta per entrare in una nuova fase

Come evolverà il conflitto in Ucraina con l'arrivo delle nuove armi americane? Sono diversi gli scenari ipotetici ma di certo la guerra sta per entrare in una nuova fase.
I 61 miliardi di dollari approvati dagli Stati Uniti sono più di quanto il governo Biden aveva stanziato in due anni e corrispondono all'incirca all'intero budget che l'Unione Europea ha messo sul tavolo fin qui per sostenere militarmente Zelensky.

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I colpi di Putin sulle infrastrutture ferroviarie
Paragoni, questi, che aiutano a comprendere come le nuove dotazioni, se dovessero arrivare puntuali, potrebbero causare seri grattacapi a Mosca. Non è un caso che il Cremlino, in queste settimane, abbia cambiato tattica iniziando a colpire pesantemente le infrastrutture ferroviarie, che finora, salvo la carneficina dell'aprile 2022 alla stazione di Kramatorsk, nel Donbass, sono state tutto sommato risparmiate. 
 

Dove arrivano le armi americane
Putin e i suoi generali hanno dato l'ordine di bombardare i convogli che dalle regioni occidentali trasportano le armi al fronte: è su rotaia, infatti, che si muovono le nuove (e le vecchie) forniture, e sono proprio i treni che hanno permesso alla logistica ucraina di non collassare. Negli ultimi giorni questa tipologia di attacchi è sensibilmente aumentata ed è probabile che gli stessi spostamenti dei civili su ferrovia diventeranno nei prossimi mesi sempre più rischiosi.

Distruggere i missili USA prima che arrivino
Distruggere le batterie missilistiche prima che arrivino in prima linea e possano modificare gli equilibri del conflitto diventa a questo punto l'obiettivo principale di Mosca. Già, perché gli Atacms prossimi alla consegna potrebbero colpire fino a 300 chilometri e questo naturalmente cambierebbe il corso delle operazioni.

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Missili ATACMS Getty
Missili ATACMS
Missili ATACMS Ansa
Missili ATACMS

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I potenti droni ucraini, strategici nel conflitto
E' vero che gli ucraini stanno già bersagliando il territorio russo ma lo fanno quasi esclusivamente con i droni, che hanno un potenziale distruttivo ben diverso rispetto a un attacco balistico. Città come Rostov, Briansk, Smolensk, Kursk e naturalmente Belgorod diventerebbero obiettivi facilmente raggiungibili e questo causerebbe per forza di cose un'escalation.

Gli Usa: "Logorare Putin"
Kiev ha garantito a Washington di voler colpire i magazzini dove Mosca stocca le armi e i siti da dove quotidianamente partono i bombardamenti sull'Ucraina ma i danni collaterali, anche sui civili, sarebbero pressoché inevitabili. L'obiettivo americano è un riequilibrio delle forze in campo e logorare il più possibile la macchina da guerra di Putin per arrivare, in un prossimo futuro, ad un negoziato su posizioni più vantaggiose per Zelensky e indirettamente per la Nato ma in caso di vittime fra la popolazione russa, "per mano" di ordigni a stelle e strisce, il Cremlino potrebbe mettere in pratica le minacce ventilate più volte: un attacco a Kiev con armi non convenzionali o distruggere i depositi di armi americane in Polonia o negli altri paesi europei di stoccaggio.

Il rischio di un lungo logoramento degli alleati
Un'eventualità  pericolosa che gli Stati Uniti ed i partner più intransigenti hanno evidentemente accettato, anche perché l'alternativa è la sconfitta dell'Ucraina sul campo. Si rischia però una guerra di lungo logoramento, senza vincitori né vinti, con il problema, sempre più concreto per Kiev, della mancanza di soldati da inviare al fronte. 

Carenza truppe ucraine
Mentre fino ad un anno fa c'era la fila di volontari, oggi sono pochissimi coloro che scelgono di arruolarsi e anche per questo Zelensky ha chiesto aiuto alla Polonia e agli altri alleati europei per rimpatriare i maggiorenni in età di leva scappati all'estero. Un'operazione complicata ma per proseguire la guerra non ci sono alternative. Putin invece questo problema non ce l'ha: ha svuotato le carceri di detenuti inviati al fronte e soprattutto può contare su tanti disoccupati delle regioni più povere, che per un salario decente accettano di combattere.

I progressi russi al fronte
Intanto, ad acclarare ulteriormente la gravità della situazione ci ha pensato nuovamente il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, che in queste ore ha ribadito la mancanza di "prerequisiti per i negoziati, perché tutti comprendono e sanno che l'Ucraina non accetta alcun negoziato. Pertanto, l'operazione militare speciale continua". Se ne sono accorti nel week-end in tante aree dell'Ucraina, dove ancora una volta si sono contati morti e feriti fra Kharkiv e Nikopol. Centinaia, nelle ultime ventiquattr'ore, le esplosioni nella regione di Zaporizhzhia.

Missili e artiglieria pesante su Sumy
Colpita pesantemente anche Sumy, a nord, mentre nell'ovest del Paese sono state gravemente danneggiate alcune strutture termoelettriche. E' accaduto sia a Leopoli che ad Ivano Frankivsk, nella parte più occidentale dell'Ucraina. 

 

Quella - fin'ora almeno - tendenzialmente più sicura.