Il giallo di La Salle, Aosta

Donna trovata morta nella chiesetta, è una 22enne. Si cerca, anche in Francia, un ragazzo italiano

La procura di Aosta ha aperto un fascicolo per omicidio: si cerca un giovane di origine egiziana ma nato in Italia, visto con la vittima nei giorni precedenti il delitto. Per l'autopsia, la donna è stata uccisa a coltellate

Svolta nelle indagini sulla ragazza trovata morta venerdì scorso in una chiesetta diroccata sopra La Salle, in Valle d'Aosta. Gli investigatori l'hanno identificata: si tratta una ventiduenne francese la cui identità è stata confermata da alcuni parenti che ora si trovano nella caserma dei carabinieri di Aosta.

 

Si cerca, anche in Francia, un giovane di origine egiziana nato in Italia

Intanto, è la novità di oggi, sono concentrate su un giovane nato in Italia le ricerche del possibile assassino. Le indagini sono condotte dai carabinieri di Aosta e coordinate dal pm, Manlio D'Ambrosi, e dal procuratore capo, Luca Ceccanti. Secondo l'autopsia, la giovane è stata uccisa a coltellate. Il ragazzo ricercato, di origini egiziane, era stato visto con lei nei giorni precedenti il delitto.

Gli inquirenti hanno esteso le ricerche anche in Francia. Secondo quanto si apprende, le perlustrazioni sono concentrate nella zona di Grenoble. Il ragazzo, nato in Italia e di origini egiziane, vivrebbe nella regione di Grenoble: secondo i media francesi, è residente nella cittadina di Saint-Priest, nella cintura di Lione.

Il luogo del ritrovamento del corpo Ansa
Il luogo del ritrovamento del corpo

Il ritrovamento del corpo

Il corpo della ragazza è stato scoperto da alcuni escursionisti all'interno dell'ex cappella nella frazione Equilivaz, un villaggio di media montagna, abbandonato da anni e oggi ridotto ad un cumulo di rovine, poco frequentato e lontano dagli itinerari turistici. Il quadro che si è presentato davanti ai loro occhi era raccapricciante. La giovane, al momento del ritrovamento, indossava un paio di leggings e una felpa. Vicino a lei c'era una confezione di marshmallow. A terra erano visibili macchie di sangue e tracce di trascinamento, segno che il corpo è stato trasportato all'interno dell'ex cappella.

La vittima è descritta - da chi ha visto il corpo - come una “ragazza molto giovane, sui 20 anni, forse anche meno, probabilmente straniera”. Aveva un piercing all'ombelico. Intorno al cadavere, oltre ai marshmallow, c'erano delle cartacce e altri rifiuti. I carabinieri hanno portato via vari reperti dall'ex chiesetta, tra cui una grossa pietra con varie macchie di sangue.

Secondo quanto stabilito dal primo esito dell'autopsia, condotta sul corpo della giovane dal medico legale Roberto Testi, che ha consegnato una relazione preliminare parziale alla procura di Aosta, è stata un'emorragia a provocare il decesso della ragazza. Il dissanguamento è legato alle ferite trovate sul collo e sull'addome.

La morte, emerge ancora dall'autopsia, potrebbe risalire al periodo tra la fine di marzo e i primi giorni di aprile: difficile indicare con esattezza la data, le temperature relativamente basse di quei giorni hanno ben conservato il cadavere. Ci vorranno invece alcuni giorni per conoscere l'esito degli esami tossicologici.

Urbex: l'esplorazione di siti fantasma

Qualcuno, prima del ritrovamento, l'avrebbe vista insieme a un ragazzo: lui parlava italiano con un accento straniero. Avrebbero raccontato che insieme stavano facendo “urbex”, attività che fa capo a un movimento mondiale e che prevede l'esplorazione e la riscoperta di siti fantasma. Chi fa questo tipo di attività, spesso si accampa anche in questi siti e ci vive.

Tra le segnalazioni arrivate agli inquirenti, anche quella di un furgone rosso che avrebbe sostato in quei giorni in prossimità del sito. I militari hanno smentito possa essere una pista utile.