Il Def passa alla Camera e al Senato. Giorgetti: "Il patto di Stabilità è un compromesso"

"La crescita non deriva da lassismo, debito e sussidi", ha detto il ministro dell'Economia stamane in aula

Il Def passa alla Camera e al Senato. Giorgetti: "Il patto di Stabilità è un compromesso"
Camera dei Deputati
il Ministro dell’economia Giorgetti, Camera dei Deputati

L'Aula della Camera ha approvato la risoluzione di maggioranza sul Def con 197 voti a favore, 126 voti contrari e 3 astenuti.  Successivamente è arrivato il via libera nell'Aula del Senato alla risoluzione presentata dalla maggioranza al Documento di economia e finanza a prima firma Lucio Malan, capogruppo di FdI: 96 i sì, 66 i no e 2 gli astenuti 

Le altre risoluzioni presentate non hanno ricevuto il parere positivo del governo e non sono state messe al voto. Il testo impegna il governo a presentare quanto prima il quadro programmatico, nell'ambito del Piano fiscale e strutturale di medio periodo".

Subito dopo il voto della risoluzione di maggioranza al Def, il presidente del Senato Ignazio La Russa ha convocato la Conferenza dei capigruppo.

Il nuovo Patto di stabilità Ue approvato ieri "è sicuramente un compromesso, non è la proposta che il sottoscritto aveva portato avanti in sede europea", ma rappresenta comunque "un passo in avanti rispetto alle regole di bilancio che sarebbero tornate in vigore nel 2025", ha detto il ministro dell'Economia  in aula alla Camera durante la discussione sul Def. 

Giorgetti ha detto che la proposta italiana ha trovato "ahimé 'opposizione non dei sovranisti europei, tutt'altro, mi pare di gruppi di riferimento dell'opposizione" e che premiare gli investimenti -originariamente in digitale e green, poi nella difesa - "è esattamente la posizione italiana".   "Abbiamo chiesto che le regole di bilancio fossero coerenti con tali obiettivi, ahimè non lo sono. Ma Bisogna vedere ciò che si è ottenuto, un passo in avanti rispetto alle regole che sarebbero andate in vigore a partire dall'anno prossimo".

 "Certamente questo patto di stabilità e crescita non risponde esattamente ai criteri di coloro che pensano che la crescita dipenda dal modello 'Lsd', cioè lassismo, debito e sussidi. Continuo a pensare che il modello della crescita è quello che ha fatto grande questo Paese nel dopoguerra che è quello che passa per sacrificio, investimento e lavoro", ha osservato  Giorgetti nella replica in Aula alla Camera. 

"Il programmatico chi lo vuole lo trova", ha detto il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo in Aula alla Camera nella replica sul Def che contiene solo il quadro tendenziale di finanza pubblica.  Il ministro ha citato tre direzioni in cui si muove il governo. L'occupazione, ha spiegato, è ai massimi perché "abbiamo investito sul lavoro e non sul sussidio". Inoltre," nell'ultima legge di bilancio abbiamo trovato delle risorse supplementari per conciliare la maternità col lavoro. Continueremo in questa direzione perché è fondamentale, perché con gli indici di natalità di questo paese non c'è sistema diwelfare che possa tenere".   Infine, "tutto il nostro sforzo a partire dalla decontribuzione è andata a tutela dei redditi bassi e delle famiglie numerose". 

Il Governo "ha meritato la fiducia anzitutto del popolo, vedendo i risultati elettorali mi pare ci sia; del Parlamento, e mi sembra ci sia; e anche la fiducia dei mercati, che è importante con un debito come quello italiano, l'abbiamo meritata",  ha detto il ministro dell'Economia.