Poteva andare peggio il dato sull'inflazione per le spese personali negli Stati Uniti. L'indice a livello annuale è salito nella componente di fondo del 2,8%, solo due decimi sopra le attese. Ieri invece un dato trimestrale sempre sulle spese personali era stato molto superiore alle aspettative. I mercati guardano con attenzione questo indicatore perché è il più considerato dalla banca centrale, che è chiamata a decidere se rimandare e di quanto i tagli dei tassi. Così Wall Street, dopo il calo di ieri, oggi salgono: +1% per l'S&P500. Meglio, +1,78%, il Nasdaq dei titoli tecnologici.
Qui pesano almeno due titoli: Alphabet, casa madre di Google +9,2%; e Microsoft, +2,6%. In entrambi i casi c'è stato un aumento a doppia cifra dei ricavi e degli utili e un rafforzamento degli investimenti sull'intelligenza artificiale.
In Europa l'indice Ftse Mib di Milano sale dell'1,12%, cifra che coincide con il bilancio della settimana. Nella settimana maggiore rialzo per Londra, +3%, dove su tutti spicca il +21% rispetto a venerdì scorso per Anglo American, operatore del settore minerario. Ieri il gruppo rivale australiano Bhp ha messo sul piatto 31 miliardi di sterline (36 miliardi di euro) per acquistarla. Offerta al momento respinta. A Piazza Affari in evidenza il -6% di Tenaris. Nell'ultimo trimestre l'utile è sceso dai 1,13 miliardi dell'anno precedente a 750 milioni di dollari; il dato è comunque migliore delle stime del consensus. Per il secondo trimestre il gruppo prevede vendite e margini inferiori a quelli del primo trimestre, a causa del continuo calo dei prezzi degli Octg (Oil Country Tubular Goods, i tubi usati per le perforazioni) nelle Americhe. In ribasso anche StMicroelectronics (-1,99%), reduce da tre rialzi, compreso quello di ieri da 0,98% dopo la presentazione della trimestrale. Oggi maggiori rialzi per Prysmian (+3,72%) e Banca Mps (+3,37%).