La querelle sul nome della nuova auto

"La chiameremo Junior", Alfa Romeo fa la pace col ministro del Made in Italy

Jean-Philippe Imparato, amministratore delegato di Alfa Romeo, cambia il nome alla "Milano" che sarà prodotta in Polonia. Conferma la produzione di Stelvio e Giulia a Cassino almeno fino al 2027. Soddisfatto il ministro Adolfo Urso

"La chiameremo Junior", Alfa Romeo fa la pace col ministro del Made in Italy
Alfa Romeo
Jean-Philippe Imparato, Ceo di Alfa Romeo

Non si chiamerà Alfa Romeo “Milano” ma “Junior”, un ritorno al passato. 

Ma è un passato quasi imposto dopo le polemiche di quel nome tra il Governo e Stellantis che, quella macchina, la metterà in produzione in Polonia. L'amministratore delegato Jean-Philippe Imparato spiega che "pur ritenendo che il nome Milano rispetti tutte le prescrizioni di legge, e in considerazione del fatto che ci sono temi di stretta attualità più rilevanti del nome di una nuova auto, Alfa Romeo decide di cambiare il nome, nell'ottica di promuovere un clima di serenità e distensione". Poi, conferma anche che a Cassino ci sarà la produzione della nuova Stelvio nel 2025 e della nuova Giulia nel 2026, mentre nulla è stato ancora deciso sui modelli del 2027. 

Per quella decisione si dovrà vedere il piano industriale che sarà redatto “sulla base di considerazioni che riguardano competitività e clienti. Questo vale per tutte le vetture che faremo in Italia". 

Jean-Philippe Imparato con la nuova Alfa Romeo Junior (ex Milano) Alfa Romeo
Jean-Philippe Imparato con la nuova Alfa Romeo Junior (ex Milano)
La vecchia Junior, storico modello di Alfa Romeo web
La vecchia Junior, storico modello di Alfa Romeo

Decidiamo di cambiare, pur sapendo di non essere obbligati a farlo, perché vogliamo preservare le emozioni positive che i nostri prodotti generano da sempre ed evitare qualsiasi tipo di polemica

Jean-Philippe Imparato, Amministratore delegato Alfa Romeo

Soddisfatto il ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso. Era stato lui, che, nei giorni scorsi aveva definito "illegale" la scelta del brand Stellantis di produrre in Polonia il nuovo modello “perché viola la legge sull'italian sounding". “Questa è una buona notizia - ha commentato - che giunge proprio nella giornata del made in Italy che esalta il lavoro, l'impresa, la tipicità e la peculiarità del prodotto italiano che tutti ci invidiano nel mondo”. 

Per imparato, che non ha sentito il ministro, "Il caso è chiuso. Non procediamo legalmente, abbiamo da lavorare. Il nome sarà cambiato su tutti i mercati dove l'auto sarà venduta. Per noi il senso non è fare polemica, ma fare business" ha spiegato il manager. 

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, soddisfatto delle decisioni di Stellantis ansa
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, soddisfatto delle decisioni di Stellantis

Però spiega anche che "che l'utilizzo del nome Milano, tra i favoriti del pubblico, era stato scelto per rendere tributo alla città dove tutto ebbe origine nel 1910. Non è la prima volta che Alfa Romeo chiede il parere del pubblico per scegliere il nome di una vettura. Successe già nel 1966 con la spider 1600: in quel caso il nome scelto dal pubblico era stato Duetto". Il nuovo nome junior è un omaggio al passato. “Junior è una scelta del tutto naturale, fortemente legata alla storia del marchio e fin dall'inizio era tra i nostri preferiti e tra i preferiti del pubblico. Era al secondo posto dopo Milano. Decidiamo di cambiare, pur sapendo di non essere obbligati a farlo, perché vogliamo preservare le emozioni positive che i nostri prodotti generano da sempre ed evitare qualsiasi tipo di polemica”,