L'invasione russa

Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 18

Il conflitto in tempo reale
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 18
Satellite image ©2022 Maxar Technologies via AP
Immagini satellitari mostrano incendi scoppiati a Mariupol a seguito dei bombardamenti

Zelensky torna a chiedere la no fly zone

Il presidente ucraino Zelensky ha ribadito la sua richiesta di istituire una no fly zone sull'Ucraina o, ha avvertito, i "razzi russi cadranno sul suolo della Nato".

 

Blinken condanna attacco vicino Leopoli: "La brutalità si fermi"

"Condanniamo l'attacco russo al Centro Internazionale per il mantenimento della pace e della sicurezza a Yavoriv, vicino al confine dell'Ucraina con la Polonia. La brutalità deve fermarsi". Lo twitta il segretario di Stato Antony Blinken, commentando l'attacco vicino a Leopoli.

Russia avverte le aziende occidentali

La Russia mette in guardia le aziende occidentali nel Paese: i manager che criticano il governo potrebbero essere arrestati e gli asset delle società che si ritirano dal paese potrebbero essere sequestrati. Lo riporta il Wall Street Journal, secondo il quale nelle ultime settimane la giustizia russa ha avvertito McDonald's, Ibm e Yum Brands, la società a cui fa capo Kfc.

Kiev: domani negoziati con Mosca

Il consigliere del presidente ucraino Vladimir Zelensky, Mikhail Podolyak, ha dichiarato che i gruppi di lavoro creati nell'ambito dei negoziati tra Russia e Ucraina sono costantemente attivi e che negoziati si terranno domani, 14 marzo, per riassumere i risultati preliminari. "I negoziati continuano senza sosta sotto forma di videoconferenze. I gruppi di lavoro lavorano costantemente. Una vasta gamma di questioni richiede un'attenzione costante. Lunedì 14 marzo si terrà una sessione di negoziazione per riassumere i risultati preliminari", ha scritto Podolyak su Twitter, secondo Ria Novosti.

 

L'ambasciatore Zazo: "Ancora 400 italiani in Ucraina, alcuni intrappolati"

"Gli italiani in Ucraina erano inizialmente 2.000, ora sono 400. Molti di loro vogliono rimanere perché hanno la loro vita in Ucraina, con mogli e figli. Ma alcuni sono purtroppo intrappolati, non riescono a lasciare il Paese". Lo ha detto l'ambasciatore d'Italia in Ucraina, Pier Francesco Zazo, intervistato a Che tempo che fa su Rai 3, in collegamento da Leopoli. "Il fatto che l'ambasciata italiana sia ancora presente in Ucraina rappresenta un aspetto importante, apprezzato dal governo ucraino, ma anche un sostegno psicologico per gli italiani presenti", ha aggiunto Zazo.

Financial Times: la Russia ha chiesto alla Cina assistenza militare in Ucraina

La Russia ha chiesto alla Cina assistenza militare per sostenere l'invasione dell'Ucraina. Lo riporta il Financial Times citando fonti americane, secondo le quali Mosca avrebbe chiesto attrezzature militari e altra assistenza militare a Pechino fin dall'inizio dell'invasione.

Guerini: incontro Usa-Cina domani a Roma è occasione importante

L'incontro a Roma di domani tra il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, e Yang Jiechi, membro del Politburo del Partito Comunista Cinese e direttore dell'Ufficio della Commissione per gli Esteri, "è una occasione importante". Lo ha detto il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, a 'Che tempo che fa'. E poi: "La no-fly zone significherebbe mandare aerei di combattimento in Ucraina per contendere lo spazio aereo. È un'opzione assolutamente non perseguibile". 

Guerini: Putin ha innalzato l'attività militare

"La situazione attuale sul campo è molto diversa da come Putin immaginava nel momento in cui ha iniziato l'offensiva. Lui pensava ad una guerra lampo e alla capitolazione dell'Ucraina ma per una serie di ragioni, innanzitutto la resistenza eroica della popolazione e dell'esercito, è una situazione di stasi".

Così a ‘Che tempo che fa’ il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini. "Oggi Putin - ha aggiunto il ministro - ha deciso di innalzare l'attività militare e i bombardamenti. Rispetto agli obiettivi di Putin se può avere una vittoria tattico-militare, ha comunque una sconfitta strategica, voleva meno Nato e ne ha di più, contava su Ue divisa e l'ha trovata compatta. Voleva fare cadere il governo di Zelensky e non c'è riuscito".

Fallito corridoio umanitario a Mariupol, i russi lo bombardano

Fallito di nuovo il corridoio umanitario a Mariupol: i russi hanno iniziato a bombardarlo e ci sono molte vittime civili. Lo riporta, attraverso il suo canale Telegram, l'Ukrayinska Pravda. Il ministro per la reintegrazione dei territori temporaneamente occupati, Iryna Vereshchuk, ha affermato che la colonna è rimasta a Berdyansk e cercherà di sfondare nuovamente a Mariupol domani mattina.

Confermati per domani i colloqui tra Mosca e Kiev in videoconferenza

I negoziati tra Mosca e Kiev si terranno domani, 14 marzo, in videoconferenza. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, riporta l'agenzia Tass

Oltre 37 mila profughi hanno raggiunto l'Italia dall'inizio del conflitto

Sono 37.447 i profughi entrati in Italia dall'inizio del conflitto in Ucraina a oggi: 19.002 donne, 3.298 uomini e 15.147 minori. Lo rende noto il ministero dell'Interno su Twitter.

11 morti dopo il bombardamento di Mykolaiv

Sono almeno 11 i morti a causa dei bombardamenti sulla città di Mykolaiv, vicino a Odessa, da parte delle forze russe. Il governatore Vitaliy Kim aveva dato un primo bilancio di nove morti stamattina, a cui si sono aggiunti altri due decessi, dopo che le forze d'invasione hanno colpito una scuola.

Ripristinata la regolare fornitura di energia elettrica a Cernobyl

La fornitura di elettricità alla centrale nucleare di Chernobyl è ripresa regolarmente. Lo afferma l'azienda statale ucraina che gestisce le centrali atomiche, Energoatom, citata dal canale bielorusso Nexta,  sottolineando che i sistemi di raffreddamento sono tornati aoperare normalmente. Nelle scorse ore, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica aveva riferito che l'impianto funzionava ancora grazie a generatori diesel esterni.

Le posizioni di Russia e Ucraina "in qualche modo si sono fatte più vicine", secondo quanto affermato dal ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, citato dall'agenzia Tass. "Serie discussioni tra di loro continuano", ha aggiunto il capo della diplomazia di Ankara al forum diplomatico di Antalya, sottolineando che tra gli argomenti in discussione vi è "la neutralità" dell'Ucraina. La Turchia, insieme con Israele, è stata indicata come possibile mediatrice tra Kiev e Mosca dal consigliere presidenziale e negoziatore ucraino Mykhailo Podolyak.

Migliaia di persone in piazza a Kherson e Melitopol per chiedere la liberazione del sindaco

Alcune migliaia di persone si sono radunate questo pomeriggio di fronte al comune di Melitopol per chiedere il rilascio del sindaco sequestrato dalle forze russe. Mentre migliaia di persone sono di nuovo scese in piazza nella Kherson occupata dai russi, sventolando bandiere ucraine, in segno di protesta. "Kherson è ucraina", lo slogan scandito dai manifestanti. Le forze di occupazione intenderebbero organizzare un referendum con cui sostenere la nascita di una Repubblica popolare di Kherson, sul modello di quanto attuato nel 2014 a Luhansk e Donetsk, ha denunciato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.

Zelensky in visita ai feriti dell'ospedale di Kiev

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha visitato l'ospedale militare di Kiev, raggiungendolo a piedi: lo mostra un video diffuso sul canale Telegram del capo di stato ucraino. Zelensky si è soffermato a parlare con i militari feriti giunti all'ospedale dai distretti di Irpin e Gostomel, e ha consegnato alcune onorificenze, facendosi anche un selfie con uno dei ricoverati. Poi ha indossato camice e mascherina e ha visitato la terapia intensiva. “Ragazzi, guarite presto”, ha detto ad alcuni dei ricoverati. “Il regalo più grande per la vostra dimissione dall'ospedale sarà la nostra vittoria”.

Bombe vicino a Kharkiv, in fiamme una fabbrica di porte

Bombe sono state sganciate dai militari russi sul villaggio di Dergachi, vicino a Kharkiv. In fiamme una azienda privata, la fabbrica di porte "Papà Carlo", e nelle vicinanze il club ippico “Ecurie de Paris”.

Il sindaco di Irpin: "Da oggi non faremo entrare più i giornalisti, vogliamo salvare loro la vita"

"Da oggi vietiamo ai giornalisti di entrare a Irpin. In questo modo vogliamo salvare la vita sia a loro che ai nostri difensori. Esorto tutti i rappresentanti dei media, così come tutti gli ucraini, a non pubblicare sui social network i nostri militari, le loro attrezzature o qualsiasi cosa che indichi la loro posizione! È molto importante". Lo comunica in un video il primo cittadino Oleksandr Mrkuscyn, dopo l'uccisione di Brent Renaud e il ferimento di suoi due colleghi.

Attacco aereo sulla scuola nella regione di Mykolaiv

Attacco aereo sulla scuola nella regione di Mykolaiv. Ne ha dato notizia il governatore dell'amministrazione  statale di Mykolaiv, Vitalii Kim, con un video postato sul suo canale Telegram.

Di Maio: Italia contraria a no-fly zone, rischi di escalation

"L'Italia continuerà ad opporsi ad una no fly zone" in Ucraina "perché significa scatenare la Terza guerra mondiale. Da noi non verrà mai un incremento dell'escalation". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a 'Mezz'ora in più'.

Casa Bianca: Mosca pagherà caro se usa armi chimiche

La Russia pagherà un prezzo alto se usa le armi chimiche. Lo ribadisce il consigliere alla Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, Jack Sullivan, in un'intervista a Abc.

Giornalista ucciso, il Nyt: profondamente rattristati, ma non era in missione per noi

"Siamo profondamente rattristati dalla morte di Brent Renaud. Brent era un fotografo e un regista di talento che negli anni passati aveva collaborato con noi". Lo scrive il New York Times in un comunicato dopo l'uccisione di Renaud a Irpin. "Anche se aveva collaborato con il Nyt in passato (più recentemente nel 2015) non si trovava in missione in Ucraina per il quotidiano. Le prime informazioni riferiscono che lavorava per noi perché è stato trovato con il tesserino del giornale che gli era stato dato per una missione anni fa", si legge ancora nella nota.

Il giornalista del New York Times Brent Renaud è stato ucciso da un colpo al collo mentre filmava i profughi

Il giornalista del New York Times, Brent Renaud, e il collega rimasto ferito stavano filmando i profughi in fuga da Irpin quando sono stati sorpresi da colpi di arma da fuoco ad un checkpoint. Renaud è stato colpito al collo ed è morto all'istante mentre il collega è stato trasferito in ospedale. In un video sui social si può ascoltare la versione del giornalista ferito che racconta di come Renaud sia stato colpito al collo dai proiettili. "Stavamo filmando i profughi in fuga", dice.

Ucciso giornalista americano del New York Times vicino Kiev

Un giornalista americano del New York Times, Brent Renaud, è stato ucciso e un suo collega è stato ferito ad Irpin, nei sobborghi di Kiev, dalle forse russe. Lo annunciano le forze di sicurezza ucraine.

Oltre 14.200 arresti in Russia dall'inizio delle proteste

Sono 14.274, dal 24 febbraio, le persone arrestate in Russia durante le proteste contro l'aggressione all'Ucraina. Lo rende noto il sito indipendente OVD-Info che si occupa della tutela dei diritti umani in Russia, precisando che ci sono 10 tribunali impegnati in procedimenti penali politici nella settimana che comincia domani.

Zelensky: evacuate 125mila persone con i corridoi umanitari

"Siamo stati in grado di evacuare circa 125mila persone usando i corridoi umanitari". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. "L'impegno maggiore ora è Mariupol - ha aggiunto - Il nostro sforzo diplomatico è focalizzato sugli aiuti per raggiungere la città".

Proteste in 23 città russe: 200 persone fermate, anche 9 giornalisti

Manifestazioni contro la guerra in  Ucraina si stanno svolgendo in almeno 23 città della Russia, rende noto l'organizzazione indipendente Ovd-Info. Le persone fermate sono, a ora, già oltre 200. Aleksei Navalny, dal carcere in cui è detenuto da oltre un anno, venerdì ha chiesto ai russi di scendere in piazza nelle loro città ogni domenica alle 14 (ora locale).

Fra le oltre 200 persone già  arrestate in Russia, ci sono anche nove giornalisti, fermati a San  Pietroburgo, rende noto la piattaforma Avtovaz Live, citata dal Moscow Times.

Polonia: se Putin usasse armi chimiche la Nato interverrebbe

"Se mi state chiedendo se Putin possa usare armi chimiche, penso che Putin possa usare qualunque cosa in questo momento, specialmente quando si trova in una situazione difficile". Lo ha detto il presidente polacco Andrzej Duda in un'intervista alla Bbc. Interpellato sulla possibilità che questo possa portare ad un intervento della Nato, Duda ha risposto: "Certo, tutti speriamo che non osi farlo. Ma se usasse armi di distruzione di massa, questo sarebbe un cambio di gioco completo".

Iran, Biden pronto ad escludere Mosca dall'accordo

Gli Usa chiedono a Mosca di rinunciare alle condizioni poste per ripristinare l'accordo del 2005 sul programma nucleare delI'Iran. Se questo non avverrà entro una settimana, l'amministrazione Biden è pronta ad escludere la Russia dai negoziati e a lavorare per un'intesa alternativa con Teheran. Lo riporta il Wall Street Journal. Mosca nei giorni scorsi ha chiesto garanzie scritte per essere esentata da ogni sanzione legata alla guerra in Ucraina che possa pregiudicare i suoi futuri rapporti commerciali con l'Iran. Una richiesta che per Washington potrebbe minare il giro di vite in atto sull'economia russa.

Papa Francesco: "In nome di Dio fermate questo massacro"

"In nome di Dio fermate questo massacro". E' l'accorato appello di Papa Francesco all'Angelus nel corso del quale ha dedicato forti parole contro la guerra in Ucraina. "Davanti alla barbarie della uccisione di bambini, di innocenti e di civili inermi - ha detto - non ci sono ragioni strategiche che  tengano, c'è solo da cessare l'inaccettabile aggressione armata prima che riduca le città a cimiteri".

Turchia: non seguiremo l'Occidente sulle sanzioni a Mosca

La Turchia non si unirà alle sanzioni dell'occidente contro la Russia. Lo ha detto il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, secondo quanto riporta la Tass.

Sale a 35 il bilancio dei morti nell'attacco alla base militare di Leopoli

E' salito a 35 il numero delle vittime dopo l'attacco missilistico russo contro una base militare vicino a Leopoli. Lo riferisce il governatore.

Kiev accusa Mosca di usare bombe al fosforo nel Donbass

Un funzionario di polizia ucraino della regione di Lugansk ha accusato l'esercito russo di aver bombardato la città con ordigni al fosforo. Secondo Oleksi Bilochytsky, capo della polizia di Popasna, che si trova a un centinaio di chilometri a ovest di Lugansk, i russi hanno usato bombe al fosforo sulla sua città. "Stanno scatenando sulle nostre città sofferenze indescrivibili e incendi", scrive su Facebook. Sempre nel Donbass, secondo le autorità regionali, i bombardamenti hanno colpito anche due chiese ortodosse dove si rifugiano i civili: la chiesa di Svyatogirsk, famoso luogo di culto nella regione di Donetsk, e una chiesa a Severodonetsk, nella regione di Lugansk.

Ucraina: nove morti in bombardamento russo a Mykolaiv

Un bombardamento russo sulla città meridionale ucraina di Mykolaiv, a circa 100 km ad est di Odessa, ha causato nove morti. Lo afferma il governatore regionale.

Morawiecki: la Polonia è nel mirino, l'Europa è a rischio

"I Paesi Baltici e la Polonia sono nel mirino. E dopo quello che stiamo vedendo oggi, nessuno dovrebbe dubitare che tutta l'Europa sia a rischio". Così, in un'intervista a Il Messaggero, Mateusz Morawiecki, primo ministro polacco dal 2017, risponde in merito alla possibilità di un attacco russo alla Polonia. Riguardo all'emergenza umanitaria il primo ministro aggiunge: "La Polonia e altri paesi dell'Europa centro-orientale confinanti con l'Ucraina hanno già fatto molto. È una nostra responsabilità e la prendiamo sulle nostre spalle. Ma in futuro il numero dei profughi di guerra potrebbe superare anche i 5milioni. Più o meno lo stesso numero di abitanti della Norvegia o della Slovacchia. Abbiamo a che fare con la più grande ondata migratoria dalla Seconda guerra mondiale".

Stoltenberg: no fly zone? Rischio di escalation incontrollabile

"Non cerchiamo alcuna guerra con la Russia". È quello che ha ribadito il capo della Nato, Jens Stoltenberg, che, in un'intervista alla Welt am Sonntag, afferma di essere contrario alla no fly zone sull'Ucraina. "Questo significa che le forze russe dovrebbero essere attaccate, il che comporterebbe uno scontro diretto e si rischierebbe un'escalation incontrollabile". "La guerra va chiusa non ampliata", conclude.

Kiev: colpito un treno per le evacuazioni, un morto

Nella notte un treno passeggeri usato per far evacuare i civili è stato colpito da schegge poco fuori dalla città ucraina di Lyman, nell'est del paese. Lo riporta il Kyiv Independent, precisando che nell'attacco è rimasto ucciso il conducente del treno e un'altra persona è stata ferita.

Sirene d'allarme a Leopoli

Erano diversi giorni che nella città dell'est dell'Ucraina non suonavano le sirene in pieno giorno.

Media: sarebbero 20 i morti nella base militare Yavoviv, vicino Leopoli

Sarebbero 20 i morti causati dall'attacco russo sulla base militare di Yavoriv, in territorio ucraino quasi al confine con la Polonia. Lo hanno riferito al corrispondente del quotidiano britannico Guardian fonti dei soccorsi. Intanto, sui social network ci sono le foto della lunga coda di ambulanze, in arrivo da Leopoli, e che sono dirette al sito militare.

Kiev: rapito un altro sindaco, a Dniprorudne

Un altro sindaco ucraino è stato rapito dalle forze armate russe: si tratta del primo cittadino della città occupata di Dniprorudne, nella parte sud orientale del Paese, nella regione di Zaporizhzhia. Lo riporta il Kyiv Independent. Il sindaco di Dniprorudne, Yevhen Matviiv, è il secondo sindaco rapito, dopo quello di Melitopol, da quando è iniziata l'invasione russa in Ucraina. "I crimini di guerra stanno diventando sistemici", afferma il governatore della regione di Zaporizhzhia, Olexandr Starukh.

Kiev: nella base militare a Leopoli anche stranieri, è terrorismo

"Questo è un nuovo attacco terroristico sulla pace e la sicurezza vicina al confine con Ue e Nato". Lo afferma su Twitter il ministro della difesa ucraino Oleksii Reznikov, riferendosi all'attacco russo al Centro Internazionale per il mantenimento della pace e della sicurezza vicino a Leopoli, precisando che "lì lavorano istruttori stranieri". "Informazioni sulle vittime sono in corso di accertamento", aggiunge il ministro che lancia un appello: "Serve agire per mettere fine a questo. Chiudete i cieli!".

Ucraina: almeno 9 morti nell'attacco alla base militare di Leopoli

Almeno 9 persone sono rimaste uccise nell'attacco avvenuto stamane al centro militare internazionale per il mantenimento della pace a sud-ovest di Leopoli mentre i feriti sono 57. Lo riferisce il governatore della regione, scrivono i media internazionali. Maksym Kozytskyy ha confermato che la Russia ha lanciato 30 razzi contro il complesso che si trova a circa 25 km dal confine con la Polonia mentre le prime informazioni parlavano di 8 missili.

Kiev: "La Lituania sarà il prossimo obiettivo di Putin"

La Lituania sarà il prossimo Paese che il  presidente russo Vladimir Putin tenterà di conquistare se dovesse  "vincere" la guerra in Ucraina. Lo ha annunciato Oleksiy Danilov,  segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa dell'Ucraina, citato dai media locali. "La Federazione Russa non si fermerà. Hanno il prossimo obiettivo: se  vinceranno sul nostro territorio, il prossimo Paese che Putin vorrà  conquistare sarà la Lituania", ha detto Danilov.

Ucraina, Zelensky un'ora al telefono con il premier israeliano Bennett

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il primo ministro israeliano Naftali Bennett hanno parlato sabato sera per un'ora al telefono. I due, ha reso noto l'ufficio del premier israeliano, hanno parlato di come fermare i combattimenti e di come Israele possa contribuire agli sforzi per disinnescare la crisi. Sabato, Zelensky ha chiesto che i colloqui diretti con Putin si tengano a Gerusalemme, con la mediazione di Israele. Il presidente russo Vladimir Putin starebbe prendendo in considerazione la proposta e anzi, secondo il Jerusalem Post, è pronto a svolgere i colloqui a Gerusalemme.

Ucraina: nella base di Yavoriv ci sono istruttori militari stranieri

Nella base militare ucraina di Yavoriv, attaccata stamane dai missili russi, lavorano istruttori militari stranieri. Lo riferisce il ministero della Difesa ucraino, secondo la reuters.

Ucraina: l'attacco alla base militare un messaggio diretto dalla Russia a Nato e a Ue

L' attacco aereo russo all'alba, vicino Leopoli, aveva nel mirino una base militare ad appena 25 chilometri dalla Polonia e sembra essere un messaggio diretto dalla Russia a Nato e a Ue.    Il Centro internazionale per la pace e la sicurezza (Ipsc, nell'acronimo in inglese) è la base militare dove a settembre si sono svolte le esercitazioni militari ucraine in coordinamento con la Nato, Rapid Trident - 2021, manovre che andarono avanti fino al 1 ottobre. Alle manovre militari, proprio mentre Russia e Bielorussia tenevano le esercitazioni su larga scala che allarmavano l'Occidente, parteciparono 4.000 soldati ucraini e 2.000 stranieri. Da notare che ieri la Russia aveva fatto sapere che i convogli di armi straniere per l'Ucraina sarebbero stati considerati "bersagli legittimi". Secondo il sito della base, l'Ipsc è stato costituito nel 2007 ed e' un struttura per la formazione delle forze armate ucraine, in particolare per le missioni di mantenimento della pace e di lotta al terrorismo.

Stoltenberg (Nato): "La Russia potrebbe usare armi chimiche"

"Ora che sono state prodotte queste accuse false, dobbiamo rimanere vigili perché è possibile che la  Russia stessa stia pianificando missioni con armi chimiche". Lo ha  dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg,  respingendo le affermazioni del governo russo secondo cui gli Stati  Uniti hanno gestito laboratori segreti in Ucraina per lo sviluppo di  armi biologiche.  "Vediamo con orrore il numero crescente di vittime civili e  l'insensata distruzione da parte delle forze russe. Il popolo ucraino  sta resistendo con coraggio e determinazione, ma è probabile che i  prossimi giorni porteranno una sofferenza ancora maggiore", ha detto  Stoltenberg al quotidiano Welt am Sonntag.  Il segretario generale della Nato ha ribadito l'appello al presidente  russo Vladimir Putin a "porre fine a questa guerra, ritirare tutte le  forze e impegnarsi nella diplomazia". Stoltenberg, infine, ha di nuovo  escluso che la Nato possa imporre una no-fly zone sull'Ucraina. Ciò  significherebbe attaccare le forze russe con il rischio di "uno  scontro diretto e un'escalation incontrollabile. Dobbiamo porre fine a questa guerra e non estenderla", ha sottolineato.

Trump: "C'è il rischio di una terza Guerra mondiale"

L'ex presidente degli Stati uniti Donald Trump ha accusato l'amministrazione Biden per l'invasione russa dell'Ucraina, sostenendo che Vladimir Putin non avrebbe mai fatto un passo del genere con lui alla presidenza. "Non abbiamo nessuno che parli a Putin. Con me, c'era qualcuno che gli parlasse", ha detto Trump a un uditorio di suoi sostenitori in South Carolina. "Nonostante la debolezza, la codardia e l'incompetenza di Biden, c'è ancora una strada per porre termine a questa tragedia senza coinvolgere gli americani in questa raccapricciante e sanguinosissima guerra", ha detto ancora l'ex presidente. Anche perché, se questa guerra continuare, "potrebbe portare alla III guerra mondiale".

Colpita una base aerea a Ivano-Frankivsk

Le forze russe hanno colpito una base  aerea a Ivano-Frankivsk, nell'Ucraina occidentale. Lo ha riferito il sindaco della città, Ruslan Martsinkiv, citato dal Kyiv Independent. Secondo il sindaco, lo scalo è stato obiettivo dei russi per il  secondo giorno consecutivo. Martsinkiv ha quindi esortato le persone che vivono nella zona ad andarsene.

Zelensky "Quasi 13mila persone evacuate, i corridoi hanno funzionato"

"Tutti i corridoi umanitari concordati  hanno funzionato. Sono state evacuate 12.729 persone. Il convoglio  umanitario arriverà a Mariupol nel pomeriggio. A causa della  complessità del percorso hanno dovuto passare la notte a Berdyansk". Lo ha detto nella notte il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

Attacco a Leopoli, colpito il centro Internazionale per la pace

Le forze russe che stanno bombardando Leopoli hanno colpito il Centro internazionale per la pace e la sicurezza dell'Ucraina. Lo dice il sindaco di Leopoli, Andriy Sadovyi, in un post su Facebook. Citando le informazioni dell'amministrazione militare regionale di Leopoli, Sadovyi ha affermato che i russi hanno lanciato 8 missili, secondo le prime informazioni. Non èancora noto se ci siano vittime.

Moldavia: vicini al limite per l'accoglienza di rifugiati

La Moldavia si sta avvicinando al"limite" della sua capacità di accoglienza dei rifugiati ucraini: a breve potrebbe non avere più edifici per ospitarli, o per mantenerli al caldo e al sicuro. Lo afferma il ministro degli Esteri moldavo Nicu Popescu, in un'intervista a Bbc. In Moldavia sono arrivati circa 100.000 profughi, facendo aumentare la popolazione del 4%. Un assalto della Russia all'ucraina Odessa, che si trova solo a 48 chilometri dalla Moldavia, innescherebbe un enorme flusso di rifugiati e sarebbe una "completa catastrofe per la situazione umanitaria", aggiunge Popescu. 

Media: Leopoli sotto attacco, esplosioni a Kherson

Molteplici esplosioni sono state udite nelle città di Leopoli e Kherson, Leopoli è sotto attacco missilistico delle forze russe. Lo riferisce il quotidiano ucraino Kyiv Indipendent.

Cresce la pressione di Mosca su Kiev. La città è sotto assedio

Cresce la pressione delle forze russe su Kiev. Il ministero della Difesa di Mosca parla di "incessante spinta sul campo", riferendo che le forze russe sono avanzate di 12 chilometri su "un ampio fronte" durante la giornata di ieri, ma senza specificare esattamente dove. Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko ha affermato che la capitale, descritta venerdì da un alto funzionario ucraino come una "città sotto assedio", sta rafforzando le difese e accumulando cibo e medicine. Sia i funzionari ucraini che quelli russi sabato hanno descritto il rapido peggioramento della situazione umanitaria definendola "catastrofica". 

Ucraina. Media: Mosca accetterebbe di negoziare a Gerusalemme

La Russia sarebbe pronta a tenere nuovi negoziati con l'Ucraina a Gerusalemme: lo riporta il Jerusalem Post citando una fonte diplomatica di alto livello. La presunta apertura della Russia arriva dopo una telefonata tra il primo ministro israeliano Naftali Bennett e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La Russia non ha rifiutato l'idea di negoziati a Gerusalemme, ha affermato la fonte diplomatica, ma Israele "non è sicura di voler ospitare i colloqui". 

Melitopol, la città occupata dai russi, ha un nuovo sindaco

Melitopol, occupata dalle forze russe, ha un nuovo sindaco: si chiama Galina Danilshenko ed è già stata consigliere comunale di questa città ucraina. E' stata scelta per sostituire Ivan Fedorov, sindaco che, secondo le autorità ucraine, è stato catturato da uomini armati e accusato di “terrorismo” dalla procura della cosiddetta repubblica popolare di Luhansk, riconosciuta e appoggiata dalla Russia. In una dichiarazione diffusa da un canale televisivo locale, la sindaca ha chiarito che il suo "principale compito è prendere tutte le decisioni necessarie per far tornare la città alla normalità".