La tragedia

Terremoto tra Turchia e Siria: oltre 28 mila morti. Onu: numero dei morti è destinato a raddoppiare

Unhcr: più di 5 milioni gli sfollati. Tajani: "Trovati i corpi della famiglia italiana di origine siriana". Intanto si continua a scavare per salvare i superstiti. Dal nostro Paese nuovi aiuti e soccorsi
Terremoto tra Turchia e Siria: oltre 28 mila morti. Onu: numero dei morti è destinato a raddoppiare
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La gente seppellisce i propri cari, vittime del terremoto di lunedì, ad Adiyaman, in Turchia

Due sorelle estratte vive da macerie a Kahramanmaras

Una squadra di soccorso dell'Azerbaigian ha estratto due sorelle vive dalle macerie di un edificio crollato nella città di Kahramanmaras, nel sud della Turchia, epicentro di un devastante terremoto che ha provocato migliaia di vittime. Lo ha indicato l'agenzia di stampa Anadolu, che sul suo profilo Twitter ha pubblicato un video del salvataggio.

Il salvataggio di due sorelle nel sud della Turchia

In Turchia, mandati arresto contro 113 persone per il crollo degli edifici

Il vice presidente della Turchia ha dichiarato che sono stati spiccati mandati di arresto contro 113 persone per il sospetto che le loro azioni abbiano causato il crollo di edifici, presumibilmente non costruiti secondo i protocolli di sicurezza, a causa del terremoto che ha colpito il Paese. Una persona è già stata arrestata, ha spiegato Fuat Oktay.Dopo i catastrofici terremoti del 1999, che hanno ucciso più di 18mila persone, la Turchia ha rivisto le norme che disciplinano la costruzione di edifici residenziali nel Paese. In particolare, nel 2007 è stato adottato un codice per la costruzione delle abitazioni, tenendo conto dei requisiti necessari per la protezione antisismica.I violenti terremoti che hanno colpito la Turchia sud-orientale il 6 febbraio sono stati tre volte più potenti del disastro del 1999, ha dichiarato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Secondo Erdogan, il terremoto iniziale di lunedì è stato il più potente che ha colpito la Turchia dal 1939 a oggi.

Onu: "Numero dei morti è destinato a raddoppiare"

È ''destinato a raddoppiare o ad  aumentare ancora di più'' il numero delle vittime causate dal  terremoto che ha scosso la Siria settentrionale e la Turchia meridionale. Lo ha detto a Sky News il coordinatore delle azioni umanitarie delle Nazioni Unite Martin Griffiths. Finora sono oltre 28mila le vittime accertate dalle autorità turche, siriane e dall'opposizione nel nordovest della Siria, ma Griffiths dice di ritenere che sia ''difficile stimare con precisione perché dobbiamo andare sotto le macerie, ma sono sicuro che raddoppierà o più'' il numero delle vittime. ''E' terrificante. Questa è la natura che reagisce in modo davvero duro - ha aggiunto dopo essersi recato ad Aleppo - è profondamente scioccante. L'idea che queste montagne di macerie contengano ancora delle persone, alcune delle quali ancora vive''.

Sale a oltre 28mila il numero dei morti, più di 24mila in Turchia

Sale a oltre 28 mila morti il bilancio del terremoto che lunedì ha colpito la Turchia e la Siria. In Turchia i morti sono saliti a 24.617, secondo l'aggiornamento dato dal vicepresidente turco Fuat Oktay, come riporta l'agenzia Anadolu. A questo si aggiungono i morti registrati in Siria, che sono 3.553, di cui 2.166 nelle zone ribelli, ovvero non sotto il governo di Assad.

Salgono a più di 100 in Turchia i "costruttori o responsabili" arrestati per i crolli

Nel mezzo delle polemiche sui soccorsi, il governo turco stringe la rete sui costruttori. Il New York Times scrive che sono più di 100 le persone arrestate nelle 10 province colpite dal terremoto, poiché il ministero della Giustizia turco ha ordinato ai funzionari di quelle province di istituire "Unità investigative sui crimini di terremoto". Ha anche ordinato loro di nominare pubblici ministeri per portare accuse penali contro tutti i "costruttori e responsabili" per il crollo di edifici che non rispettavano i codici esistenti, che erano stati messi in atto dopo un simile disastro nel 1999.    

Gli arresti sono stati i primi passi dello Stato turco verso l'identificazione e la punizione delle persone che potrebbero aver contribuito alla morte dei loro concittadini nel terremoto. In tutta la zona del terremoto, i residenti hanno espresso indignazione per quelli che hanno definito costruttori corrotti che tagliano scorciatoie per ingrassare i loro profitti e per la concessione da parte del governo di "amnistie" ai costruttori che costruiscono complessi di appartamenti che non rispettano i nuovi codici.

Unicef: ci sono decine di scuole e ospedali distrutti

"Anche se non abbiamo ancora dati verificati, sappiamo che decine di scuole, ospedali e altre strutture mediche ed educative sono state danneggiate o distrutte dalle scosse, con un forte impatto sui bambini". Lo ha dichiarato in una nota il portavoce di Unicef James Elder. "Questo è il terremoto più potente che ha colpito la regione in circa 100 anni ed è avvenuto nel momento peggiore possibile per i bambini e le famiglie vulnerabili nelle aree colpite. Migliaia di case sono state distrutte, le famiglie sono sfollate e sono esposte alle intemperie in un periodo dell'anno in cui le temperature regolarmente si abbassano sotto le zero e sono frequenti neve e pioggia gelata", ha spiegato. 

"Le famiglie sfollate in Siria nordoccidentale e le famiglie siriane rifugiate che vivono in accampamenti informali in Turchia sono fra le più vulnerabili mentre le temperature notturne continuano a scendere sotto lo 0. Nel nord-ovest della Siria c'era già una situazione emergenziale. Le comunità lottano con l'epidemia di colera in corso e forti piogge e nevicate. In questo contesto, caratterizzato da oltre un decennio di conflitto, questo terremoto è assolutamente insopportabile".     

In termini di risposta dell'Unicef, in Siria l'attenzione immediata è rivolta a garantire ai bambini e alle famiglie colpite l'accesso all'acqua potabile e ai servizi igienici, alla protezione dell'infanzia, all'istruzione e alle forniture mediche. "La popolazione sfollata in Siria ha bisogno di cibo e di servizi nutrizionali essenziali. Garantire il soddisfacimento dei bisogni nutrizionali dei bambini sotto i 2 anni e delle donne in gravidanza è fondamentale", ha sottolineato Elder. "In Turchia, gli sforzi sono attualmente concentrati sulla ricerca e il salvataggio e l'Unicef si sta coordinando con il governo e la presidenza per la gestione dei disastri e delle emergenze sulle necessità che emergono legate alla più ampia risposta umanitaria".

Carico di aiuti umanitari italiani per la Siria arrivato a Beirut: sono i primi dell'Ue

Sono arrivati stasera a Beirut i primi aiuti italiani destinati alle zone della Siria controllate dal governo del presidente Assad. Si tratta anche dei primi aiuti di un paese dell'Unione europea. Ed è materiale offerto dal Gruppo San Donato. Si tratta di 30 tonnellate di materiale medico, incluse 4 ambulanze e un team di 4 medici. Ad accogliere il materiale l'incaricato d'affari italiano a Damasco Massimiliano D'Antuono e il presidente della Mezzaluna rossa siriana. Il materiale sarà trasferito domani a Damasco in collaborazione con la SARC che provvederà a distribuirlo nelle aree più colpite, Lattakia, Aleppo, Hama e Tartous.

Croce Rossa: "Fase umanitaria durerà almeno due mesi"

Durerà ''un paio di mesi'' la cosiddetta ''fase umanitaria'' in Turchia e in Siria, nelle zone colpite dal  terremoto. Lo ha detto il capo delle emergenze della Croce Rossa internazionale, Jamie LeSueur. "Siamo ora entrati nella fase umanitaria. Questa durerà per un paio di mesi, durante i quali cercheremo ancora di soddisfare i bisogni primari delle persone", ha detto LeSueur, aggiungendo che "vogliamo farli uscire dalla fase umanitaria il più rapidamente possibile e mantenerli al sicuro per molto tempo".

Capo Oms in visita in Siria valuta aiuti anche nelle zone in mano all'opposizione

Il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, è atterrato all'aeroporto di Aleppo, una delle province siriane che hanno subito i maggiori danni dai terremoti di lunedì, con 35 tonnellate di forniture mediche e quasi altrettante ne arriveranno nei prossimi giorni. "Sono arrivato ad Aleppo in Siria con ulteriori forniture sanitarie per aiutare le persone in tutto il Paese", ha detto Ghebreyesus su Twitter. Secondo l'agenzia di stampa ufficiale siriana Sana, un secondo aereo arriverà in Siria nei prossimi due giorni con altre 30 tonnellate di attrezzature e forniture mediche.     

Ghebreyesus ha visitato vari ospedali e rifugi ad Aleppo con le squadre dell'Oms dispiegate in loco, accompagnato dal ministro della Sanità siriano, Hasan al Ghobash. Il ministro ha spiegato che "la visita di Ghebreyesus è importante per valutare i danni causati dai terremoti e l'attuale carenza di forniture mediche e medicinali negli ospedali". Finora l'Oms ha fornito aiuto alle zone controllate dal governo del presidente Bashar al-Assad, mentre oggi il terzo convoglio con gli aiuti umanitari delle Nazioni Unite è arrivato nelle zone dell'opposizione, nel Nord-Ovest della Siria, attraverso un valico di frontiera con la Turchia. 

La visita di Ghebreyesus è la prima di un alto funzionario di un'agenzia delle Nazioni Unite, e precede di poche ore quella del responsabile per gli affari umanitari dell'Onu, Martin Griffiths, attualmente in Turchia. Il direttore delle emergenze dell'OMS per la regione del Mediterraneo orientale, Richard Brennan, ha assicurato oggi che le Nazioni Unite stanno lavorando per aumentare gli aiuti a queste aree, dalla Turchia e dall'interno della Siria, e che sperano di far entrare forniture mediche e alimenti non appena ottengono il "via libera".

Zelensky ad ambasciata turca a Kiev per condoglianze

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky ha fatto visita all'ambasciata turca a Kiev per porgere le proprie condoglianze ad Ankara per le vittime del terremoto che lunedì ha colpito la Turchia e la Siria. "Onoriamo la memoria delle persone che sono morte nel devastante terremoto in Turchia", ha scritto Zelensky in un messaggio su Telegram, "l'orribile tragedia che ha causato così tante vite in un momento ha causato un profondo dolore nei nostri cuori". "Condividiamo il dolore del popolo turco e aiutiamo in questo momento difficile. Memoria eterna ai defunti. Auguriamo a coloro che hanno sofferto una rapida guarigione", si legge nel messaggio del presidente ucraino.

La Norvegia invia un aereo da trasporto C-130J Hercules in Turchia, per assistenza

Le forze armate norvegesi stanno inviando un aereo da trasporto C-130J Hercules in Turchia per assistere l'evacuazione medica dei feriti e il trasporto di aiuti di emergenza, a seguito del potente terremoto che ha colpito il Paese.La Turchia ha chiesto aiuto ai suoi alleati dopo il terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria la notte del 6 febbraio di quest'anno. Insieme a molti altri Paesi, la Norvegia sta inviando aerei da trasporto per sostenere la Turchia durante questo disastro.

"La devastazione in Turchia è enorme e la situazione è critica. La Turchia ha chiesto aiuto e sostegno internazionale. È importante contribuire dove possiamo in questa situazione molto difficile", afferma il primo ministro norvegese Jonas Gahr Støre.L'aereo da trasporto con equipaggio ha lasciato la Norvegia e sarà dispiegato rapidamente in Turchia. L'equipaggio a bordo è composto sia da personale operativo di volo che ha esperienza di operazioni simili, sia da personale sanitario.

In partenza 2 aerei GdF con personale e materiali

Prosegue il supporto italiano, coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile nell'ambito del Meccanismo europeo, alla popolazione colpita dal sisma che ha interessato Turchia e Siria lo scorso 6 febbraio. Partiranno nel pomeriggio di oggi dall'aeroporto di Pratica di Mare, alla volta di Pisa, due velivoli ATR72 messi a disposizione dalla Guardia di Finanza. I velivoli, che atterreranno a Incirlik, trasporteranno un team di circa 70 persone formato da Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza e unità del Dipartimento della Protezione Civile che garantiranno l'avvicendamento del personale che sta operando sui luoghi colpiti dal sisma già dal 6  febbraio.        

Nella mattinata di oggi, inoltre, è decollato da Pratica di Mare anche un velivolo P180 dell'Aeronautica Militare Italiana con a bordo un team di 5 esperti tra Carabinieri, Polizia di Stato e MAECI, specializzati nella identificazione di vittime.

48 arresti in Turchia per sciacallaggio

Almeno 48 persone sono state arrestate per sciacallaggio in otto province colpite dal terremoto di lunedì nel sud della Turchia, ha riferito sabato l'agenzia ufficiale turca Anadolu. I sospetti sono stati arrestati nell'ambito delle indagini sui saccheggi dopo il terremoto di magnitudo 7,8 che ha ucciso più di 25.000 persone in Turchia e Siria, ha dichiarato Anadolu.

Oltre 26 mila morti

 Sale ancora il tremendo bilancio del sisma che ha colpito la Turchia: sono ormai 22.327 le vittime. Un numero cui si aggiungono gli almeno 3.500 morti che il sisma ha mietuto nel nord della Siria. Per quanto riguarda la Turchia, in base a quanto rivelato dalla protezione civile turca AFAD ha dichiarato che più di 80 mila persone sono state salvate dalle macerie. 

Kahramanmaras, madre e figlia salvate dopo 134 ore

Un salvataggio miracoloso ha avuto luogo a Kahramanmaras, città vicina all'epicentro del sisma che ha devastato il sud della Turchia lunedì scorso, dove una bimba di 6 anni di nome Selin e la madre sono state estratte in vita dalle macerie. Sempre a Kahramanmaras le squadre di soccorso si sono impegnate in una lotta contro il tempo per estrarre dalle macerie una giovane di sedici anni rimasta in vita per 135 or sotto le macerie. La giovane è stata estratta dalle squadre di soccorso turche con l'aiuto della gendarmeria.

Erdogan: i social media stanno creando caos

 Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan se la prende con i social media, da cui vengono diffuse notizie provocatorie e false rispetto al terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria lo scorso lunedi'.  "Dai social media vengono diffuse notizie false e prive di fondamento, che creano caos e aizzano il nostro Paese in un momento difficile", ha detto Erdigan che ha poi parlato delle sofferenze della popolazione. "Stiamo avendo per alleviare le sofferenze e migliorare e facilitare la vita delle persone colpite. Da questa situazione verremo fuori come nazione", ha detto Erdogan dalle zone terremotate.

La 70enne salvata dopo 122 ore: "C'è ancora il mondo?"

"C'è ancora il mondo?", ha chiesto Menekse Tabak, 70 anni, mentre veniva tratta in salvo dopo 122 ore sotto le macerie nella città della Turchia meridionale di Kahramanmaras, epicentro della scossa di magnitudo 7,8 di lunedì scorso. Il sito dell'emittente statale turca Trt Haber ha pubblicato il video del salvataggio della donna tra gli applausi e grida di lode a Dio. "C'è il mondo e ci sei tu, zia, vieni", le hanno risposto i soccorritori.

Il direttore dell'Oms ad Aleppo: "Ho il cuore spezzato"

"Sono arrivato ad Aleppo, in Siria, con ulteriori forniture sanitarie per aiutare le persone in tutto il Paese". Lo scrive su Twitter il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Tedros Adhanom Ghebreyesus. "Mi si spezza il cuore nel vedere le condizioni che stanno affrontando i sopravvissuti: tempo gelido e accesso estremamente limitato ai ripari, cibo, acqua, calore e cure mediche", prosegue Ghebreyesus. 

Assad ha visitato Latakia

 Il presidente siriano Bashar al-Assad e sua moglie Asma hanno incontrato le squadre di soccorso e i civili nelle parti della Siria nordoccidentale colpite dal devastante terremoto di lunedì scorso, secondo i media statali siriani. Lo scrive la Cnn. I due si sono recati all'ospedale universitario di Tishreen nella città di Latakia per visitare le persone ferite dal terremoto e hanno anche parlato con le famiglie colpite dal terremoto presso il centro educativo della città di Bassel al-Assad. Assad e sua moglie hanno anche fatto visita alle squadre di soccorso russe e siriane che operano nella città di Jableh, 25 chilometri (circa 15,5 miglia) a sud di Latakia. 

Oltre 25 mila morti

Il bilancio complessivo dei morti per il terremoto che ha colpito lunedì scorso la Turchia e la Siria ha superato quota 25mila. Lo riferiscono fonti ufficiali. Secondo il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, in visita nella città di Sianlurfa (sud-est), per il momento in Turchia sono stati ritrovati 21.848 cadaveri, mentre in Siria le autorità hanno contato 3.553 morti.

Dodici persone arrestate per i crolli in Turchia

La polizia turca ha arrestato 12 persone per i crolli di edifici nelle province sudorientali di Gaziantep e Sanliurfa in seguito al terremoto che ha colpito la Turchia. Lo hanno riferito i media locali. L'agenzia di stampa Dha ha scritto che tra le persone prese in custodia ci sono anche degli appaltatori. Almeno 6.000 edifici sono crollati dopo la scossa di magnitudo 7,8 che ha colpito la regione, uccidendo quasi 25.000 persone.

Onu: il numero delle vittime è destinato a raddoppiare

 Il bilancio delle vittime del terremoto è destinato a "più che raddoppiare" secondo un coordinatore dei soccorsi di emergenza delle Nazioni Unite. Il capo Affari umanitari dell'Onu Martin Griffiths ha affermato sulla tv britannica di aspettarsi decine di migliaia di morti in più. Oltre 25 mila persone sono state confermate morte tra Turchia e Siria, dopo il terremoto di magnitudo 7,8 che ha colpito lunedì, con più scosse di assestamento. "Penso che sia difficile stimare con precisione perché dobbiamo andare sotto le macerie, ma sono sicuro che raddoppierà o più", ha detto Griffiths.

Dopo 35 anni, aperto un valico tra Turchia e Armenia

Un valico di frontiera tra Turchia e Armenia, chiuso da 35 anni, è stato aperto per la prima volta per far passare gli aiuti post-sisma. Lo ha annunciato l'agenzia ufficiale turca Anadolu. Cinque camion che trasportavano aiuti per le vittime del terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria lunedì hanno attraversato oggi il valico di Alican, nella provincia di Igdir, ha detto Anadolu. 

Onu: il peggior disastro da cento anni

Il capo degli aiuti internazionali delle Nazioni Unite Martin Griffiths ha definito il devastante terremoto che ha colpito la Turchia sudorientale e la Siria nordoccidentale come "il peggior disastro degli ultimi 100 anni nella regione". Lo riferisce la tv turca. 

Islahiye, salvata bimba dopo 133 ore

Una bambina di nome Sengul di appena 4 anni è stata salvata dopo 132 ore dai soccorritori nella città di Islahiye, uno dei centri maggiormente colpiti dal sisma che ha devastato il sud della Turchia e il nord della Siria lunedì scorso. 

Una donna anziana tratta in salvo ad Antiochia 130 ore dopo il sisma

Un'anziana è stata estratta viva dalle macerie di un edificio crollato nel distretto di Antakya, in Turchia, 130 ore dopo i devastanti terremoti di lunedì che hanno causato quasi 25mila morti tra la Turchia e la Siria. Lo riferisce l'agenzia Anadolu.

Il bilancio supera le 24.500 vittime

Il bilancio delle vittime del terremoto in Turchia ed in Siria è salito a 24.596. In Turchia il presidente Erdogan ha annunciato 21.043 vittime, mentre in Siria la Afp parla di circa 3.553 morti. Lo Riporta la Bbc.

Erdogan: "Distrutta un'area di 500 chilometri quadrati"

Sono 160 mila in tutto, le persone sul campo in Turchia nel tentativo di alleviare le sofferenze della popolazione colpita dal sisma, con la distruzione che riguarda un'area di 500 km quadrati. Lo ha reso noto da Diyarbakir il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, da 4 giorni nei territori devastati. "Attualmente, con i soccorsi giunti dall'estero, sono 160 mila le persone impegnate sul campo. Il terremoto è stato sentito in un'area di mille chilometri quadrati, ma ha portato distruzione in un territorio di 500 km quadrati. Man mano che vanno avanti le demolizioni il bilancio è destinato ad aggravarsi, soprattutto a Kahramanmaras, Hatay e Adiyaman", ha detto il presidente turco. 

Parte stanotte il secondo team dei Vigili del fuoco italiani

A sei giorni dal terremoto in Turchia, il contingente di vigili del fuoco italiani sarà avvicendato da un nuovo team composto da quarantotto soccorritori USAR (Urban Search And Rescue) di Lazio, Toscana, Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Umbria e Veneto. La partenza stasera da Pratica di Mare, con scalo a Pisa, a bordo di due aerei ATR 42 della Guardia di finanza, con arrivo previsto nella notte ad Adana. Nella giornata di domani il cambio, con rientro in Italia dei vigili del fuoco arrivati martedì scorso in Turchia e che sono riusciti a salvare i due ragazzi nella giornata di mercoledì. Undici il numero delle vittime che hanno recuperato.

Estratto vivo dopo 128 ore bambino di 2 mesi

Un bambino di due mesi è stato estratto vivo dopo 128 ore dal sisma nella Turchia meridionale, scrive l'agenzia Anadolu. Un altro bambino di due anni è stato estratto vivo "miracolosamente" dopo 122 ore dai devastanti terremoti che hanno sconvolto la Turchia e la Siria. Il bambino è stato salvato ad Hatay, nel sud della Turchia, scrive l'agenzia Anadolu

Il direttore dell'Oms arrivato ad Aleppo

Il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Tedros Adhanom Ghebreyesus è arrivato ad Aleppo, in Siria, devastata dal terremoto di lunedì scorso. Lo riferiscono i media locali.

Sisma in Turchia e Siria: la Farnesina continua a inviare aiuti

In risposta alle conseguenze del terremoto dello scorso 6 febbraio in Turchia e Siria,  degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale continua a inviare aiuti nelle aree terremotate, anche in Siria. E' ora in partenza dall'aeroporto di Pisa un nuovo carico di aiuti che atterrerà nelle prossime ore a Beirut e sarà poi trasferito via terra in Siria. Si tratta di 4 autoambulanze e 14 medici, oltre a farmaci e materiali sanitari, offerti dal gruppo San Donato, che saranno destinati alla Mezzaluna Rossa siriana per l'assistenza alle popolazioni in Siria. Lo riporta la Farnesina.  Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha inoltre disposto un nuovo invio di squadre dell'Ambasciata d'Italia ad Ankara e dell'Unità di Crisi della Farnesina sui luoghi dell'emergenza. Nelle scorse ore un primo team dell'Ambasciata è stato inviato a Kahramanmaraş per agevolare le ricerche del connazionale Angelo Zen, mentre una seconda squadra è ad Antiochia per lavorare con la Protezione Civile italiana, anche in assistenza alla famiglia italo-siriana i cui corpi sono stati ritrovati oggi. Un volo speciale, allestito grazie alla Protezione Civile, è giunto inoltre questa mattina in Turchia con una squadra formata da donne e uomini dell'Unità di Crisi, dei Carabinieri e della Polizia Scientifica per esperire ulteriori ricerche a Kahramanmara

Tajani: "Partono gli aiuti italiani per la Siria da Pisa"

"Partono gli aiuti italiani per la Siria dall'aeroporto di Pisa. Grazie". Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Onu, consegna aiuti: proseguono i negoziati per accesso a tutte le aree della Siria

Il portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite, Stéphane Dujarric, ha dichiarato al programma Today di BBC Radio 4 che i negoziati per ottenere l'accesso ad aree più ampie della Siria per la consegna di aiuti umanitari proseguono. "Il nostro messaggio è chiaro, è ora di mettere da parte tutta la politica. Concentrarci solo sugli uomini, le donne e i bambini che hanno un disperato bisogno di aiuto in Siria e nel sud della Turchia", ha dichiarato sottolineando che "ovunque lavoriamo, dobbiamo lavorare con le autorità preposte" quindi "nei territori controllati dai ribelli lavoriamo con le autorità locali, nelle aree controllate dal governo lavoriamo con il governo".

Nei giorni scorsi il ministro aveva reso noto che la famiglia, composta da sei persone, tre adulti e tre minori, con  passaporto italiano ma di origine siriana risultava dispersa ad  Antiochia, in Turchia, dopo il devastante terremoto di lunedì scorso.  L'altro italiano che risulta disperso a Kahramanmaras è l'imprenditore veneto Angelo Zen.

"Purtroppo sono stati ritrovati senza vita, ad Antiochia, i corpi della famiglia italiana di origine siriana. Esprimo tutta la mia vicinanza ai familiari ai quali non mancherà il nostro sostegno". Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

Salvata bimba di 2 anni dopo 122 ore

Una bambina di due anni è stata estratta viva dalle macerie del terremoto che colpito il sud della Turchia dopo 122 ore: lo riporta il quotidiano turco Anadolu. La piccola è stata trovata nel distretto di Antakya, nella provincia di Hatay.   Successivamente, dopo 124,5 ore sotto le macerie, è stata tratta in salvo un'anziana di 83 anni nella provincia di Malatya, riporta sempre Anadolu.   Secondo la Cnn Turk, inoltre, un ragazzo di 16 anni - Kamil Can - è stato tratto in salvo dopo 119 ore nella città turca di Kahramanmaras.

Caschi Bianchi: stop alla ricerca dei sopravvissuti in zone ribelli della Siria

L'organizzazione di volontari "Syria Civil Defence", nota anche come Caschi bianchi, ha annunciato la fine delle sue operazioni di ricerca e soccorso per i sopravvissuti nelle aree controllate dai ribelli nel nord e nel nord-ovest della Siria a seguito dei terremoti che hanno colpito il Paese e la Turchia lunedì e che hanno causato complessivamente la morte di oltre 24mila persone. Il gruppo ritiene che dopo 108 ore dal devastante sisma nessuno dei dispersi intrappolati sotto le macerie possa essere ancora vivo ma prosegue il lavoro per il recupero dei corpi delle vittime, tra cui ci sarebbero molte donne e bambini. Dall'inizio delle operazioni "sono stati registrati 2.166 morti e più di 2.950 feriti in tutte le aree colpite dal terremoto nel nord e nel nord-ovest della Siria", hanno affermato i Caschi bianchi in un comunicato. "I nostri team hanno condotto 108 ore di lavoro in più di 40 città, paesi e villaggi nel nord-ovest della Siria, in cui circa 479 edifici residenziali sono stati completamente distrutti e più di 1.481 edifici sono stati parzialmente distrutti", ha aggiunto la dichiarazione.

Unhcr, oltre 5 milioni di sfollati in Siria

Oltre cinque milioni di persone potrebbero essere rimasti senza tetto in Siria dopo il devastante  terremoto che ha colpito il Paese e la Turchia lunedì scorso, secondo  l'Alto Commissariato per i rifugiati dell'Onu. "L'Unhcr si sta  concentrando sulle strutture per i rifugiati, assicurando che i centri dove vengono inviati gli sfollati abbiano equipaggiamento adeguato, come tende, coperte termiche, materassini, abiti invernali", ha  dichiarato Sivanka Dhanapala, rappresentante in Siria dell'agenzia Onu.   A causa della guerra civile nel Paese ci sono già 6.8 milioni di  sfollati interni, aggiungono dall'Unhcr, spiegando che sulla base di "una stima preliminare" si pensa che "5,3 milioni di persone colpite  dal sisma avranno bisogno di un rifugio nell'intera Siria"

Cnn, il numero delle vittime Turchia e Siria sale a 23.831

È salito a 23.831 il numero delle vittime del devastante terremoto che lunedì scorso ha colpito Turchia e Siria. Lo riferisce la Cnn, citando le autorità dei due Paesi. In particolare, in Turchia sono morte 20.318 persone e 80.052 risultano ferite, mentre in Siria le vittime sono 3.513, fra cui 2.166 nelle aree controllati dai ribelli nel nord-ovest del Paese, secondo l'organizzazione di volontariato Syria Civil Defense, nota anche come White Helmets. I media siriani riferiscono anche 1.347 morti nella parte controllata dal governo. Intanto, il presidente Bashar al-Assad - secondo quanto riporta la Cnn, ha criticato i Paesi occidentali per non aver avuto "riguardo per la condizione umana", con riferimento alle sanzioni di Unione europea e Stati Uniti che secondo funzionari governativi e media siriani avrebbero ostacolato gli aiuti. La Croce rossa internazionale ha chiesto di accedere all'intero territorio della Siria settentrionale colpita dal terremoto, dove l'arrivo degli aiuti urgenti e' complicata dalla lunga guerra civile fra i gruppi di opposizione e il governo siriano. Dai luoghi del disastro arrivano notizie del salvataggio di persone rimaste sepolte sotto le macerie. Secondo la rete statale turca Trt, citata dalla Cnn, tre fratelli sono stati estratti vivi dopo il crollo di un edificio di 5 piani 120 ore dopo il terremoto.

Da Cooperazione Italiana contributi emergenza per Turchia e Siria

In risposta alle conseguenze del violento terremoto che lo scorso 6 febbraio ha colpito la Turchia e la Siria provocando migliaia di morti e feriti, nonché il danneggiamento e la distruzione di infrastrutture ed edifici, la Cooperazione Italiana, su proposta del ministro Tajani e del vice ministro Cirielli, ha disposto due contributi di emergenza del valore di 1,75 milioni di euro a favore della Federazione Internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (FICROSS). Di questi, si legge in una nota, un milione di euro sarà destinato a sostenere le attività della Mezzaluna Rossa Turca, mentre 750mila euro andranno a supporto della Mezzaluna Rossa Siriana per attività di assistenza nei settori della prima emergenza e accoglienza, igienico-sanitario e della protezione. Tali finanziamenti si aggiungono al milione di euro già destinato alla Mezzaluna Rossa Siriana per interventi di primo soccorso. Attraverso questi contributi - conclude la nota - il Governo italiano intende offrire un primo concreto aiuto alle popolazioni coinvolte, manifestando tangibilmente la propria vicinanza in questo momento di particolare difficoltà.

L'Agenzia ONU Wfp ha consegnato assistenza alimentare a 115.000 persone

L'Agenzia ONU World Food Programme ha consegnato assistenza alimentare di cui si aveva urgente necessità a 115.000 persone in Siria e in Turchia nei primi quattro giorni dai devastanti terremoti che hanno colpito la regione, causando migliaia di vittime e lasciando decine di migliaia di persone all'aperto con temperature gelide. Le distribuzioni di cibo sono in corso. "Stiamo fornendo soprattutto pasti caldi, razioni di cibo pronte all'uso e pacchi di cibo per famiglie - alimenti che non richiedono cottura e che possono essere consumati immediatamente", ha detto Corinne Fleischer, Direttrice regionale WFP per il Medio Oriente e il Nord Africa. "Per le migliaia di persone colpite dal terremoto, il cibo è uno dei bisogni principali in questo momento. La nostra priorità è farlo arrivare rapidamente alle persone che ne hanno bisogno". 

Il WFP lancia un appello per 77 milioni di dollari per fornire assistenza con razioni alimentari e pasti caldi a un totale di 874.000 persone colpite dal terremoto in Turchia e in Siria, inclusi 284.000 nuovi sfollati in Siria e 590.000 persone in Turchia, tra cui 45.000 rifugiati e 545.000 sfollati.Questi gli aggiornamenti operativi per la Siria e la Turchia:Siria:- Il WFP ha raggiunto un totale di 43.000 persone in Siria con pasti caldi e razioni pronte all'uso. Grazie al preposizionamento di cibo all'interno del Paese, il WFP dispone di razioni pronte per 100.000 persone e di scorte di razioni familiari sufficienti a coprire il fabbisogno di 1,4 milioni di persone per un mese - queste ultime necessitano di essere cucinate e sono pronte per essere distribuite.

Aiuti a Siria, discussione Consiglio Sicurezza Onu convocata per la prossima settimana

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite discuterà la prossima settimana se consentirà all'Onu di fornire aiuti alla Siria nordoccidentale controllata dai ribelli attraverso più di un valico di frontiera turco dopo il devastante terremoto di lunedì, iniziativa che la Russia non reputa necessaria. Con il bilancio delle vittime in Turchia e Siria che ha superato quota 23mila, oggi alcuni diplomatici hanno espresso frustrazione per il fatto che il consiglio di quindici membri sia stato lento ad agire dopo che il segretario generale Antonio Guterres ha fatto pressioni per un maggiore accesso alla Siria nord-occidentale attraverso la Turchia, ha riportato l'agenzia di stampa Reuters. Un diplomatico delle Nazioni Unite che ha familiarità con le discussioni, parlando a condizione di anonimato: "C'è frustrazione nel puntare i piedi su questo. Il segretario generale ha detto che abbiamo bisogno di più attraversamenti. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite deve insistere e ottenerlo". Dal 2014 le Nazioni Unite sono state in grado di fornire aiuti a milioni di persone bisognose nel nord-ovest della Siria, dilaniata dalla guerra, attraverso la Turchia su mandato del Consiglio di sicurezza. Ma attualmente l'accesso è limitato all'utilizzo di un solo valico di frontiera.

Gli Usa inviano aiuti alle popolazioni colpite dal sisma

Il presidente americano Joe Biden ha autorizzato l'invio immediato di aiuti da parte degli Stati Uniti alle popolazioni colpite dal terribile terremoto in Turchia e Siria. Lo comunica la Casa Bianca. Biden ha ordinato ai capi delle agenzie federali di mobilitarsi rapidamente per assistere il governo turco e i partner umanitari in Siria. Tra gli aiuti gli Stati Uniti hanno annunciato che forniranno 85 milioni di dollari in materiale salva-vita, oltre a cibo, medicine e personale esperto in caso di eventi sismici. Gli elicotteri Black Hawk statunitensi stanno supportando le operazioni di trasporto aereo dalla base aerea di Incirlik, in Turchia, portando il personale di soccorso dove c'è maggiore necessità o c'è un difficile accesso all'are