A Bruxelles, ieri e oggi

Consiglio Ue, salta l'accordo sui migranti: pesano i no di Polonia e Ungheria. Meloni "soddisfatta"

Dichiarazioni finali al posto dell'intesa. Tra i dossier toccati, la Cina. Chiesta la de-escalation in Kosovo. Il presidente Charles Michel: "Considerare il processo di allargamento e la nostra capacità di assorbimento". Ieri l'accordo sull'Ucraina
Consiglio Ue, salta l'accordo sui migranti: pesano i no di Polonia e Ungheria. Meloni "soddisfatta"
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La premier Meloni con i primi ministri di Ungheria e Polonia, Orban e Morawiecki, a margine del vertice Ue

Scholz: "Fiducioso che tutti rispettino i patti sui migranti"

“Nutro una fiducia di base sul fatto che quanto è stato concordato” in Ue “venga rispettato da tutte le parti”. Così il cancelliere tedesco Olaf Scholz in conferenza stampa al termine del Consiglio europeo, rispondendo a una domanda sul mancato accordo tra i leader sulle conclusioni sui migranti, dovuto all'opposizione di Polonia e Ungheria. “Legittimo discutere dei problemi, ma alla fine bisogna fare in modo che la solidarietà sia un principio per tutti. Un dovere a noi caro” ha evidenziato il cancelliere.

Meloni: "Applicare sussidarietà con allargamento dell'Ue"

La parola “giusta” non è allargamento ma “riunificazione, l'Ue non è un club”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al termine del vertice europeo, rispondendo a una domanda sul dossier dell'allargamento dell'Ue. “Se poi questo richiede degli aggiustamenti lo faremo” ha aggiunto Meloni spiegando che, con l'allargamento, occorrerà applicare “un principio di sussidarietà” con la definizione delle “priorità” per l'Unione.

Meloni sul Mes: "Qui non c'è la stessa attenzione del dibattito che c'è in Italia"

“Il Mes è un tema che non mi viene posto, forse non c'è la stessa attenzione che c'è nel dibattito italiano”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un punto stampa dopo il vertice Ue.

Meloni sul Pnrr: "Continuiamo a lavorare, la situazione sulla terza rata non si aggrava"

Per quanto riguarda la terza rata del Pnrr, “la situazione non si aggrava, continuiamo a lavorare” ha chiarito la premier.

Meloni: "Lavoro con la Tunisia può essere un modello per il Nord Africa"

Il lavoro che stiamo facendo con la Tunisia può diventare un modello per il Nord Africa. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni parlando al termine del Consiglio europeo.

Meloni: "L'Italia ha avuto un ruolo da protagonista"

Parlando con i giornalisti, la premier ha detto che l'Italia ha avuto un ruolo da protagonista nel vertice del Consiglio europeo di Bruxelles.

Meloni su Polonia e Ungheria: "Non sono insoddisfatta da chi difende i propri confini"

La presidente del Consiglio Meloni si dice “soddisfatta” del vertice appena concluso a Bruxelles e conferma che “la svolta totale è sulla dimensione esterna, non interna, del problema migratorio”. Sull'atteggiamento di Polonia e Ungheria non si dice insoddisfatta perchè “non sono mai insoddisfatta da chi difende i propri confini nazionali”.

Il vertice Ue saluta con favore la partnership con la Tunisia

I leader del Consiglio Europeo hanno adottato le conclusioni sulle “relazioni esterne e sul Mediterraneo orientale”, ovvero il capitolo che considera l'accordo in fase di negoziazione con la Tunisia come un modello da replicare in futuro “coi partner della regione”. Il Consiglio, si legge, “ha avuto una discussione strategica sui rapporti con il vicinato meridionale e saluta con favore il lavoro svolto per una partnership con la Tunisia benefica per entrambe le parti”.

Scholz: "Raggiungere un'intesa sui migranti prima delle Europee"

Importante che le trattative tra i Paesi Ue sul Patto sull'asilo e la migrazione “siano concluse rapidamente prima delle Europee”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz in conferenza stampa al termine del Consiglio europeo. La prima intesa raggiunta all'inizio di giugno da parte dei ministri “è stata un successo molto importante”, dimostra che anche su questioni difficili e controverse è possibile cooperare, ma ci sono “compromessi che dobbiamo accettare” ha evidenziato.

Michel ha chiesto a Meloni di provare a mediare con Polonia e Ungheria

Il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel ha chiesto alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni di provare a mediare con i premier di Polonia e Ungheria per tentare di sbloccare l'impasse sul dossier migranti. Lo si è appreso da fonti europee. Purtroppo, hanno aggiunto le stesse fonti, la mediazione è fallita e Meloni lo ha brevemente riferito allo stesso Consiglio

Al posto delle conclusioni nell'intesa, le dichiarazioni finali di Michel

Il Consiglio Europeo si è concluso senza adottare le conclusioni sulla migrazioni. Ci sarà invece - a quanto si apprende - una dichiarazione del presidente del Consiglio Ue Charles Michel. Sulle conclusioni, quindi, un accordo a 27 non sembra essere stato raggiunto.

Fine del vertice a Bruxelles

I lavori del Consiglio Europeo sono terminati.

Il vertice Ue chiede l'immediata de-escalation nel nord del Kosovo

“Il Consiglio europeo condanna i recenti episodi di violenza nel nord del Kosovo e chiede un'immediata de-escalation della situazione, sulla base degli elementi chiave già delineati dall'Unione europea il 3 giugno 2023. Le parti dovrebbero creare le condizioni per elezioni anticipate in tutte e quattro le municipalità nel nord del Kosovo. Il mancato allentamento delle tensioni avrà conseguenze negative”. È quanto si legge nella bozza di conclusioni del vertice dei leader europei.

Michel: "Con la Cina interesse comune per relazione stabile"

“Sulla Cina abbiamo avuto una discussione strategica. L'Ue e la Cina hanno un interesse comune in una relazione stabile e costruttiva basata sulla reciprocità economica, riducendo al contempo le vulnerabilità. L'Ue promuoverà sempre i propri valori e interessi e continuerà a impegnarsi con la Cina per affrontare le sfide globali”. Lo scrive in un tweet il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, dopo l'adozione delle conclusioni sulla Cina al vertice Ue in corso a Bruxelles.

Relazioni con la Cina, i 27: "Relazioni equilibrate e reciprocamente vantaggiose"

Il Consiglio Europeo ha proseguito la discussione strategica sulle relazioni dell'Ue con la Cina e ha ribadito “l'approccio politico poliedrico nei confronti della Cina, di cui è contemporaneamente partner, concorrente e rivale sistemico”. Lo si legge nelle conclusioni adottate dai leader. L'Unione Europea e la Cina, proseguono i 27, “continuano a essere importanti partner commerciali ed economici”. L'Ue cercherà di garantire “condizioni di parità” in modo che le relazioni commerciali ed economiche siano equilibrate, reciproche e reciprocamente vantaggiose. In linea con l'agenda di Versailles, l'Unione Europea continuerà a “ridurre le dipendenze e le vulnerabilità critiche, anche nelle sue catene di approvvigionamento, e a ridurre i rischi e a diversificare dove necessario e appropriato”. “L'Unione Europea non intende “disaccoppiare” o “ripiegarsi su se stessa”.

Tajani: "Mi auguro che Polonia e Ungheria siano più ragionevoli"

“Noi andiamo avanti nella nostra direzione per trovare un accordo al livello comunitario, poi gli altri Paesi si muovono come ritengono più opportuno. In questa fase serve solidarietà europea sulla questione immigrazione. Mi auguro che Ungheria e Polonia siano più ragionevoli. Forza Italia ha molte perplessità sul voto all'unanimità nel Consiglio europeo, con un voto a maggioranza si supererebbero anche questi ostacoli. Ma mi auguro che la politica prevalga e si possa trovare una soluzione che permetta di avere un'Europa unita”. Lo afferma Antonio Tajani a margine di Fenix, la festa di Gioventù Nazionale.

Possibili dichiarazioni di Michel al posto delle conclusioni

In materia di migrazioni, i 27 capi di Stato e di governo riuniti a Bruxelles nel Consiglio Europeo, potrebbero decidere di pubblicare dichiarazioni del presidente Charles Michel sulla materia. Si tratta di una delle opzioni sul tavolo, si apprende da fonti Ue, per superare l'impasse imposto da Polonia e Ungheria, che ieri notte hanno bloccato le conclusioni del Consiglio Europeo per la dichiarata opposizione alla solidarietà obbligatoria votata a maggioranza qualificata a Lussemburgo, nel Consiglio Affari Interni, che ha fissato la posizione negoziale sul regolamento in materia di gestione delle migrazioni e dell'asilo. Le trattative comunque continuano e non è detto che sia la soluzione che prevarrà, dato che ci sono “opzioni migliori” sul tavolo. In agenda oggi ci sono anche Cina, economia e relazioni esterne.

Violenze in Francia, Macron lascia il vertice dell'Ue per la riunione dell'unità di crisi

Emmanuel Macron ha lasciato il vertice dell'Unione europea a Bruxelles prima della sua conclusione e, cosa piuttosto rara, ha annullato la sua conferenza stampa finale per tornare a Parigi e presiedere una riunione di crisi sui disordini in Francia.

Il presidente francese sarà nella capitale alle 13 per una riunione interministeriale dopo tre notti consecutive di violenza urbana. Come prassi, la Cancelleria tedesca rappresenta il capo di Stato francese in sua assenza per il resto del Consiglio europeo.

Polonia, il referendum sul ricollocamento migranti è la soluzione

In passato "alcuni Stati chiedevano il ricollocamento obbligatorio dei migranti, che è la negazione della volontarietà. Il Consiglio europeo del 2018 haconfermato che si tratta di una decisione volontaria degli Statimembri e noi manteniamo questa posizione". Lo ha dichiarato il premier polacco, Mateusz Morawiecki, a margine del vertice dei leader Ue. Il primo ministro ha riferito di aver proposto una modifica al testo delle conclusioni, esplicitando che il meccanismo "è volontario e non obbligato", richiesta respinta dagli altri leader. "Per questo motivo - ha aggiunto - non possiamo accettare tali conclusioni e rimaniamo dell'idea che un referendum sia la soluzione migliore". "Tra qualche mese si terrà un referendum per chiedere ai polacchi se vogliono un Paese sicuro o se vogliono in Polonia le immagini che vedono nei Paesi dell'Europa occidentale", ha concluso.   

Terminato l'incontro tra Meloni con Morawiecki e Orban a margine del vertice

Da quanto si apprende, è terminato l'incontro tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il primo ministro della Polonia, Mateusz Morawiecki, e il premier ungherese, Viktor Orban, nella sede della delegazione italiana presso il Consiglio europeo. I tre leader raggiungono la sala del Consiglio europeo per partecipare ai lavori della seconda giornata del vertice. 

Praga esorta Polonia e Ungheria, cambino posizioni

"La discussione sulla migrazione si trova ora in una situazione molto difficile, poichè Polonia e Ungheria rifiutano qualsiasi riferimento alla migrazione nel testo delle conclusioni. La Repubblica Ceca non è felice che questi Paesi blocchino il testo. Spero che le posizioni ungheresi e polacche cambino, perché non riteniamo positivo lasciare questo argomento fuori dal documento". Lo ha dichiarato il primo ministro ceco, Petr Fiala, al suo arrivo al secondo giorno di Consiglio europeo. "Credo che la maggior parte degli Stati membri ritenga che l'attuale approccio dell'Ue alla migrazione sia sulla strada giusta, trattando argomenti che in precedenza non erano stati trattati, come la politica di rimpatrio, la protezione delle frontiere esterne, una maggiore cooperazione con i Paesi terzi e la prevenzione della migrazione nei Paesi di origine. Il dibattito sulla migrazione è più razionale che in passato e la Repubblica Ceca è pronta a continuarlo", ha sottolineato.

Meloni sta incontrando Morawiecki e Orban a margine dei lavori

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sta incontrando nella sede della delegazione italiana presso il Consiglio europeo, il primo ministro della Polonia, Mateusz Morawiecki e il premier ungherese Viktor Orban. Lo si apprende da fonti italiane. La riunione del Consiglio europeo si è impigliata ieri sera fino a tardissima ora sul tema della migrazione. Proprio Polonia e Ungheria hanno fatto muro opponendosi al testo conclusivo del vertice perché contestano la 'solidarietà obbligatoria' prevista dalla riforma del patto di migrazione e asilo.

Meloni scherza: "I Red Hot Chili Peppers qui e noi al vertice?"

"Ma ci sono i Red Hot Chili Peppers e noi stiamo andando al Consiglio europeo?". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni scherza con i cronisti uscendo dall'hotel Amigò a Bruxelles in direzione del vertice Ue dopo aver appreso del concerto della band californiana in programma questa sera al Festival park Werchter nella campagna belga.

Vertice Ue riparte dai migranti, Ungheria e Polonia isolate

Il vertice Ue riparte dai migranti. La notte non è bastata per trovare una soluzione per superare l'opposizione di Polonia e Ungheria al testo delle conclusioni del Consiglio europeo dedicato a questo tema. Diverse proposte di mediazione sono state messe sul tavolo dalla presidenza del Consiglio Europeo ma nessuna è stata accettata da Varsavia e Budapest che, secondo fonti europee, hanno assunto una posizione politica che prescinde dai contenuti del documento. Prende quindi quota l'ipotesi che le conclusioni del Consiglio diventino conclusioni della presidenza, un escamotage diplomatico per superare lo stallo e andare avanti con i lavori del Consiglio discutendo dei rapporti con la Cina, della situazione economica e i negoziati con la Tunisia.   Anche se Polonia e Ungheria resteranno sulle barricate, sottolineano fonti del Consiglio, i 25 sono determinati ad andare avanti sul dossier migranti. Anche perché in ogni caso non ci sarà alcun impatto sull'accordo trovato a maggioranza a Lussemburgo sul Patto per l'immigrazione.

Michel: "Dobbiamo considerare il processo di allargamento e la nostra capacità di assorbimento"

In una lettera indirizzata ai leader, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha chiesto di iniziare a pensare a un'agenda strategica per adeguare l'Ue alle sfide future dell'allargamento, un punto che il presidente vorrebbe sollevare al vertice. "Il nuovo contesto geopolitico ha riportato l'allargamento al centro dei nostri dibattiti - scrive Michel -Dobbiamo considerare il processo di allargamento e la nostra capacità di assorbimento. Nella nostra riunione del giugno 2022, abbiamo ribadito la necessità di tenere conto della capacità dell'Ue di assorbire nuovi membri, come stabilito a Copenaghen nel 1993, al momento di decidere su ogni futuro allargamento. Ciò ci impone di riflettere sulle implicazioni dell'allargamento per le varie politiche dell'Ue e il loro finanziamento, nonché sui nostri metodi decisionali". 

“E' essenziale definire i nostri orientamenti strategici per l'Unione in modo collettivo e inclusivo - si legge ancora nella missiva -. Propongo di istituire un punto d'informazione al prossimo Consiglio europeo, che mi consentirà di elaborare il nostro piano di lavoro. Avremo l'opportunità di ampliare le nostre discussioni a Granada durante la presidenza spagnola del Consiglio dell'Ue, con l'obiettivo di finalizzare il nostro lavoro durante la presidenza belga. Approfitteremo dei vari Consigli europei per approfondire diversi temi”.

Estonia: "Il Patto sulla migrazione non verrà toccato"

"Il Patto sulla migrazione non verrà condizionato dalle discussioni, solo semmai le conclusioni del Consiglio Europeo. Dobbiamo trovare il modo di ridurre il numero di arrivi, questa è la dimensione esterna e su questo non ci sono disaccordi: ci stiamo trascinando le divisioni su quanto accaduto prima". Lo ha detto la premier estone Kaja Kallas dopo lo stop al patto avanzato da Ungheria e Polonia.

Orban:" E' guerra sulla migrazione, lottiamo per la libertà"

"Era in corso una guerra sull'immigrazione". Così il premier ungherese Viktor Orbán ha riassunto in un'intervista a Kossuth Radio la lunga notte al Consiglio europeo, segnata dal veto di Budapest e Varsavia sul capitolo delle conclusioni dedicate alla migrazione. "Non una rivolta, ma una lotta per la libertà", ha detto Orbán, ricordando le conclusioni dei vertici passati secondo cui le decisioni in materia sarebbero state prese con il consenso degli Stati. Nonostante ciò, ha osservato, la proposta sulle quote obbligatorie di migranti è stata approvata dai ministri dell'Interno Ue con quello che Orbán ha definito un "colpo di mano".

Per Meloni colazione di lavoro con Scholz, Macron e altri leader

Prima dell'inizio della seconda  giornata del Consiglio europeo, è in corso all'hotel 'Amigo' a  Bruxelles una colazione di lavoro sulla capacità di assorbimento di nuovi Stati Membri nell'Ue. Ai lavori partecipano i presidenti Meloni, Scholz, Macron, Sanchez, Morawiecki, Iohannis, Rutte, De Croo, Costa e Kristersson.

Niente accordo sulle migrazioni e l'asilo, il Consiglio riprende alle 0930

Non è bastata ai leader del Ventisette la lunga discussione che si è protratta fino all'1 e 15 circa di notte, ben al di là del previsto, per adottare il paragrafo delle conclusioni dedicato all'immigrazione.

Durante la discussione serale del primo giorno del Consiglio europeo si è registrata, infatti, l'opposizione di Polonia e Ungheria nei confronti dell'accordo sul Patto siglato dai ministri dell'Interno l'8 giugno, al quale le conclusioni facevano implicito riferimento come un progresso. Dovendo le conclusioni del Consiglio europeo essere approvate per consenso, il no dei due Paesi ha reso impossibile includere questo paragrafo. Questo, tuttavia, non significa che venga messo in forse l'accordo che deve però essere negoziato con il Parlamento europeo prima che si arrivi al testo legislativo finale.

Nella sessione pomeridiana dei lavori, invece, si è parlato di Ucraina con l'intervento in video collegamento dei presidente Zelensky. In agenda anche la situazione nei Balcani occidentali e il vertice con i Paesi dell'America Latina del 17-18 luglio.

Il summit riprende oggi alle 9.30. I temi che devono ancora essere affrontati sono Cina e situazione economica e strategie di sicurezza economica.
 

Le conclusioni del Consiglio: ok al rafforzamento dell'industria bellica

"Il Consiglio europeo ricorda la necessità di rafforzare la base tecnologica e industriale del settore europeo della difesa e di renderlo più innovativo, competitivo e resiliente, in particolare in un nuovo contesto strategico che richiede preparazione alla difesa e un aumento significativo della capacità strategica a lungo termine dell'Europa di assumersi maggiori responsabilità per la propria difesa". E' quanto si legge nelle conclusioni sulla Sicurezza e difesa approvate dal Consiglio europeo.

"A questo proposito - si legge ancora nel testo - il Consiglio europeo: chiede di portare avanti i lavori su tutti i filoni d'azione per la consegna e l'approvvigionamento congiunto di munizioni e missili, in particolare sulla legge a sostegno della produzione di munizioni (ASAP) in vista della sua rapida adozione; accoglie con favore l'accordo raggiunto sul rafforzamento dell'industria europea della difesa attraverso l'Atto comune sugli appalti pubblici (EDIRPA); invita la Commissione a presentare una proposta per un programma europeo di investimenti per la difesa (EDIP) per rafforzare la capacità e la resilienza della base tecnologica e industriale della difesa europea, comprese le PMI".
 

Rutte: niente conclusioni sui migranti? non è un grosso problema

"La mia impressione è che ora dobbiamo davvero vedere se possiamo arrivare a conclusioni (sulla migrazione) o meno. Se è così, bene. In caso contrario, non è un grosso problema, perché c'è sostanzialmente un ampio accordo sulla dimensione esterna della migrazione". Così il premier olandese, Mark Rutte, al termine della prima giornata di lavoro del Consiglio europeo.
 

Consiglio Ue sui migranti, Meloni soddisfatta: "Dall'Ue una nuova visione; bene i 12 miliardi"

Migranti, Meloni: "Da Ue nuova visione, bene 12 miliardi"

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, non nasconde la sua soddisfazione per i progressi fatti in Europa sulle migrazioni. Rivendica un cambio di punto di vista e di passo; accoglie la proposta della Commissione di stanziare 12 miliardi di euro per la protezione dei confini nella revisione del bilancio Ue e chiede che la cooperazione con i Paesi terzi, Tunisia in primis, non sia limitata alle migrazioni. Nel lungo dibattito con i Ventisette deve però fare i conti con la resistenza del premier polacco, Mateusz Morawiecki, che non vuole arrendersi all'accordo sulla solidarietà obbligatoria raggiunto l'8 giugno scorso dai ministri dell'Interno e chiede che sulle migrazioni si legiferi all'unanimità. Ma al tavolo difficilmente può trovare sostegno che vada oltre a quello del collega ungherese, Viktor Orban. 

Sospeso vertice Ue sui migranti, Polonia e Ungheria all'attacco

È stato sospeso, a quanto si apprende da fonti europee, il dibattito sulla migrazione al vertice Ue. Nel corso del dibattito, Ungheria e Polonia hanno reiterato la loro posizione, ovvero quella che il Consiglio europeo, nelle sue conclusioni, preveda che la migrazione è un tema da approvare all'unanimità. Una tesi, quest'ultima, che dal punto di vista giuridico tuttavia il Consiglio ritiene errata. Da qui si è optato per una breve interruzione del summit. I lavori riprenderanno con la cena di lavoro dei 27. 

Metsola: "Il tema dei migranti non sia strumentalizzato dalle Europee"

Alla luce dei fatti in Russia, “Putin è più debole e noi di una cosa siamo certi, che la nostra priorità è l'Ucraina”. Lo ha detto la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, in conferenza stampa, a margine del Consiglio europeo. “La migrazione non può essere strumentalizzata” per la campagna elettorale, “l'accordo deve arrivare prima delle Europee. Dobbiamo condurre una battaglia contro i trafficanti” ha aggiunto Metsola, soffermandosi su un altro tema chiave del summit. “Quando noi parliamo di numeri, non dobbiamo mai dimenticare un principio: non una persona deve morire in mare”, ha sottolineato la presidente del Pe.

Michel: "Riforme delle regole Ue prima dell'ingresso di Kiev"

L'Ue ha bisogno di un dibattito interno sulle riforme prima che il blocco possa accettare l'Ucraina - importante nazione agricola - come membro. Lo ha dichiarato in un'intervista all'AFP il capo del Consiglio europeo Charles Michel. L'Ucraina ha ottenuto lo status di candidato l'anno scorso ed entro la fine dell'anno i 27 devono decidere - dopo il rapporto della Commissione sui progressi, previsto a ottobre - se lanciare formalmente i negoziati di adesione.

Zelensky si collega in videoconferenza al vertice Ue

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky - a quanto si apprende - si è collegato in videoconferenza con il Consiglio europeo in corso a Bruxelles.

Morawiecki: "Con l'Italia ottimi rapporti ma difendiamo il nostro diritto a non accogliere migranti arrivati in altri Paesi Ue"

“Abbiamo ottimi rapporti con la premier italiana. Ci incontriamo oggi. Potremmo avere interessi diversi, ma elaboriamo soluzioni che servono a tutti” ha dichiarato il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, al suo arrivo al Consiglio europeo, rispondendo a una domanda sulle relazioni con l'Italia in materia di politiche Ue sulla migrazione.

“Tuttavia, in questo caso, sottolineo con forza che difenderemo sicuramente il diritto della Polonia di garantire non solo del nostro sistema politico, ma soprattutto che la nostra sicurezza, tutti i parametri relativi alla sicurezza, sia nelle nostre mani” ha precisato.

“Guardate cosa sta succedendo nei sobborghi di Malmo” o “Parigi, Marsiglia, Lille o anche in Italia. Il trasferimento forzato non sarà consentito finché ci sarà un governo di Diritto e giustizia” ha concluso Morawiecki, escludendo l'accoglienza in Polonia di migranti arrivati in altri Paesi Ue.

La premier estone: "Usare i beni russi confiscati per la ricostruzione dell'Ucraina"

“Sono soddisfatta del fatto che la Commissione stia procedendo con la proposta” sull'uso dei beni russi congelati per la ricostruzione dell'Ucraina. “Ovviamente vorremmo vedere di più, perchè penso che non sia giusto che” le risorse per “la ricostruzione dell'Ucraina vengano dalle risorse dei nostri contribuenti, ma dovrebbero venire dai profitti russi e quando abbiamo gli asset, possiamo usarli a questo scopo”. Lo ha dichiarato la premier estone, Kaja Kallas, al suo arrivo al Consiglio europeo.

Terminata la sessione Nato-Ue, inizia il Consiglio Europeo

Terminata la sessione Nato-Ue, ora i leader europei iniziano formalmente a lavorare sull'agenda del Consiglio Europeo.

Il premier portoghese Costa: "Più cooperazione Ue-America latina"

Il primo ministro portoghese, António Costa, parlando ai media nazionali prima dell'inizio della riunione del Consiglio, ha riassunto alcuni dei temi più importanti che si dovranno affrontare. Sul tema della competitività dell'economia, Costa ha tenuto a ricordare l'importanza della cooperazione fra Europa e America latina. “Siamo a poche settimane dal vertice fra l'Unione europea e i Paesi dell'America latina” ha detto il premier portoghese, riferendosi al summit di Bruxelles dei prossimi 17 e 18 luglio, “ed è fondamentale che questo vertice sia di grande successo, perché dobbiamo allo stesso tempo garantire situazioni di commercio giusto, ma garantire anche che l'Europa non si chiuda su sé stessa. L'Europa ha bisogno di materie prime, ha bisogno di mercati e soprattutto ha bisogno di partner su scala globale, e non ci sono partner più vicini all'Europa che tutti i Paesi dell'America latina”.

Ursula von der Leyen al suo arrivo a Bruxelles JOHN THYS / AFP
Ursula von der Leyen al suo arrivo a Bruxelles

Migranti, Von der Leyen: "Obiettivo è fermare i trafficanti"

“Dobbiamo guardare a tutte le possibilità che abbiamo per combattere i trafficanti. Abbiamo visto con le tragedie nel Mediterraneo quanto operino in modo cinico e il nostro obiettivo principale è fermare questo crimine organizzato”: lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al suo arrivo al Consiglio europeo. “Presenterò tre report sul rafforzamento delle frontiere esterne, così che ovunque nell'Ue abbiamo una gestione simile delle frontiere esterne; il secondo, sulla nostra lotta al traffico; e il terzo sui nostri investimenti nella stabilità economica dei Paesi d'origine perchè questa è la miglior strada per avere le connessioni tra le persone e per far sì che ci sia una migrazione legale, sicura e qualificata e anche per combattere i trafficanti” ha aggiunto la presidente della Commissione.

Meloni: "Necessari più fondi Ue su migranti e vicinato"

“I dodici miliardi” in più annunciati da Ursula von der Leyen per la migrazione nell'ambito della revisione di bilancio “sono un buon punto di partenza. È importante capire che per risolvere questo problema abbiamo bisogno di soldi che non devono essere spesi solo a livello di sicurezza. Abbiamo bisogno di cooperazione”. Lo ha detto la premier Meloni in un punto stampa a margine del Consiglio europeo. “La discussione è aperta anche per il bilancio dei prossimi anni. Vedremo cosa diranno gli altri Paesi, ma “quello dei fondi per la migrazione e la cooperazione con i Paesi terzi è un punto strategico” ha aggiunto la premier.

Josep Borrell arriva alla Commissione europea KENZO TRIBOUILLARD / AFP
Josep Borrell arriva alla Commissione europea

Borrell: "Un Putin più debole è un pericolo più grande"

Dopo quanto accaduto con la milizia Wagner “è chiaro che Putin è indebolito e un Putin più debole è un pericolo più grande”. Lo ha detto l'alto rappresentante della Politica estera Ue Josep Borrell arrivando al Consiglio europeo a Bruxelles. “Resta non chiaro che cosa sia successo, chi fosse dietro questo gruppo militare” ha notato Borrell.

“Alcuni generali sono stati arrestati, penso che Putin “si trovi in una modalità di pulizie, che sia più assertivo. L'unica risposta che possiamo dare è continuare a supportare l'Ucraina”.

Svezia: "Speriamo che la ratifica arrivi dal prossimo vertice di Vilnius"

Il summit di Vilnius sarà “una buona occasione per il processo decisionale. Ci sentiamo fortemente sostenuti da tutti gli altri alleati Nato per la ratifica finale” dell'adesione di Stoccolma all'Alleanza Transatlantica, ma “è la Turchia che deve decidere, lo rispettiamo”. Lo ha detto il premier svedese, Ulf Kristersson, arrivando al Consiglio europeo, aggiungendo: “Spero che avremo un processo di successo fino al vertice di Vilnius”.

Kuleba: "Giunto il momento di fare chiarezza sul nostro ingresso nell'Alleanza"

“Durante la nostra telefonata di oggi, ho elogiato Jens Stoltenberg per i suoi sforzi per rendere il vertice Nato di Vilnius un successo. L'Ucraina continua a lavorare attivamente con tutti gli alleati della Nato per convincerli che è arrivato il momento di fare chiarezza sull'adesione dell'Ucraina all'Alleanza”. Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba. Stoltenberg oggi prende parte al Consiglio Europeo per un pranzo di lavoro anche in vista del summit di Vilnius.

Jens Stoltenberg e Charles Michel all'arrivo al Consiglio europeo JOHN THYS / AFP
Jens Stoltenberg e Charles Michel all'arrivo al Consiglio europeo

Michel: "Nato più forte se la difesa Ue sarà più robusta"

“La Nato e l'Ue condividono gli stessi valori. L'Ucraina sarà un importante tema delle nostre discussioni oggi. Per quanto riguarda il lato europeo, stiamo rafforzando le nostre capacità di difesa e sono certo che un'Ue più forte renderà più forte anche la Nato, perché alleati forti creano forti alleanze”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel accogliendo il segretario generale della Nato Stoltenberg. “Oggi avremo occasione di scambiare i nostri punti di vista e di prepararci al summit di Vilnius perché molti Stati membri dell'Ue sono alleati della Nato” ha aggiunto Michel.

Meloni: "Sulle migrazioni siamo riusciti a far cambiare punto di vista all'Ue"

La premier Meloni, parlando con i giornalisti al suo arrivo a Bruxelles, dice: "Sulle migrazioni siamo riusciti a far cambiare punto di vista all'Ue"

Meloni: "La bozza delle conclusioni del Consiglio è soddisfacente"

"La bozza delle conclusioni del Consiglio mi sembra soddisfacente" dice la premier al suo arrivo al palazzo della Commissione Ue

Meloni: "Italia forte e credibile a livello internazionale"

“Con buona pace di coloro che prevedevano catastrofi di ogni sorta, stiamo costruendo una Nazione forte e credibile a livello internazionale. Un'Italia capace di affermare i propri interessi e di tutelare i bisogni dei suoi cittadini” scrive sui social la presidente del Consiglio.

Olaf Scholz all'arrivo al Consiglio europeo European Union
Olaf Scholz all'arrivo al Consiglio europeo

Scholz: "Sulla migrazione siamo tutti responsabili"

“Abbiamo tutti la responsabilità di garantire che le persone non anneghino in mare” e “il grande compito” per l'Ue “è prendere molto sul serio gli obblighi umanitari che abbiamo e prendere sul serio le nostre responsabilità verso gli altri”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz al suo arrivo al Consiglio europeo. La recente intesa tra i ministri Ue sulle procedure di asilo è “un grande passo in avanti” perché richiede che i Paesi di primo approdo “facciano la loro parte” e allo stesso tempo “anche noi dobbiamo assumerci la responsabilità” dell'accoglienza, “in modo che tutto non si fermi agli arrivi”, ha evidenziato Scholz.

Sanchez: "Primi a scendere sotto il 2% di inflazione, l'economia spagnola cresce come nessuno in Europa"

“La Spagna è la prima delle principali economie europee a scendere sotto il 2% dell'inflazione e dobbiamo ricordare che nel luglio del 2022 era oltre il 10%, dunque è una notizia straordinaria”. Lo ha detto il premier di Madrid Pedro Sanchez arrivando al Consiglio Europeo, l'ultimo per lui prima delle elezioni politiche anticipate.

“Riafferma ciò che dico dall'inizio della guerra, in questo quadro difficile l'economia spagnola cresce come nessuno in Europa ed è un successo del sistema Paese” ha aggiunto Sanchez.

Meloni arrivata a Bruxelles

La premier Giorgia Meloni è atterrata a Bruxelles. Il primo appuntamento, per i leader, sarà il pranzo di lavoro con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.

Il premier finlandese debutta a Bruxelles: "Ue sia più forte"

“Sono emozionato perché questo è il mio primo Consiglio europeo: sono un europeista convinto, siamo pro-Ue, pro-Nato, pro-Stato di diritto e lavoreremo insieme per rendere l'Unione più forte”. Lo ha detto il neopremier finlandese Petteri Orpo. “In questa situazione globale ne abbiamo bisogno, sono pronto a cooperare per rendere l'Ue più competitiva e sicura, anche sul fronte della difesa”.

Russia, Ucraina e Nato in apertura dei lavori del vertice Ue

La situazione in Russia dopo la fallita insurrezione di Wagner, la controffensiva ucraina e il sostegno dell'Ue a Kiev, il rafforzamento della cooperazione tra Unione europea e Nato: questi i temi al centro della prima parte dei lavori del Consiglio Europeo che sta per prendere il via a Bruxelles.

A segnare l'avvio del vertice, l'incontro tra i leader dei 27 e il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg previsto per le 13. Successivamente i 27 ascolteranno, come di consueto, il discorso della presidente del Pe Roberta Metsola per passare poi a discutere di Ucraina con un intervento da remoto del presidente Volodymir Zalensky.

L'arrivo della presidente del Consiglio Giorgia Meloni è previsto per le 12:30.   Sull'agenda del Consiglio, anche il rafforzamento della difesa europea, l'esame della situazione economica, il dossier migranti e le relazioni con la Tunisia nonché i rapporti con la Cina.