Emergenza incendi

Il Sud in fiamme. Nel Salento a fuoco la pineta di Ugento, fuga dai lidi, evacuato un resort

Arrestato un piromane a Enna: ha tentato di corrompere carabiniere. Fiamme in Ogliastra. Bagnanti evacuati dai lidi in Salento. Vigili del fuoco: in Sicilia situazione migliora ma con criticità. Musumeci: "Sforzo eccezionale della Protezione civile"
Il Sud in fiamme. Nel Salento a fuoco la pineta di Ugento, fuga dai lidi, evacuato un resort
ansa
Le fiamme si avvicinano alle auto a Torre Mozza, Ugento (Lecce),

Aereoporto di Catania: operatività al 50% dei voli in condizioni di normalità

La società di gestione dell'Aeroporto di Catania comunica che, come annunciato in occasione dell'incontro con il presidente Schifani e confermato al Ministro Salvini, sono attualmente 10 i voli operati da Catania, Terminal C, ogni ora, 5 in partenza e 5 in arrivo, corrispondenti a quasi il 50% dei voli operati in condizioni di normalità.       Relativamente alla situazione del Terminal C, sono pienamente operative le strutture montate dall'Aeronautica Militare in airside, che hanno consentito di ampliare l'area per gli imbarchi, agevolando così le operazioni. Proseguono inoltre, a pieno ritmo, le operazioni di montaggio della quarta tensostruttura da parte del personale logistico dell'Aeronautica Militare in linea con quanto disposto dal Ministro della Difesa Guido Crosetto. La nuova struttura permetterà, una volta ultimata, l'allestimento di un vero e proprio terminal aggiuntivo. Domenica è previsto l'arrivo dei radiogeni che permetteranno di allestire desk check in e controlli. Il ''piccolo terminal'', che dovrebbe essere completamente operativo già martedì, consentirà di arrivare fino a 14 voli ogni ora, 7 in arrivo e 7 in partenza.        

Nel frattempo, proseguono i lavori di bonifica del Terminal A da parte della ditta specializzata e delle altre imprese, che stanno operando senza sosta per liberare l'area e consentire una pronta riapertura  della struttura. Il primo agosto verrà consegnata alla Sac che si è già attivata per ottenere le certificazioni necessarie all'apertura al pubblico. Infine, la Sac, grazie alla collaborazione dell'assessore  Alessandro Aricò che si è attivato con le aziende di trasporto, pubbliche e private, ha provveduto ad aumentare le navette gratuite da e per gli aeroporti di Comiso, Palermo e Trapani, per quei passeggeri i cui voli sono stati dirottati su altri scali.

Musumeci: "Dobbiamo perseguire prevenzione e capacità di mitigare i rischi"

"Ci sono tre obiettivi che dobbiamo perseguire: prevenzione, adattamento al clima e capacità di mitigare i rischi. Per fare questo serve una programmazione vasta, che il governo intende promuovere". Così al Tg2 Post il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci. "Serve una nuova cultura della prevenzione: gli incendi arrivano non solo perché lo vuole la natura, ma anche per l'incuria o il dolo dell'uomo - continua Musumeci, - Molte risorse ci sono già da almeno 10 anni, ma non sono state assegnate ai territori".

Situazione di allerta a Matera e nella zona jonica, numerosi gli interventi

Giornata molto impegnativa per i vigili del fuoco del comando provinciale di Matera che sono intervenuti per lo spegnimento di diversi incendi che hanno colpito soprattutto aree di macchia mediterranea, con le condizioni climatiche favorevoli delle temperature elevate e del forte vento. A Montalbano Jonico si è verificato l'incendio più pericoloso che ha richiesto anche l'arrivo di un elicottero per i lanci estinguenti dall'alto, oltre alle operazioni a terra da parte dei vigili del fuoco e degli operai del Consorzio di bonifica. Le squadre dei vigili del fuoco sono state impegnate anche a Matera in varie località (Venusio, strada provinciale 50 verso Gravina in Puglia; Picciano B; in città nel rione Cappuccini nei pressi di via Casalnuovo) e a Scanzano Jonico. In qualche caso le operazioni sono ancora in corso. Ieri, invece, incendi a Timmari, in territorio di Matera, e a Marconia di Pisticci, in località Incoronata.

Le fiamme hanno minacciato abitazioni e un camping in Ogliastra: emergenza rientrata

Incendio in Ogliastra, case lambite dalle fiamme vigili del fuoco
Incendio in Ogliastra, case lambite dalle fiamme

Restano pochi focolai dell'incendio di oggi nel Salento, tra Ugento e Lido Marini

Le fiamme si avvicinano alle auto a Torre Mozza, Ugento (Lecce), ansa
Le fiamme si avvicinano alle auto a Torre Mozza, Ugento (Lecce),

Chiesa: Calabria ferita da criminalità e trascuratezza

"Auspico che il Governo intervenga con fondi straordinari per sostenere coloro che, a causa degli incendi, hanno perso tanto o tutto. Così come avvenuto per le alluvioni che negli ultimi mesi hanno colpito il Nord Est, allo stesso modo è opportuno che da Roma arrivi il giusto sostegno per chi ha subito i danni delle calamità naturali". Lo afferma il presidente della Conferenza episcopale Calabria, monsignor Fortunato Morrone, arcivescovo metropolita di Reggio Calabria-Bova. "La nostra regione - prosegue l'arcivescovo Morrone - è stata ferita da criminalità e trascuratezza: gli incendi non si combattono solo dopo che sono divampati, ma è indispensabile infittire la maglia dei controlli e della prevenzione affinché si eviti di ritrovarsi, ogni anno, con ampie zone di territorio compromesse dalle fiamme".

Monsignor Morrone esprime poi la condanna nei confronti degli incendi dolosi, vicinanza e solidarietà alle vittime dei roghi, e infine ringrazia tutti gli operatori delle forze dell'ordine, la Protezione civile, i vigili del fuoco, i volontari, le comunità parrocchiali e quanti hanno contribuito a fermare l'avanzare delle fiamme : "Il vostro impegno - conclude il presidente della Conferenza episcopale calabra - è esemplare ed è proprio dall'esempio che ci avete dato che dobbiamo ripartire per prenderci cura della nostra casa comune: dobbiamo ripensare il nostro rapporto con la natura e con il creato, ricordando a noi stessi che siamo collaboratori della creazione di Dio, non padroni dell'ambiente che ci è stato donato e che dovremo consegnare alle prossime generazioni".

Fiamme a Ugento, sindaco: "Hanno bruciato la mia terra verde"

"Questo è un crimine. Hanno bruciato la mia terra verde, un bene prezioso distrutto da chi non sa che fare e provoca questi disastri". Lo dice all'ANSA il sindaco di Ugento, Salvatore Chiga, che da ore sta vigilando sull'incendio che ha colpito le marine di Torre Mozza e Lido Marini. "per fortuna che il fuoco non è arrivato dentro il centro abitato, altrimenti sarebbe stata una tragedia. Devo dire grazie a tutti, a tutti coloro che stanno continuando a prodigarsi senza sosta e che stanno dando l'anima".

Roghi a Ugento: '"Fuoco circoscritto e turisti in altre strutture"

L'area del rogo che ha interessato Torre Mozza e Lido Marini, le marine di Ugento, è stata circoscritta e gli oltre 100 turisti evacuati dalla masseria di Rottacapozza sono quasi tutti ospitati presso altre strutture ricettive della zona. Solo alcuni hanno deciso di lasciare il Salento. Lo si apprende dalla Prefettura di Lecce che sta coordinando le operazioni.

Sindaco Palermo: "Combustione continua nella discarica di Bellolampo"

"La combustione continua nella quarta vasca, inutilizzata, della discarica di Bellolampo, ma molto vicina alla terza dove si abbancano i rifiuti. Per questa ragione, ho chiesto alla Regione Siciliana un concreto aiuto economico che è prontamente arrivato e di questo ringrazio per l'attenzione e la loro sensibilità il presidente Schifani e il governo della Regione. Oggi, con i tecnici degli assessorati regionali competenti, il prefetto di Palermo e i Vigili del fuoco, abbiamo anche posto il problema del provvisorio conferimento dei rifiuti della città in un'area che fa sempre parte della discarica e che accoglierà, secondo alcune precauzioni, gli scarti per i prossimi 15 giorni, tempo utile per fare abbassare le temperature e riprendere l'uso della vasca ordinaria. Inoltre, per questa operazione contiamo sul supporto di ulteriori mezzi, rispetto a quelli già a disposizione della Rap, da parte del Genio militare e dell'Esa, Ente di sviluppo agricolo della Regione, che ringrazio". Così il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, al termine della conferenza di servizi che si è svolta oggi in Prefettura.

Piromani appiccano tre roghi a Vieste, fiamme spente

Ancora piromani in azione sul Gargano, a Vieste, nei pressi di baia San Felice, interessata dal grosso incendio di due giorni fa, che ha devastato centinaia di ettari di macchia mediterranea. Nel pomeriggio il fuoco è stato appiccato in tre diversi punti. L'intervento dei carabinieri forestali, dei vigili del fuoco, della polizia locale e dei volontari, al lavoro per circa un'ora, ha evitato che le fiamme potessero propagarsi. Continua intanto l'indagine dei carabinieri forestali, coordinata dalla Procura di Foggia, volta all'individuazione dei piromani che due giorni fa hanno creato enormi danni ambientali e provocato l'evacuazione anche di duemila turisti da tre strutture ricettive, rientrati ieri mattina alla fine dell'emergenza.

Emergenza rientrata in Ogliastra

E' rientrata l'emergenza a Lotzorai, in Ogliastra, dove un incendio ha minacciato per ore il campeggio di Iscrixedda e dove alcune case coloniche sono state lambite dalle fiamme fin dentro ai giardini. I vigili del fuoco, gli uomini della protezione civile e gli elicotteri della flotta regionale, hanno tempestivamente sedato le fiamme e la zona interessata ora è in fase di bonifica.

Musumeci, al lavoro per aumentare i vigili del fuoco

"Bisognerebbe aumentare di qualche centinaio di unità il Corpo dei vigili del fuoco ed è intendimento del governo farlo". Lo ha detto il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, intervistato dal Tg4. "È un obiettivo al quale stiamo già guardando insieme con il collega Piantedosi", ha concluso.

A fuoco la pineta di Ugento, i bagnanti lasciano i lidi

A fuoco la pineta di Ugento Ansa
A fuoco la pineta di Ugento

Vescovi Calabria: "Contro gli incendi serve prevenzione"

"Auspico che il Governo intervenga con fondi straordinari per sostenere coloro che, a causa degli incendi, hanno perso tanto o tutto. Così come avvenuto per le alluvioni che negli ultimi mesi hanno colpito il Nord Est, allo stesso modo è opportuno che da Roma arrivi il giusto sostegno per chi ha subito i danni delle calamità naturali". Lo sostiene il presidente della Conferenza episcopale calabra mons. Fortunato Morrone, arcivescovo metropolita di Reggio Calabria-Bova.
Mons. Morrone, a nome di tutti i vescovi calabresi, condanna come "criminali" atti volontari che devastano i "nostri territori causando vittime" ed esprime la "propria vicinanza alle famiglie della vittima e dei feriti" dichiarandosi anche solidale con quanti "hanno subito danneggiamenti ad abitazioni e luoghi dediti al lavoro, all'agricoltura e all'allevamento".
"La nostra Regione - prosegue l'arcivescovo Morrone - è stata ferita da criminalità e trascuratezza: gli incendi non si combattono solo dopo che sono divampati, ma è indispensabile infittire la maglia dei controlli e della prevenzione affinché si eviti di ritrovarsi, ogni anno, con ampie zone di territorio compromesse dalle fiamme".
Rispetto alla prevenzione, è scritto in una nota, "proprio la Calabria ha offerto a tutti uno straordinario modello che ha sensibilmente ridotto il numero di incendi nella seconda metà dello scorso decennio, quello degli Ecopastori: c'è da chiedersi come mai questa buona prassi è stata interrotta".
Mons. Morrone, in conclusione, ringrazia tutti gli operatori delle Forze dell'ordine, la Protezione civile, i Vigili del fuoco, i volontari, le comunità parrocchiali e quanti hanno contribuito a fermare l'avanzare delle fiamme: "il vostro impegno è esemplare ed è proprio dall'esempio che ci avete dato che dobbiamo ripartire per prenderci cura della nostra casa comune: dobbiamo ripensare il nostro rapporto con la natura e con il creato, ricordando a noi stessi che siamo collaboratori della creazione di Dio, non padroni dell'ambiente che ci è stato donato e che dovremo consegnare alle prossime generazioni".
 

 

Fiamme in Ogliastra: evacuato anche un camping

Dopo gli incendi sulla strada provinciale 27 tra Tortolì e Villagrande Strisaili e nelle campagne di Girasole, un terzo fronte di fuoco è divampato a Lotzorai, sulla costa ogliastrina  e sta minacciando alcune case e un campeggio, tutti prontamente evacuati. E' un pomeriggio di fuoco nella costa est della Sardegna dove nel giro di pochi chilometri le squadre a terra dei vigili del fuoco, gli uomini della Protezione civile, gli elicotteri e i Canadair devono fronteggiare diversi fronti aperti. E un altro incendio di interfaccia (vicino alle abitazioni) è divampato questo pomeriggio a Orosei, nel Nuorese, dove le fiamme sono arrivate vicino al cimitero. Sul posto due squadre dei Vigili del fuoco e gli uomini della protezione civile.

Marina di Ugento: evacuato un villaggio turistico

Il fuoco, partito da Torre Mozza, è avanzato di circa tre-quattro chilometri, fino a raggiungere Lido Marini dove è stato evacuato un villaggio turistico all'ingresso della località marittima. A quanto è dato sapere gli accessi a Torre Mozza sono chiusi per la presenza delle fiamme. Sul posto sono al lavoro due Canadair. Il fuoco è partito dalla zona alta di Torre Mozza, ha aggredito il bosco, poi la pineta, ha superato la statale ed ha raggiunto prima Torre Mozza e poi, spinto dal vento, Lido Marini. Non si registrano feriti, ma alcune persone sono staterbsoccorse per aver inalato del fumo.

Piromane arrestato nell'Ennese: ha tentato di corrompere un carabiniere

Il 79enne arrestato dai carabinieri in flagranza a Barrafranca, nell'ennese,  subito dopo aver appiccato un incendio, portato negli uffici della caserma ha tentato di corrompere un militare offrendogli del denaro e invitandolo a desistere nel proseguire l'indagine. L'uomo era stato trovato nei pressi del rogo con degli accendini e un coltello da una pattuglia in servizio in zona. Le indagini sono coordinate dalla procura di Enna che lo accusa di incendio doloso, istigazione alla corruzione e porto illegale di coltello.

Turismo: piovono le disdette in Sicilia, Schifani accusa stampa estera

Da una parte l'incendio all'aeroporto di Catania, che ha rallentato il traffico aereo in Sicilia, dall'altra il caos allo scalo Falcone Borsellino di Palermo.  E' una stagione da bollino rosso, e non solo perché legata all'emergenza caldo ed incendi, per il turismo siciliano, i cui danni sono già consistenti.  "Piovono le disdette", spiega il presidente della Confcommercio Siracusa, Elio Piscitello, per cui quanto sta accadendo in Sicilia potrebbe avere un riverbero più lungo se prima l'isola non acquisterà una seria credibilità nei mercati nazionali ed internazionali connessi al turismo. E l'unico rimedio, a parere del responsabile della Confcommercio Siracusa, è di accertare le responsabilità.  "In gioco è la reputazione della nostra regione nell'essere capace di accogliere il turismo internazionale", dice Piscitello, per cui serve "accertare le responsabilità e mettere in campo azioni per salvare il brand Sicilia".

Incendio in Ogliastra, case e camping lambiti dalle fiamme

Un nuovo fronte di fuoco si è aperto in Ogliastra, a pochi chilometri dall'incendio divampato sulla strada provinciale 27 Tortolì-Villagrande su cui si lavora da ore. A Girasole le fiamme sono arrivate a 500 metri dal centro abitato, lambendo alcune abitazioni prontamente fatte evacuare dai vigili del fuoco. Una squadra dei pompieri si è distaccata dal primo incendio per andare a Girasole dove è arrivato subito un elicottero della flotta regionale. Nel rogo divampato nei pressi della provinciale Tortolì-Villagrande è in azione, invece, anche un canadair decollato da Olbia. Sul posto anche il sindaco del paese costiero, Lodovico Piras. "L'intervento dei vigili del fuoco e di un elicottero è stato rapido - ha detto all'ANSA il primo cittadino - sono state messe in sicurezza le persone che erano all'interno di alcune case coloniche e il peggio sembra essere scongiurato, benché le operazioni di spegnimento siano ancora in corso".

Arrestato un piromane nell'ennese

I carabinieri della stazione di Barrafranca hanno arrestato un uomo di 79 anni che avrebbe appiccato un vasto incendio che ha distrutto 30 ettari di uliveti nella campagne barresi in provincia di Enna. Il piromane è stato fermato in flagranza da una pattuglia in servizio di controllo.

Salento: a fuoco la pineta di Ugento, bagnanti lasciano i lidi

Un vasto incendio è in corso a Torre Mozza, la marina di Ugento, nel Salento ionico. Le fiamme stanno aggredendo la pineta. Sul posto sono al lavoro vigili del fuoco e protezione civile ed è stato chiesto l'invio di Canadair. A scopo precauzionale è stata evacuata una delle strutture ricettive, l'antica masseria di Rottacapozza. I bagnanti vengono fatti allontanare dai lidi e si registra il danneggiamento di alcune auto. Si teme che il fronte del fuoco, alimentato dal forte vento, possa avanzare velocemente verso lalento: zona dei villaggi turistici.

Musumeci: "Nel Sud ondata di calore eccezionale con valori oltre ogni record"

"Sulle regioni meridionali, nei giorni scorsi, la massa d'aria in risalita dall'entroterra nord africano ha portato un'ondata di calore a carattere di assoluta eccezionalità, sia nell'intensità sia nella persistenza, facendo registrare temperature superiori ai 40 gradi con punte fino ai 46/48 gradi, valori superiori ad ogni precedente record storico". Così il ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, intervenendo alla Camera nella sua informativa alla Camera sugli eventi calamitosi degli ultimi giorni.

Clima: Agronomi, da roghi a nubifragi manca la prevenzione

Dai roghi alle grandinate, le conseguenze dei fenomeni metereologici che stiamo vedendo sono direttamente collegate all'emergenza climatica, ma anche alla mancanza di una politica di gestione del territorio. A invitare ad "uscire da una logica emergenziale" è Sabrina Diamanti, presidente del Consiglio degli Ordini dei dottori agronomi e forestali (Conaf), che commenta così un'Italia divisa in due tra i nubifragi al Nord e il rischio incendi al Sud. "In questi giorni assistiamo a eventi ripetuti che hanno coinvolto aree differenti in rapida sequenza. Le immagini mostrano grandinate di intensità fuori scala, linee ferroviarie e strade interrotte, danni consistenti a colture, viali alberati e parchi", spiega. A fronte di questo, "ci preme - precisa -collaborare con le istituzioni ai vari livelli per uscire dalla logica emergenziale, poiché queste situazioni si ripeteranno con frequenza e intensità crescente". Allo stesso tempo il Centro e il Sud Italia sono afflitti da un caldo intenso, che segue una primavera siccitosa. "Gli incendi rappresentano l'incubo del periodo ma si tratta di situazioni predicibili". Per questo motivo, prosegue il presidente Conaf, "come tecnici, insistiamo per lavorare nella prevenzione degli incendi partendo dalla pianificazione e progettazione del territorio passando per la realizzazione di opere specifiche quali fasce parafuoco, invasi e attuazione di incendi di interfaccia, ripensando la sistemazione della viabilità forestale e, soprattutto, gestione attiva del bosco".   "Prevenzione, intervento e ripristino sono le tre fasi per gestire il territorio, ma troppo spesso - conclude Diamanti -manca il primo". Tante, invece, "sono le azioni da pianificare e realizzare prima di arrivare all'emergenza".

Incendi al Sud: da domenica effettuati 3.232 interventi dei vigili del fuoco

Senza sosta le operazioni dei vigili del fuoco nel Sud per la lotta e il contrasto agli incendi boschivi. Da domenica sono stati effettuati 3.232 interventi tra Puglia, Sicilia, Calabria e Sardegna, dai 9.846 vigili del fuoco che si sono alternati nelle operazioni di soccorso nelle 4 regioni. In Sicilia 1.414 gli interventi svolti per antincendio boschivo, il numero più alto tra le regioni del Sud: squadre al lavoro nel palermitano, in zona Altofonte, e in provincia di Catania a Belpasso e Valverde.

In Puglia, dove sono stati effettuati 879 soccorsi per incendi di bosco e vegetazione, ancora attenzionata la situazione a Marina di San Cataldo, a Lecce. In Calabria sono 727 gli interventi portati a termine. A Crotone squadre al lavoro lungo la SS 106 in località Le Castella a Isola di Capo Rizzuto. Sono 212 gli interventi del Corpo nazionale in Sardegna per incendi boschivi. A Villagrande, nel nuorese, squadre stanno operando in contrasto a un incendio di macchia mediterranea.

Musumeci alla Camera: "Dalla Protezione civile uno sforzo eccezionale per mitigare gli effetti dei fenomeni estremi"

Il Servizo della Protezione civile “ha svolto e sta svolgendo un eccezionale sforzo operativo per mitigare l'impatto e le conseguenze dei fenomeni estremi che dal 19 luglio hanno interessato l'Italia dal nord al sud” ha detto alla Camera il ministro Nello Musumeci nel corso di un'informativa

Renzi pubblica la foto dei pompieri stremati e scrive: "A loro si deve dire grazie"

A coloro “che stanno lavorando in situazioni di difficoltà e pericolo credo si debba dire grazie”. Scrive su Instagram il leader di Italia viva, Matteo Renzi, pubblicando un'immagine di alcuni vigili del fuoco “stremati dopo due giorni di lotta contro gli incendi”.

Ha fatto il giro del web la foto dei vigili del fuoco in Sicilia, stremati dopo ore di lavoro per spegnere i roghi ansa
Ha fatto il giro del web la foto dei vigili del fuoco in Sicilia, stremati dopo ore di lavoro per spegnere i roghi

In Sicilia brucia ancora il bosco di Altofonte (Pa)

Non sono ancora stati spenti alcuni incendi che da giorni bruciano ettari ed ettari di vegetazione in provincia di Palermo. In azione da questa mattina canadair ed elicotteri nel bosco a ridosso di Altofonte. La zona di valle Fico brucia da oltre 48 ore. Dall'alba sono in azione un canadair e un elicottero della forestale per effettuare altri lanci e spegnere definitivamente gli ultimi focolai. Alla discarica di Bellolampo intanto il lavoro dei vigili del fuoco prosegue con l'obiettivo principale di abbattere i fumi prodotti dalla combustione.

Sicilia, solo escoriazioni per il pilota precipitato

Il pilota della forestale siciliana di 57 anni alla guida dell'elicottero, precipitato ieri, durante le operazioni di spegnimento della Riserva naturale di Pantalica nel comune di Sortino, è ricoverato sotto osservazione all'ospedale Umberto Primo di Siracusa. Il pilota della forestale ha riportato solo escoriazioni. A ricostruire la dinamica dell'accaduto sono stati i militari della Compagnia di Carlentini. Secondo una prima ricostruzione il pilota aveva raccolto con il mezzo aereo l'acqua e si stava alzando in volo. Per la scarsa visibilità e per il vento l'elicottero ha sfiorato i cavi dell'alta tensione ed è precipitato.

Contingente Veneto in Puglia per aiutare i soccorsi

Un contingente di volontari della Protezione Civile antincendio boschivo del Veneto, insieme a due Direttori delle Operazioni di Spegnimento e un funzionario della Regione, oltre a due operatori di Veneto agricoltura, sono in Puglia, su richiesta del dipartimento della protezione civile nazionale, a portare supporto nella lotta agli incendi boschivi. Lo rende noto l'assessore veneto alla Protezione civile Gianpaolo Bottacin. "Ricordo a tutti che in Veneto ci sono circa 1000 volontari della protezione civile specializzati nell'antincendio boschivo, pronti a intervenire in tutto il territorio - spiega -. Ciò non toglie che, facendo noi parte del sistema nazionale della Protezione Civile, possiamo essere chiamati ad operare anche fuori regione",

Palermo, Arpa "nessun allarme per la qualità dell'aria

I primi dati elaborati dell'Arpa Sicilia registrano un lieve aumento di benzene e quello delle polveri dell'area per combustione causate dagli incendi e anche dai forti venti di scirocco che hanno sferzato nell'area della discarica di Bellolampo, ma i primi dati non sono allarmanti. “Per quanto riguarda la qualità dell'aria monitorata dalle stazioni della rete regionale - spiega all'Italpress il dirigente dell'Arpa Giuseppe Infantino - si rileva un incremento delle concentrazioni di benzene con picchi nelle ore notturne del 25 luglio nelle stazioni PA-Belgio, PA-Di Blasi e PA-Castelnuovo, non correlabili con il traffico veicolare, nonché nella giornata del 25 luglio si evidenzia un aumento della concentrazione media giornaliera di PM 10 nelle stazioni di PA-Boccadifalco e PA-Belgio e di PM2.5 in quasi tutte le stazioni, dati correlabili ai prodotti di combustione degli incendi”

500mila euro per il ripristino del parco archeologico di Segesta

Cinquecentomila euro per la messa in sicurezza e il ripristino dello stato dei luoghi del Parco archeologico di Segesta dopo il violentissimo incendio dello scorso 25 luglio. È questa la richiesta al governo Schifani, contenuta in un ordine del giorno presentato ieri all'Assemblea regionale siciliana dal deputato trapanese Dem, Dario Safina. Ordine del giorno che è stato accolto dallo stesso governo come raccomandazione. "Ho visto personalmente la devastazione che le fiamme hanno lasciato dietro la loro folle corsa alimentata dal fortissimo vento di scirocco e dalle alte temperature di martedì scorso - ha detto Safina - Solo grazie al certosino lavoro di programmazione del direttore del parco archeologico di Segesta Luigi Biondo e del suo entourage, i monumenti sono rimasti indenni. Il lavoro di ripulitura e scerbatura organizzato per tempo ha fermato il fuoco prima che arrivasse a lambire i nostri preziosi beni archeologici. Ora - continua Safina - è tempo di reagire e di permettere la piena fruibilità dei luoghi. A giorni avranno inizio gli appuntamenti del cartellone della ricca stagione teatrale e musicale. È necessario riparare i danni strutturali che l'incendio ha provocato e permettere che i luoghi tornino pienamente fruibili. Il Parco di Segesta aveva una prospettiva di oltre 300 mila visitatori per questa stagione e la Regione Sicilia deve permettere all'Ente di ripartire nel più breve tempo possibile". "Contro gli incendi - ha continuato ancora l'onorevole Pd - serve a poco la repressione, ecco perché occorre puntare sulla prevenzione. Ecco perché intendo sostenere la richiesta dell'assessore al Comune di Calatafimi Segesta Massimo Fundarò per trasferire all'Ente locale la competenza relativa alla prevenzione incendi. Servono solo i mezzi necessari che possono essere messi a disposizione dalla Protezione civile regionale e poi sarà compito dell'Amministrazione comunale con proprio personale a garantire per tempo gli interventi necessari".

In Sicilia ridotte in cenere le colline intorno all'antico tempio di Segesta

Coldiretti, 6 su 10 dolosi, sale il conto dei danni

Se il divampare delle fiamme e' favorito dal clima anomalo con alte temperature, a preoccupare sono anche la disattenzione e l'azione dei piromani con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente. E' quanto afferma la Coldiretti sugli effetti degli incendi divampati in Italia che hanno distrutto centinaia di ettari di alberi e macchia mediterranea, dalla Sicilia alla Calabria fino alla Puglia.     L'Italia e' spaccata in due, alle devastazioni dei roghi al sud si aggiungono i danni all'agricoltura causati dal maltempo al nord che hanno gia' superato i 6 miliardi di euro. Ci vorranno almeno 15 anni per ripristinare completamente le zone verdi distrutte dalle fiamme con danni oltre diecimila euro all'ettaro fra spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici delle aree devastate. Le alte temperature e l'assenza di precipitazioni hanno inaridito i terreni favorendo l'innesco degli incendi nelle campagne e nei boschi spesso abbandonati a causa della chiusura delle aziende agricole che non possano più svolgere una funzione di controllo e monitoraggio per intervenire tempestivamente. Per difendere il bosco italiano, continua Coldiretti, occorre creare le condizioni economiche e sociali affinché si contrasti l'allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di vigilanza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli, anche nei confronti delle azioni criminali.

Ancora incendi nel Messinese, ma l'emergenza sta rientrando

Sta piano piano rientrando, ad eccezione di alcuni fronti ancora aperti, l'emergenza incendio nella provincia di Messina soprattutto per effetto del maestrale, lungo la riviera ionica, dove si sta intervenendo anche con mezzi aerei. Per fare il punto si è riunito il centro coordinamento soccorsi in Prefettura. Nei comuni di Santa Teresa, Letojanni e Savoca, dove persistono focolai, i vigili del fuoco mantengono grande attenzione. Anche a Mandanici, interessata da vasti incendi, la situazione è sotto controllo. Ieri pomeriggio i pompieri hanno avviato l'attività di bonifica in alcune zone più a rischio con l'ausilio di personale dell'esercito, mentre squadre del corpo forestale, e personale dell'ex azienda foreste demaniali, ha svolto attività di verifica degli alberi che invadono le strade. Nei Comuni coinvolti ci sono famiglie sfollate a causa delle abitazioni distrutte; ettari di patrimonio boschivo sono stati bruciati. Ci sono criticità sugli impianti di illuminazione e telefonia, nonché sulla rete idrica di alcuni territori, danneggiati dalle fiamme. La viabilità ferroviaria, stradale e autostradale non registra criticità, salvo il tratto della statale 113 ancora interdetto tra il bivio di Oliveri e il bivio di Tindari per verifica staticità.   È stata richiesta una ricognizione per la percorribilità delle strade provinciali, soprattutto nella zona di Patti, perla presenza di detriti rocciosi e potenziali cadute di pali delle linee telefoniche ed elettriche danneggiate dal fuoco. Il territorio resta ancora costantemente vigilato da uomini dei vigili del fuoco, del corpo forestale, dai volontari della Protezione civile e della Croce Rossa, oltre che dalle forze dell'ordine. Il centro coordinamento soccorsi resterà attivo.

Pichetto: "Con eventi estremi emergono debolezze decennali"

Siamo di fronte a fenomeni meteo estremi, "prima si poteva dire temporali ora sono quasi uragani", una serie di circostanze che fanno emergere "debolezze decennali e anche di mezzo secolo". Gilberto Pichetto, ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, lo dice a SkyTg24. Si manifestano "mancanze di sicurezza e in alcuni casi la debolezza di rete", rileva Pichetto, ad esempio "Terna ha detto per la Sicilia che anche le linee interrate a mezzo metro sotto terra in caso di incendio si surriscaldano, e si rischia salti il sistema".

Incendio nel Palermitano, canadair ed elicotteri in azione

Ancora incendi nel Palermitano. In azione da questa mattina canadair ed elicotteri nel bosco a ridosso di Altofonte, nel Palermitano. La zona di valle Fico brucia da due giorni. L'unica buona notizia, secondo quanto fanno sapere dalla centrale operativa dei vigili del fuoco, è che il rogo appare oramai circoscritto.   

Dall'alba sono in azione un canadair e un elicottero della forestale per effettuare altri lanci e spegnere definitivamente gli ultimi focolai. E' stata spenta, per motivi precauzionali, la linea elettrica della zona per poter effettuare i lanci insicurezza. Domati gli incendi a Borgetto, a monte Gradara, dove per 48 ore il fuoco ha imperversato divorando ettari ed ettari di macchia mediterranea. Ieri è tornata percorribile la statale186 che collega Partinico e Borgetto con Monreale.

Incidente elicottero, Agenzia sicurezza volo apre un'inchiesta

L'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) informa che, a seguito dell'incidente occorso oggi nei pressi della riserva di Pantalica (Sr) all'elicottero Airbus AS350 marche di identificazione I-MLTZ, impiegato in attività antincendio, ha disposto l'apertura di un'inchiesta di sicurezza. Ferito il pilota, unico occupante. Disposto, altresì, l'invio di un investigatore Ansv in Sicilia, per la raccolta delle evidenze utili all'indagine.

A Palermo rimane sotto sorveglianza la discarica di Bellolampo

Sono stati effettuati dai vigili del fuoco 50 interventi per lo spegnimento di incendi a Palermo e provincia. Rimane tuttavia ancora in atto l'incendio nella discarica di Bellolampo. Il numero degli interventi si è ridotto rispetto ai due giorni precedenti, anche grazie alla netta riduzione delle temperatura e del vento. Le squadre dei vigili del fuoco hanno così potuto procedere alle operazioni di estinzione e bonifica dei focolai in atto, riportando la situazione alla quasi normalità. Rimane alta l'allerta sul fronte della discarica di Bellolampo. Per tutta la giornata ha operato sul posto un canadair per cercare di abbattere i fumi prodotti dalla combustione. Contestualmente il personale in servizio presso la discarica con i propri mezzi ha proceduto alla copertura della vasca coinvolta con terra con lo scopo di effettuare una azione di "soffocamento". Le squadre dei vigili del fuoco rimangono potenziate sia nei turni si nel coinvolgimento di uomini e mezzi delle altre province.

Anziano trovato morto in casa nel Siracusano

E' stato trovato morto nella sua casa dopo tre giorni dal decesso un anziano di 79 anni di Carlentini (Siracusa). Potrebbe essere stato il gran caldo, che da giorni stringe in una morsa la Sicilia a causare il malore di cui è rimasto vittima il pensionato che, stando alle prime ricostruzioni, viveva da solo. Sono stati i vicini a chiedere l'intervento dei soccorsi e dei familiari dell'anziano perché non lo vedevano più da qualche giorno ma avrebbero addebitato la sua assenza al caldo. Il personale del 118 ha trovato il corpo dell'anziano in bagno: la salma è stata restituita ai familiari per la celebrazione dei funerali.

Musumeci: in Italia ormai in corso tropicalizzazione

Dal 19 luglio scorso in Italia ci sono "due facce stessa medaglia che si chiama tropicalizzazione: pioggia battente, grandinate e raffiche di vento fortissime nelle regioni del Nord, temperature altissime oltre ogni record e venti scirocco al Sud". E' il quadro che traccia, al termine del Cdm, il ministro della  Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci. In Lombardia, Veneto Fvg, valle d'Aosta e Piemonte "in giornate e in fasi diverse si è riproposto lo stesso scenario che abbiamo conosciuto in parte nelle scorse settimane in Emilia Romagna, Marche e Toscana - aggiunge - nel comune di Lissone purtoppo c'è stato il decesso di una donna mentre camminava in strada e in provincia di Brescia di una ragazza mentre dormiva in tenda". Al Sud, "le regioni colpite da incendi legati a temperature e vento sono Sicilia, Calabria e in parte la Puglia. Non si esclude possa esserci stato qualche incendio doloso. Si indaga. Certo non sarebbe una novita'".

Musumeci: 4-5 anni per avere altri Canadair, cerchiamo alternative

"L'Italia si è candidata ad acquistare Canadair ma dovrà aspettare altri quattro o cinque anni. Purtroppo, la loro produzione è limitata. Stiamo lavorando per trovare una soluzione alternativa, anche con altri Paesi UE". Così il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri.

Spento l'incendio a Cagliari: danneggiata la pineta del Colle San Michele

Le operazioni di spegnimento si sono concluse attorno alle 19.30, dopo circa due ore i lavoro. In tutta la Sardegna l'apparato antincendi regionale è stato impegnato per una trentina di incendi, quattro dei quali hanno richiesto l'intervento di Canadair, in particolare a Uta e Domus de Maria, nel Cagliaritano, a Sassari, e a Gairo, in Ogliastra.

Pilota elicottero caduto nel Siracusano telefona a casa

E' vivo e ha chiamato casa per rassicurare i parenti il pilota dell'elicottero del Corpo Forestale Regionale Siciliano caduto questa sera in territorio di Lanteri, in provincia di Siracusa. Il velivolo era impegnato nello spegnimento di un fronte di fuoco in un'area boschiva tra i comuni di Sortino e Ferla. Il comandante provinciale dei carabinieri di Siracusa, Gabriele Barecchia, sta raggiungendo con i suoi uomini il luogo dell'incidente.

È vivo il pilota dell'elicottero disperso nel siracusano

E' vivo il pilota dell'elicottero antincendio del Corpo Forestale della Regione Siciliana di cui si sono perse le tracce in serata mentre era impegnato nelle operazioni di spegnimento di un rogo nella riserva di Pantalica, in provincia di Siracusa. Lo riferiscono fonti della Regione Siciliana.

Persi contatti con elicottero del servizio antincendi nel Siracusano

"Sono in contatto costante con l'assessore al Territorio e all'Ambiente, Elena Pagana, e con il corpo forestale della Regione, per seguire le ricerche dell'elicottero del servizio antincendio che stava operando nel Siracusano, nella zona di Buccheri, di cui non si hanno più notizie". Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.  "L'apprensione per le sorti del pilota si aggiunge alla preoccupazione per l'emergenza che il territorio siciliano sta vivendo ormai da giorni. Ringrazio tutti coloro, nessuno escluso, che si stanno adoperando per il superamento di questo momento difficile", aggiunge il governatore.

Palermo: salvano 15 residenti in incendi, due poliziotti in ospedale

Hanno salvato ieri almeno una quindicina di persone rimaste intrappolate nelle fiamme nel quartiere Borgo Nuovo a Palermo. Sono due agenti del commissariato Libertà che dopo gli interventi di soccorso ad anziani, famiglie e ragazzini sono rimasti infortunati e feriti agli occhi e con seri problemi respiratori legati al fumo che hanno inalato mentre a mani nude cercavano di mettere in salvo più persone possibili rimasti bloccati nella zona di via Brunelleschi e Fondo Petix. Qui una famiglia con tre ragazzini è stata salvata dopo che erano rimasti bloccati dalle fiamme che non dava loro la possibilità di fuga. Gli agenti li hanno caricati nella volante e hanno superato così le fiamme. Con i secchi e tubi di giardinaggio hanno cercato di proteggere le abitazioni in attesa dell'arrivo dei vigili del fuoco che sono stati impegnati su diversi fronti. Dopo diversi interventi i poliziotti sono finiti in ospedale con disturbi agli occhi e con problemi respiratori. La prognosi è di 10 e 7 giorni. "Dobbiamo dare il giusto merito all'azione di tantissimi poliziotti che a mani nude sono intervenuti per soccorrere i residenti a Palermo - dice Giovanni Assenzio segretario della Uil polizia di Palermo - . Le condizioni climatiche proibitive e le criticità emerse dai numerosi incendi sviluppatisi in diverse zone della città hanno messo a dura prova le operazioni di soccorso pubblico che la polizia di Stato ha svolto, insieme alle altre forze in campo. Ancora una volta le donne e gli uomini della Polizia di Stato si sono contraddistinti per l'encomiabile attività. Servitori dello Stato che di fronte a qualsiasi emergenza non esitano a salvare vite umane. Chiediamo una maggiore attenzione da parte dell'amministrazione rispetto ai bisogni delle poliziotte e dei poliziotti palermitani, non è possibile che mentre il governo emana provvedimenti d'urgenza per il forte caldo di questi giorni a Palermo alcuni uffici della Polizia di Stato, tra cui la mensa del personale, sono impraticabili perché manca l'aria condizionata".

Schifani: "Roghi prevalentemente dolosi, siciliani denuncino"

"Ieri c'è stato un momento della giornata in cui ero veramente preoccupato perché il forte vento di scirocco non consentiva agli elicotteri e ai Canadair di sorvolare le zone incendiate. Fortunatamente, nel pomeriggio, si è ridotto e questo ha consentito una maggiore intervento dei mezzi. Ma Palermo era quasi circondata dagli roghi, meno Catania ma anche altre città soffrivano questa emergenza voluta in grossa parte dai piromani. Purtroppo questi roghi sono prevalentemente dolosi, provocati da parte di gente pazza che vive momenti di esaltazione patologica". Lo ha detto il presidente della Regione siciliana ospite al Tg4 in merito agli incendi che negli ultimi giorni hanno flagellato la Sicilia a causa delle alte temperature e del forte vento. "Tutti i siciliani sono chiamati alla responsabilità e quindi anche alla denuncia pubblica di questi fatti", ha aggiunto.

Palermo: salvi solo alcuni resti delle spoglie di San Benedetto il Moro

Si sono salvati solo alcuni frammenti ossei dei resti di San Benedetto il Moro, co patrono di Palermo. Le spoglie praticamente integre erano conservate in una teca nella chiesa del convento di Santa Maria di Gesù devastata dall'incendio scoppiato ieri sul Monte Grifone. Un gruppo di volontari e i frati hanno cercato di recuperare quel che rimaneva di San Benedetto e hanno portato le parti più importanti nella chiesa di Terrasanta. Pochissime le ossa del beato Matteo di Agrigento, pure conservate in chiesa, che sono state recuperate.

Oggi 22 richieste di intervento di canadair ed elicotteri

Nella giornata di oggi gli equipaggi dei Canadair e degli elicotteri della flotta aerea dello Stato, coordinati dal Dipartimento della Protezione Civile, sono stati impegnati dall'alba nelle operazioni di spegnimento dei numerosi incendi, in supporto alle squadre a terra. Secondo i dati disponibili, alle 18.30 sono state 22 le richieste di concorso aereo ricevute dal Centro Operativo Aereo Unificato (COAU) del Dipartimento, di cui 8 dalla Sicilia, 6 dalla Calabria, 3 dalla Sardegna, 3 dalla Puglia e una ciascuna dal Lazio e dall’Abruzzo. L’intenso lavoro svolto dai piloti dei mezzi ha permesso di mettere sotto controllo o spegnere, finora, 12 roghi. Le attività di lancio di acqua e liquido ritardante ed estinguente proseguiranno finché le condizioni di luce consentiranno di operare in sicurezza.

Schifani: ben venga aumento delle pene per piromani

"Io credo che in presenza di certi reati di grandissimo pericolo sociale un aumento delle pene non sarebbe male. Ben venga l'uso dei droni", da parte del governatore della Calabria Roberto Occhiuto, "lo faremo anche noi. Aumenteremo la presenza di telecamere fisse anche da fungere come da deterrente nei confronti di questi pazzi". Così il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, parlando al Tg4, dopo gli incendi che hanno interessato la Sicilia.

La Sardegna brucia: vasto incendio nel colle di San Michele a Cagliari

Giornata infernale per i numerosi incendi scoppiati oggi in Sardegna. Anche Cagliari ha dovuto fare i conti con i roghi alimentati dal vento di maestrale e dal caldo. Un vasto incendio si è sviluppato al colle di San Michele e nel giro di breve tempo si è propagato. Sul posto stanno operando tre mezzi dei vigili del fuoco che stanno cercando di arginare le fiamme. Sul posto anche gli agenti della polizia locale che stanno cercando di evitare che i curiosi si avvicinino troppo alla zona interessata dall'incendio. Una fitta coltre di fumo si è alzata in cielo, ben visibile da diversi punti della città, creando non poca apprensione nei residenti della zona. Fiamme anche nell'hinterland e in particolare a Uta dove hanno operato due elicotteri e un Canadair e ad Assemini dove stanno lavorando i vigili del fuoco. È stato invece già spento l'incendio scoppiato oggi a Carloforte dove hanno lanciato bombe d'acqua anche due elicotteri della flotta regionale. In fase di spegnimento il rogo di Sassari, mentre sono ancora attivi gli incendi di Gairo dove stanno intervenendo anche due elicotteri, il Super Puma e un Canadair e a Nughedu San Nicolò dove in azione c'è un elicottero.

Il consiglio comunale di Palermo chiede risarcimenti immediati

Il Consiglio comunale di Palermo chiede risarcimenti per i cittadini che hanno subito danni dagli incendi. Se ne farà portavoce il presidente del Consiglio comunale Giulio Tantillo che si è impegnato anche a promuovere un tavolo tecnico sui danni e una commissione speciale per la prevenzione dal rischio piromani. Il presidente di Sala delle Lapidi chiederà anche una relazione all'Arpa sulla qualità dell'aria interessata dai fumi provenienti dagli incendi (e in particolar modo dalla discarica di Bellolampo) e interventi immediati all'Enel per potenziare il servizio di distribuzione dell'energia elettrica andato in tilt, più volte e in più zone della città, nelle ultime ore. "Dal dibattito sono emerse richieste, da parte di tutti i gruppi, che questa presidenza accoglie" ha detto Tantillo che inviterà il sindaco Roberto Lagalla ad intervenire in aula, al più presto, per spiegare le azioni intraprese dall'amministrazione contro l'emergenza incendi. La necessità di definire le modalità dei risarcimenti è stata evidenziata da Ottavio Zacco, di Forza Italia. "Ci sono famiglie che in pochi minuti hanno perso tutto - ha detto Zacco- dobbiamo assicurare che siano risarcite. Va costituito un tavolo tecnico che scongiuri il rischio idrogeologico che adesso incombe sulla città. Dopo gli incendi arriveranno le piogge e le montagne adesso sono private della vegetazione".

Incendi in Puglia: Comune di Lecce chiede lo stato di emergenza

La giunta comunale di Lecce ha approvato la delibera con cui chiede "il riconoscimento dello stato di emergenza" a causa degli incendi che hanno danneggiato l'area di San Cataldo. Il provvedimento è stato trasmesso al governo e alla Regione Puglia dopo che il sindaco Carlo Salvemini ha sentito telefonicamente il governatore pugliese, Michele Emiliano, e il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, anche in vista del consiglio dei ministri che esaminerà le situazioni di Sicilia e Puglia, due delle regioni colpite dai roghi. Con la delibera il Comune di Lecce chiede "risorse per far fronte ai danni subiti" e "dà mandato agli uffici comunali preposti di creare un gruppo di lavoro - anche interforze - per quantificare i danni che finora riguardano una trentina di abitazioni private, auto, piccole attività commerciali, boschi e macchia mediterranea della zona".

Vescovi siciliani: tre anziani vittime di mani diaboliche

"La Sicilia brucia, non solo per l'innalzamento della temperatura, ma fagocitata da fiamme devastanti: bruciano boschi, campagne, strade, autostrade, case, aeroporti, parchi archeologici, discariche, chiese. Bruciano perfino le spoglie dei Santi. Si ustionano i corpi degli addetti e dei volontari. Le mani diaboliche di vandali senza cuore e coscienza hanno ucciso le vite di tre anziani. Bruciano di paura, ansia, disperazione, rabbia e dolore i volti e le anime delle duemila vittime innocenti di questo infuocato e annunciato e quasi atteso, inferno terrestre: gli sfollati". Così in una nota i vescovi siciliani.

"Quando già andiamo sui pianeti e nelle altre galassie con i droni e i robot, quando facciamo la guerra con missili di precisione e satelliti che scrutano i territori di centimetro in centimetro - prosegue il documento della Conferenza episcopale siciliana - non riusciamo a proteggere la nostra "casa comune" da previsti eccessi meteorologici. E questo deve ripetersi ogni anno? Senza impantanarsi tra le ceneri della grigia burocrazia o i rimpalli di competenze e responsabilità, le varie Istituzioni che ci governano non possono ancora lasciare la situazione com'è. Occorre assumersi la responsabilità sui piani preventivo, educativo, strutturale e repressivo. Dobbiamo chiederci: cosa è stato fatto in questi anni per la prevenzione? Cosa è cambiato dagli ultimi roghi che, appena due anni fa, hanno messo inginocchio l'Isola?"    

"Non siamo così ingenui - sottolinea la Cesi - da non vedere il tentativo, ben pianificato e, in parte anche ben riuscito, di menti e mani criminali che attentano alla vita dell'uomo, al nostro patrimonio storico, religioso e culturale. Queste mani accostate alle dichiarazioni di circostanza di alcuni governanti e burocrati che, al più, denunciano i pochi mezzi adisposizione, finiscono per umiliare la nostra terra".    "Gli incendi - osservano i vescovi siciliani -  non devastano questa terra da decenni? Ignoriamo forse la mancata prevenzione, l'incuria nella gestione del territorio, l'abbandono inarrestabile delle campagne, il processo di tropicalizzazione del clima? Noi cittadini della casa comune siamo chiamati a farci custodi del prossimo. Bisogna attivare un sano processo di coscientizzazione alla giustizia e alla verità, superando anche il silenzio omertoso e correggendo i comportamenti offensivi del creato. Noi vescovi - chiosa la nota- insieme alle comunità cristiane invochiamo l'aiuto di Dio perché sostenga il popolo in queste ore drammatiche e invii i suoi angeli al fianco dei soccorritori, dei volontari, dei tanti amministratori che lottano, come pure di tutti coloro che hanno perso tutto".

Domani alla Camera informativa di Musumeci sugli incendi

Il ministro per la Protezione civile e le politiche del Mare Nello Musumeci terrà una informativa urgente nell'Aula della Camera domani alle 16 sugli incendi in Sicilia e all'aeroporto di Catania. Lo ha comunicato all'Assemblea di Montecitorio il vicepresidente Sergio Costa.

Puglia: bilancio molto pesante nel parco dell'Alta Murgia, chiesto il rafforzamento delle squadre

Per gli incendi avvenuti nella scorsa settimana è molto pesante il bilancio dei danni al patrimonio boschivo e ambientale del Parco nazionale dell'Alta Murgia che si estende fra 13 Comuni delle province di Bari e Barletta Andria Trani. Nella sede dell'ente, a Gravina in Puglia, si è tenuta una riunione straordinaria per rafforzare ulteriormente le misure di contrasto del fuoco. Finora sono 10 gli incendi avvenuti nell'area protetta: Murgia Ceraso in agro di Bitonto, Lama di Corvo e Piano del Monaco in territorio di Andria, località Pozzi di Rota ad Altamura, il costone murgiano a Poggiorsini, Cavone a Spinazzola, Lama Cupa nel bosco di Acquatetta a Minervino Murge, Tre Carri a Cassano e l'area intorno al bosco Cecibizzo di Corato. Secondo i dati dei rilievi trasmessi dal reparto Carabinieri Parco, gli ettari di bosco percorsi dal fuoco sono circa 380 mentre gli ettari di pascolo si attestano a 290.        '

'Per contrastare gli incendi - ha dichiarato il presidente del Parco Francesco Tarantini - abbiamo messo in piedi un sistema che si avvale di una rete di soggetti che operano in modo sinergico, che comprende anche associazioni di volontariato e aziende agro-zootecniche a supporto di Arif, Protezione civile, Vigili del fuoco ed Esercito. Abbiamo incrementato i punti di avvistamento e approvvigionamento idrico portandoli a 30, nelle zone di maggior rischio. Tuttavia occorrerebbe un ulteriore potenziamento di mezzi e risorse umane in Arif - ha sottolineato - per fronteggiare meglio le emergenze, potenziare l'avvistamento dall'alto riutilizzando le torrette antincendio presenti nei punti strategici e ridurre il più possibile i tempi di intervento da parte dei Vigili del fuoco''. Nel corso della riunione la Protezione civile ha garantito il potenziamento dei ponti radio per migliorare la trasmissione delle comunicazioni mentre l'Esercito provvederà a un aumento dei punti mobili di approvvigionamento idrico tramite autobotti.

In Sardegna 281 interventi dei Vigili del Fuoco in tre giorni

In Sardegna continua il lavoro delle squadre dei Vigili del fuoco impegnate nel contrasto di incendi boschivi e di vegetazione. Da lunedì, fa sapere il Corpo regionale, sono stati effettuati 281 interventi, 10 quelli in atto al momento sull'isola. Il rogo più grosso nel Sassarese, lungo la provinciale 57, dove stanno intervenendo due Canadair della flotta aerea nazionale.

Regione Siciliana avvia quantificazione danni nel turismo

Verificare i danni subiti dalle imprese del settore turistico a causa degli incendi e dell'eccezionale ondata di calore che hanno colpito la Sicilia negli ultimi giorni. La Regione ha avviato una rilevazione chiedendo una quantificazione delle perdite alle varie associazioni di categoria. L'assessore al Turismo, Elvira Amata, ha infatti scritto a Federturismo-Sicindustria, Cna Sicilia, Assoturismo, Confcommercio, Faita (Federazione delle associazioni italiane dei complessi turistici all'aria aperta), Federalberghi Sicilia e Fiavet Sicilia (Associazione regionale delle imprese di viaggio e turismo) per avere una prima stima. "Anche il settore del turismo - aggiunge - è stato fortemente penalizzato dagli eventi meteorologici di queste ore. Danni che si aggiungono a quelli dovuti alla parziale chiusura dell'aeroporto di Catania, dopo il rogo sviluppatosi il 16 luglio. I dati raccolti saranno inviati al ministero del Turismo, utili nel caso in cui dovessero essere varate misure straordinarie di sostegno al settore".

GRosso rogo nel Sassarese: in volo due canadair

Grosso incendio nel Sassarese, dove in queste ore stanno intervenendo un elicottero del Corpo forestale e due canadair. Le fiamme sono divampate sulla vegetazione che circonda la provinciale 57, all'altezza della località Lampianu. Sul posto stanno operando la squadra dei Vigili del fuoco di Sassari, la Forestale e i barracelli.

Musumeci: "Davanti ai cambiamenti, nuovi approcci o conteremo i morti"

"Tra incendi, mancanza di energia e aeroporto guasto Catania sta vivendo giornate da incubo: di fronte a cavi elettrici che squagliano per la temperatura troppo alta è necessario studiare nuovi approcci, sono già più di 500 i tecnici che stanno lavorando su nostra disposizione per ridurre i disagi legati all'assenza di energia". A dirlo è Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile, durante Diario del giorno su Rete 4. "Attingeremo ai fondi del Pnrr per rifare la rete elettrica in questi territori, con l'Enel ragionavamo su 412 milioni circa - aggiunge Musumeci -. Di fronte a fenomeni climatici del genere o cambiamo approccio o saremo costretti a contare i morti", conclude.

Anas: la circolazione è tornata normale in Sicilia

In Sicilia sulla rete stradale e autostradale in gestione Anas la circolazione è tornata alla normalità, dopo l'emergenza incendi di ieri che aveva reso necessario chiudere alcune strade statali in provincia di Messina, Palermo e Siracusa e le autostrade in avvicinamento al capoluogo di regione. Lo rende noto la società sottolineando che l'ultima arteria ad essere riaperta è stata la strada statale 186 "Di Monreale", chiusa ieri dal km 19,100 al km 24,200, a Borgetto (Palermo) e mantenuta precauzionalmente chiusa anche dopo la fase acuta dell'emergenza, per escludere un eventuale rischio frane. In Sicilia il personale di Anas impegnato sulle strade e sulle autostrade direttamente interessate da chiusure dovute ai roghi è stato di 50 persone che hanno lavorato costantemente sino alla cessata emergenza.

Pichetto: gli eventi estremi ora sono più frequenti

"Si stanno verificando eventi meteo che prima erano molto rari, mentre oggi hanno una frequenza maggiore. Questo determina il dovere per noi di intervenire su vari fronti. Il primo è quello dell'emergenza, dell'intervento immediato di vicinanza alle vittime. Sul medio termine, bisogna da un lato affrontare la questione idrogeologica nazionale: il che significa rendersi conto che avremmo acquazzoni più violenti e fiumi che esondano facilmente e che dobbiamo regimentare. Dall'altro lato, abbiamo il problema della siccità e degli incendi. Dobbiamo avere un'attenzione diversa al territorio". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, allo speciale Tg1 per la cerimonia di chiusura del Summit sulla sicurezza alimentare in corso alla Fao a Roma. Sulla tutela del Mediterraneo, Pichetto ha spiegato che "essendo semichiuso, è uno dei mari del mondo che si riscalda di più. Dobbiamo agire attraverso la decarbonizzazione e la tutela delle coste".

Palermo: Arpa Sicilia, registrato incremento di benzene

"Per quanto riguarda la qualità dell'aria monitorata dalle stazioni della rete regionale, si rileva un incremento delle concentrazioni di benzene con picchi nelle ore notturne del 25 luglio nelle stazioni Palermo in via Belgio, via Di Blasi e Castelnuovo, non correlabili con il traffico veicolare". Così l'Arpa Sicilia in un report pubblicato sul proprio sito internet. "Nella giornata del 25 luglio - prosegue - si evidenzia un aumento della concentrazione media giornaliera di PM 10 nelle stazioni di Boccadifalco e via Belgio e di PM2.5 in quasi tutte le stazioni dell'agglomerato. I dati sono correlabili ai prodotti di combustione degli incendi. L'Arpa Sicilia sta continuando a monitorare gli eventi in corso", conclude l'Arpa.

Musumeci, negazionisti? La tropicalizzazione è evidente

"Nel Governo siamo assolutamente mobilitati e convinti che bisogna mettere al primo posto nell'agenda del Governo la messa in sicurezza del territorio. Se qualcuno aveva qualche tentennamento ora non può non prendere atto dell'evidenza. Quanto ai negazionisti, di fronte alla grandine gigante, ai nubifragi, ai tornadi, ai 47 gradi, chi vuole che possa negare? Siamo nella completa dimostrazione che le due Italie di questi giorni sono le facce di una stessa medaglia, che si chiama tropicalizzazione". Lo ha detto il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci

Vvf, in Sicilia situazione migliora, ma ci sono criticità

Sul fronte incendi in Sicilia "la situazione è in lento e progressivo miglioramento in buona parte dell'isola, grazie anche al  miglioramento delle condizioni ambientali", ma "criticità si registrano ancora nelle provincie di Palermo, Catania, Siracusa e Messina". E' quanto emerge dalla nota di aggiornamento della direzione generale  dei Vigili del fuoco in Sicilia.     

Incendi: 710 interventi dei vigili del fuoco in Sicilia

Sono 710 gli interventi dei vigili del fuoco già effettuati in Sicilia, dal 23 luglio a oggi e 240 quelli in coda: sono i dati, aggiornati alle 9 di stamani, sugli interventi dei vigili del fuoco per le operazioni di spegnimento degli incendi in Sicilia. Sono 3.029 i vigili del fuoco che sono tuttora impegnati nelle operazioni, di cui 100 da fuori regione. Quattro i canadair in volo sulla Sicilia insieme a un elicottero.

Canadair sul Gargano

"Sono arrivati i canadair e hanno effettuato già due lanci". Lo rende noto il sindaco di Monte Sant'Angelo (Foggia), Pierpaolo D'Arienzo, sulla sua pagina Facebook con riferimento agli in"Non appena saranno terminate le operazioni di spegnimento, procederemo con la bonifica dei siti", aggiunge il primo cittadino. "Ancora grazie di cuore a tutti coloro che sono impegnati sul campo a fronteggiare i roghi".

Salvini in contatto con i sindaci su maltempo e roghi

Il vicepremier e ministro Matteo Salvini è in costante contatto con amministratori locali e istituzioni per verificare la situazione-incendi al Sud e le conseguenze del maltempo al Nord con particolare riferimento alle ripercussioni sui trasporti. Il dossier principale, a questo proposito, è l’aeroporto di Catania su cui si sta lavorando per un rapido ritorno alla normalità.Rispetto ai roghi, Salvini si è confrontato con il presidente della regione Calabria Roberto Occhiuto che sta utilizzando con successo dei droni capaci di individuare i piromani. E' quanto si legge in una nota del Mit.

Coldiretti: 15 anni per ricreare i boschi ridotti in cenere

Per ricostituire i boschi ridotti in cenere dal fuoco ci vorranno fino a 15 anni con danni all'ambiente, all'economia, al lavoro e al turismo. E' quanto stima la Coldiretti sugli effetti degli incendi divampati in Italia che hanno distrutto centinaia di ettari di alberi e macchia mediterranea, dalla Sicilia alla Calabria fino alla Puglia spinti dal caldo record. Le alte temperature e l'assenza di precipitazioni hanno inaridito i terreni favorendo l'innesco dei roghi nelle campagne e nei boschi spesso abbandonati

Palermo-Messina, le fiamme danneggiano l'area di servizio sulla A20

Un rogo ha danneggiato l'area di servizio Eni di Tindari, sulla autostrada Palermo- Messina (A-20). Il rogo ha distrutto l'area ristoro e l'intervento dei vigili del fuoco ha consentito di scongiurare il peggio, mettendo in sicurezza  le pompe di rifornimento del carburante

Incendi in Puglia, sindaco di Vieste: "C'è la mano dei piromani"

"Bisogna fermare la mano di questi criminali. Bisogna trovare un modo per arginare questi episodi". Così il sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti, sull'incendio che da ieri ha bruciato numerosi ettari di macchia mediterranea nei pressi della baia San Felice, in provincia di Foggia, provocando anche l'evacuazione di duemila turisti da tre strutture ricettive. Il primo cittadino è certo che "dietro questi episodi ci sia la mano dei piromani, anche perché già ieri mattina all'alba un altro incendio ha interessato alcuni camping presenti sul lungomare Mattei nel centro di Vieste, poi nel pomeriggio baia San Felice che già una decina di giorni prima era stata interessata da un incendio".   

"Alle 7.45 di stamani - continua Nobiletti - è giunto il canadair e ha iniziato i lanci di acqua su un fronte di fuoco ancora acceso nei pressi di un punto della baia impervio, difficile da raggiungere con i mezzi da terra. Non si può stare con una disponibilità ridotta di mezzi aerei. Se ieri fosse intervenuto subito un canadair avremmo evitato di dover guardare il fuoco avanzare e distruggere parte di macchia mediterranea".  Stamani, intanto, i turisti stanno facendo rientro nelle tre strutture ricettive evacuate. "Sono tutte agibili, non hanno subito conseguenze e gli ospiti possono tornare tranquillamente- continua il primo cittadino - voglio ringraziare tutti coloro che da ieri sono impegnati nel fermare le lingue di fuoco, nelle attività di bonifica, vigili del fuoco, forze dell'ordine, volontari della protezione civile, cittadini e personale delle strutture ricettive che hanno fornito assistenza e ricovero ai turisti". 

Il sindaco di Lecce: "Ho chiesto a Fitto ed Emiliano ristori per le famiglie"

"Ho sentito personalmente il ministro Fitto e il presidente della Regione Puglia Emiliano per chiedere eventuali sostegni e ristori per le famiglie costrette alla evacuazione dalle loro abitazioni distrutte o compromesse dal  fuoco, ricevendo solidarietà vicinanza e attenzione da entrambi". Così il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, dopo l'incendio divampato a San Cataldo. "Per tutta la notte sono stati eseguiti interventi di bonifica del fuoco effettuati dai vigili del fuoco e e dalla protezione civile nell'area di macchia compresa tra la San Cataldo Lecce e San Cataldo Frigole", fa sapere il primo cittadino. 

La situazione in Puglia

Sono al momento sotto controllo gli incendi a Vieste, in provincia di Foggia; e a San Cataldo, a pochi chilometri da Lecce. In entrambi i casi sono ancora in corso le operazioni di spegnimento di alcuni focolai che potrebbero essere alimentati dal vento di maestrale.   

A Vieste, nella baia San Felice, dove ieri sono stati evacuati duemila turisti da tre strutture ricettive, sono ripresi da dieci minuti i lanci di acqua con i canadair, mentre da terra sono state impegnate per tutta la notte una cinquantina di unità tra operatori del servizio anti incendio boschivo dell'Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali, vigili del foco, forestali, protezione civile e volontari. Per precauzione è stato richiesto il distacco delle linee elettriche della zona.   

Anche l'incendio a Monte Sant'Angelo, sempre in provincia di Foggia, è ancora in corso ed è stato richiesto l'intervento aereo. 

A San Cataldo, in Salento, stamattina sono iniziate le operazioni di bonifica: il primo bilancio è di 90 ettari bruciati con una intera pineta inghiottita dalle fiamme che hanno avvolto anche alcune villette, due auto, una sessantina di giardini privati e decine di gazebo.

Ancora fuoco sulle colline attorno a Palermo

Bruciano ancora le colline attorno a Palermo e in diverse aree sono tornati a volare i Canadair: ad Altofonte e San Martino delle Scale e a ridosso della discarica di Bellolampo. Nelle prime due zone il fuoco continua ad alimentarsi nonostante gli interventi da terra e dall'alto. Il calo della temperatura concede un po' di sollievo a chi ha vissuto per giorni ben oltre i 40 gradi, con forte vento di libeccio e scirocco. Sono stati divorati decine e decine di ettari di bosco e macchia mediterranea. Su Altofonte la situazione attuale vede il fronte del fuoco avanzare dalla montagna di via Valle Fico con le fiamme che stanno scendendo a valle. Per tutta la notte i roghi hanno interessato le zone di Rebuttone, Costa Grande, Sotto Coccio, Pizzo Valle di Fico e la costa lato Blandino. "Ringrazio tutti coloro che si sono adoperati - ha commentato il sindaco di Altofonte Angela De Luca - ed anche i numerosi cittadini che  spontaneamente hanno collaborato con acqua, cibo e disponibilità di alloggi". 

Stessa situazione a San Martino delle Scale dove il fuoco continua inesorabilmente ad avanzare. Drammatico il racconto dei testimoni che hanno visto le fiamme avanzare: "Niente a che vedere con precedenti incendi, sembrava l'apocalisse. Facevamo fatica a respirare e l'incendio non è divampato per caso, ma provocato".  A Bellolampo  sta intervenendo un Canadair come richiestoieri dal sindaco Roberto Lagalla nel corso dell'incontro in prefettura. Il mezzo aereo sta effettuando una serie di lanci per raffreddare l'impianto ed evitare nuovi focolai.

La sede della regione Sicilia al buio da 24 ore

Da 24 ore Palazzo D'Orleans, sede della presidenza della Regione Siciliana, è letteralmente al buio. A causa degli incendi e del caldo anomalo di questi giorni la sede istituzionale di Piazza Indipendenza è senza energia elettrica, impedendo il normale svolgimento di lavoro ai dipendenti e allo staff del presidente della Regione Renato Schifani che, a quanto apprende l'Agenzia Italpress, è molto risentito e contrariato per questa grave situazione di disagio, specialmente in un momento critico e delicato come quello di questi giorni. Paradossale è anche la mancanza di un gruppo elettrogeno d'emergenza che permetta almeno le principali funzioni del palazzo. Solo in queste ore, secondo quanto apprende l'Italpress, la situazione si avvia a una lenta ma difficile normalità con una sola ala del palazzo funzionante.

I roghi nel Catanese ripresi dalla camera car sull'A18

Favoriti da forti venti di ponente, decine di roghi hanno distrutto ampie zone di vegetazione boschiva e agricola nel catanese martedì. Roghi ovunque tra Acireale e Taormina, passando per Giarre-Riposto e Fiumefreddo, sia lato mare che ne parco dell'Etna. Le immagini dall'autostrada A18.

Incendi, sindaco di Palermo: rientrati a casa gli sfollati

"A Palermo gli sfollati erano poco più di mille, ora quasi tutti hanno fatto rientro nelle loro case. Sono stati messi a disposizione due alberghi, in cui contiamo una ventina di persone ancora ospitate a cura del Comune. Certo, i danni alle case e ad alcune attività commerciali esistono e sono evidenti". Parla così il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, ospite ad Agorà Estate Rai 3, facendo il punto sull'emergenza incendi che ha colpito il capoluogo siciliano.

Palermo, distrutta la Chiesa di Santa Maria del Gesù

La teca con le spoglie del santo, uno dei patroni di Palermo, Benedetto il Moro è stata messa in salvo prima che le fiamme la potessero distruggere. Ma i danni nel cimitero di Santa Maria di Gesù sono ingenti.

"A Monte Grifone sembrava che la situazione si fosse stabilizzata e invece nel pomeriggio l'incendio ha ripreso con forza arrivando fino alla chiesa del monastero di Santa Maria di Gesù. L'edificio è stato pesantemente danneggiato. Il tetto in legno non c'è più. La chiesa che conserva le spoglie del santo è andata in fiamme. Tutte le pareti sono annerite molti quadri sono andati distrutti , così come la statua dell'altare. Una situazione molto grave". E' quanto ha detto l'assessore comunale di Palermo Antonella Tirrito che ha fatto un sopralluogo nella chiesa di Santa Maria di Gesù andata in fiamme. 

Clima: Musumeci, se restiamo fermi continueremo a piangere morti

"Se il mondo attorno a noi cambia e noi restiamo fermi, continueremo a piangere i morti e ad assistere inermi alla devastazione del nostro territorio. Che per sua natura è fragile e vulnerabile". Così il ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare, Nello Musumueci, in un'intervista a La Stampa sui drammatici eventi, dalle bombe d'acqua al Nord agli incendi al Sud, che stanno flagellando l'Italia in questi giorni. Sui roghi in Sicilia, di cui è stato governatore, e sui possibili errori in tema di prevenzione, ha commentato: "Mezza Europa sta bruciando. L'Italia del Sud è interessata da decine e decine di incendi, i cavi elettrici sottoterra nelle città si sciolgono e lei mi chiede se con oltre 45 gradi la Regione poteva fare qualcosa in Sicilia? È come se mi chiedesse: era tutto a posto in Romagna a maggio per affrontare l'alluvione? Per favore, stiamo con i piedi per terra. La verità è che continuiamo a ragionare con la mentalità di ieri ostinandoci a non capire che nulla è più come prima". 

Il Nord, invece, è stato funestato da grandine e raffiche di vento. "Mi lasci rivolgere intanto un pensiero alle vittime - ha osservato - Quello che avviene nel Nord e nel Sud sono le due facce della stessa medaglia che si chiama: tropicalizzazione. Quando le Regioni colpite avranno avanzato la richiesta, il governo nazionale, attraverso ila Protezione civile, avvierà le istruttorie per formulare la proposta finale al governo stesso. Che delibererà di conseguenza".

Verso lo stato di emergenza in cinque regioni

Italia verso lo stato d'emergenza in 5 regioni, tra la tempesta che ha colpito la Lombardia e gli incendi che divampano in Sicilia. La decisione oggi in Cdm. In arrivo anche un decreto per il lavoro con la cig legata al clima. Musumeci riferirà sulla situazione dei danni. Cinque i morti per gli eventi meteo estremi. Oggi allerta gialla per il maltempo in Abruzzo, Emilia Romagna, Lombardia, Marche e Molise. Scendono a due oggi le città da bollino rosso per il caldo: Bari e Catania.

Catania-Messina ancora chiusa in più punti. Segnalate code ad Acireale e dopo Taormina

Gli incendi che stanno mettendo a dura prova la Sicilia, continuano a causare seri problemi alla viabilità. In particolare forti disagi vengono segnalati sulla Catania - Messina, chiusa in più punti. Segnalate code ad Acireale e dopo Taormina.
 

Fiamme danneggiano area di servizio sulla A-20

Un rogo ha danneggiato l'area diservizio Eni di Tindari, sulla autostrada Palermo- Messina (A-20) Il rogo ha distrutto l'area ristoro e l'intervento dei vigili del fuoco ha consentito di scongiurare il peggio, mettendo in sicurezza le pompe di rifornimento del carburante.

Brucia la riserva di Pergusa in provincia di Enna

Un vasto incendio sta bruciando la riserva naturale di Pergusa, in provincia di Enna. Gli abitanti della zona, impauriti, sono usciti fuori casa per precauzione. Sul posto ci sono vigili del fuoco, Forestale e protezione civile regionale. Due anni fa le fiamme avevano lambito ilcento abitato. Un altro rogo è scoppiato nei pressi dell'autostrada Palermo-Catania all'altezza di Ponte Cinque Archi. Il traffico è stato deviato.

Incendio al Santuario di Tindari: le fiamme minacciano la basilica

Villeggianti evacuati in Salento, fiamme su case e automobili

Si continua a lavorare nella marina leccese di San Cataldo per spegnere le fiamme che sin dal primo pomeriggio tengono impegnati numerosi operatori, tra vigili del fuoco, Arif e volontari della Protezione civile. Fino a poco fa le squadre al lavoro erano dieci. Turisti e residenti della localita' balneare sono stati fatti evacuare, anche per consentite che le operazioni di spegnimento, che hanno visto operare i mezzi aerei della Protezione civile, si svolgessero in condizioni di massima sicurezza. Il fuoco si sarebbe propagato da due punti diversi e non si esclude che gli inneschi siano opera di piromani. I bagnanti hanno abbandonato le spiagge mettendosi al riparo. Il Comune di Lecce ha attivato corse straordinarie dei mezzi pubblici per favorire lo spostamento delle persone in città. Non si registrano feriti ne' tra i cittadini, ne' tra gli operatori accorsi sul posto per domare le fiamme. Le autorita' sconsigliano di raggiungere la marina fino al termine delle operazioni di spegnimento, anche a causa della presenza di fumo sulla Strada Provinciale 133 San Cataldo - Frigole che sara' chiusa al traffico.

Brucia Marina di San Cataldo, duemila turisti in fuga dagli alberghi di Vieste

Ue: nei prossimi 2 giorni pericolo di incendi elevato nel Mediterraneo

"Nei prossimi due giorni il pericolo dovrebbe rimanere estremamente elevato nell'area mediterranea. Gli incendi stanno divampando anche nella regione di confine tra Tunisia e Algeria. Stiamo attivando due canadair RescEu ospitati dalla Spagna. Devono raggiungere la Tunisia già stasera". Lo scrive in un tweet il commissario europeo per la Gestione delle crisi, Janez Lenarcic.

Da Musumeci appello a Bruxelles: "La flotta di Canadair va potenziata"

"Rivolgo un appello a Bruxelles, ma lo formalizzeremo nella giornata di domani: la flotta dei Canadair è assolutamente insufficiente. Non possiamo ogni volta mendicare l'invio di un velivolo anfibio, abbiamo bisogno di potenziare la flotta europea". Lo afferma, al Tg1, il ministro della Protezione civile e del Mare, Nello Musumeci.        

Riguardo all'emergenza incendi, Musumeci ha anche sottolineato: "In alcune parti della Sicilia sarebbero stati trovati inneschi e ciò potrebbe essere attribuito a incendi di origine dolosa: non sarebbe la prima volta e non solo in Sicilia, ma serve anche un nuovo concetto di manutenzione".

Palermo avvolta dal fumo. La vista da Bellolampo, dall'alto

Sindaco Lecce: "A San Cataldo famiglie hanno perso la casa, mai un dramma così"

''Ho abbracciato famiglie che hanno visto la propria casa andare in fiamme. Siamo qui con rabbia e  amarezza perché quello che è accaduto a San Cataldo non è un fenomeno naturale di autocombustione. Questo ha procurato una ferita ma la  rimargineremo''. Così il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, in un messaggio ai concittadini sull'incendio nella frazione marina di San Cataldo. L'incendio è stato ridimensionato ma non è stato ancora spento del tutto. ''Dobbiamo stare uniti - ha aggiunto Salvemini - mai come oggi abbiamo vissuto momenti di vera preoccupazione. Non era mai accaduto. Incendi ce ne sono stati a Lecce ma mai tali da mettere in pericolo le abitazioni. Oggi ci siamo misurati con questo dramma e questa emergenza che non è solo di Lecce, vediamo il mondo che brucia. Siamo dentro questi fenomeni in cui riscaldamento globale e idiozia dell'uomo si saldano''.

Oggi 34 richieste di intervento aereo in tutta Italia

Nella giornata odierna gli equipaggi dei Canadair e degli elicotteri della flotta aerea dello Stato, coordinati dal Dipartimento della Protezione Civile sono stati impegnati dalle prime luci del giorno nelle operazioni di spegnimento dei numerosi incendi boschivi per cui si è reso indispensabile il supporto aereo alle operazioni svolte dalle squadre a terra. Secondo i dati disponibili alle ore 19.00, sono 34 le richieste di concorso aereo ricevute dal Centro Operativo Aereo Unificato del Dipartimento, di cui 14 dalla Sicilia, 12 dalla Calabria, 4 dalla Sardegna, 3 dalla Puglia e una dall'Abruzzo. L'intenso lavoro svolto dai piloti dei mezzi, reso in alcune situazioni particolarmente difficile dalla presenza di venti molto forti, ha permesso di mettere sotto controllo o spegnere, finora, 13 roghi. Le attività di lancio di acqua e liquido ritardante ed estinguente proseguiranno finché le condizioni di luce consentiranno di operare in sicurezza.

Vaste fiamme nella zona Sud di Catanzaro: evacuate abitazioni in via precauzionale

Vasto incendio di vegetazione nel quartiere marinaro zona Sud di Catanzaro. Sul posto, comunicano i vigili del fuoco della Calabria, squadre della sede centrale, distaccamento di Sellia Marina, distaccamenti volontari dei vigili del fuoco di Girifalco e Taverna con supporto di autobotti per rifornimento idrico. Circa 25 unità e 8 mezzi impegnati. In via precauzionale evacuate abitazioni in via Trapani e Via Melito di Porto Salvo.

Forti disagi anche in provincia di Messina

Hanno provocato danni e disagi gli incendi che da ieri stanno devastando il territorio di Messina e della provincia. In città le fiamme hanno colpito le zone di Annunziata, Curcuraci, Faro Superiore, Tono, Castanea e Masse dove è stata riattivata la corrente elettrica. Nella zona di Tono e Casabianca sono state evacuate alcune persone grazie alla Capitaneria di porto di Messina mentre in provincia, la Capitaneria di Porto di Milazzo ha provveduto al trasbordo di bagnanti dai laghetti di Marinello a Portorosa. Nella zona di Taormina - Giardini Naxos, a causa degli incendi è stato necessario evacuare gli ospiti di un agriturismo a Mazzeo. Problemi anche nell'area di servizio "Tindari" dove Il tempestivo intervento dei vigili del fuoco ha scongiurato ulteriori danni, ad Oliveri alcune abitazioni lambite dal fuoco sono state evacuate, mentre la stazione ferroviaria, rimasta chiusa nel pomeriggio, è stata riaperta. Chiusa l'autostrada A20 tra Patti e Falcone in entrambe le direzioni, anche se sono in atto le verifiche per consentire la riapertura di questo tratto con direzione Palermo, mentre si registrano gravi criticità nella tratta autostradale Roccalumera - Taormina, presso il cui svincolo è divampato un rogo. Intanto prosegue l'attività del Centro Coordinamento Soccorsi attivato questa mattina alla prefettura di Messina e presieduto dal Prefetto, Cosima Di Stani, per monitorare i vari roghi in corso nell'intero territorio provinciale e coordinare gli interventi necessari. Nell'intera area metropolitana si sono verificati black out e interruzioni di energia elettrica e fornitura di acqua per la mancata alimentazione delle pompe di sollevamento, i fornitori sono stati sensibilizzati ad intervenire e quasi ovunque la situazione è stata risolta. Nell'emergenza sono impegnate squadre di soccorso composte da circa un centinaio di uomini e 40 mezzi dei vigili del fuoco provenienti anche da fuori regione e provincia, squadre dell'ispettorato ripartimentale foreste, volontari della Protezione Civile Regionale e personale della Croce Rossa Italiana. A supporto sono intervenuti canadair ed elicotteri. L'Esercito ha fornito un'autobotte ed il personale per la bonifica.

Schifani: mano criminale nel rogo del parco di Segesta

"Le fiamme non hanno risparmiato neppure il Parco archeologico di Segesta. Da una prima ricognizione, per fortuna, è stato possibile verificare che non sussistono danni ai siti monumentali: il tempio, il teatro e la casa del Navarca sono rimasti illesi. Ma se, come sembra, il rogo è stato causato da una mano criminale, si tratta di un gesto gravissimo che va condannato con forza perché ha messo a rischio l'incolumità di chi vive nelle zone limitrofe e ha recato un grave danno al nostro inestimabile patrimonio storico-artistico. Mi auguro che si possa risalire al più presto ai responsabili". Così il governatore Renato Schifani.

Verso lo stato di emergenza in 5 regioni

Verso la dichiarazione dello stato di emergenza per Lombardia, Sicilia, Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, colpite dagli eventi estremi di questi giorni, tra nubifragi al Nord ed incendi al Sud. Il ministro della Protezione civile Nello Musumeci - che ha avuto contatti telefonici con i governatori delle regioni interessate - riferirà domani in Consiglio dei ministri sulla situazione. "Si verificherà la sussistenza dei parametri, quindi delle condizioni di calamità e, su  mia proposta, si delibererà l'emergenza", ha detto Musumeci. In attesa di una quantificazione più dettagliata dei danni - si parla di centinaia di milioni di euro -  potrebbe esserci già un primo stanziamento per gli interventi più urgenti. 

La prima a formalizzare la richiesta al Governo è stata la Lombardia. Una stima preliminare per gli eventi avvenuti tra il 2 ed il 21 luglio, ha scritto al Governo il presidente Attilio Fontana, indica oltre 41 milioni di danni, una cifra destinata ad aumentare.  A stretto giro arriverà sul tavolo di Musumeci una richiesta analoga da parte del governatore della Sicilia, Renato Schifani. "Sono in attesa - ha spiegato - della relazione da parte della Protezione civile sugli incendi. Ci sono danni ingenti ancora non quantificabili e numerosi roghi ancora attivi. Confido - ha aggiunto - in un rapido e positivo riscontro da parte del governo nazionale, di modo che si possa cominciare al più presto a pianificare i primi interventi".   

In Veneto è in corso la ricognizione dei danni. La regione è stata "bombardata", ha osservato il presidente, Luca Zaia: "servono ristori economici per i territori del colpiti: è quello che chiederemo allo Stato". Oltre allo stato d'emergenza di Protezione Civile per tutti i danni a cose e persone, ha proseguito Zaia, "avanzeremo la richiesta di stato di calamità per quanto riguarda l'agricoltura: in particolar modo si chiede che si intervenga con fondi per far fronte a questi danni, ma anche con tutta una serie di moratorie e aiuti per le aziende agricole rispetto alle scadenze e alla fiscalità".   

E c'è poi il Friuli Venezia Giulia. "Stiamo firmando lo stato di emergenza, la regione è fortemente colpita. Interverremo per dare riposte rapide ed efficienti. Stiamo scrivendo un emendamento da 50 milioni di euro e sono fiducioso che anche Roma metterà in campo risorse per fronteggiare la situazione. Partiranno, in coordinamento con i Comuni, i sopralluoghi sul territorio per verificare i danni. Il comparto agricolo rischia di essere pesantemente penalizzato".   

Anche il presidente dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ha annunciato già la richiesta dopo i nubifragi di sabato scorso. in modo da "intervenire al più presto e in maniera efficace per ripristinare quanto distrutto e garantire i rimborsi". Dopo l'ingente stanziamento per l'alluvione che ha colpito proprio l'Emilia Romagna a maggio, il Governo dovrà dunque reperire altre risorse. 

Anas: aggiornamento criticità sulla rete in Sicilia

Gli incendi in Sicilia hanno obbligato alla chiusura di alcune arterie stradali. Nel palermitano, afferma l'Anas con un aggiornamento, l'autostrada A19 tra Buonfornello e Scillato rimane chiusa nella sola direzione Catania, mentre è percorribile in direzione Palermo. E' stata riaperta alla circolazione la strada statale 120 "Dell'Etna e delle Madonie", sia a Cerda che in località Madonnuzza. Rimane inoltre chiusa la strada statale 186 "Di Monreale", dal km 19,100 al km 24,200, a Borgetto.  Nel messinese, è stata nuovamente chiusa la strada statale 113dir, tra Mortelle e Acqualadroni,  rimane ancora chiusa la strada statale 185 "Di Sella Mandrazzi" a Taormina ed è stata chiusa, inoltre, la statale 113 "Settentrionale Sicula" ad Oliveri. Infine, la strada statale 114 "Orientale Sicula" è chiusa ad Augusta, all'altezza del km 120.

Fiamme negli scavi di Segesta, "Illesi i beni monumentali"

"Le fiamme divampate ieri sera non hanno risparmiato neppure il Parco archeologico di Segesta. Da una prima ricognizione, per fortuna, è stato possibile verificare che non sussistono danni ai siti monumentali: il tempio, il teatro e la casa del Navarca sono rimasti illesi. Ma se, come sembra, il rogo è stato causato da una mano criminale, si tratta di un gesto gravissimo che va condannato con forza perché ha messo a rischio l'incolumità di chi vive nelle zone limitrofe e ha recato un grave danno al nostro inestimabile patrimonio storico-artistico. Mi auguro che si possa risalire al piu' presto ai responsabili". Cosi' il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, commentando l'incendio che ieri sera ha colpito il Parco archeologico in provincia di Trapani.  Risultano invece completamente distrutti il punto di ristoro, il corpo di guardia e il deposito vicino al tempio, il blocco dei bagni nei pressi dell'antiquarium e la tettoia delle case rupestri. Quasi tutta la staccionata protettiva della strada che conduce al teatro e le recinzioni di sicurezza sono stati ridotti in cenere, cosi' come i cavi elettrici e i corpi illuminanti nei pressi del teatro.

Le Madonie bruciano, tanti roghi e gravi danni

Le Madonie sono strette dall'emergenza degli incendi. Da Petralia Soprana a Gratteri, passando per Isnello e Aliminusa, le fiamme stanno divorando ettari di bosco, stanno devastando la zona di Gibilmanna e minacciano di arrivare fino a Cefalù. Proprio da Cefalù è partito la notte scorsa l'allarme per un fronte di fuoco che, divampato a Pianetti nella zona di Gratteri, si è subito allargato perché spinto e alimentato dal forte vento. I vigili del fuoco, le squadre antincendio della Protezione civile e gli uomini della forestale hanno operato con grande difficoltà. Più volte il sindaco di Cefalù, Daniele Tumminello, ha chiesto alla Prefettura di Palermo l'invio di un canadair ma per l'intera giornata hanno operato sette mezzi aerei, impegnati soprattutto a contenere i fuochi che hanno circondato Palermo e lambito l'aeroporto Falcone e Borsellino. Soltanto nel tardo pomeriggio un Canadair ha cominciato a operare tra Gratteri e Gibilmanna.   

Il fronte partito da Gratteri ha preso due direzioni. In alto ha puntato su Isnello, dove è stato fermato dopo avere creato un'alta colonna di fumo visibile anche da Castelbuono, e in basso si è orientato verso Cefalù unendo le contrade Ferla e Carbonara. "Per tutta la notte e l'intera giornata - ha detto il sindaco Tumminello - in quest'area hanno operato solo le squadre locali che hanno lavorato con gravi difficoltà anche per raggiungere i punti critici dell'incendio". Un altro vasto rogo è divampato in contrada Raffo vicino alle miniere di salgemma di Petralia Soprana. Anche qui il fronte ha preso due direzioni: una verso la contrada Equila e l'altra verso la contrada Peri. Da qui le fiamme sono arrivate fino alla statale 120. Poi si sono allargate verso Gangi. Grave la situazione anche ad Aliminusa, Alimena e Cerda dove le fiamme hanno distrutto il bosco e la montagna sovrastante e si sono avvicinate alle case creando momenti di panico.

Villeggianti evacuati in Salento, fiamme su case e auto

A San Cataldo è in corso una grossa operazione di evacuazione via terra di 50 bagnanti ospiti di lido Ponticelli. Le fiamme si sono estese anche verso la città: operazioni di spegnimento sono in corso all'altezza del poligono di tiro Principe di Piemonte e su una spiaggia di nudisti, per la cui evacuazione sono al lavoro i militari dell'esercito.

Automobilisti bloccati a pochi metri dalle fiamme sull'autostrada Messina-Catania

Incendi: vigili fuoco, cause? Statisticamente 1 su 3 doloso

Sull'origine della raffica di incendi al Sud è presto per fare ipotesi, "sappiamo per un fatto statistico che più o meno un terzo degli incendi è dovuto a cause dolose mentre solo l'uno per cento è per cause puramente naturali": lo ha sottolineato Filippo Micillo, responsabile del coordinamento servizio antincendio boschivo dei Vigili del Fuoco, facendo il punto con l'AGI sull'emergenza dei roghi al Sud e del maltempo estremo al Nord. "La situazione degli incendi vede, al momento, due regioni più problematiche, la Sicilia e la Calabria, dove stiamo operando numerosi interventi anche con i mezzi aerei", spiega Micillo, "la Sicilia, in particolare, è interessata da ieri da un vento secco di scirocco, con questo tipo di vento brucia tutto in fretta".   

I vigili del fuoco devono intervenire per vasti incendi in una parte dell'Italia mentre al Nord si lavora per soccorrere la popolazione colpita da grandine e nubifragi e raffiche di vento. "Ormai sono sempre più frequenti le giornate in cui l'allerta meteo passa dalla pioggia e bufera fino al confine dell'Appennino e al di sotto di questo l'allarme per gli incendi", osserva Micillo. "Il nostro lavoro oggi è concentrato per le problematiche degli incendi in Sicilia e Calabria e, in maniera minore, in Puglia e Sardegna - ha concluso il responsabile del coordinamento servizio anticendio boschivo dei Vigili del Fuoco - mentre al nord siamo al lavoro per il ripristino dei luoghi colpiti dalle bufere, come in Lombardia e Piemonte".

Incendi nel siracusano, sgomberati hotel e abitazioni

Un vasto incendio è in corso a Targia, zona nord di Siracusa, e un altro nel quartiere Epipoli. Le fiamme sono spinte dalle alte temperature e dalle folate divento caldo. Intere zone della città sono isolate per mancanza di energia elettrica. A Epipoli è stata disposta l'evacuazione degli ospiti e del personale di un hotel. Alcune case, nella stessa zona, in via Monte Bianco, sono state minacciate dai roghi. Si è alzata una densa colonna di fumo nero. Momenti di panico quando un incendio ha arrecato danni a una rivendita di auto usate e una pizzeria confinante. Il fuoco ha minacciato anche un distributore di benzina. In azione la polizia municipale, i volontari della Protezione civile, e i vigili del fuoco. In mattinata altri incendi, tra Solarino e Floridia, in un'area a ridosso di un impianto sportivo. Diversi roghi anche attorno alla zona industriale, per ragioni di sicurezza è stata disposta la chiusura temporanea degli svincoli autostradali, tra Siracusa e Catania, verso i comuni limitrofi. Al lavoro squadre della forestale, dei vigili del fuoco e della Protezione civile. Stamani è stata disposta l'evacuazione dell'area commerciale di Città Giardino e delle abitazioni della zona. Sgomberato anche il parco acquatico che si trova in contrada Spalla, nel territorio di Melilli.

Protezione civile Siciliana: Siracusa città più calda con 47,6 gradi

E' Siracusa la città più calda della Sicilia con 47,6 gradi registrati alle 14. Lo segnala il dipartimento regionale della Protezione civile. Ondate di calore si sono registrate anche nell'Oasi del Simeto, con 46,7 gradi, a Motta Sant'Anastasia, con 46,2 gradi, Priolo, nel Siracusano, con 46,1 gradi, a Santo Stefano di Camastra, nel Messinese, con 46 gradi, e sulla strada provinciale 104 di Catania, con 45,7gradi.

Incendi sul Gargano: a Vieste evacuati 2000 turisti

Roghi a Vieste Ansa
Roghi a Vieste

In Calabria ci sono 80 roghi attivi

E' una giornata di vera emergenza in Calabria a causa degli incendi. Secondo quanto riferiscono i vigili del fuoco, al momento nella regione sono circa ottanta i roghi ancora attivi che vedono impegnati tutti i mezzi aerei della flotta antincendio e oltre 360 unità, mentre gli incendi domati nelle ultime 24 ore sono una sessantina. La provincia maggiormente colpita è quella di Reggio Calabria, che ha anche registrato una vittima, un 98enne di Cardeto, nell'Aspromonte, rimasto imprigionato dalle fiamme nella sua abitazione: roghi sono stati censiti sia sulla costa tirrenica del Reggino, tra Bagnara e Scilla, sia sulla costa ionica.

Incendio Palermo: trovati corpi di coppia carbonizzata a Cinisi

I vigili del fuoco hanno ritrovato i corpi carbonizzati di due persone all'interno di un'abitazione a Cinisi, in provincia di Palermo. Potrebbero essere vittime dell'incendio che in queste ore ha interessato la città. Si tratta di un uomo e una donna, di 77 e 75 anni, che vivevamo in un'abitazione non tanto distante dall'aeroporto Falcone Borsellino.

Salvini in contatto con i sindaci per i roghi in Sicilia

Il vicepremier e ministro Matteo Salvini "sta seguendo con particolare attenzione le conseguenze degli incendi che stanno martoriando la Sicilia. In particolare, dopo aver sentito il primo cittadino di Catania Enrico Trantino per la situazione dell'aeroporto etneo, Salvini ha contattato anche il primo cittadino di Palermo Roberto Lagalla esprimendo solidarietà (soprattutto dopo le notizie sulle vittime) e ribadendo massima attenzione. Salvini è in costante contatto, tra gli altri, con il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani".

Brucia anche il Gargano, in fumo diversi ettari

Sono diversi i roghi che si sono sviluppati oggi in provincia di Foggia, rendendo particolarmente critica la situazione dei roghi in Puglia. Ad esempio le fiamme hanno interessato nel primo pomeriggio la contrada Ruggiano a Monte Sant'Angelo. Brucia da un'ora anche la località San Felice, vicino Vieste. Da terra operano complessivamente, con 5 mezzi, sette squadre di Agenzia regionale opere irrigue e forestali (Arif), carabinieri forestali, Protezione civile, vigili del fuoco e volontari. Finora 15 ettari di bosco sono andati in fumo. E' stato richiesto il supporto aereo come anche per Monte. A fuoco da un'ora anche a Lucera, bosco Cimino. Al momento da terra si interviene complessivamente con 4 mezzi, 8 squadre e operatori antiincendio di Arif, Protezione civile,  Cc forestali, Volontari e vigili del fuoco. In fumo per adesso 20  ettari.        

Nel leccese la situazione più critica continua a essere quella di san Cataldo, zona Campo Verde e zona Villaggio Adriatico e dove si è reso necessario evacuare la marina e le abitazioni per consentire che le operazioni di spegnimento si svolgano nella massima sicurezza anche con l'ausilio della flotta aerea.

Incendio a Vieste, duemila persone evacuate da tre hotel

Circa duemila ospiti di tre grandi strutture ricettive di Vieste vengono evacuate in queste ore a causa del vasto incendio divampato a Baia San Felice a Vieste. I turisti stanno lasciando le strutture Residence Gattarella, Hotel Portonovo e Hotel Gargano per andare in una palestra nel centro di Vieste, allestita dal comune affinché possano trascorrere lì la notte "nel caso in cui non possano fare rientro nelle strutture", evidenzia il sindaco Giuseppe Nobiletti. La situazione è complessa perché le fiamme vengono alimentate dal forte vento. In azione anche alcuni canadair. Da terra operano carabinieri forestali, vigili del fuoco e protezione civile. Sul posto anche gli agenti della polizia locale per deviare il traffico.

Palermo. Le fiamme lambiscono l’autostrada

Palermo, canadair in azione sulla discarica di Bellolampo

Canadair in azione sulla discarica di Bellolampo, a Palermo, dove le fiamme sono ancora presenti in più punti. Il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, nelle scorse ore, non aveva nascosto la preoccupazione per le fiamme che lambivano gli impianti di alimentazione dei mezzi e il conseguente rischio per i depositi di carburante.

Linea Fs chiusa nel crotonese per un incendio

La linea ferroviaria Ionica, nel tratto di Crotone, è stata chiusa a causa di un incendio che si è propagato ad una baraccopoli in cui vivono senzatetto sotto al cavalcavia stradale di accesso alla città. Non sono segnalati feriti. Il denso fumo nero che si sprigiona dal materiale usato per la realizzazione delle baracche, infatti, limita a zero la visibilità sulla linea ferroviaria. Per lo stesso motivo è stata chiusa temporaneamente anche la principale strada di accesso alla città che passa proprio sopra la baraccopoli. Le fiamme, tramite le sterpaglie, si sono propagate anche alla vicina ex area industriale interessando alcuni capannoni in disuso. Anche a Crotone, così come in altre province calabresi, sono numerosi gli incendi di vegetazione divampati, alcuni dei quali a ridosso della città.

FDI: "Stato di emergenza in Sicilia"

"Il gruppo dei parlamentari siciliani di Camera e Senato e il gruppo dell'Assemblea Regionale Siciliana di Fratelli d'Italia chiedono al Governo Regionale e Nazionale lo stato di emergenza per la Sicilia, a seguito della situazione drammatica che sta vivendo. L'emergenza incendi e la straordinaria ondata di calore hanno messo in ginocchio l'isola, dove, la chiusura dei due principali aeroporti di Catania e Palermo, uno da oltre una settimana, l'altro per alcune ore, ha di fatto isolato la Regione. Senza trascurare i numerosi disservizi dovuti all'assenza di luce e acqua, che mettono ancor più in difficoltà i cittadini in queste ore". Così in una nota i parlamentari siciliani e i deputati regionali di Fratelli d'Italia, che aggiungono: "Quello che si sta verificando è un danno senza precedenti. Si rischia di tornare ai numeri pre-pandemia, proprio nel periodo di picco dei flussi turistici e del rientro alla terra d'origine di decine di migliaia di persone, con perdite economiche enormi. Tali ragioni impongono la richiesta al Governo Nazionale di dichiarare lo stato di emergenza per la Sicilia e di individuare, come primo atto, i fondi a sostegno delle imprese colpite da questa gravissima situazione e convocare subito un tavolo per affrontare l'emergenza nell'immediato. Subito dopo occorre una riunione interministeriale per individuare le responsabilità, se ve ne fossero, a cominciare da Enel, e prevedere tutti gli interventi per evitare che quanto sta accadendo in questi giorni non si verifichi mai più". 

Anziano di 98 anni muore per un incendio nel reggino. Le fiamme hanno raggiunto la casa di campagna in cui viveva

Roghi anche in Calabria. Un uomo di 98 anni è morto a Cardeto a causa degli incendi che stanno interessando la zona collinare a ridosso di Reggio Calabria. Oltre a Cardeto, i roghi sono a Mosorrofa e a Gallina. L'anziano è rimasto vittima delle fiamme mentre la figlia e il genero sono rimasti lievemente feriti ma si sono stati salvati. Secondo quanto si è appreso, l'anziano, costretto a letto, sarebbe morto per le fiamme che hanno raggiunto l'abitazione in campagna in cui viveva. 

 

Centinaia di evacuati nel Siracusano, "servono Canadair" 

"Abbiamo già evacuato centinaia di persone ma non si riesce ancora a far arrivare un Canadair". Lo afferma il sindaco di Melilli (Siracusa) e deputato regionale del Mpa, Giuseppe Carta, che lancia l'allarme sulla catena di incendi, capace di circondare il centro industriale del Siracusano e che guarda dall'alto gli stabilimenti della zona industriale. Un rogo, secondo le informazioni fornite dal sindaco di Melilli, sta minacciando la raffineria Sonatrach. Al lavoro ci sono le squadre della Forestale, dei vigili del fuoco e della Protezione civile ed in via precauzionale, fanno sapere dalla Forestale, sono stati chiusi temporaneamente gli svincoli della Statale 114. "Abbiamo disposto l'evacuazione dell'area commerciale di Città Giardino ed anche delle abitazioni che insistono in quella zona. Pure un intero quartiere di Villasmundo - aggiunge il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta - dove abitano 500 persone". Evacuato anche il parco acquatico, che si trova in contrada Spalla, nel territorio di Melilli.

Incendi in Sicilia, 86 incendi nel giro di poche ore. Molti roghi sono ancora in corso

Sono 86 gli incendi in Sicilia, secondo i dati della sala operativa dei Vigili del fuoco aggiornati alle 12. Sono 5 ad Agrigento, 4 a Caltanissetta, 12 a Catania, 7 Enna, 17 a Messina, 26 a Palermo, uno a Ragusa, 8 a Siracusa e 6 Trapani. Le situazioni più critiche si registrano nelle provincie di Palermo, Trapani, Catania e Messina. Gli interventi di soccorso sono stati complessivamente 336 e ve ne sono 147 in coda.

Legambiente Sicilia: situazione apocalittica

"Una situazione apocalittica e ancora fuori controllo, con migliaia di ettari in fiamme, case e strutture ricettive a rischio, persone evacuate, aree naturali protette, siti archeologici e demani forestali colpiti duramente dalle fiamme, anche la discarica di Bellolampo interessata dal fuoco con forte rischio diossina, di cui non conosciamo ancora l'esito delle analisi effettuate nell'area, decine e decine di incendi su cui non si riesce ad intervenire per mancanza di mezzi e uomini: questo il (primo) bilancio di una terribile giornata di fuoco, certamente aggravata dalle altissime temperature e dai forti venti di scirocco, ma che è causata innanzi tutto dall'azione dell'uomo e che risulta impossibile da gestire". Lo si legge in una nota di Legambiente Sicilia. "In questo momento di eccezionale gravità per la nostra Regione, in cui stiamo perdendo un inestimabile patrimonio di biodiversità (boschi e vegetazione naturale che costituiscono il grande polmone verde della Sicilia) e stiamo assistendo a gravissimi disagi per la popolazione interessata dagli incendi, che ormai si spingono fino ai centri abitati, chiediamo innanzitutto l'intervento immediato dell'esercito per supportare in tutta la Sicilia le azioni di spegnimento delle fiamme e il presidio dei territori. "Questo non è il momento delle polemiche perché la situazione è davvero grave e gli operatori antincendio sono ancora impegnati con tutte le loro forze e con il loro encomiabile impegno sui luoghi colpiti". "Il livello di allerta incendi era elevato già da alcuni giorni a causa del previsto innalzamento delle temperature, questi fenomeni purtroppo non sono più imprevedibili, ma sono la dimostrazione che la crisi climatica è in atto - afferma il presidente di Legambiente Sicilia Giuseppe Alfieri -. Occorre strutturare per tempo un sistema capace di prevenire e gestire con efficacia gli incendi, potenziando sia le azioni di presidio del territorio, anche con le forze dell'ordine e con l'esercito, che le dotazioni e il personale addetto allo spegnimento, per proteggere sia la vegetazione che le abitazioni e le comunità. Siamo vicini a tutti gli operatori del servizio antincendio (forestali, vigili del fuoco, protezione civile) che in questo momento stanno lottando con mezzi insufficienti e in condizioni proibitive contro questo inferno".

Due forestali ricoverati in centro ustioni di Palermo

Sono due i forestali ricoverati all'ospedale Civico di Palermo nel reparto Grandi Ustioni. Si tratta dell'ispettore della forestale Ciro Cavataio, di 61 anni, di Cinisi che vive a Partinico rimasto vittima di un incidente sul lavoro a Partinico. Ha ustioni nel 40% del corpo di secondo e terzo grado. Il secondo forestale è Rosario Tiversia, di 52 anni, rimasto ustionato a Bagheria nel corso di un incendio questa mattina. Ha ustioni di primo e secondo grado. "Le loro condizioni sono serie e sono tenuti sotto stretta osservazione - dice il primario del centro grandi ustioni del Civico Enzo Guzzetta - Abbiamo fatto di tutto al momento per salvarli. Sono arrivati entrambi in serie condizioni. Nelle prossime 48 ore valuteremo le loro condizioni. Al momento la prognosi è riservata".

Caldo e incendi: Asp Palermo, evitare di stare all'aperto. Alte temperature e fumo potrebbero causare disturbi

L'Asp (azienda sanitaria provinciale) di Palermo, con un avviso alla popolazione, raccomanda di evitare l'esposizione prolungata all'aperto "se non in casi strettamente necessari". Le alte temperature - dice l'Asp - "unitamente alla presenza di fumo generato dai numerosi incendi, potrebbero determinare nella popolazione esposta, con particolare riguardo alle persone più deboli, l'insorgenza di disturbi dell'apparato cardio-circolatorio e respiratorio". Il dipartimento Prevenzione dell'Asp invita a non uscire "nelle more della mitigazione del fenomeno e di acquisire il risultato delle analisi in corso di esecuzione". "L'indicazione - spiega l'Asp palermitana - trova particolare applicazione nei soggetti anziani e fragili ai quali si raccomanda di non uscire di casa se non per motivi eccezionali e possibilmente accompagnati". La nota dell'Asp è stata divulgata dal Comune di Palermo.

Incendi in Sicilia, Lagalla: città avvolta dalle fiamme. Il sindaco del capoluogo siciliano manifesta preoccupazione

"Da ieri sera Palermo è avvolta dalle fiamme. Si tratta di un evento eccezionale che stiamo cercando di gestire con ogni mezzo a nostra disposizione". Lo scrive il sindaco Roberto Lagalla nella sua pagina Facebook. "I vigili del fuoco, da ieri notte, operano al massimo delle loro possibilità - aggiunge - ma il fronte di fuoco è stato particolarmente intenso e stiamo ancora lavorando per domare le fiamme in diversi punti della città. L'Amministrazione è vicina a quanti hanno subito danni in queste ore e invitiamo tutti ad adottare la massima cautela".

Emergenza incendi a Catania, prefetto convoca coordinamento

Dopo il rogo all'aeroporto, i black-out elettrici e la mancanza d'acqua a Catania nell'hinterland è adesso emergenza incendi. Su quest'ultimo fonte il prefetto Maria Carmela Librizzi ha convocato il Centro coordinamento soccorsi che sarà operativo fino alle cessate esigenze.

Rogo in collina, evacuato padiglione ospedale Palermo. Al Cervello, pompieri impegnati a spegnere le fiamme

I vigili del fuoco stanno evacuando il padiglione B dell'ospedale Cervello di Palermo che si trova sotto contrada Inserra, la collina alle porte del capoluogo che brucia da ore. L'aria nella zona è irrespirabile. I pompieri sono impegnati anche nelle operazioni di spegnimento dei roghi che minacciano l'ospedale.

Incendi: chiusi tratto A19 verso Palermo e statali Messinese

L'autostrada A19 è provvisoriamente chiusa tra Villabate e Palermo, in direzione del capoluogo, per la presenza di un incendio. Anche nel Messinese, a causa di incendi, sono state chiuse la strada statale 113dir, dal km 15,500 al km 20,000, in località Acqualadroni, e la strada statale 185 "Di Sella Mandrazzi" dal km 64,600 al km 64,800, a Taormina. Lo riferisce l'Anas.

Nel Catanese evacuato resort lambito da fiamme

Emergenza incendi nel Catanese dove a Carruba di Riposto, tra Acireale e Riposto, un rogo di grosse dimensioni sta lambendo una zona ricca di vegetazione. Ingenti i danni registrati in un grande vivaio della zona, mentre è stata necessaria l'evacuazione, per precauzione, di un noto resort con gli ospiti costretti a lasciare in fretta e furia le loro sistemazioni lambite dalle fiamme. Evacuate anche alcune case rurali della frazione di Mirto, dove i residenti si sono messi in salvo lasciando le proprie abitazioni. Sul posto sono impegnati due squadre dei vigili del fuoco, uomini del corpo forestale, i carabinieri della compagnia di Giarre, la polizia locale di Riposto.

Riparte rogo a Pantelleria, intervento Canadair. Fiamme in contrada Khamma, sul posto corpo forestale regionale

Un Canadair è impegnato nello spegnimento di un incendio di contrada Khamma nell'isola di Pantelleria. Le fiamme stanno interessando la stessa zona che era andata in fiamme ieri. Il rogo è ripartito stamattina e si è reso necessario l'intervento di un aereo antincendio. Sul posto è al lavoro il corpo forestale della Regione Siciliana.

Cocina: situazione fuori controllo, serve aiuto di tutti

“La situazione è andata fuori controllo questa notte, a causa del forte vento da sud che ha fatto propagare gli incendi nella zona di Palermo”. Lo spiega a LaPresse Salvo Cocina, direttore generale del Dipartimento protezione civile Regione Siciliana. “Tutte le colline circostanti la città che sono state colpite da forti incendi - si tratta di colline urbanizzate, con case e villette sparse - ma nella nottata si è riusciti per fortuna a far evacuare le persone. Non abbiamo vittime ma danni alle costruzioni. Il problema è che stamattina si sono levati in volo i Canadair ma non possono operare a causa del vento e delle turbolenze causate dall'incendio stesso”, spiega. “Il dispositivo regionale è mobilitato con i vigili del fuoco, protezione civile e corpo forestale. Però non basta. Per questo la Regione ha chiesto l'intervento delle squadre di vigili del fuoco da fuori dalla Sicilia perché per oggi è prevista una situazione critica con alte temperature e vento”. Rischio di nube tossica? “Si potrebbe avere per l'incendio che ha preso la discarica di Bellolampo, ma la situazione in questo momento è contenuta”, assicura.

A Segesta in fiamme il parco archeologico

Un vasto incendio ha praticamente mandato in fumo l'area del parco archeologico di Segesta, compreso il punto di ristoro e tutte le zone limitrofe, Pispisa, Mango, contrada Margana, Giacaudo, Conca, Scorciagatto. Sono solo alcune delle zone colpite dal devastante incendio che ieri era partito dalla galleria di Segesta e in pochi minuti si è propagato all'interno del parco archeologico e nelle contrade limitrofe. Il tempio dorico stanotte era avvolto dal fuoco. Inutile la corsa contro il tempo degli operai della forestale, protezione civile vigili del fuoco mezzi aerei.

La devastazione lasciata dall'incendio a Segesta (Ansa)
La devastazione lasciata dall'incendio a Segesta

L'assessore Sammartino: tempesta perfetta in Sicilia

"Desidero ringraziare i vigili del fuoco, gli addetti della protezione civile, gli agenti del Corpo forestale e i forestali per lo spirito di sacrificio e il senso del dovere con cui stanno affrontando una delle giornate più difficili degli ultimi decenni per la nostra regione". Lo dice l'assessore regionale all'Agricoltura Luca Sammartino. "Una tempesta perfetta - prosegue - si sta abbattendo sulla Sicilia in questi giorni. Una combinazione di eventi naturali estremi, che purtroppo non possono essere più considerati delle eccezioni, e atti criminali che potrebbero essere stati compiuti dai piromani. Ci sono responsabilità che andranno approfondite anche per i blackout elettrici che hanno messo in ginocchio soprattutto la città e la provincia di Catania. Siamo preoccupati per le conseguenze per la nostra agricoltura. Intanto si superi l'emergenza - sottolinea l'assessore - poi faremo la verifica dei danni. È anche necessario procedere con passo spedito nella ridefinizione di politiche per l'agricoltura incentrate sulla necessità di contrastare i cambiamenti climatici a cui la nostra Regione è più esposta, come i fatti di questi giorni dimostrano, combinando azioni di mitigazione e azioni di adattamento", conclude l'assessore Sammartino.

Salvini: aeroporto di Palermo operativo per partenze dalle 12

"Aggiornamenti sul fuoco a Sud e sull'acqua a Nord: l'aeroporto di Palermo è tornato all'operatività per le partenze e da mezzogiorno per gli arrivi, a Catania si viaggia al 40% e abbiamo convocato una riunione per oggi pomeriggio". Così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, nel corso dell'evento "L'Italia dei Sì. Progetti e Grandi Opere per il Paese". 

Boom di chiamate ai vigili del fuoco, ingolfata la sala operativa

La sala operativa del comando dei Vigili del fuoco di Palermo è ingolfata per l'ingente numero di chiamate in arrivo. Sono 55 gli interventi svolti dalle squadre in azione al momento e 42 quelli effettuati nella notte. In corso altri 110 interventi nelle zone di via Grotte Partanna, Pizzo Sella, via Giafar, e in via Brasa, dove c'è un deposito di carburanti. I vigili stanno cercando di prevenire che le fiamme possano raggiungere il deposito e scongiurare il peggio. In azione un canadair anche nell'area della discarica di Bellolampo per cercare di domare le fiamme. Interventi sono in corso anche nei pressi di San Martino dove sono state evacuate diverse famiglie.

Nel palermitano quasi 200 persone in ospedale per inalazione da fumo

Quasi duecento accessi negli ospedali palermitani a seguito dei roghi divampati sul territorio. Sono 187 gli interventi effettuati dalla mezzanotte a questa mattina.     Nessun ferito grave, i soccorsi hanno riguardato prevalentemente casi di inalazione da fumo.

Protezione civile Sicilia: a Palermo situazione gravissima

"La situazione a Palermo è molto grave. Gli incendi interessano tutte le colline attorno alla città. I roghi sono alimentati dal vento. Un ulteriore problema è rappresentato dal fatto che c'è una forte turbolenza, provocata anche dal calore, che impedisce ai mezzi aerei di levarsi in volo e intervenire dall'alto in certe aree". Lo ha detto a RaiNews 24 il responsabile della Protezione Civile siciliana, Salvo Cocina. "Ci sono molti evacuati in città ma anche a Monreale ed Altofonte. Alcune case sono state sgomberate per precauzione, per altre c'erano rischi concretissimi. Per fortuna non ci sono feriti. Al momento - aggiunge Cocina - sono possibili solo interventi da terra e i vigili del fuco da ore hanno raddoppiato i turni. Tutta l'isola è in emergenza, quindi sottrarre forze da alcune zone per dirottarle ad altre non è facile".

Coldiretti Sicilia: “E' una catastrofe senza precedenti”

"Una catastrofe senza precedenti con un danno ambientale incalcolabile. Non è più possibile affrontare la criminalità, condizioni meteorologiche estreme e la destrutturazione del sistema antincendio in questo modo. A ciò si associa un'evidente follia dei piromani che minaccia tutti". Lo afferma Coldiretti Sicilia, che sta monitorando in tutta l'Isola una situazione tragica con migliaia di ettari bruciati, polmoni verdi distrutti, case rovinate, produzioni danneggiate. "Un calcolo che già ammonta a vari milioni di euro ma che di fatto non è quantificabile anche per le evidenti conseguenze che tutta la Regione avrà. Ci vorranno almeno 15 anni per ricostruire i boschi bruciati con danni all'ambiente, all'economia, al lavoro e al turismo - conclude Coldiretti Sicilia - con effetti devastanti dal punto di vista ambientale dovuti alla perdita di biodiversità". 

Riapre l'aeroporto di Palermo, voli limitati in partenza

L'aeroporto di Palermo ha riaperto: al momento saranno consentiti solo un numero limitato di voli in partenza. Per gli arrivi, è in corso il monitoraggio delle condizioni meteo. Così si legge sull'account social dello scalo palermitano.

Il primo aereo autorizzato al decollo è il volo AZ1768 per Milano Linate che doveva partire alle 6:00 e che ha già cominciato le operazioni di imbarco. A causa della chiusura dello scalo sono stati cancellati fino adora 24 voli sui 233 che erano programmati per oggi, venti dei quali presi in carico dall'aeroporto di Catania dopo l'incendio del 16 luglio scorso; altri 4 sono stati dirottati sullo scalo di Trapani Birgi.   Al momento si stanno monitorando costantemente le condizioni meteo per decidere se autorizzare anche l'atterraggio dei voli in arrivo.

Musumeci: "La giornata più complicata degli ultimi 10 anni"

"Stiamo vivendo in Italia una delle giornate più complicate degli ultimi decenni: nubifragi, tornadi, grandine-gigante al Nord; caldo torrido e incendi devastanti nel Centro-Sud. Mentre piangiamo le tre vittime di queste ventiquattr'ore, sento di dovere ringraziare i Vigili del fuoco, i dirigenti e volontari di Protezione civile, le Forze dell'ordine, gli operai forestali e tutti coloro che sono in queste ore mobilitati nelle trincee più difficili. Lo sconvolgimento climatico impone a tutti noi un cambio di passo, senza alibi per alcuno. Ma oggi occupiamoci di contenere i danni. E sono tanti!". Lo afferma il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare Nello Musumeci

Palermo, divampa un rogo in un vivaio. Le urla della gente, i vigili del fuoco a lavoro

Salvini: emergenza incendi, riunione nel pomeriggio. “Spero che l’aeroporto di Palermo possa tornare operativo in mattinata”

"E' da stanotte che siamo in contatto con i vigili del fuoco, con i sindaci, con i governatori. C'è il problema fuoco in Sicilia, con l'aeroporto di Palermo che spero possa tornare operativo nell'arco della mattinata, con l'aeroporto di Catania che viaggia al 40%. Ho convocato una riunione oggi pomeriggio per accelerare il ritorno alla normalità". Lo ha affermato il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, a margine dell'evento 'L'Italia dei sì. Progetti e grandi opere'. 

Il sindaco di Palermo: "Stiamo operando con ogni mezzo a disposizione"

"Da ieri sera Palermo è avvolta dalle fiamme, si tratta di un evento eccezionale che stiamo cercando di gestire con ogni mezzo a nostra disposizione. I Vigili del fuoco da ieri notte operano al massimo delle loro possibilità ma il fronte di fuoco è stato particolarmente intenso e stiamo ancora lavorando per domare le fiamme in diversi punti della città. L'Amministrazione è vicina a quanti hanno subito danni in queste ore e invitiamo tutti ad adottare la massima cautela". Lo scrive sui social il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.

Palermo, roghi in aeroporto: l'erba intorno alle piste è annerita

Incendio nella discarica di Palermo non ancora spento

"Non è stato interrotto lo smaltimento dei rifiuti nella discarica di Bellolampo di Palermo. Gli autocompattatori in fila hanno continuato a scaricare la spazzatura nonostante l'incendio che continua a minacciare una delle vasche, la quarta. Gli operai da ieri pomeriggio hanno continuato a gettare quintali di terra per spegnere i focolai e arginare le fiamme che hanno minacciato l'impianto". E' quanto fa sapere la Rap, la società che gestisce la raccolta dei rifiuti a Palermo. Questa mattina dovrebbe arrivare un Canadair per potere raffreddare la zona dell'incendio e l'impianto dove ci sono ancora piccoli focolai. "Stiamo gestendo una situazione critica sperando che nelle prossime ore grazie ai mezzi aerei la situazione possa tornare alla normalità - aggiungono dall'azienda - Grazie ai nostri operai abbiamo fronteggiato un'emergenza che poteva creare problemi nella raccolta". 

55 roghi ancora in atto, canadair bloccati da scirocco

Le fiamme sono divampate per tutta la notte in tutte le province della Sicilia. Sono 55 gli incendi ancora in atto nell'Isola. Il forte vento di scirocco rende impossibile a canadair ed elicotteri operare. In volo soltanto un Canadair impegnato a contrastare le fiamme nella zona di Altofonte. In azione ci sono soltanto i mezzi di terra. La situazione più grave resta sempre quella delle zone attorno a Palermo, dove sono giunte anche squadre di volontari dalle province di Agrigento ed Enna. Nella notte sono state evacuate abitazioni a San Martino, Monreale, Altofonte, Boccadifalco, Mondello e Pizzo Sella, Poggio Ridente, a Inserra, Raffo Rosso, a Capaci e nella zona attorno all’aeroporto di Punta Raisi. Situazione critica anche nel Trapanese, a San Vito lo Capo, nel Messinese e a Enna. Lo rende noto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani

Schifani: in Sicilia in arrivo vigili fuoco da altre regioni

"La situazione in tutta la Sicilia è ancora difficilissima anche per le condizioni meteo che stanno complicando ulteriormente il lavoro di chi deve contrastare le fiamme. Sono stato per tutta la notte in costante contatto con il Corpo forestale, con la Protezione civile, con i Vigili del fuoco e la Prefettura per avere aggiornamenti in tempo reale. Dal capo dipartimento nazionale dei Vigili del fuoco, il prefetto Laura Lega, ho ottenuto l'impegno a far giungere in Sicilia ulteriori squadre provenienti da altre regioni in quanto quelle in servizio in Sicilia sono già tutte impegnate nei vari fronti di fuoco che interessano tutto il territorio. Sono vicino agli uomini che in questo momento, con grande dedizione e coraggio, stanno contrastando le fiamme, e voglio esprimere loro la gratitudine mia e di tutti i siciliani. Il mio pensiero va anche alle famiglie che hanno dovuto lasciare le loro case perché messe a rischio dai roghi. Attendo con apprensione aggiornamenti sulle condizioni di salute dell'operaio forestale che ieri si è gravemente ustionato e che è attualmente ricoverato in terapia intensiva". Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che sta seguendo da vicino l'evolversi dell'emergenza incendi che sta interessando tutta l'Isola e che ha espresso il suo cordoglio per la donna morta perché i soccorsi non sono riusciti a raggiungerla a causa degli incendi che bloccavano l'accesso alla sua casa nella zona di San Martino delle Scale.

Chiusa l'autostrada Palermo-Mazara del Vallo

L'autostrada Palermo-Mazara del Vallo è chiusa per gli incendi. In direzione Mazara l'uscita obbligatoria è a Tommaso Natale, mentre in direzione Palermo uscita obbligatoria a Capaci. In tutte e due le direzioni si sono formate lunghissime code di veicoli.

Un gruppo di 15 turisti soccorso a San Vito Lo Capo

Un gruppo di 15 turisti è stato messo in salvo a San Vito Lo Capo, nel Trapanese, dal Soccorso alpino siciliano e dall'Aeronautica Militare. Allertata dalla Capitaneria di porto di Trapani, che stava evacuando via mare i villeggianti di Calampiso ma che aveva perso i contatti con un gruppo nella zona di Tonnara del Secco, la squadra di soccorso ha raggiunto l'aeroporto militare di Trapani Birgi per essere imbarcati su un elicottero. Raggiunta la zona dell'intervento, nonostante le altissime temperature e le fiamme che minacciavano di allargarsi, il velivolo ha sorvolato la costa in cerca del gruppo formato da 5 uomini, 5 donne e 5 bambini. Li hanno individuati a qualche centinaio di metri dalla costa. A quel punto, vista la situazione di estremo pericolo che ne impediva il recupero, l'elicottero è atterrato in uno spiazzo libero. Sono sbarcati i due tecnici del Soccorso alpino e un elisoccorritore dell'Aeronautica militare, hanno raggiunto i turisti, li hanno rifocillati e accompagnati a piedi fino alla costa, per essere messi in salvo dai mezzi della capitaneria. 

Evacuate oltre 1.500 persone nel palermitano

Oltre 1.500 persone sono state evacuate nelle ultime ore nel palermitano. Circa 700 nella zona di Altofonte, nei pressi di Palermo. Altre a San Martino delle Scale, e anche Pizzo Sella a Mondello. L'evacuazione è stata gestita dalla Protezione civile. "Ma alcune famiglie hanno già fatto ritorno a casa", spiega il direttore della Protezione civile Sicilia Salvo Cocina.

I roghi bloccano pompieri nel palermitano: morta un' anziana

Una donna di 88 anni, Rita Gaetana Pillitteri, in precarie condizioni di salute è morta nel Palermitano perché i sanitari del 118, a causa degli incendi, non sono riusciti ad arrivare a prestarle soccorso. L'anziana ieri aveva la febbre alta, ma gli operatori, per il grosso rogo divampato nella zona di San Martino delle Scale, non sono riusciti a raggiungere la sua abitazione. "Non abbiamo mai visto nulla di simile a San Martino delle Scale- racconta un residente - eravamo accerchiati dal fuoco da Bellolampo e da Palermo. Non potevamo andare da nessuna parte. Abbiamo trascorso la notte in piazza. Sono state ore terribili". 

Roghi nel Trapanese, il sindaco: “Svegliate i parenti, fateli andare via”

"Chi ha parenti che possono dormire in quelle zone, li chiami per telefono e li svegli per evacuare". Si è affidato ai social il sindaco di Calatafimi-Segesta Francesco Gruppuso per diramare la notte scorsa il messaggio d'allerta dopo la decisione di evacuare le aree a ridosso del fuoco che avanzava in diverse zone del comune del Trapanese. Le contrade colpite sono Giacaudo, Conche, Mango Kaggera, Pispisa, Segesta, Rocche, Scorciagatto. "Con la protezione civile siamo in giro in tutte le contrade – ha scritto il sindaco - non ci sono vigili del fuoco disponibili perché impegnati ovunque in tutta la provincia". 

Palermo, cittadini invitati a non raggiungere aeroporto

La società che gestisce l'aeroporto di Palermo fa sapere che "la circolazione è ancora sospesa tra la stazione di Palermo Notarbartolo e Punta Raisi". I treni regionali potrebbero subire ritardi o cancellazioni. Ad ogni modo "per ragioni di sicurezza si consiglia ai cittadini di non raggiungere l'aeroporto", scrive nei suoi canali social la società che gestisce l'aeroporto di Palermo.

Fiamme lambiscono A-29, chiusi tre svincoli

Gli incendi che da ore devastano il palermitano hanno lambito l'autostrada Palermo-Mazara Del Vallo. Sono stati chiusi gli svincoli di Villagrazia Carini e Cinisi.

Fiamme minacciano l’ospedale Cervello a Palermo

Gli incendi che da ore bruciano contrada Inserra a Palermo stanno minacciando l'ospedale Cervello. I vigili del fuoco sono impegnati dalla notte scorsa nelle operazioni di spegnimento. Lo conferma la Protezione civile. Al momento non è stata dispostal'evacuazione dell'ospedale. La situazione sarebbe sotto controllo e l'attività ospedaliera sta continuando.

Le fiamme circondano lo scalo di Palermo: il grande incendio fa paura

Chiusi molti svincoli sull'autostrada A29 Palermo-Mazara del Vallo

A causa degli incendi scoppiati nella notte nel palermitano e nel trapanese sono stati chiusi molti svincoli lungo l'autostrada A29 Palermo- Mazara del Vallo.

Chiuso fino alle 11 l’aeroporto di Palermo, “Non raggiungete lo scalo”

 A causa deli incendi che da ieri hanno colpito il palermitano l'aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo ha annunciato la chiusura fino alle ore 11. "I voli programmati subiranno cancellazioni e ritardi. A breve vi aggiorneremo sullo stato dei voli", si legge sul profilo social dello scalo. "Per ragioni di sicurezza si consiglia di non raggiungere l'aeroporto. Su indicazioni della Polaria, al momento i passeggeri non accederanno nelle sale imbarchi".

Notte di paura nel palermitano, abitazioni evacuate

Notte di paura nel palermitano dove diverse abitazioni sono state evacuate a causa degli incendi che da 24 ore hanno colpito diverse zone. Da ieri sera il fuoco ha colpito il monte Inserra a Palermo, che sovrasta i quartieri Tommaso Natale e San Lorenzo. Il fuoco è alimentato dal forte vento di scirocco che soffia da ieri.       Incendio anche a Monte Gallo, così come nel quartiere Cruillas, a ridosso dell'ospedale Cervello. I vigili del fuoco sono ininterrottamente al lavoro da ieri. Intorno alle sette si leveranno in cielo anche i canadair, vento permettendo.

Schifani: "Attenzione altissima, oggi prevista massima allerta caldo"

Brucia la montagna sopra  Mondello. Le fiamme sul costone sono partite nel pomeriggio, in una  giornata che è stata drammatica per la Sicilia, devastata da 43 roghi  che, alimentati dal vento di scirocco e dalle temperature altissime, "hanno bruciato ettari di macchia mediterranea, soprattutto fra  Palermo e Catania", ha detto il governatore Renato Schifani, spiegando che "l'attenzione rimane altissima tenuto conto che per oggi l'ondata di calore prevista è massima nelle tre città metropolitane e che il rischio incendi sarà 'alto' nelle aree di Palermo, Trapani,  Enna, Messina Catania e Siracusa". Schifani ha anche invitato i  siciliani "ad allontanarsi prontamente dalle aree di pericolo in caso  di incendio e ad allertare immediatamente i vigili del fuoco". A quanto riferito dalla Regione interessate dalle fiamme, nel  Palermitano, sono le località di Monreale, San Martino delle Scale,  Piana degli albanesi, la stazione ferroviaria di Fiumetorto, la quarta discarica di Bellolampo, Pizzosella e, ancora, Belmonte Mezzagno,  Cefalù, Aliminusa, Terrasini e Termini Imerese. Roghi anche a Siracusa, Melilli, Portopalo, Augusta, Lentini e, nella provincia di Catania, a Mineo, Mascali, Pedara, Motta Sant'Anastasia, Ramacca, San Michele di Ganzaria e Aci Castello.

Melilli, il suono delle cicale e dei canadair in azione: l'inquietante scenario intorno all'incendio

Ieri a Palermo circa 60 interventi, impegnate 15 squadre

Sono circa 60 gli interventi svolti ieri a Palermo con 15 squadre del comando provinciale e due squadre in supporto provenienti dai comandi di Messina e Agrigento. Le zone colpite dagli incendi hanno interessato l'intera provincia da Alimenusa, Gangi, Blufi, Misilmeri, Cefalù Bolognetta, Santa Flavia, Villabate, Partinico, san Cipirrello, Corleone. Le maggiori criticità sono tuttavia registrate nel territorio di Monreale dove le squadre sono impegnate dalle prime ore di questa notte. In alcuni casi si è reso necessario l'evacuazione di alcune abitazioni lambite dalle fiamme mentre altre sono state coinvolte interamente. Ulteriore criticità che si è verificata nel primo pomeriggio è l'incendio presso la discarica di Bellolampo che ha interessato la quarta vasca e l'incendio nell'area di San Martino delle Scale (Piano Geli). In tali zone l'incendio (Monreale e Bellolampo) è ancora in atto. 

Il volo del Canadair sopra il Monte Gallo: le fiamme vicino a Mondello, la spiaggia di Palermo

Sicilia in fiamme tra roghi e alte temperature

La giornata di ieri ha fatto segnalare più di 40 roghi, alimentati dal forte caldo di queste ore: a Priolo, nel Siracusano, alle 15 si sono registrati 47,6°, pareggiando la temperatura di Catania, un record per la città. Ma anche a Palermo l'Osservatorio astronomico ha registrato il record di calura, con 46,4° (superando il picco di 44,8° del 1999).