I funerali di Michela Murgia, migliaia in piazza del Popolo

La scrittrice è morta il 10 agosto a Roma all'età di 51 anni, era affetta da carcinoma renale al quarto stadio. Le esequie si sono svolte nella Basilica romana di Santa Maria in Montesanto, la Chiesa degli Artisti
I funerali di Michela Murgia, migliaia in piazza del Popolo
Ansa
I funerali di Michela Murgia nella Chiesa degli Artisti, Roma

L'uscita del feretro portato dai familiari e da Saviano, la folla canta "Bella Ciao"

Il discorso integrale di Roberto Saviano: "Per Michela la condivisione era tutto

La bara è uscita tra applausi, a portarla la famiglia e Saviano

All'uscita dalla chiesa degli Artisti a Roma, la bara, portata a spalla da alcuni componenti della famiglia e dall'amico Roberto Saviano, è stata accolta da un lunghissimo applauso da parte delle persone che hanno atteso per ore sotto il sole. La piazza e le persone rimaste all'interno della chiesa hanno intonato ancora una volta l'inno partigiano 'Bella Ciao'. 

L'intervento più applaudito è quello di Chiara Valerio

La scrittrice Chiara Valeria, grande amica di Murgia, l'ha ricordata con commozione e ironia parlando di lei al futuro. Tra lacrime e risate, lunghi applausi durante e alla fine del suo discorso.

I funerali di Michela Murgia nella Chiesa degli Artisti, Roma Ansa
I funerali di Michela Murgia nella Chiesa degli Artisti, Roma

Lella Costa commossa e sempre ironica: "Intelligenza incredibile, concentrata tutta in una sola persona è anche un po' un'ingiustizia"

Anche l'autrice e attrice Lella Costa ha parlato durante le esequie, era molto amica di Michela Murgia.

Roberto Saviano ha letto un testo: "Il conforto per Michela non era edulcorare il dolore, ma indicare un sentiero per la felicità"

"Sono le parole più difficili della mia vita. Michela voleva che che questa giornata fosse per tutti. Vedendo quanta gente e quanto amore c'è in questa chiesa non posso darle torto". Così Roberto Saviano: "La scrittura - ha aggiunto - per Michela era una grande fatica. Anche se batteva velocemente i tasti e sembrava che suonasse. La condivisione è il senso di tutto. Quando qualcosa non andava diceva 'non stare solo, vieni qua. Riconoscere le differenze è il primo atto per non stare soli. Ha protetto tutti fino alla fine. Anche negli ultimi dolorosissimi momenti. Io e Michela ci siamo conosciuti e uniti non per quello che abbiamo fatto, ma per quello che ci hanno fatto. Michela per anni è stata bersaglio e ha nascosto questo enorme dolore dentro di sé. A farle più male non sono stati gli odiatori mediatici ma quanti avevano un piede dentro e uno fuori, chi non prendeva posizione", ha concluso. 

Roberto Saviano ai funerali di Michela Murgia nella Chiesa degli Artisti, Roma Ansa
Roberto Saviano ai funerali di Michela Murgia nella Chiesa degli Artisti, Roma

Carciofi e peperoncini, come voleva lei

I funerali di Michela Murgia nella Chiesa degli Artisti, Roma Ansa
I funerali di Michela Murgia nella Chiesa degli Artisti, Roma

Bandiere dell'Associazione Nazionale dei Partigiani in piazza del Popolo: "E' stata una partigiana"

''Siamo qui per salutare Michela Murgia e testimoniare l'impegno che ha avuto: è stata una partigiana, sempre  e comunque libera. Anche l'ultimo periodo più doloroso lo ha reso  politico, condividendo con la comunità e lottando, fino all'ultimo''.  Lo dicono i membri della delegazione dell'Anpi presenti  al funerale. Attendono il  feretro sul quale apporranno il tradizionale fazzoletto triangolare  dell'Anpi sventolando le loro bandiere ed esponendo il Tricolore  accanto al carro funebre.

I funerali di Michela Murgia nella Chiesa degli Artisti, Roma Ansa
I funerali di Michela Murgia nella Chiesa degli Artisti, Roma

Il libro delle condoglianze

I funerali di Michela Murgia nella Chiesa degli Artisti, Roma Federico Mello, Giornale Radio Rai
I funerali di Michela Murgia nella Chiesa degli Artisti, Roma

Momenti di tensione per le grida di un passante

Fuori dalla chiesa, mentre si svolgono i funerali qualcuno grida "comunisti di m…". La folla rumoreggiando si è diretta dove arrivavano le grida, la polizia locale è intervenuta e la situazione di allerta è rientrata.

Le porte della chiesa si sono aperte alle 15

I funerali di Michela Murgia nella Chiesa degli Artisti, Roma Ansa
I funerali di Michela Murgia nella Chiesa degli Artisti, Roma

Tra i presenti anche Elly Schlein, Francesca Pascale e Paola Turci

Oltre a tutta la famiglia 'queer' della scrittrice, sono presenti, tra gli altri, la segretaria del PD Elly Schlein e Francesca Pascale con la compagna Paola Turci. Rispettando le volontà della scrittrice, non sono presenti fiori in chiesa tranne il copribara con peperoncini e fiori selvatici. Anche la corona di fiori del Comune di Roma e quelle di altre autorità sono rimaste fuori dalla chiesa. La funzione si è aperta con la lettura del messaggio di monsignor Zuppi.

Alle 15.25 sono cominciate le esequie

I funerali di Michela Murgia nella Chiesa degli Artisti, Roma Ansa
I funerali di Michela Murgia nella Chiesa degli Artisti, Roma

10 minuti di applausi all'arrivo del feretro (Video)

Niente fiori in Chiesa per volere della scrittrice. Sulla bara peperoncini e carciofi

In chiesa non ci sono fiori, secondo quanto disposto dalla stessa scrittrice, tanto che è stato rimandato indietro anche la corona di fiori del Comune di Roma. Secondo quanto appreso da LaPresse da fonti della famiglia, Murgia non voleva fiori recisi in chiesa. Tutti i cuscini di fiori mandati da diverse autorità, dal sindaco al Comune, sono rimasti fuori sul sagrato. La chiesa è piena mentre sul sagrato sono affollate centinaia di persone.

I funerali di Michela Murgia nella Chiesa degli Artisti, Roma Ansa
I funerali di Michela Murgia nella Chiesa degli Artisti, Roma

I funerali alle 15.30 a Roma

I funerali della scrittrice Michela Murgia, scomparsa giovedì a 51 anni, si terranno alle 15.30 di oggi, nella Basilica di Santa Maria in Montesanto a Roma, la chiesa degli artisti. Celebrerà la funzione don Walter Insero, professore associato alla Pontificia università gregoriana e Cappellano presso la Rai dal 2004. Il sacerdote ha recentemente officiato anche i funerali di Gina Lollobrigida, Gigi Proietti, Andrea Purgatori, Maurizio Costanzo e, in passato, anche di Fabrizio Frizzi.

Su Rai1 e su Rai3 l'omaggio a Michela Murgia

Questa sera, in ricordo di Michela Murgia, Rai3, alle 20.15,  trasmetterà una puntata di "Quante storie" in cui la scrittrice parla del suo ultimo  romanzo pubblicato, ''Tre ciotole" e della sua malattia. Su Rai1, alle 02.05, andrà  invece in onda la puntata di Sottovoce: “Michela Murgia”.

A breve un inedito sulla genitorialità

"Michela ha scritto fino all'ultimo giorno della sua vita. Aveva un libro da consegnare e lo haconsegnato prima di morire. Un libro toccante, sulla famiglia. Doveva essere solo sulla Gpa (gestazione per altri, ndr) ed è diventato un libro più profondo sul senso della genitorialità e parentela. Credo che uscirà a breve per Rizzoli". Lo dice all'ANSA Alessandro Giammei, curatore dell'opera di Michela Murgia e membro della famiglia.   

"C'è anche un ricco patrimonio di file scritti in molti anni, molti racconti dispersi e pagine inedite", aggiunge Giammei.

Il ricordo del sindaco di Cabras. In paese vivono madre, fratello e una zia

Una comunità, quella di Cabras, che si stringe intorno alla madre, al fratello e alla zia che ancora vivono nel paese in provincia di Oristano. Un legame, quello tra Michele Murgia e le sue radici, che non si è mai spezzato anche dopo il successo e il trasferimento nella penisola.   

"Michela non c'è più. Sentiremo subito la sua assenza, una grande perdita per tutti - scrive il sindaco Andrea Abis sui social - Michela era mia coetanea, stessa scuola, stessi ambienti, figli dello stesso tempo storico. Michela era una mente fervida, una intelligenza spiccata, colta, di forte personalità, schietta, coraggiosa, sempre schierata in modo chiaro, avvolgente, anticonformista. Non poteva che essere anche divisiva, di contrasto, ma è proprio grazie a queste figure chela società si mette in discussione, cambia, si evolve, migliora. Cabras ha dato i natali e cresciuto una grande donna che lascerà un segno nella società del nostro tempo".   

Proprio a Cabras Michela Murgia muove i primi passi nel mondo sociale del volontariato come protagonista delle attività dell'Azione Cattolica locale. Contemporaneamente gli studi a Oristano, al Lorenzo Mossa. Poi l'Istituto di studi religiosi dell'Arcidiocesi cattolica, sempre a Oristano, per studiare teologia. E per sei anni ha insegnato religione nelle scuole medie e superiori della città di Eleonora. Ha fatto la portiera in un hotel, anche di notte. Poi, dal 2007, il suo vero lavoro è stato quello di scrittrice.

Loredana Bertè: "Eri straordinaria, la tua eredità non andrà persa"

Avvenire: un cristianesimo accogliente e inclusivo

Avvenire ricorda Michela Murgia e inparticolare il suo penultimo libro, "God Save the Queer. Catechismo femminista", che è "il vero testamento, morale espirituale, di Michela Murgia. 'Queer' è tutto ciò che non è conforme, che non si identifica nei percorsi fissati una volta per tutte, uguali per tutti. È un libro che, a dispetto di un titolo che potrebbe irritare qualcuno, si rivela molto sincero (Murgia racconta di se stessa e della propria formazione cattolica) e molto rispettoso della dimensione religiosa".    

Il giornale dei vescovi ricorda che il cristianesimo per lascrittrice "non è la religione dell' 'aut-aut' (o questo oquello), bensì dell' 'et-et', che tiene insieme elementi opposti(tali almeno nella 'doxa', l'opinione comune): Dio è uno etrino, Cristo è vero Dio e vero uomo, Maria è vergine e madre...e potremmo continuare. Un credo, insomma, che fa dell'apertura,dell'accoglienza e dell'inclusività (soprattutto di chi sta aimargini o alle 'periferie', fisiche ed esistenziale) la propriacifra distintiva".   

"Come papa Francesco non si stanca mai di ripetere aproposito della sua idea di Chiesa. Un'idea di fondo che, purcon accenti diversi, anche Michela Murgia sosteneva: coninquietudine, ma anche con grande trasparenza", sottolinea ilquotidiano della Cei.   Parlando del romanzo 'Accabadora', invece, il giornaleevidenzia che "rimane però problematica un'idea sottintesa alromanzo, cioè quella della dimensione 'pietosa' e 'umana'dell'eutanasia".

Dacia Maraini: "Da lei una coraggiosa sfida per una 'nuova' famiglia"

"Michela era una donna straordinaria per coraggio, determinazione e intelligenza. Mai fanatica, mai dottrinaria. Era sempre sorridente e questo dimostra un buon atteggiamento verso la vita anche quando ci si trova al passaggio con la morte". Lo dice all'AGI Dacia Maraini.  "La nostra coraggiosa Michela - sottolinea - ha inventato un nuovo tipo di famiglia non basato sul sangue ma sulle affinita' e la scelta. Ci ha lanciato una grande sfida. Dovremo discutere di questa sua gioiosa proposta".    

Michela Murgia era tante cose, scrittrice, attivista, drammaturga, femminista... "Certo che era femminista - aggiunge ancora Maraini - e di femminismo ci sarebbe bisogno ancora. Ma soprattutto, mi preme tornare a sottolineare l'importanza di questa sua ultima sfida, quella sulla famiglia. Abbiamo assistito in queste ultime ore, al caso di un matrimonio fatto saltare per un presunto tradimento, davanti agli invitati, con tanto di filmato poi distribuito attraverso i canali social in modo che la vicenda fosse resa pubblica. Assistiamo a continui omicidi di donne in famiglia, e non solo di donne. Ecco, allora è evidente che qualcosa va rivisto. E Michela Murgia ha lanciato la sua proposta. E condivisibile o meno, è comunque un segnale che invita alla riflettere. Quale sia la soluzione contro la violenza che circonda la famiglia non lo so, ma è vero che il tema ci riguarda tutti".

La famiglia, spiega ancora Maraini, "va rinnovata. E Michela ci ha fatto vedere che non esistono solo i legami di sangue, ma le affinita'. Sull'amore poi, non si comanda. E non è detto che due che si amano debbano per forza sposarsi".    

 

Fondazione Campiello: "Tra le voci più significative della letteratura italiana contemporanea"

La Fondazione Il Campiello ricorda con commozione Michela Murgia, che vinse il Premio Campiello nel 2010 con il romanzo “Accabadora” (Einaudi). “Michela era e resterà una delle voci più significative della letteratura italiana contemporanea, e molto di più” si legge in una nota, in cui si parla di “una donna resiliente, di un talento raro, capace di fare della parola lo strumento più prezioso ed efficace. È stato un vero onore averla avuta con noi, per un breve tratto della sua vita così coraggiosa e piena. Grazie Michela, per la tua scrittura, la tua forza e i tuoi sorrisi”.

Il cordoglio del presidente del Consiglio Meloni

“Voglio esprimere sincere condoglianze alla famiglia e agli amici della scrittrice Michela Murgia. Era una donna che combatteva per difendere le sue idee, seppur notoriamente diverse dalle mie, e di questo ho grande rispetto”, scrive su Twitter Giorgia Meloni.
 

Vendola: "Addio, è così triste concepire la tua morte"

“Addio Michela. L'avevi annunciato al mondo che la fine era incombente. A me lo avevi detto passeggiando per Trastevere, in un pomeriggio in cui ci siamo fatti mille confidenze. L'avevi detto che andavi via da questo mondo. Eppure è così difficile pensarti immersa nel silenzio, per ora e per sempre, tu che eri una sacerdotessa della parola.  Lo scrive su Facebook Nichi Vendola. Ed è così triste concepire la tua morte, - prosegue l'esponente di Sinistra Italiana - cioè l'assenza del tuo corpo e dei tuoi occhi, la perdita della tua voce, dei tuoi pensieri e delle tue invenzioni: perché tu hai riempito di bellezza e di intelligenza la tua e la nostra vita. Sei stata l'annuncio più vitale e allegro e ribelle della rivoluzione queer e l'oppositrice intransigente del fascismo comunque camuffato. Sei stata una ispirazione radicale, per me e per tanti, un esempio di libertà, di autonomia intellettuale, di limpidezza morale.  Per me, lo dico col cuore spezzato, sei stata una protezione, una consolazione, un nutrimento. Cara Michela, piango per te che voli via - conclude Vendola - e per noi che restiamo”. 

Conte: "Una voce libera"

“Michela Murgia è stata una voce libera fino alla fine, un esempio di coraggio anche nella malattia. Il nostro cordoglio a tutti coloro che l'hanno amata”.
È quanto scrive su Fb il leader del M5S Giuseppe Conte in ricordo della scrittrice scomparsa.

Fratoianni: "Ti ho voluto bene"

“Ciao Michela. Ti ho voluto bene. Grazie di tutto. Che la terra ti sia lieve” è il saluto del segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell'Alleanza Verdi Sinistra, postando una foto di Michela Murgia testimonial di Mediterranea alla Barcolana di qualche anno fa.

Lagioia: "Molto veloce in un Paese lentissimo"

“Molto veloce, in un paese lentissimo. Ciao Michela”, è il messaggio che Nicola Lagioia, scrittore, ex direttore del Salone del Libro di Torino, ha lasciato a Michela Murgia. 

Sbarra: "La sua scomparsa ci addolora"

“La scomparsa della scrittrice sarda Michela Murgia addolora tutti. È stata una delle voci più libere ed influenti della letteratura contemporanea, che si è sempre battuta caparbiamente per valorizzare il ruolo di tutte le donne nella società”, scrive su Twitter il leader della Cisl Luigi Sbarra.
 

Lo Russo: "Perdiamo una voce coraggiosa"

“Con la scomparsa di Michela Murgia perdiamo una voce coraggiosa, attenta e profonda, punto di riferimento culturale e umano che ci ha insegnato molto con le sue parole e con l'esempio, fino alla fine. Ai suoi cari e alla sua famiglia, condoglianze sincere”, scrive il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo.

Moretti: "È stata una leonessa di grande ispirazione per tutte"

“Ci lascia Michela Murgia. Di lei rimarranno forti le idee, le battaglie e gli ideali. Continueremo a portare avanti il suo pensiero cercando di avere quella forza da leonessa che mi ha sempre ispirata. Grazie per quello che sei stata”, così sui social l'eurodeputata del Pd Alessandra Moretti.
 

Calderoli: “Da lei messaggio importante per tutti i malati”

Roberto Calderoli si dice “addolorato per la prematura scomparsa della scrittrice Michela Murgia” e spiega di avere “seguito la sua battaglia contro il ‘maledetto nemico’”. “Ho tifato per lei, come ho tifato negli scorsi mesi per Mihajlovic, per Vialli, per amici come Frattini o Maroni o per tanti altri che non sono noti all'opinione pubblica”, dice il ministro leghista che aggiunge: “Voglio ringraziare Michela Murgia per aver mandato fino all'ultimo un messaggio importante per tutti i malati, quello di continuare a vivere, a lavorare, anche a polemizzare nel suo caso, anche in uno stato sempre più avanzato della malattia. E come sempre in questi casi - è la notazione personale di Calderoli - penso alla mia battaglia che combatto da oltre 11 anni contro il mio tumore, alle operazioni, alla sofferenza, a quello che ho passato io, alle paure che ho avuto anch'io”.

Il cordoglio di Castellone a Murgia

“Ciao Michela. Fai buon viaggio e grazie per quello che ci hai insegnato sulla vita, sulla malattia e sulla morte. Sei stata per tutti noi e per tanti malati oncologici un esempio coraggioso di come prepararsi a lasciare questo mondo e di cosa significa essere liberi fino alla fine”, è il saluto che la  vicepresidente della Senato, Mariolina Castellone, dedica a Murgia.

Il post di Lorenzo Terenzi, marito in seconde nozze di Murgia

La scrittrice avvolta in un vaporoso abito rosso corallo, con il turbante in tinta sulla testa, immortalata in un passo di danza: con questa foto le dice addio su Instagram Lorenzo Terenzi, l'attore, regista, autore e anche musicista, conosciuto nel 2017 durante uno spettacolo teatrale in cui Michela Murgia era protagonista. I due si sono sposati in articulo mortis. Nozze suggellate da una festa queer. Il post sta raccogliendo i commenti commossi e le testimonianze di affetto di amici e fan della scrittrice.

Il messaggio di Boldrini, Calenda, e Todde

“Michela Murgia ci ha lasciato. Sapevamo che questo momento sarebbe arrivato presto, perché lei stessa ci aveva informato del suo stato di salute, senza nascondere niente. Ciò nonostante, sentiamo già un grande vuoto perché Michela Murgia è stata una donna unica nel panorama italiano: una scrittrice, un'intellettuale, un'artista, una voce libera, una femminista con un occhio dissacrante verso le convenzioni e le ipocrisie. Una persona interessante che amava le provocazioni e la sfida a viso aperto”, dice Laura Boldrini. “Ha vissuto a modo proprio, Michela, con la sua famiglia queer, circondata da affetto. Con le scelte radicali della sua vita e anche con la sua morte, ha dimostrato intelligenza e impegno politico. Di questo e di molto altro le saremo sempre grati”, conclude la deputata Pd. “Perdiamo una voce potente nel dibattito pubblico, creativa nella scrittura e una persona libera e coraggiosa. Riposa in pace Michela Murgia”, scrive su Twitter il leader di Azione Carlo Calenda. “Grande l'emozione leggendo l'intervista in cui parlavi del cancro, della cura, di fede, sogni, amore, di famiglia, di passato, presente e futuro. Ci lascia una grande donna, una grande Sarda. Grazie per tutto ciò che hai voluto condividere. Michela, che la terra ti sia lieve”, commenta su Twitter la vicepresidente del M5S Alessandra Todde.
 

L'addio di Luxuria, Ventura e Riccardo Noury

“Ci eravamo messaggiate da poco e non potevo immaginare che tutto precipitasse così velocemente: un grande dolore e una immensa e troppo precoce perdita. Ci mancherà il tuo pensiero lucido e mai banale”, scrive Vladimir Luxuria sui social. “Buon viaggio a una donna speciale, padrona delle sue idee”, si legge sull'account di Simona Ventura. “Le persone come Michela Murgia sono corrosive. Perché, appunto, corrodono, intaccano i poteri, non ne sono comode stampelle. Indicano una direzione, un cammino da intraprendere. Raccontano di diritti e di libertà”, dice Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia.

Il cordoglio di Littizzetto, Cucciari e Saviano

“Michela, amore. Grazie per tutto”, è il messaggio di Loredana Lipperini. “Non so come faremo a stare senza di te. Ci hai insegnato come vivere e anche come morire”, scrive Luciana Littizzetto. “Nella notte delle stelle, va via una stella. Libera fino all'ultimo: addio Michela Murgia”, è il post di Paolo Borrometi. “Quel tuo ultimo sorriso, donna luminosa, lo porterò sempre con me”, dice Geppi Cucciari. L'affetto per Michela Murgia rimbalza sui social dove si moltiplicano i messaggi di cordoglio. “Ma l'amor mio non muore”, scrive Roberto Saviano.

Il ricordo di Roberto Saviano

L'addio da esponenti politici

“Lotteremo insieme sempre, perché ci sarai sempre e vinceremo noi”, commenta il deputato Pd Alessandro Zan. “Buon viaggio Michela, la pensavamo in modo diverso, ma spero tu possa ora trovare la pace”, scrive la ministra del Turismo Daniela Santanchè, mentre il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini pubblica una foto della scrittrice con la scritta “Una preghiera”. “Molte cose ci dividevano da michela murgia, ma ora è il momento del dolore per la sua scomparsa e del rispetto per una donna che ha reso la sua malattia un incitamento alla pienezza della vita. Le sue argute provocazioni, anche al mondo cattolico, hanno saputo stimolare riflessioni politiche e sociali profonde. La diversità di pensiero è una ricchezza e riteniamo che persone come michela murgia abbiano contribuito ad elevare il livello del nostro dibattito pubblico. Ci mancherà”, ha affermato Maurizio  Lupi.

Quando il personale è politico

Cambiare il mondo e le sue regole iniziando dal cambiare le relazioni: con la parola, i gesti, il corpo. La vita e l'opera di Michela Murgia sono un tutt'uno, dai libri alle scelte pubbliche e serene della sua fase finale, un'eredità laica.

Le seconde nozze in articulo mortis

Michela Murgia dopo la diagnosi di carcinoma renale sposò, lo scorso 15 luglio, Lorenzo Terenzi con un rito civile. “Lo abbiamo fatto ‘in articulo mortis’ perché ogni giorno c’è una complicazione fisica diversa, entro ed esco dall’ospedale e ormai non diamo più niente per scontato”, scrisse. “Lo abbiamo fatto controvoglia, se avessimo avuto un altro modo per garantirci i diritti a vicenda non saremmo mai ricorsi a uno strumento così patriarcale e limitato, che ci costringe a ridurre alla rappresentazione della coppia un'esperienza molto più ricca e forte, dove il numero 2 è il contrario di quello che siamo”.

“È caduto il primo ciuffo, mi raso a zero”

Dopo aver rivelato il tumore, Michela Murgia condivise in rete la caduta del primo ciuffo. “Stamattina la sardità dei miei capelli ha ceduto ed è caduto il primo ciuffo. Con l’ultimo barlume del taglio abbiamo girato i lanci social di ‘Tre ciotole’. Poi abbiamo fatto questo”.

Le opere di Michela Murgia

Dalla sua esperienza come venditrice telefonica nasce “Il mondo deve sapere” (2006), romanzo tragicomico sul mondo dei call center, che ha ispirato l'opera teatrale omonima e il film “Tutta la vita davanti” (2008). Molto legata alla sua terra, Michela Murgia nel 2006 ha dato vita al blog “Il mio Sinis” per raccontarne i luoghi meno noti della Sardegna. Nel 2008 aveva firmato “Viaggio in Sardegna” (2008). Due anni dopo è uscito “Accabadora”, premio Super Mondello e premio Campiello, considerato il suo capolavoro, storia di un'anziana donna che in un villaggio sardo dà di nascosto la morte ai malati gravissimi che gliela chiedono e di una bambina che la donna adotta e che scopre a poco a poco il vero scopo delle uscite notturne della madre adottiva. Nel 2011 pubblicò “Ave Mary”, riflessione senza filtri sul ruolo della donna nel contesto cattolico. Tra le sue opere successive ci sono il saggio breve sul femminicidio “L'ho uccisa perché l'amavo. Falso!” e ancora “Futuro interiore”, “L'inferno è una buona memoria”, il saggio “Istruzioni per diventare fascisti”, “Noi siamo tempesta”. Storie senza eroe che hanno cambiato il mondo. “Stai zitta”, “God save the queer”. “Catechismo femminista” e infine l'ultimo “Tre ciotole - Rituali per un anno di crisi”: un romanzo che si apriva sulla diagnosi di cancro, un intreccio di storie tra i protagonisti costretti ad attraversare un cambiamento radicale che li costringe a forme inedite di sopravvivenza emotiva.