Dopo il sisma di magnitudo 6.8

Marocco in ginocchio: il nuovo bilancio del sisma è di 2.901 morti e 5.530 feriti

Ore cruciali per i soccorsi, arrivano i primi aiuti da Spagna, Regno Unito, Emirati Arabi Uniti e Qatar. Si scava anche a mani nude. Mattarella e Meloni: "Italia pronta con i soccorsi". Francia e Usa: "Pronti anche noi"
Marocco in ginocchio: il nuovo bilancio del sisma è di 2.901 morti e 5.530 feriti
(ApPhoto)
I danni causati dal terremoto nella città di Amizmiz, vicino a Marrakech, Marocco

Il bilancio del sisma sale a 2.901 morti

E' di 2.901 morti l'ultimo bilancio fornito dal ministero degli Interni marocchino in merito al sisma che ha colpito il Paese. A questi si aggiungono 5.530 feriti. Lo rendono noto i media di Rabat. I decessi hanno raggiunto quota 1.643 nella provincia di Al Haouz, la più colpita, mentre non sono stati registrati nuovi decessi nelle restanti prefetture e province interessate. "Le autorità continuano i loro sforzi per salvare ed evacuare i feriti e sgomberare le strade danneggiate dal terremoto", viene spiegato.

"E' stata la volontà di Dio". Il reportage dell'inviata Laura Tangherlini nei paesi sull'Atlante

Si scava ancora in molte località devastate dal terremoto

In molte località del Marocco si continua a scavare tra le macerie, anche se le probabilità di salvare vite umane sono ormai quasi nulle. Marrakech intanto torna poco a poco alla normalità. L'ultimo bilancio del terremoto è di 2.862 vittime accertate e circa altrettanti feriti. 

Il Dipartimento della Protezione Civile italiana precisa: "Le persone arrivate in Marocco a titolo personale"

"In merito alle notizie riportate da alcuni mezzi di informazione circa la presenza del "ROE Protezione Civile" in Marocco a seguito del terribile terremoto che ha colpito la regione di Marrakesh nei giorni scorsi", il Dipartimento della Protezione Civile precisa attraverso una nota che "si tratta di persone arrivate nel Paese a titolo individuale, che non rappresentano in alcun modo la Protezione Civile italiana. La loro missione non è stata autorizzata né coordinata dal Servizio nazionale della protezione civile, che interviene per dare assistenza a un Paese colpito da una grave emergenza solo laddove le autorità del Paese ne facciano richiesta, attraverso il Meccanismo di protezione civile europea a Bruxelles o per via bilaterale".

Unicef:"100mila bambini colpiti dal sisma in Marocco"

"Secondo i nostri uffici regionali,ad oggi sono circa 100 mila i bambini colpiti dal terremoto in Marocco". Lo dichiara Andrea Iacomini, portavoce dell' Unicef Italia.

Sulla via del ritorno gli italiani bloccati sull'Atlante

E' finalmente libera di tornare a casa la famiglia di turisti italiani rimasta bloccata sui monti dell'Atlante. Sono in auto, incolonnati, dietro le ambulanze che hanno la precedenza, sulla strada che li porta a Taroudant. Ad attenderli, al passo del Tiz'n Test, il console italiano di Agadir, Antonella Bertoncello. I tre italiani, una coppia ed il figlio quindicenne, arrivati il 31 agosto in Marocco, hanno il volo di rientro da Fes, il 14 settembre.

Madrid, nuovi aiuti a disposizione del Marocco dopo il terremoto

La Spagna ha messo a disposizione del Marocco nuovi aiuti per affrontare la crisi legata al violento terremoto che ha colpito il centro del Paese: lo indicano fonti del Ministero dell'Interno, spiegando che si tratta di "cinque squadre con unità cinofile" con 31 specialisti in ricerche di superstiti in situazioni di emergenza, che fanno capo a diversi corpi e istituzioni. Tali squadre si sommano a quelle già inviate ieri sul terreno e che sono composte da membri dell'Unità Militare d'Emergenza e da un gruppo di specialisti dipendenti dalla Comunità di Madrid.

Marocco, padre deve scegliere se salvare figlio o genitori BBC+
Marocco, padre deve scegliere se salvare figlio o genitori

Un pastore racconta la drammatica notte del terremoto: "Ho dovuto scegliere tra mio figlio e i miei genitori"

"E' successo tutto in fretta. In pochissimi secondi ho dovuto scegliere se salvare mio figlio o imiei genitori. Non smetto di pensarci".  Così Tayeb ait Ighenbaz, pastore marocchino che vive sulle montagne dell'Atlante, racconta la scelta si è trovato di fronte:salvare dalle macerie suo figlio Adam di 11 anni o i suoi genitori. Quando la terra ha iniziato a tremare, Tayeb era a casa con i suoi genitori, sua moglie e i suoi figli. "È stata la scossa più forte degli ultimi sessant'anni. Mio padre stava dormendo e a mia madre ho gridato di seguirmi, ma non l'ha fatto, voleva aspettarlo", ha raccontato alla Bbc. "Quando sono rientrato in casa, era tutto distrutto e vedevo sia la mano di mio figlio Adam tra le macerie che i miei genitori. Dovevo fare in fretta e mi sono diretto prima verso il bambino". L'uomo ha iniziato a scavare disperatamente per tirarlo fuori. Quando si è girato, ha visto i genitori intrappolati sotto una grande lastra di pietra, ma ormai era troppo tardi.

Raccolta Fondi Marocco rainews
Raccolta Fondi Marocco

La Rai sostiene campagna raccolta fondi di Cri, Caritas e Unicef

Con il supporto di Rai per la Sostenibilità - ESG, Rai sosterrà informativamente la campagna di raccolta fondi straordinaria con numero solidale 45525 lanciata da Croce Rossa Italiana, Caritas Italiana e UNICEF per rispondere al terremoto che ha colpito il Marocco. Le tre organizzazioni umanitarie, da tempo operative nel paese, hanno deciso di unire gli sforzi per raccogliere fondi necessari per garantire agli uffici sul campo di portare avanti e rafforzare gli aiuti alla popolazione, ed in particolare alle famiglie e ai bambini, e sostenere il recupero nel medio-lungo periodo.

"I volontari e i soccorritori della Mezzaluna Rossa Marocchina hanno bisogno del nostro supporto perché l’obiettivo immediato è quello di salvare vite e l’obiettivo di più lungo periodo è quello di aiutare la popolazione marocchina così duramente colpita da questo tragico terremoto - afferma la Croce Rossa Italiana -. Sin da subito la Mezzaluna Rossa Marocchina si è adoperata in coordinamento con le autorità locali per portare soccorso, ma la situazione è drammatica ed ha necessità del sostegno di tutte e tutti. Croce Rossa Italiana ha sin dalle prime ore messo in stato di pre allerta i suoi centri operativi di emergenza nazionali ed è pronta anche a partire se attivata dalla federazione internazionale o dalla Protezione civile. In una calamità naturale di queste proporzioni la solidarietà può esprimersi al meglio garantendo gli aiuti in modo coordinato e organizzato. Per questo, siamo certi che l’ondata di emozione e di vicinanza che cresce in Italia possa tradursi in una forma concreta di sostegno anche attraverso di noi. Sempre la Croce Rossa a livello internazionale agisce come una unica famiglia in cui le Società nazionali danno il proprio sostegno a quelle colpite da calamità attraverso l’instancabile opera della Federazione Internazionale. Purtroppo come anche quest’ultima ha sottolineato, le necessità e i bisogni saranno di lungo periodo ed è a questo che dobbiamo tutti insieme fare fronte. Quindi grazie alla Rai per questa meritoria iniziativa e grazie a tutte e tutti coloro che vorranno dare il proprio sostegno".

L' Algeria ha offerto al Marocco aiuti e soccorritori nonostante i rapporti diplomatici siano interrotti da due anni

L' Algeria ha offerto al Marocco l'invio  di 80 soccorritori specializzati delle sue forze di protezione civile  per aiutare il Paese nei soccorsi dopo il terribile terremoto della notte tra venerdì e sabato. Il pacchetto di aiuti comprende un'unità  cinofila, personale medico e forniture di emergenza sotto forma di  tende, letti e coperte, ha detto un portavoce del governo di Algeri. Sabato il ministero degli Esteri dell'Algeria aveva già detto che  avrebbe aperto il suo spazio aereo ai voli che trasportavano aiuti  umanitari, nonostante avesse interrotto le relazioni con il Marocco  due anni fa.

I calciatori della nazionale del Marocco donano il sangue

Hanno risposto compatti all'appello delle autorità e si sono presentati per donare il sangue e dare il buon esempio. I giocatori della nazionale marocchina si sono recati nel centro medico trasfusionale di Agadir, a 170 km dall'epicentro del terremoto, non appena è stato diramato l'appello dagli ospedali del Paese: serve sangue per curare i feriti del sisma. Intanto la partita di qualificazione alla Coppa d'Africa è stata rinviata sabato a causa del terremoto.

La Caritas Marocco al fianco delle popolazioni colpite

Caritas Marocco al fianco delle popolazioni colpite dal terremoto. "I bisogni sono enormi: cibo, vestiti, tende ed anche kit igienici e coperte per il freddo della notte. Vi sono interi villaggi distrutti". Così padre Oscar Arturo Padilla, direttore di Caritas Rabat, che ieri ha visitato Amizmiz, piccola città del Marocco, distante circa 50 chilometri da Marrakech, ed alcuni piccoli centri sulle montagne dell’area.Poco dopo il sisma che ha colpito l’area centrale del Marocco nella notte di venerdì 8 settembre il sacerdote si è recato da Rabat a Marrakech, dove nella giornata di ieri si sono tenute una riunione di alcune Caritas parrocchiali ed una celebrazione presieduta nella Chiesa dei Martiri di Marrakech dal cardinale Cristóbal López Romero, arcivescovo di Rabat e Presidente di Caritas Marocco.Nel primo pomeriggio di ieri, una piccola delegazione Caritas guidata da padre Padilla ha visitato Amizmiz ed alcuni piccoli centri sulle montagne che è stato possibile raggiungere. "La visita - dice Padilla - è stata toccante, queste persone hanno perso tutto e temo ci vorranno dei mesi per ripristinare le loro vite". Dopo Amizmiz, la delegazione ha proseguito verso le montagne per arrivare a un piccolo villaggio sulle pendici della montagna, di circa 60 persone.

Dalla Francia 5 milioni di euro a gruppi no-profit in Marocco per aiuti

La Francia stanzierà 5 milioni di euro da destinare alle organizzazioni no-profit in Marocco per aiutare a far fronte alle conseguenze del mortale terremoto che ha colpito il Paese, anche se non c'è stata alcuna richiesta ufficiale da Rabat: lo ha annunciato oggi la ministra degli Esteri francese Catherine Colonna, smentendo le precedenti notizie secondo cui il Marocco avrebbe rifiutato gli aiuti di Parigi."Ho deciso di stanziare 5 milioni di euro dal fondo di riserva del Ministero degli Esteri per le organizzazioni no-profit che lavorano sul territorio... Restiamo a disposizione del Marocco", ha detto la ministra alla radio francese RMC.Il Marocco non ha rifiutato alcun aiuto dalla Francia, ma ha chiesto solo alcune cose necessarie, ha detto Colonna. "Il Marocco è uno Stato sovrano e solo esso può determinare le sue esigenze. Circa 60 paesi hanno offerto aiuto, il Marocco deve prendere una decisione sovrana", ha precisato la ministra.

Vivo grazie a un buco tra le macerie, le lacrime raccontano la perdita del figlio di soli 7 anni

Ministero interno: sale a 2.681 il bilancio dei morti per il sisma in Marocco

Sale a 2.681 il bilancio delle vittime del devastante sisma che ha colpito il Marocco. Lo riferisce il ministero dell'interno.

Tajani: "Italia è vicina e pronta ad aiutare, gli italiani sono tutti in salvo"

L'Italia continua a esprimere la sua vicinanza al Marocco colpito dal devastante terremoto. “Abbiamo fatto tutto ciò che serve - ha sottolineato -, siamo pronti ad aiutare, all'inizio con la disponibilità della nostra protezione civile, ora anche con materiale, tende, medicinali”, ha ribadito Antonio Tajani a margine dell'incontro di Sant'Egidio a Berlino.

"Siamo pronti a fare tutto ciò che può esser utile per aiutare un popolo che vive momenti che noi italiani conosciamo molto bene". "C'è una particolare vicinanza a questo paese - ha riconosciuto Tajani -, siamo un paese con un'alta intensità sismica e quindi sappiamo bene cosa significa distruzione e morte provocate da scosse di terremoto". "I nostri concittadini, erano circa 500, sono tutti in salvo, molti sono già rientrati in italia - ha spiegato il ministro -. La nostra ambasciata a Rabat , il consolato a Casablanca e il consolato a Marrakech stanno facendo tutto il possibile per aiutare i nostri connazionali. All'aeroporto di Marrakech c'è un desk organizzato dal nostro consolato per dare tutte le informazioni necessarie". "Insomma - ha aggiunto -, seguiamo i nostri connazionali minuto per minuto, com'è nostro dovere. E la priorità numero uno, oltre alla vicinanza e alla disponibilità a sostenere il popolo marocchino, è quella di preoccuparci delle condizioni dei nostri cittadini e farli ritornare qualora volessero ritornare in Italia. L'unità di crisi del ministero degli esteri è operativa 24 ore su 24". 

"Il re del Marocco ancora atteso nelle zone colpite" critiche a Mohamed VI per non essersi recato in area catastrofe

"Il terremoto di maggiore intensità della storia del Marocco aspetta ancora Mohamed VI" titola oggi El Pais da Marrakech, che dà voce alle critiche nei confronti del monarca per non aver ancora visitato le zone colpite dalla catastrofe al sud del paese, che ha causato finora almeno 2500 morti. Il re è rientrato sabato pomeriggio a Rabat da Parigi, dove si era recato lo scorso 1° settembre in visita privata. Nello stesso pomeriggio, il capo del governo, Aziz Ajanuch, ha partecipato a una riunione sull'emergenza e le conseguenze del sisma sulla popolazione nel palazzo reale di Rabat, presieduta da Mohamed VI all'arrivo dalla capitale francese. Il monarca della dinastia alawita era fuori Rabat dalla fine di giugno, dopo aver trascorso un periodo nella sua residenza estiva di Mdig, sulla costa mediterranea dell'ex protettorato spagnolo al nord del paese, per poi trasferirsi a metà agosto nella residenza di Alhucemas, dove ha celebrato il 60/esimo compleanno.

Mohammed VI Re del Marocco GettyImages
Mohammed VI Re del Marocco

Camminano sulle macerie delle proprie case crollate, gli sfollati di Marrakesh

Italiani bloccati sull'Atlante: "Stiamo provando a scendere"

"Stiamo provando a scendere piano piano... Però c'è un'altra frana". È quanto comunica all'ANSA la turista italiana che con la sua famiglia da due giorni è bloccata sul Tizi n' Test, un passo montano dell'Atlante, in Marocco, isolato da una doppia frana in entrambe le direzioni. Nel pomeriggio di sabato erano arrivate le ruspe per cercare di liberare la strada e consentire il passaggio delle auto. Fino a ieri nel tardo pomeriggio la turista - originaria del Grossetano e nel paese nordafricano con marito e figlio adolescente - riferiva di lavori in corso per sgomberare la carreggiata, ma senza un orizzonte di tempo chiaro sulla fine dei lavori. 

Amizmiz, vicino a Marrakech ApPhoto
Amizmiz, vicino a Marrakech

Esperta francese a Le Monde: "Marocco reticente sugli aiuti per orgoglio"

"Quando uno stato è vittima di una catastrofe, spetta allo stato stesso chiedere eventuali aiuti. È una questione di sovranità. Non spetta ai soccorsi internazionali precipitarsi in un paese, a meno che non sia in stato di fallimento, come ad Haiti nel 2010": lo spiega, in un'intervista a Le Monde, Sylvie Brunel, ex direttrice dell'associazione umanitaria Action contre la Faim, geografa alla Sorbona e specialista di Africa e questioni di sviluppo e carestie. "Re mohamed VI - continua l'esperta - vuole mantenere l'autorità sul paese. È anche una forma di orgoglio nazionale. Mettetevi al posto del Marocco. In caso di catastrofe naturale in Francia, immaginate ong marocchine o americane che si precipitano? l'aiuto umanitario internazionale va sempre dai paesi sviluppati in direzione dei non sviluppati. In quanto paese emergente, che vuole essere interlocutore dell'Europa ed aspira a uno status di potenza regionale, Rabat vuole dimostrare che è sovrana, capace di pilotare i soccorsi e non comportarsi come un paese povero devastato che tutti vanno pietosamente a soccorrere".

Ue fornisce un milione euro per primi aiuti umanitari

In risposta al mortale terremoto di magnitudo 6,8 che ha colpito il Marocco centrale la notte dell'8 settembre, l'Ue sta stanziando un finanziamento iniziale di 1 milione di euro in aiuti umanitari per aiutare le persone più colpite. Questo finanziamento mira a sostenere gli sforzi di soccorso messi in atto dai partner umanitari nel paese". Lo rende noto la Commissione europea. "Dall'inizio del terremoto, il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze dell'Ue ha monitorato attentamente la situazione ed è rimasto in contatto con le autorità marocchine per offrire loro tutta l'assistenza di protezione civile dell'Ue. A questo proposito, la Commissione ha contattato gli Stati membri dell'Ue riguardo alla possibile mobilitazione di squadre di intervento, qualora il Marocco lo ritenesse necessario. Il 9 settembre è stato attivato anche il sistema satellitare Copernicus dell'Ue per fornire servizi di mappatura di emergenza", si legge ancora nella nota dell'esecutivo europeo."Il tragico terremoto in Marocco ha causato terribili sofferenze e perdite di vite umane. Poichè l'Ue è solidale con il popolo marocchino, stiamo stanziando un milione di euro per contribuire a soddisfare i bisogni più urgenti della popolazione più colpita. L'Ue resta pronta ad assistere il Marocco in ogni modo necessario durante questo periodo difficile", commenta il commissario per la Gestione delle crisi, Janez Lenarcic.

Sale a 2.500 il bilancio delle vittime in Marocco, i feriti sono almeno 2.476

Il bilancio delle vittime del violento terremoto che ha colpito il Marocco venerdì notte è aumentato a quota 2.497: lo scrive il media marocchino medias24, che cita il ministero dell'interno. I feriti, aggiunge, sono almeno 2.476.

Secondo il nuovo bilancio ufficiale, tra le aree più colpite ci sono le province di Al Haouz con 1.452 vittime, Taroudant con 764 e Chichaoua con 202. Seguono le province di Ouarzazate con 38 morti, Marrakech (18), Azilal (11) e la prefettura di Agadir (5). Nella grande Casablanca si contano 3 vittime. Si segnalano decessi anche nelle province di Youssofia e Tinghir.

Il Marocco decide da solo, Parigi smentisce la lite con Rabat: 'Rispettiamo decisioni sovrane'

La ministra degli esteri francese, Catherine Colonna, ha respinto stamattina - in un'intervista a Bfm tv - qualsiasi tensione fra Rabat e Parigi, dopo che il Marocco non ha per ora accettato gli aiuti della Francia dopo il terremoto che ha colpito il paese nella notte fra venerdì e sabato. La Colonna ha smentito l'esistenza di una "querelle" fra i due governi, una tesi emersa dopo che Rabat non ha accettato l'aiuto proposto dal presidente Emmanuel Macron sabato mattina e dopo che fra i due governi c'erano state - negli ultimi tempi - diverse tensioni. La ministra ha invitato a "rispettare" le decisioni del Marocco, che è "un paese sovrano", che ha deciso di "dare la priorità all'arrivo degli aiuti, rivolgendosi ai paesi disponibili caso per caso e non ricevendo aiuti che non corrisponderebbero alle sue necessità". La Colonna ha ribadito che la Francia "resta a disposizione" del regno di Mohammed VI, il sovrano con il quale Macron ha avuto "contatti a più riprese". Ieri sera il Marocco ha fatto sapere di accettare gli aiuti soltanto di 4 paesi, fra i quali la Spagna e la Gran Bretagna, ringraziando tutti quelli che hanno proposto l'invio di soccorritori. Rabat ha precisato di aver accettato soltanto gli aiuti dei 4 paesi "dopo aver effettuato "una minuziosa valutazione dei bisogni sul campo e tenendo conto del fatto che una mancanza di coordinamento potrebbe essere controproducente".

i danni causati dal terremoto nella città di Amizmiz, vicino a Marrakech, Marocco ApPhoto
i danni causati dal terremoto nella città di Amizmiz, vicino a Marrakech, Marocco

Team italiano in Marocco: in alcune zone nessun soccorso

"Abbiamo raggiunto località dove non sono arrivati i soccorsi, ci sono ancora morti sotto le macerie e gente che tenta da sola di tirarli fuori. Qui le persone sono prive di qualsiasi assistenza e non era arrivato nessuno, quando ci hanno visti si sono gettati sulle nostre macchine. Siamo qui in forma privata non c'entra niente lo stato italiano". È quanto afferma Cicchetti Marchegiani, presidente del Raggruppamento operativo emergenze (Roe), colonna mobile di Protezione civile, partito da Roma e ora in Marocco con il un team di quattro persone. La squadra scouting del Roe ha raggiunto le località più colpite alle pendici della catena montuosa principale del Marocco e si trova ad Adassil, per poi andare a Imindounit. 

"Nelle aree rurali si scava a mani nude". Il racconto dell'inviata Laura Tangherlini

Da Francia 5 mln a ong attive nelle aree del terremoto

La ministra degli Esteri Catherine Colonna ha annunciato in diretta sull'emittente Bfmtv che la Francia destinerà 5 milioni di euro alle ong presenti in Marocco, sia internazionali che francesi, che sono attive nelle aree colpite dal terremoto di magnitudo 6.8 nella notte tra venerdì e sabato. Colonna ha aggiunto che il presidente francese Emmanuel Macron "ha avuto molti scambi con il re del Marocco, Mohammed VI".

Terza notte in strada a Marrakesh

Per la terza notte dal devastante sisma che ha colpito il Marocco, si popola Tinsmiths Square da cui si accede al quartiere ebraico di Marrakeshh. Sacchi a pelo, coperte, cartoni diventano giacigli improvvisati di intere famiglie, con bambini e anziani, che hanno perso tutto o che non possono rientrare nelle case inagibili tra i vicoli pieni di macerie.

Rabat, se necessario chiederemo aiuto ad altri Paesi

Il Ministero degli Interni marocchino ha chiarito in un comunicato di aver accettato solo l'aiuto offerto da Spagna, Regno Unito, Qatar ed Emirati Arabi Uniti in risposta al terremoto che ha provocato oltre 2.100 morti nel Paese. Rabat giustifica la sua decisione con la "valutazione precisa" dei  bisogni e "tenendo conto che la mancanza di coordinamento in tali situazioni potrebbe essere controproducente". In ogni caso, il governo marocchino non esclude di chiedere aiuto ad altri Paesi, se necessario.

Il caso che attira maggiormente l'attenzione è quello della Francia, che ha rapporti molto stretti con il Marocco a livello politico, diplomatico, storico e sociale. "La Francia è  disposta ad offrire il suo aiuto al Marocco se il Marocco decide che è utile", ha dichiarato Macron. "Le autorità marocchine sanno esattamente che cosa può essere inviato, la natura degli aiuti e i tempi. Siamo a loro disposizione.

I calciatori della nazionale del Marocco donano il sangue: "Faremo ciò che serve per aiutare"

Il punto della situazione

  • Si scava a mani nude tra le macerie in Marocco in cerca di superstiti del terribile terremoto che ha provocato 2.122 morti secondo l'ultimo bilancio e circa 2.400 feriti gravi. 
  • La terra continua a tremare: l'ultima forte scossa di magnitudo 3.9 ieri mattina.
  • Migliaia di persone hanno trascorso la loro terza notte all'aperto. 
  • “Ighil è distrutto”. Il villaggio di 4 mila abitanti, epicentro del sisma a 70 chilometri da Marrakes, spazzato via dal sisma.
  • Sono ancora bloccati i turisti italiani sull'Atlante: “Ruspe al lavoro, siamo in contatto con l'ambasciata”.

Tahar Ben Jelloun: "Il terremoto ha colpito, ancora una volta, i più deboli"

Ad Amizmiz si continua a scavare mentre le persone hanno difficoltà a trovare cibo e acqua

In una Marrakesh sotto shock i turisti fotografano le rovine tra sfollati e file per donare sangue

Il villaggio di Tafeghaghte, quasi completamente distrutto

Il villaggio di Tafeghaghte è stato quasi completamente distrutto dal terremoto, il cui epicentro dista circa 45 km. Pochi edifici sono ancora in piedi. "Tre dei miei nipoti (12, 8 e 4 anni) e la loro madre sono morti, sono ancora sotto le macerie", ha detto Omar Benhanna, 72 anni, all'agenzia Afp. Molti residenti si sono recati al cimitero del villaggio per seppellire circa 80 spoglie, su una popolazione di circa 700 abitanti. I riti funebri sono stati scanditi da urla e lacrime. 

Terremoto in Marocco, Tafeghaghte AFP
Terremoto in Marocco, Tafeghaghte

Ebra info: le immagini del villaggio di Tafeghaghte, 80 morti su una popolazione di 700 abitanti

Il villaggio, sulla catena dell'Atlante, è a circa 45 dall'epicentro.

Sindaco dell'epicentro: "Scaviamo con le mani, non c'è più nessuno, solo morti e macerie"

 "Sono il sindaco di un comune che non c'è più e sono qui a scavare con le mani e con ogni mezzo, nella speranza di trovare vivo qualcuno". Abdelrahim Aid Douar, 34 anni, è sindaco di Tata N'Yaacoub, il comune dove ha avuto epicentro il terremoto che l'8 settembre ha devastato il Marocco. Dei 28 tra paesi e piccoli villaggi, che fanno parte del comprensorio, tra cui Ighil e Imlil, improvvisamente finiti al centro della cronaca, non è ancora riuscito a visitarli tutti. "Quelli che ho visto, però, sono ridotti a cumuli di macerie", spiega all'Ansa.
La strada per raggiungerli, a 120 chilometri da Marrakesh è interrotta in più punti. "I soccorsi sono resi difficili dal fatto che quando cerchiamo di creare nuovi accessi, si aprono voragini. Non c'è elettricità e gli elicotteri non possono lavorare di notte". Venerdì sera, alle 23.11, quando tutto è cominciato, il sindaco Abderrahim era a Marrakesh con la moglie Karima. "Sono partito immediatamente, e sono rimasto fino alle 6 del mattino seguente a togliere le pietre dalla strada. Non mi sono mai fermato. Ho dovuto aprirmi un varco per raggiungere Ighil, il centro più colpito". Una volta arrivato lo shock è stato totale. "Sapevo che poteva essere grave, ma non credevo di non riuscire a trovare altro che detriti e cadaveri".
A Ighil mancano all'appello quasi 5mila abitanti e altri 2mila nella zona circostante, sparsi tra case coloniche e villaggi. Tra familiari e amici di una vita, il sindaco Aid Douar conosce quasi tutti. Dal 2009 è primo cittadino lì, in quella provincia di dove è originaria tutta la sua famiglia. E non riesce a trattenere le lacrime. "Oggi abbiamo cominciato a seppellire i cadaveri, in una zona destinata allo scopo, perché persino i cimiteri sono spariti, inghiottiti dalla terra o sepolti dalle macerie".
Tra quei morti ci sono anche i suoi parenti. La desolazione è ovunque anche negli impietosi scatti di prima e dopo il terremoto postati da alcuni sul web. "Di Imlil resta la moschea in cemento armato e una manciata di abitazioni, le più recenti.
Tutto il resto è uno strazio".
Si scava senza sosta, con le mani soprattutto e ma anche con gli escavatori che si sono salvati: erano in dotazione del municipio ed erano parcheggiati a valle. Un lavoro senza sosta e una corsa contro il tempo., ma con esiti spesso drammatici, perchè, dice, "tra coloro che ho cercato di raggiungere, al telefono o anche urlando a squarciagola, non mi ha risposto nessuno". 

 

Lezioni sospese in 42 comuni, danneggiati 585 edifici scolastici

Il Ministero dell'Istruzione nazionale del Marocco sospende le lezioni in 42 comuni e douar situati nelle province di Al Haouz, Chihaoua e Taroudant. In questa zona, segnala il ministero, sono state danneggiate 530 scuole e 55 collegi. Altrove, le scuole riprenderanno normalmente da lunedì 11 settembre.

Tajani: Italia pronta a fornire assistenza umanitaria

Il Consiglio dei ministri di Rabat in riunione straordinaria

Il Consiglio dei  ministri del governo marocchino si è riunito in sessione straordinaria per affrontare le conseguenze del drammatico sisma che ha causato oltre 2100 morti. Intanto le due commissioni Finanze del parlamento di Rabat hanno convocato per domani una seduta congiunta per la creazione di un Fondo speciale per il post terremoto. Lo riferisce il portale  marocchino Le 360.

Danni su tutte le case e strade bloccate dai massi ad Asni vicino all'epicentro

Musumeci: pronti vigili del fuoco e mille posti letto se richiesti

"Alle autorità del Marocco abbiamo fatto pervenire la prima offerta del nostro Sistema di protezione civile, in supporto alle loro strutture operative, a seguito del drammatico evento sismico. Potremmo inviare subito, comunque entro quattro-cinque ore, una squadra Search and Rescue (SAR) italiana composta da 48 unità specializzate dei vigili del fuoco (che sarebbero trasportate in loco da mezzo dell'Aeronautica militare). Inoltre, tende ed effetti letterecci per 1.000 unità ed un Posto medico avanzato con o senza personale medico. Ovviamente abbiamo concordato col il capo Dipartimento nazionale Fabrizio Circio, che siamo pronti a valutare anche eventuali richieste specifiche da parte del Marocco, da poter attivare nell'ambito del Servizio di protezione civile italiano". Lo ha dichiarato il ministro per la protezione civile Nello Musumeci.

 

Farnesina: finora fornito supporto a 500 connazionali in Marocco

"Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani, ha contattato oggi l'omologo marocchino Nasser Bourita per presentare le sue condoglianze e del governo al popolo marocchino per il violento terremoto che ha colpito il Paese nella notte tra l'8 e il 9 settembre". Lo rende noto la Farnesina in un comunicato.
"Il vicepremier ha altresì ribadito la disponibilità dell'Italia a offrire ogni forma di assistenza umanitaria, mettendo, in particolare, a disposizione del governo di Rabat squadre di emergenza, nonché asset di sostegno all'attività degli ospedali e, più in generale, quanto possa essere necessario per far fronte all'emergenza umanitaria e per pianificare attività di supporto alle strutture sanitare marocchine danneggiate dal sisma", continua la nota.
"Nel restare in contatto con l'Ambasciatore d'Italia in Marocco, Armando Barucco, Tajani segue costantemente gli sviluppi della situazione, soprattutto in relazione alle attività di assistenza agli italiani interessati dal terremoto - prosegue il comunicato -. Fino ad oggi, l'Ambasciata a Rabat e il Consolato Generale a Casablanca, in raccordo con l'Unità di Crisi e anche grazie al desk istituito presso l'Aeroporto di Marrakesh, hanno fornito supporto ad oltre 500 connazionali".
 

 

Tajani: offerti al Marocco team d'emergenza e sostegno sanitario

Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani sottolinea su X di essere "in contatto con il ministro degli Esteri del Marocco al quale ho espresso le condoglianze del governo. Abbiamo messo a disposizione team di emergenza e sostegno sanitario".
Tajani ha poi "ringraziato la nostra sede diplomatica per aver assistito al meglio, anche con un desk in aeroporto, gli italiani a Marrakech". 

 

Emergono nuove fonti d'acqua nella regione di Al Haouz, dopo il terremoto

In briciole la moschea-capolavoro di Tinmel sull'Atlante

Terremoto in Marocco, distrutta la moschea di Tinmel sull'Atlante Ansa
Terremoto in Marocco, distrutta la moschea di Tinmel sull'Atlante

Nel terremoto quattro francesi morti e 15 feriti

Quattro francesi sono morti e altri 15 sono rimasti feriti nel terremoto in Marocco. Lo riferisce il quotidiano "Le Figaro"."Il Centro di crisi e di sostegno del Ministero dell'Europa e degli Affari Esteri, così come l'ambasciata di Francia e i nostri consolati a Rabat e Marrakech, sono pienamente mobilitati per fornire loro sostegno e garantire che siano assistiti in modo adeguato", ha dichiarato l'ambasciata di Francia in Marocco.

La moschea-capolavoro di Tinmel sull'Atlante è un cumulo di macerie

La moschea di Tinmel, capolavoro dell'arte sacra marocchina del XII/mo secolo perfettamente conservata e tappa obbligata per i cultori d'arte in viaggio tra Marrakech e Taroudant, dopo la spaventosa scossa della notte tra venerdì e sabato, è un cumulo di macerie.
E con essa si è sbriciolata una delle più belle testimonianze dello splendore almohade. Più volte restaurata, ha attirato l'interesse dell'Unesco anche se non è mai stata inserita nella lista dei luoghi patrimonio dell'umanità. Il suo nome in berbero significa Scuola e venne costruita nel 1147. Fu, all'inizio, la capitale della dinastia degli Almohadi e la roccaforte del suo leader spirituale Mehdi Ben Toumerte. Una testimonianza che ha sfidato i secoli e che in pochi secondi si praticamente dissolta.
"Dopo un disastro come questo qui, la cosa più importante è preservare vite umane. Ma bisogna programmare subito anche la seconda fase, che prevede la ricostruzione delle scuole e dei beni culturali colpiti dal sisma", ha scritto Eric Falt, direttore regionale dell'Ufficio Unesco per il Maghreb, in un comunicato. Facendo una prima valutazione dei danni, l'Unesco ha espresso "il desiderio di comprendere meglio l'impatto del disastro. Possiamo già dire che sono molto più importanti di quanto ci aspettassimo".

Terremoto in Marocco, distrutta la moschea di Tinmel sull'Atlante. Il prima e il dopo Ansa
Terremoto in Marocco, distrutta la moschea di Tinmel sull'Atlante. Il prima e il dopo

Atterra a Fiumicino un gruppo di italiani: "Tanta la paura"

È atterrato alle 16.45 a Fiumicino il volo della Royal Air Marocco proveniente da Casablanca con a bordo un gruppo di italiani di rientro dal Marocco. Fra i 156 passeggeri anche una coppia di turisti italiani che si trovavano in hotel al momento della scossa.  "Abbiamo avuto tanta paura.
In hotel ci siamo sentiti un po' allo sbando. Dopo la prima scossa nessuno ci ha dato indicazioni precise. Io e mia moglie abbiamo deciso di dormire nel giardino dell'hotel. Siamo tornati nella nostra camera di albergo al sesto piano per prendere le coperte, con il rischio di nuove scosse. Siamo stati lì dove siamo stati tutta la notte con altre persone. Altri ospiti hanno deciso di rientrare e trascorrere la notte nelle loro camere. Il nostro tour operator ci ha tranquillizzato e ci ha detto di essere in già contatto con la Farnesina". Eliseo Oliva, di Napoli, è in attesa della moglie Giovanna di rientro da Marrakech. Il volo è in ritardo, ma ci racconta che la signora era in Marocco per una convention di lavoro. "Il loro albergo ha subito qualche danno, ma per fortuna stanno tutti bene. L'ho sentita stamattina intorno alle 10.00 che stava andando in aeroporto per rientrare in Italia. Ieri avrebbero dovuto fare la serata di gala di chiusura della convention con ospiti Elodie e Marco Mengoni, ma per il lutto nazionale il concerto non si è tenuto".  

 

Sale a 2.122 morti e 2.421 feriti il bilancio delle vittime del terremoto

Si aggrava ancora il bilancio delle vittime del terremoto di magnitudo 6.8 che ha colpito il Marocco nella notte tra venerdì e sabato. Un nuovo rapporto reso noto dalle autorità parla di 2.122 morti e 2.421 feriti. Lo riporta Medias24. In particolare sono 1.351 i morti nella provincia di Al Haouz, 492 nella provincia di Taroudant, 201 in quella di Chichaoua e 17 nella prefettura di Marrakech.

Il cordoglio del grande imam di Al-Azhar

"Vorrei esprimere condoglianze al regno del Marocco, al re e al popolo per questa tragedia che ci ha infranto il cuore.
Invoco dall'Altissimo per tutte le vittime perdono e misericordia, per i loro famigliari pazienza, per i loro cuori consolazione, e pronta guarigione per i feriti". Lo ha detto il grande imam di Al-Azhar, sceicco Ahmad Al-Tayyeb, massima autorità teologica dell'Islam sunnita, all'inizio del suo intervento alla sessione di apertura dell'Incontro internazionale "L'audacia della pace", promosso a Berlino dalla Comunità di Sant'Egidio.

All'inizio del suo intervento, a sua volta, il presidente della Repubblica della Guinea-Bissau, Umaro El Mokhtar Sissoco Embalò, ha voluto "rivolgere un pensiero ai nostri fratelli in Marocco, stanno soffrendo moltissimo a causa del sisma". Su sua richiesta, quindi, l'uditorio dell'Incontro ha osservato un minuto di silenzio per le vittime del terremoto in Marocco.

Le immagini dall'alto della devastazione dopo il sisma

Le riprese aeree dal Marocco mostrano ingenti danni e devastazione dopo il mortale terremoto di magnitudo 6,8 che ha colpito il paese venerdì sera, 8 settembre. Domenica i soccorritori hanno cercato i sopravvissuti più lesivo che ha colpito il Marocco in più di sessant'anni: oltre 2.000 le persone uccise dal disastro che ha devastato i villaggi sulle montagne fuori Marrakech. Gli ultimi dati del Ministero dell'Interno parlano di 2.012 morti, con 2.059 feriti, di cui 1.404 in condizioni critiche. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha affermato che più di 300.000 persone sono state colpite dal disastro. È stato il terremoto più mortale del Marocco dal 1960, quando si stima che abbia ucciso almeno 12.000 persone, secondo l'U.S. Geological Survey.

Ressa per l'arrivo dei primi aiuti a Bab Elmaleh a Marrakesh: interviene l'esercito

Onu: oltre 300mila persone colpite da terremoto

Il terremoto avvenuto nella notte tra venerdì e sabato in Marocco "provocato centinaia di vittime e colpito più di 300.000 persone a Marrakech e nelle aree circostanti". È quanto afferma l'uffico regionale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per il Mediterraneo orientale in un post sul social X in cui "esprime le sue più sentite condoglianze e il suo sincero sostegno al popolo marocchino". 

Algeri: pronto nostro piano di aiuti, ma aspettiamo l'ok di Rabat

L'Algeria ha proposto un piano urgente per fornire aiuti alla popolazione marocchina per far fronte alle conseguenze del terremoto, qualora Rabat dovesse accettarlo. Lo ha riferito la televisione di stato algerina, citando un portavoce del ministero degli affari esteri. La stessa fonte ha spiegato che questa iniziativa rientra "nell'ambito dell'assistenza logistica e materiale di emergenza che l'Algeria si prepara a fornire al fraterno popolo marocchino per contrastare gli effetti del terremoto". L'aiuto proposto dall'Algeria consiste in una squadra di intervento della protezione civile composta da 80 soccorritori specializzati, tra cui personale addestrato alle operazioni di ricerca e salvataggio, un'èquipe medica, oltre ad aiuti umanitari per il primo soccorso, tende e materassi. Ieri, le "autorità supreme algerine" hanno deciso di aprire il proprio spazio aereo ai voli che trasportano aiuti umanitari e persone ferite dal terremoto che ha colpito il Marocco. Nell'estate del 2021, le autorità algerine avevano annunciato la chiusura del proprio spazio aereo agli aerei civili e militari marocchini, dopo la decisione di interrompere le relazioni diplomatiche con Rabat.

Un uomo guarda la sua abitazione distrutta a Marrakesh AFP
Un uomo guarda la sua abitazione distrutta a Marrakesh

Francia: Rabat non ha chiesto aiuti internazionali

La diplomazia francese ha assicurato che il governo del Marocco non ha ancora chiesto aiuti internazionali per affrontare le conseguenze del catastrofico terremoto che ha colpito il Paese maghrebino nella notte di venerdì e che ha provocato già oltre 2mila morti. "Il Marocco non ha presentato alcuna richiesta di aiuto internazionale per il momento", ha detto oggi la portavoce del Ministero degli Esteri francese, Anne-Claire Legendre, alla rete tv Bfm. La portavoce ha spiegato che ci sono state "conversazioni" tra Parigi e Rabat e ha aggiunto che le autorità dei due Paesi si trovano in "contatto costante".  

Crosetto: al momento ancora nessuna richiesta di aiuto da Paese colpito"

"Noi abbiamo dato la disponibilità, come abbiamo sempre fatto in questi casi, della Protezione civile e dell'esperienza che abbiamo purtroppo in numerosi interventi in passato. Abbiamo anche dato disponibilità di aerei militari ma non è servito perché al momento i connazionali che vogliono rientrare stanno rientrando con i voli civili grazie al lavoro della Farnesina. Per gli aiuti al momento non abbiamo ricevuto richieste dal Marocco, ma credo che in questi momenti abbiano bisogno di tempo per organizzarsi". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in riferimento alla situazione del Marocco, intervenuto alla prima puntata del nuovo 'In Mezz'orà su Rai3, condotto da Monica Maggioni. 

Marocco accetta aiuti da 4 paesi: Spagna, Emirati Arabi, Qatar e Regno Unito

Il governo marocchino ha accettato l'aiuto di quattro Paesi, tra cui la Spagna, per le operazioni di soccorso delle persone rimaste probabilmente intrappolate tra le macerie dopo il terremoto che ha causato la morte di oltre 2.000 persone a Marrakech.Una fonte diplomatica marocchina ha spiegato che il Marocco ha accettato la partecipazione di squadre provenienti da Spagna, Regno Unito, Emirati Arabi Uniti e Qatar, e ha sottolineato che il Paese non ha attualmente bisogno di altri tipi di aiuto. 

La fonte, che ha ringraziato i Paesi che hanno offerto aiuto, ha sottolineato che il Marocco sta seguendo un "approccio responsabile, rigoroso ed efficace" per gestire le richieste di sostegno internazionale, collegandole ai bisogni che si presentano sul campo."Una volta individuata la necessità, comunichiamo con coloro che hanno fatto l'offerta corrispondente a quella necessità per dire loro di fornire quell'aiuto". A questo proposito, la fonte ha sottolineato che il Marocco non ha bisogno di tende, quindi "sarebbe inutile gestire magazzini di tende quando non ce n'è bisogno". E ha aggiunto che il Paese potrà accettare altri tipi di offerte di aiuto, se necessario. La Spagna partecipa con un contingente dell'Unità Militare di Emergenza di 65 uomini per aiutare nelle attività di ricerca e salvataggio e con una squadra spagnola si è recata in Marocco per mettersi a disposizione delle autorità.  

Turisti in attesa di partire all'aeroporto di Marrakesh Video Ap
Turisti in attesa di partire all'aeroporto di Marrakesh

Il desk italiano all'aeroporto di Marrakesh

"Il governo segue minuto per minuto, persona per persona, la situazione: l'ambasciata, il consolato e l'unità di crisi della Farnesina stanno rispondendo a tutte le chiamate per dare assistenza", ha detto il ministro degli esteri Antonio Tajani.

Ieri il ministro ha dato subito indicazioni operative esortando a evitare l'aeroporto di Marrakech perchè "intasato" e raggiungere invece con i bus gli scali di Casablanca o Rabat per imbarcarsi precisando che da questi due scali i voli sono regolari. All'aeroporto di Marrakesh è stato anche istituito un desk dedicato da parte del consolato onorario della città per assistere gli italiani. Non sono previsti per ora voli speciali per il rientro degli italiani ma, ha sottolineanto ancora Tajani, "l'ambasciata d'Italia a Rabat, il consolato d'Italia a Casablanca, il consolato onorario a Marrakesh sono impegnati nel dare tutto il sostegno possibile ai nostri connazionali e l'Unità di crisi del ministero degli esteri opera 24 ore su 24". Ieri sera i primi italiani sono arrivati a Fiumicino.

L'Italia, intanto, è pronta a fornire aiuti al Marocco. "La protezione civile è già a disposizione per intervenire . Fino adesso non c'è stata nessuna richiesta", ha detto Tajani riferendo di aver parlato con il responsabile della protezione civile Fabrizio Curcio. "La nostra organizzazione è una delle migliori al mondo, è pronta ad essere operativa nel giro di pochi minuti", ha sottolineato Tajani. 

Operatrice al telefono al desk italiano all’aeroporto di Marrakesh Rainews/Luca Leurini
Operatrice al telefono al desk italiano all’aeroporto di Marrakesh

Blinken: "Abbiamo offerto tutta l'assistenza necessaria al Marocco"

"Devastante, abbiamo offerto tutta l'assistenza necessaria al Marocco". Lo afferma il segretario di Stato Antony Blinken in un'intervista a Cnn. Il paese africano non ha però chiesto aiuto agli Usa.

Una donna seduta sulle macerie a Marrakech Ansa
Una donna seduta sulle macerie a Marrakech

Re del Marocco chiede di pregare in tutte le moschee del regno e ringrazia i paesi che hanno espresso solidarietà

Il re del Marocco, Mohammed VI, ha chiesto alle autorità e ai cittadini di pregare in tutte le moschee del regno per la misericordia delle anime delle vittime del terremoto che ha colpito il paese. Lo riporta il quotidiano online Hespress. Mohammed VI ha poi ringraziato i molti paesi amici che hanno espresso solidarietà al popolo marocchino in questa circostanza, molti dei quali hanno anche annunciato la volontà di fornire assistenza in queste circostanze eccezionali. 

Il remoto villaggio di montagna di Moulay Brahim, le immagini col drone su The Guardian

“Ho perso tutto”, ha detto Lahcen, residente nel remoto villaggio di montagna di Moulay Brahim, la cui moglie e quattro figli sono rimasti uccisi nel terremoto di magnitudo 6,8 di venerdì.

I soccorritori hanno recuperato i corpi delle tre figlie di Lahcen dalle macerie di quella che una volta era la loro casa e hanno continuato a cercare i corpi di sua moglie e suo figlio.

"Noi, cresciuti con lo spettro del terremoto di Agadir. Ma questo di Marrakech è davvero enorme", l'editoriale di Rainews.it

In Marocco non si discute se ci saranno terremoti, ma quando accadranno. In un fatalismo in cui il sentimento religioso si intreccia con la leggenda” scrive Zouihr Louassini giornalista di Rainews24 di origini marocchine. Leggi qui.

Sedie e giacigli di fortuna a Marrakech: negozi chiusi e sfollati, per lo più sono donne e bambini

Il giorno dopo il sisma, centinaia di sfollati, per lo più donne e bambini, si organizzano lungo le grandi arterie della città di Marrakesh, in attesa degli aiuti. Negozi chiusi a causa del lutto nazionale di tre giorni proclamato dal Re. I marocchini sono scioccati dal terremto anche se in parte se lo aspettavano.

Turisti italiani ancora bloccati sull'Atlante, la montagna marocchina bloccata dal traffico dei soccoritori

È ancora bloccata sul passo montano del Tizi n' Test, sull'Atlante, la famiglia di turisti italiani in vacanza in Marocco che ieri mentre si trovava in hotel è rimasta isolata a causa del terremoto. "Le ruspe stanno lavorando intensamente - riporta la donna all'ANSA - ma a 8 chilometri da qui la frana è grande. Stanno facendo il possibile, ma il lavoro è lungo. Dicono che ce la faranno per questa sera. Vediamo". 

Le strade sulle montagne vicino all'epicentro del sisma che ha sconvolto il Marocco, sono intasate di traffico con i soccorritori che cercano di raggiungere le zone più colpite e le ambulanze che viaggiano nella direzione opposta trasportando i feriti. Le famiglie sono riuntite all'aperto, ai lati delle strade. Il villaggio di Moulay Brahim, destinazione popolare tra i turisti per la sua vicinanza a Marrakech, è un cumulo di macerie.  

Erdogan: pronti ad aiutare con tutti i nostri mezzi

"Come Paese che 6 mesi fa ha vissuto il disastro del secolo, siamo pronti ad aiutare i nostri fratelli marocchini con tutti i nostri mezzi". Lo ha detto oggi il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, citato dall'agenzia Anadolu, al termine del vertice del G20 a Nuova Delhi. 

 

Croce rossa internazionale apre raccolta fondi via web

La Croce Rossa Italiana ha aperto tramite il suo sito web una raccolta fondi per aiutare la Mezzaluna Rossa marocchina a soccorrere la popolazione così tragicamente colpita dal terremoto. Chiunque può contribuire collegandosi al sito dedicato al terremoto in Marocco. Nella sezione ad hoc sul sito internet si legge: "La Croce Rossa Italiana è pronta a portare aiuto e soccorsi. I nostri centri operativi di emergenza sono in stato di allerta. C'è bisogno dell'aiuto di tutti. Dona ora!". Sotto il format per le donazioni. "Dobbiamo supportare i soccorritori. 

La Mezzaluna Rossa Marocchina (MRCS) si è da subito attivata per affiancare le autorità locali nelle operazioni di ricerca di superstiti, per raggiungere coloro che sono intrappolati sotto le macerie, fornire il primo soccorso e prendersi cura dei sopravvissuti. Davanti ad una emergenza così grande ha bisogno del sostegno di tutti: la popolazione colpita dal sisma avrà bisogno di un grande supporto anche nei mesi a venire come ha sottolineato la Federazione internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa".

Marrakech Ansa
Marrakech

Re Mohammed era in Francia al momento del sisma

A quanto scrive il quotidiano francese Le Parisien, il sovrano del Marocco, Mohammed VI, si trovava a Parigi per cure mediche al momento del sisma. Il re sarebbe arrivato il primo settembre, ma la notizia non è stata confermata ufficialmente. Il sovrano sarebbe tornato immediatamente in patria. Il sito Cotam Fleet,che monitora i voli degli aerei privati, ha segnalato sul social X un'andata e ritorno con Parigi dell'aereo ufficiale di Mohammed VI, qualche ora dopo il sisma. 

Papa all'Angelus: 'Vicini a caro popolo, prego per feriti e tanti che hanno perso vita"

"Vicini a caro popolo, prego per feriti e tanti che hanno perso vita". Il papa all'Angelus ha espresso la sua "vicinanza al caro popolo del Marocco colpito da un devastante terremoto. Prego per i feriti, per coloro che hanno perso la vita, tanti, e per i loro familiari. Ringrazio i soccorritori", ha aggiunto papa Francesco lanciando un appello: "In questo tragico momento siamo vicini al popolo del Marocco".  

Macron dal G20: "Francia pronta a inviare aiuti al Marocco"

La Francia è pronta a intervenire in aiuto del Marocco quando le autorità di Rabat "lo riterranno utile". Lo ha affermato il presidente francese, Emmanuel Macron, in conferenza stampa al termine del G20 di New Delhi. "Abbiamo mobilitato tutte le squadre tecniche e di sicurezza per poter intervenire quando le autorità marocchine lo riterranno utile", ha detto Macron.  

India G20, Macron Associated Press/LaPresse
India G20, Macron

Arrivati nel paese vigili del fuoco volontari francesi

Una squadra di vigili del fuoco volontari di Lione, accompagnata da un conduttore cinofilo, è arrivata nelle prime ore di oggi in Marocco e parteciperà alle operazioni di soccorso dei terremotati a una cinquantina di chilometri da Marrakech: lo ha reso noto la prefettura del Rodano. La squadra è composta da 4 esperti nelle operazioni di soccorso, un infermiere e un conduttore cinofilo con il suo cane. 

Spagna invierà squadre soccorso dopo richiesta aiuto Rabat

Il Marocco ha inviato una richiesta d'aiuto formale alla Spagna che ha risposto con l'invio di squadre di ricerca e soccorso. Lo ha fatto sapere il ministro degli Esteri spagnolo Jose Manuel Albares. "È un segno della solidarietà spagnola e del senso di amicizia che unisce il popolo spagnolo al popolo marocchino", ha detto in un'intervista a Radio Catalunya, aggiungendo di aver ricevuto una telefonata nelle prime ore di quest mattina dal suo omologo marocchino che chiedeva aiuti nell'area. 

Nuova scossa di magnitudo 3.9 a 80 Km da Marrakech

L'Us Geological Survey (Usgs) ha fatto sapere di aver registrato un terremoto di magnitudo 3.9 a una profondità di 10 km, a circa 80 chilometri a sud-ovest della città di Marrakech. La scossa, probabilmente parte di una serie di scosse di assestamento, è stata registrata alle 8.59 di questa mattina, ora locale, le 9.59 in Italia. Sempre allo stesso orario un'altra scossa di magnitudo 4.5 è stata registrata dall'European Mediterranean Seismological Centre (Emsc) nella stessa zona. 

Parlano gli italiani arrivati dal Marocco: "Trenta secondi di paura totale"

La Croce Rossa apre una raccolta fondi per le vittime del terremoto

La Croce Rossa Italiana ha aperto tramite il suo sito web una raccolta fondi per aiutare la Mezzaluna Rossa Marocchina a soccorrere la popolazione così tragicamente colpita dal terremoto.Chiunque può contribuire collegandosi a questo sito.

Croce Rossa, ore cruciali per salvare vite

È corsa contro il tempo in Marocco per cercare di salvare le persone rimaste intrappolate dalla macerie del forte terremoto che nella notte tra venerdì e sabato ha causato oltre 2 mila morti. "Le prossime 24-48 ore saranno fondamentali", ha ricordato Caroline Holt, direttrice delle operazioni della Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. La situazione è critica nelle aree rurali dell'epicentro delsisma dove molte case, costruire con mattoni di fango, sono crollate e le strade di accesso ai villaggi restano ancora inaccessibili

Emsc, nuova scossa di magnitudo 4,5

Questa mattina sono state avvertite a Marrakesh e nelle città circostanti nuove scosse di terremoto, probabilmente di assestamento. Secondo l'European Mediterranean Seismological Centre (Emsc) è stato registrato un terremoto di magnitudo 4.5 alle 9 ora locale a 88 chilometri da Marrakesh a 77 chilometri di profondità.

Madrid invierà squadre di soccorso e aiuti

La Spagna invierà squadre di ricerca e soccorso e aiuti al Marocco in seguito al violento terremoto che ha colpito il Paese venerdì notte: lo ha dichiarato oggi il ministro degli Esteri spagnolo, Jose Manuel Albares, spiegando che Madrid ha ricevuto una richiesta formale di aiuto da Rabat. "È un segno della solidarietà spagnola e del senso di amicizia che unisce il popolo spagnolo a quello marocchino", ha dichiarato Albares in un'intervista a Catalunya Radio, aggiungendo di aver ricevuto una telefonata dal suo omologomarocchino con la richiesta di aiuto nelle prime ore di oggi.

Onu, oltre 300 mila persone a Marrakech hanno bisogno di aiuto

Più di 300.000 persone a Marrakesh e nei dintorni hanno bisogno di aiuto in seguito al potente terremoto che ha colpito il Marocco, afferma l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha), sottolineando che "sta monitorando attentamente la situazione ed è pronto a fornire supporto". In precedenza l'Onu si è detta pronta ad "assistere il governo del Marocco nei suoi sforzi per aiutare la popolazionecolpita".

L'alba a Marrakesh: migliaia di persone hanno dormito nelle piazze

Una testimone alla Bbc: "Nella vecchia medina di Marrakesh è quasi tutto distrutto"

La medina di Marrakesh è un accumulo di macerie, i villaggi intorno sono stati distrutti e c'è ancora moltissima gente sotto i detriti degli edifici crollati a causa della potenza del sisma. È questo lo scenario descritto alla Bbc da una testimone locale.

"Nella vecchia medina, la maggior parte delle case, la maggior parte dei negozi, quasi tutto è andato distrutto. La medina è qualcos'altro adesso" rispetto a prima, ha detto Latifa. E non si tratta solo della città: le zone più colpite sono i villaggi oltre Marrakesh, dove tanti devono ancora ricevere aiuti. 

"Le persone sono ancora sotto le macerie, le persone stanno ancora soffrendo e le persone stanno cercando di raggiungere altra gente in questi villaggi, ma non riescono ancora ad arrivarci", ha precisato. "È pazzesco, abbiamo già perso circa duemila o più persone", ha aggiunto.

Marrakesh, il giorno dopo il sisma. Il racconto dell'inviata Laura Tangherlini

La Croce Rossa lancia l'allarme: "L'emergenza potrebbe durare anni"

La Croce Rossa Internazionale ha allertato la comunità internazionale sull'importanza degli aiuti per il Marocco: "L'emergenza potrebbe durare mesi se non anni". Il villaggio di Tafeghaghte, 60 chilometri a sud-ovest di Marrakesh, è stato quasi interamente decimato dal terremoto. Pochissimi edifici sono ancora in piedi, mentre le truppe dell'esercito continuano a cercare i corpi sepolti sotto le macerie.

In fila all'aeroporto in attesa di partire

L'aeroporto di Marrakesh funziona regolarmente dopo il terremoto di magnitudo 6,8 che ha colpito il paese venerdì notte. È stato attivato un desk della rappresentanza diplomatica italiana per assistere i nostri connazionali nel Paese

L'abbraccio tra i soccorritori dopo aver estratto dalle macerie un sopravvissuto

Un lungo abbraccio tra i soccorritori che hanno appena estratto un sopravvissuto dalle macerie della sua casa a Moulay Brahim, un centro rurale nella provincia di Al Haouz, a una cinquantina di chilometri dall'epicentro. Insieme a Tafeghaghte, è tra le località più colpite. "Alcuni villaggi sono stati completamente spazzati via. I crolli di montagna hanno interrotto le strade e reso difficile l'arrivo dei soccorsi", ha raccontato il ministro della Giustizia, Abdelilah Wahbi, che è anche sindaco di Taroudant.

FMI: "I nostri pensieri vanno al popolo del Marocco"

"I nostri pensieri vanno al popolo del Marocco in seguito al devastante terremoto. Le nostre più sentite  condoglianze a tutti coloro che hanno perso i propri cari. In questo  momento di dolore e bisogno, siamo al fianco del popolo marocchino e  delle autorità del Regno, che stanno affrontando questa tragedia". Lo afferma il Fondo monetario internazionale in una nota. "Siamo stati in contatto con le autorità e abbiamo espresso - prosegue il Fmi - questi sentimenti di dolore e sostegno a nome del personale, della direzione e del comitato esecutivo del Fondo monetario internazionale."

Crolli e macerie: danni alla medina di Marrakesh, patrimonio dell'Unesco

La Banca mondiale offre pieno sostegno al Marocco

"Il nostro pensiero è rivolto al popolo del Marocco, che sta soffrendo gli effetti dei devastanti terremoti che hanno causato una tragica perdita di vite umane, feriti e danni nelle aree a sud di Marrakech. Abbiamo trasmesso le nostre più sentite condoglianze al Regno ai massimi livelli e offerto il nostro pieno sostegno al Paese in seguito a questa catastrofe. La nostra unica attenzione in questa fase è rivolta al popolo marocchino e alle autorità che stanno affrontando questa tragedia". Lo scrive la Banca mondiale in una nota.

Dormono all'aperto anche gli ospiti della ong italiana Soleterre, racconta l'inviata Laura Tangherlini

Come contattare l'Unità di Crisi della Farnesina

La Farnesina continua a monitorare attentamente l'evolversi della situazione. Per qualsiasi emergenza o segnalazione è possibile contattare l'Unità di Crisi al numero +39 06 36225

Biden: "Stati Uniti pronti a fornire tutta l'assistenza necessaria"

"Sono profondamente addolorato per la perdita di vite umane e la devastazione causata dal terremoto in Marocco. Gli Stati Uniti sono al fianco del Marocco e del mio amico re Mohammed VI in questo momento difficile. E la mia Amministrazione è pronta a fornire tutta l'assistenza necessaria al popolo marocchino". Lo scrive su X il presidente americano, Joe Biden

La Tour Eiffel al buio: Parigi rende omaggio alle vittime del terremoto in Marocco

La Tour Eiffel al buio in omaggio alle vittime del terremoto in Marocco Getty
La Tour Eiffel al buio in omaggio alle vittime del terremoto in Marocco

Il bilancio provvisorio delle vittime: oltre duemila morti

Il ministero dell'Interno marocchino ha dichiarato che i morti sono 2.012, a cui si aggiungono 2.059 persone rimaste ferite, di cui 1.404 in modo grave. Nel dettaglio, 1.293 decessi sono stati registrati nella provincia di Al Haouz, 452 nella provincia di Taroudant, 41 decessi nella provincia di Ouarzazate e 15 decessi nella provincia di Marrakech. Come riferito dalle autorità, i soccorsi sono resi difficili dai danni alle infrastrutture in alcune zone rurali di montagna colpite dal violento sisma.

Il punto della situazione

  • Nella notte tra venerdì e sabato un forte terremoto di magnitudo 6,8 ha devastato il Marocco. 
  • L’epicentro è stato localizzato a circa 70 chilometri da Marrakesh, con ipocentro a una profondità di 10 chilometri, a valle della catena montuosa dell’Atlante. 
  • Sono morte oltre duemila persone, altre duemila sono rimaste ferite
  • La terra ha tremato anche a Rabat, Casablanca, Agadir ed Essaouira. Il Re ha proclamato tre giorni di lutto nazionale.
  • Farnesina: “I 500 italiani nel Paese stanno bene”

Sono oltre 2.000 i morti e altrettanti i feriti

Continua a salire il bilancio del sisma: sono oltre 2.000 le vittime e altrettanti i feriti, dei quali molti in gravi condizioni.

Caritas: "Servono beni di prima necessità, medicine e coperte, bisogna fare presto"

Fmi Medio Oriente: pieno sostegno per affrontare calamità

"I nostri pensieri vanno al popolo del Marocco in seguito al tragico terremoto che ha causato così tante vittime. Le autorità e il popolo marocchino hanno il nostro pieno sostegno nell'affrontare questa calamità". Lo afferma su X Jihad Azour, direttore del Dipartimento del Medio Oriente e dell'Asia Centrale del Fmi dopo il terremoto che ha colpito duramente l'area di Marrakech. Nella città marocchina in teoria è in programma, dal 9 al 15 ottobre, la prossima riunione annuale del Fondo Monetario Internazionale.

La lunga coda per donare il sangue a favore dei feriti del terremoto

I turisti italiani rientrati da Marrakech: "La paura è stata tanta: 30 secondi di puro terrore.

"La paura è stata davvero tanta: 30 secondi di puro terrore. Lì per lì abbiamo pensato ad un attentato, ad una esplosione oppure ad una tromba d'aria poi però ci siamo resi conto che si era invece trattato di un terremoto". È il racconto di una turista italiana rientrata questa sera all'aeroporto di Ciampino da Marrakech con un gruppo di altri connazionali che la notte scorsa si trovavano in Marocco quando l'intera regione di Marrakech è stata colpita dalla violenta scossa di terremoto di magnitudo 7 della scala Richter. "Ero in albergo nella zona della Medina - ha aggiunto la donna - . Siamo stati fortunati. Il nostro albergo non è crollato a differenza di altri un po' più 'economici'. Dopo la scossa ci hanno fatto uscire e abbiamo passato tutta la notte fuori. Solo questa mattina siamo riusciti a rientrare in hotel per prendere i nostri bagagli. Con una macchina ci hanno poi portato in aeroporto. È stata davvero una bruttissima esperienza". "Mi trovavo in strada vicino al mio albergo quando - ha detto un altro ragazzo - c'è stato il terremoto: è stato violentissimo. Per fortuna a me è andata bene". "Sono di Ascoli Piceno e per questo sappiamo cosa fare in questi casi - ha detto un'altra turista - Ci siamo quindi allontanati dagli edifici e siamo andati in una piazza dove c'era un giardino. Lì abbiamo passato tutta la notte. Al mattino, dopo aver recuperato i nostri bagagli che erano rimasti nel nostro alloggio, abbiamo quindi raggiunto l'aeroporto solo che adesso è difficile trovare un volo. Per fortuna noi avevamo proprio oggi il volo di rientro ed ora  eccoci qui". 

 

Italiano a Marrakech: scossa fortissima, molti danni a medina

"Ero in casa nella parte vecchia di Marrakech quando è arrivata la scossa, che si è sentita fortissima. Mi sono riparato sotto il letto perché abitando al quarto piano era impossibile anche stare in piedi. Quando la scossa, che è durata circa 30 secondi, è finita siamo usciti tutti in strada e abbiamo cercato di raggiungere la medina, nella parte storica della città". Lo ha detto a LaPresse, Alvaro Bristot, proprietario del riad 'Dar Aurora' a Marrakech, raccontando i momenti vissuti durante la forte scossa di terremoto che ha colpito il Marocco. "La parte nuova di Marrakech non ha subito grossi danni. Al contrario molte case sono crollate nella zona della medina. Io mi sono mosso in moto per raggiungere il riad, che si trova nella zona vecchia, ma era impossibile perché le strade erano bloccate da pietre e calcinacci. L'unico modo era attraverso la piazza Jemaa el-Fna, che pullulava di gente in cerca di riparo e dove sono crollati due minareti di due moschee", ha raccontato ancora Bristot. "Nel mio riad sono presenti 13 ospiti, alcuni italiani e alcuni olandesi. Sono tutti sani e salvi. Al momento della scossa erano tutti fuori, chi a cena e chi a passeggiare. Li abbiamo recuperati un po' alla volta e riuniti in piazza, dove abbiamo aspettato le varie scosse di assestamento che non si sono sentite, se non la seconda", ha proseguito Bristot, aggiungendo che un gruppo degli ospiti sono stati accolti in una fattoria vicino a Marrakech, in quanto tra loro era presente una donna incinta.

"Con gli altri ospiti, verso le cinque del mattino, abbiamo deciso di dormire a bordo piscina, in una zona aperta della struttura", ha aggiunto il proprietario del riad. "Noi stiamo bene, ma purtroppo la conta dei morti continua a salire. Speriamo possa presto fermarsi. Stanno già recuperando tutte le rovine nella medina. Il popolo marocchino si sta dando molto da fare e, come sempre, si è dimostrato ospitale e aperto verso gli stranieri. C'è stata grande solidarietà, e molte persone hanno offerto ospitalità nelle loro case", ha concluso Bristot.

Famiglia marocchina residente in Francia ha già raccolto più di 300.000 euro su GoFundMe

In 10 ore ha messo assieme già oltre 300 mila euro la raccolta fondi lanciata e organizzata sulla piattaforma GoFundMe da Sarah Jaidi e Othmane Lamrini, due cittadini marocchini residenti in Francia, dopo il terremoto che ha colpito duramente l'area di Marrakech. L'obiettivo al momento è arrivare a mezzo milione di euro di aiuti. Tutti i fondi raccolti saranno gestiti da SOS Villaggi dei Bambini Marocco, associazione che opera sul territorio dal 1980. "In questo contesto di estrema emergenza, abbiamo lanciato questa campagna per raccogliere fondi il più rapidamente possibile - spiegano gli organizzatori - i fondi saranno utilizzati per finanziare kit di emergenza per i bambini e le famiglie colpite nella regione di Haouz".

Sono 1.832 i feriti di cui oltre 1.200 in condizioni gravi

Sono almeno 1832 le persone rimaste ferite nel terremoto in Marocco, tra le quali 1220 versano in gravi  condizioni. Lo ha riportato l'emittente statale Al Aoula, citando il  ministero dell'Interno del Marocco.

I leader Ue al re del Marocco: "Addolorati, vi aiuteremo"

I 27 capi di stato e di governo Ue hanno inviato una lettera al re del Marocco Mohammed VI esprimendo "le più sincere condoglianze per la terribile perdita di vite umane a seguito del devastante terremoto" che ha colpito il Paese.
"Siamo profondamente addolorati. L'Unione europea e i suoi Stati membri sono pienamente solidali con il popolo marocchino.
Come amici intimi e partner del Marocco, siamo pronti ad assistervi in ;;qualsiasi modo possiate ritenerlo utile", è un altro passo della lettera dei leader Ue, firmata anche dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel e dalla presidente della Commissione Ue Ursula von del Leyen. 

 

Governo francese annuncia la morte di un connazionale

Un cittadino francese è morto ed altri otto sono rimasti feriti nel terremoto in Marocco. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri francese specificando che "un cittadino francese è deceduto ad Agadir" a seguito di problemi cardiaci provocati dal sisma che è stato avvertito con forza nella città che si trova a circa 200 chilometri dall'epicentro del terremoto.

Salgono a 1.305 le vittime del sisma in Marocco

Il bilancio del terremoto in Marocco è salito a 1.305 morti. Lo riferisce il governo marocchino. 

 

La devastazione nei villaggi sui monti dell'Atlante

Il re del Marocco annuncia tre giorni di lutto nazionale

Il Marocco ha annunciato tre giorni di lutto nazionale in seguito al violento terremoto che ha provocato più di 1.000 morti. Lo ha annunciato il gabinetto reale. "È stato deciso un lutto nazionale di tre giorni, con bandiere a mezz'asta su tutti gli edifici pubblici", si legge in un comunicato stampa del palazzo reale diffuso dall'agenzia ufficiale Map, al termine di una riunione presieduta dal re Mohammed VI e dedicata all'esame della situazione dopo il terremoto. 

 

Croce Rossa: "L'emergenza in Marocco potrebbe durare anni"

La risposta al terremoto che ha colpito il Marocco potrebbe richiedere "mesi, se non anni".
Lo ha detto in una nota Hossam Elsharkawi, direttore regionale della Federazione internazionale della Croce Rossa per il Medio Oriente e il Nord Africa. L'organizzazione "si sta mobilitando per sostenere la Mezzaluna Rossa marocchina", ha aggiunto.
 

 

Scholz: Germania fornirà tutto aiuto possibile

La Germania fornirà tutto l'aiuto possibile al Marocco dopo il devastante terremoto che ha provocato oltre mille vittime. Lo ha dichiarato il cancelliere tedesco, Olaf Scholz.
"Stiamo tutti organizzando gli aiuti. La Germania ha già mobilitato le sue squadre di soccorso dell'Organizzazione federale tedesca per la protezione civile (Thw). Faremo tutto il possibile per contribuire al meglio delle nostre capacità", ha detto Scholz in una conferenza stampa nell'ambito del vertice del G20.
Il cancelliere ha espresso il suo cordoglio per la catastrofe avvenuta in Marocco. Il Centro sismologico europeo mediterraneo (EMSC) ha segnalato un terremoto di magnitudo 6,9 sulla scala Richter in Marocco. La scossa è avvenuta alle 00.10 di sabato, 80 chilometri a sud-ovest della città di Marrakech, con il focolaio situato a una profondità di 10 chilometri. 

 

Tajani: 500 gli italiani, nessuna vittima

Sono 500 gli italiani che si trovavano in Marocco nella zona colpita da un devastante terremoto che ha provocato oltre mille vittime, ma alle autorità non risultano italiani "nè feriti nè morti". Lo ha chiarito il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, collegato da Gaeta con il Tg4."Abbiamo accertato attraverso la nostra ambasciata, il nostro consolato a Casablanca, il consolato a Marrakech, l'Unità di crisi e il ministero degli Esteri che gli italiani sono 500", ha detto il titolare della Farnesina, "200 erano quelli registrati, poi ce ne sono altri 180 non registrati e 200 che sono un gruppo di persone che facevano una riunione aziendale. Per quanto ne sappiamo, tutto procede nella giusta direzione nel senso che non ci sono italiani nè feriti nè morti".

Lafram (Ucoii): "CondogIianze a fratelli e sorelle che hanno perso cari"

"L'Unione delle Comunità Islamiche d'Italia esprime le proprie condoglianze ai fratelli e alle sorelle in patria e in Italia che hanno perso i loro cari nel terremoto che ieri sera ha colpito il Marocco. Dopo la Turchia, un altro sisma ha messo in  ginocchio un popolo che con la forza che lo contraddistingue saprà reagire e rialzarsi. I musulmani d'Italia sono vicini con la preghiera e con aiuti concreti che faremo arrivare il prima possibile al popolo  marocchino. 'Innà lillàh wa innà ilaihi ràgì un (in verità, noi  apparteniamo ad Allah e a Lui ritorniamo)'. Lo ha detto il Presidente dell'Ucoii Yassine Lafram. "Abbiamo il cuore pieno di dolore per la perdita di vite umane causata dal devastante terremoto di ieri sera in Marocco. Invito tutte le comunità islamiche a donare per alleviare la sofferenza delle persone coinvolte in questa disgrazia".

Medici Senza Frontiere: in contatto con autorità per invio team di emergenza

Medici Senza Frontiere (Msf), profondamente addolorata per quanto accaduto in Marocco, è in contatto con le autorità locali per inviare immediatamente team d'emergenza. Lo scrive la stessa organizzazione non governativa in un comunicato stampa. Le squadre di Msf, che attualmente non gestisce operazioni in Marocco, valuteranno i bisogni della popolazione e un possibile intervento d'emergenza. Come avviene dopo ogni terremoto, prosegue il comunicato, la priorità adesso è la ricerca delle persone sotto le macerie, attività solitamente svolta grazie alla solidarietà locale. Le vie di comunicazione e di approvvigionamento devono essere velocemente ripristinate per la distribuzione di forniture. In questo momento è necessario curare i feriti ed eseguire interventi medici d'emergenza, come interventi chirurgici e dialisi, resi difficoltosi dalle condizioni difficili causate dal terremoto. Altre priorità - conclude il comunicato - potrebbero essere il ripristino dei servizi sanitari e la distribuzione di beni essenziali.

Musumeci: è una catastrofe, Italia pronta a intervenire

"È veramente una catastrofe: il bilancio cresce di ora in ora, e penso sempre a quanto anche l'Italia sia lontana da una consapevole cultura del rischio". A dirlo il ministro della Protezione civile Nello Musumeci a Messina per la presentazione del suo ultimo libro La Sicilia bombardata,  parlando del terremoto avvenuto in Marocco "Abbiamo - prosegue Musumeci - già allertato il sistema di protezione civile, la prassi prevede tre ipotesi: o che lo stato colpito ci faccia direttamente richiesta, o che lo faccia attraverso Bruxelles o che ritenga di avere sufficienti risorse umane e materiali per non richiedere soccorso. Siamo pronti se dovesse arrivare la richiesta,  ad intervenire con i nostri uomini, i nostri tecnici e i nostri strumenti.  Siamo davvero un popolo di grande sensibilità, ci commuoviamo di fronte tragedie del genere, sia che capitino in Italia o avvengano all'estero, ma spenti i riflettori dimentichiamo di vivere su una terra particolarmente vulnerabile ed invece serve prevenzione".
 

 

La cooperante italiana: "Ospedale di Marrakech vicino al collasso"

"La città ha ripreso la sua vita seminormale, ma purtroppo con una situazione all'ospedale di Marrakech che è vicina al collasso perché sono tantissimi i feriti". È quanto racconta a LaPresse Sonia Drioli, rappresentante per l'Europa e l'Africa francofona per la fondazione 'Soleterre', che ha un centro a Marrakech per i bambini malati di tumore. "La nostra casa di accoglienza ha delle crepe", aggiunge, "i bambini hanno dormito fuori nel campo di calcio adiacente". Quando intorno alle 11 di ieri sera si è sentita la scossa "sono stati fatti uscire con la promessa di poter giocare un po' a calcio di sera, cosa che è sembrata anche una sorpresa", continua Drioli, "in questo modo si sono resi un po' meno conto di quello che stava succedendo, anche perchè intorno a noi non sono crollati edifici". Al momento, i bambini e i loro accompagnatori "non sono rientrati nell'edificio e non prevediamo di rientrare finchè l'edificio non sarà in sicurezza. Nel frattempo la fondazione ha aperto una raccolta fondi per la messa in sicurezza dell'edificio", conclude.

Il calciatore Cheddira: "Il mio cuore soffre per le vittime del terremoto"

"Da questa notte tutto il Marocco attraversa un momento difficile. Il mio cuore soffre per il mio paese. Vivere questi momenti non è facile per tutti. Il nostro pensiero va a tutte le vittime e ai feriti, che Allah li benedica". Così su Instagram l'attaccante del Frosinone e del Marocco Walid Cheddira, a proposito del tragico evento che ha sconvolto il suo paese di origine. Cheddira era in ritiro con la nazionale marocchina per giocare una partita di qualificazione alla Coppa d'Africa, poi rinviata. L'attaccante del Frosinone, insieme ad altri compagni, si è poi recato in ospedale per donare sangue a favore dei feriti del sisma.

Uefa: "1' di silenzio fino al 21 settembre per le vittime del terremoto"

La Uefa osserverà "un momento di silenzio in tutte le prossime partite delle competizioni per squadre nazionali e per club da domani e fino al 21 settembre, in memoria delle vittime del tragico terremoto in Marocco". Così in una nota la Uefa ha disposto un minuto di raccoglimento per le vittime del terremoto in Marocco. "I pensieri del calcio europeo sono rivolti al popolo marocchino in questi momenti difficili", scrive la Uefa.

Arrivati a Fiumicino i primi italiani rientrati: "Sono stati secondi interminabili"

"Ci è andata bene. Eravamo in albergo a Casablanca quando c'è stato il terremoto e pensare che il giorno prima eravamo proprio a Marrakech dove eravamo andati per visitare la Mecca". È la testimonianza di uno dei primi italiani rientrati oggi a Roma da Casablanca dopo la forte scossa di terremoto di magnitudo 7 della scala Richter che ha colpito nella tarda serata di ieri la regione di Marrakech, in Marocco, provocando, secondo un primo bilancio, la morte di oltre mille persone e il ferimento di altrettante.
"Non ci aspettavamo assolutamente una cosa del genere. La notte scorsa, quando c'è stato il terremoto - ha detto all'arrivo all'aeroporto di Fiumicino con un volo di linea della Royal Air Maroc Gaetano Violante, di Bari, partito lo scorso 30 agosto con la moglie per una vacanza di poco più di una settimana in Marocco - per fortuna non eravamo lì perché proprio la mattina eravamo partiti per Casablanca. Anche se lontani da lì, lo abbiamo comunque  avvertito nitidamente. Ci siamo molto spaventati perchè non riuscivamo a comprendere se si fosse trattato di un terremoto oppure no. In quel momento eravamo a letto, mezzo addormentati, e quindi lo abbiamo percepito come un qualcosa di strano. Poi - ha continuato - abbiamo capito che si era trattato di un terremoto. Dobbiamo ringraziare il 'Cielo' perchè il rientro in Italia era previsto proprio oggi".
L'uomo ha poi aggiunto di essere stato contattato subito dall'Unità di Crisi della Farnesina. "Ci hanno chiamato per fornirci, in caso di bisogno, i numeri di telefono dell'ambasciata a Rabat e del Consolato d'Italia a Casablanca.
Per fortuna, però, non è stato necessario e così abbiamo potuto proseguire il nostro viaggio di rientro oggi in Italia così come previsto". "Ero in casa di alcuni miei parenti a Casablanca quando, all'improvviso - ha riferito una ragazza di origini marocchine ma nata in Italia - , ha cominciato a tremere tutto.
Sono stati secondi interminabili. Mai vissuta prima d'ora un'esperienza del genere. La gente, presa dal panico, si è subito riversata in strada lontana dagli edifici e lì ci ha passato poi tutta la notte. E' davvero terribile ciò che è successo". 

 

A Marrakech la storica moschea Koutoubia del XII secolo trema ma rimane in piedi

La testimonianza di un italiano in vacanza: "Si muoveva tutto, resto qui per aiutare"

"Ero a letto, addormentato già da un po' ma il gran trambusto mi ha svegliato". Mimmo D'Angelo, imprenditore della moda a Roma è a Marrakech, nella sua casa di vacanza appena fuori dalla medina. "Ora non credo sia la scelta giusta andarsene di qui - racconta all'ANSA - provare a rientrare in Italia, come molti connazionali di cui sento parlare, vorrebbe solo dire infilarsi consapevolmente nel caos.
Vediamo se riesco a fare qualcosa per aiutare chi soffre". Il terremoto lo ha sorpreso, a fine giornata, quando ormai pensava di potersene stare tranquillo. "Tutto nella mia stanza si muoveva, per fortuna viviamo in una casa moderna - racconta - è stato come rivivere il terremoto in Irpinia, la stessa violenza.
Ho svegliato il mio compagno e ci siamo messi in salvo a ridosso di una parete portante".
Originario di Napoli, Mimmo è titolare con Luca Lucchetti di "Fg, Flanella grigia" negozio con sartoria a Roma e Milano. "In casa c'erano anche altri ospiti - racconta - ho capito solo dopo che erano usciti in strada". Nessun danno, qualche vaso rotto in terrazza, in casa di Mimmo e Luca il dramma del terremoto è però subito entrato di prepotenza. "Saadi, la cuoca che lavora da noi è rientrata subitoal suo paese d'origine, Amizmiz, sulla catena dell'Atlante, a pochi chilometri dall'epicentro del sisma. La notte in cui c'è stato il terremoto ha saputo che sua cugina non è riuscita a salvarsi. È rimasta schiacciata sotto il peso delle macerie di casa".

 

Ryanair: a causa terremoto possibili ritardi e cancellazioni

"Potrebbero verificarsi ritardi e cancellazioni da e per il Marocco oggi e domani, sabato 9 e domenica 10 settembre, a causa del terremoto". Lo riferisce Ryanair in una nota, invitando i passeggeri che viaggiano da e per il Marocco tra oggi e domani a "controllare la loro app Ryanair per gli aggiornamenti sui voli prima di recarsi in aeroporto. Ci scusiamo per i disagi causati ai nostri passeggeri e porgiamo le nostre più sentite condoglianze alle persone colpite", aggiunge il vettore low cost.

Farnesina: 400 gli italiani in Marocco, stanno tutti bene

Sono 400 gli italiani attualmente in Marocco, colpito nella notte da un forte terremoto, e "stanno tutti bene". Lo ha reso noto il capo dell'Unità di crisi della Farnesina Nicola Minasi parlando a Rainews24. Oltre ai primi 200 italiani che erano già stati segnalati e contattati - ha spiegato il diplomatico - ce ne sono altri 200 che partecipavano a una convention aziendale. "Siamo in contatto con tutti", ha assicurato Minasi.

 

Il momento esatto in cui la terra comincia a tremare a Marrakech ripreso dalle telecamere a circuito chiuso

Nicola Minasi, dell'Unità di crisi della Farnesina: "Aeroporto di Marrakesh riaperto"

Responsabile dell'Unità di Crisi della Farnesiana a Rainews24: “Aeroporto di Marrakesh è stato riaperto”, “ma se non ci dovessero essere biglietti meglio andare a quello di Casablanca e Rabat per cercare disponibilità”. “Oltre ai 200 italiani presenti sul territorio abbiamo appreso che ci sono altri italiani , credo 200, in Marocco per una convention, ma non abbiamo avuto notizia di criticità". 

Non resta più nulla del villaggio di Adassil, un uomo piange: "Sono tutti morti" - il video sui social

Tajani: "Da Marrakesh non vi sono più aerei perché è tutto pieno. Se non hai il biglietto è inutile andare"

Gli italiani presenti nell'area del terremoto in Marocco "sono circa 200 e sono stati contattati sia dall'ambasciata a Rabat, che dal consolato di Casablanca e il console onorario di Marrakesh", ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ai media italiani, aggiungendo che le notizie sui nostri concittadini "sono confortanti". Per quanto riguarda i rientri, Tajani ha confermato che all'aeroporto di Marrakesh c'è "un desk organizzato dal nostro consolato con il console onorario e un suo assistente che dà indicazioni sul da farsi a tutti i connazionali. Chi non ha il biglietto è inutile che vada all'aeroporto di Marrakesh, vada all'aeroporto o di Rabat o di Casablanca perché da lì partono gli aerei dall'Italia. Da Marrakesh non vi sono più aerei perché è tutto pieno. Se non hai il biglietto è inutile andare". Il ministro ha ricordato che vi è un numero speciale dell'unità di crisi per avere informazioni 24 ore su 24 che è il seguente: +39 06 36225

Voci da Marrakesh: "Abbiamo bisogno di aiuto, siamo senz'acqua e senza elettricità"

Alle 16.45 circa l'arrivo a Malpensa di un volo da Casablanca con gli italiani scampati al terremoto

Oggi pomeriggio verso le 16.45 l'arrivo a Malpensa di un primo aereo da Casablanca con a bordo cittadini italiani scampati al terremoto in Marocco

Terremoto in Marocco, Luca Leurini (Rai): "Ero qui in vacanza, scossa fortissima, è stato il panico"

La famiglia italiana bloccata nella montagna marocchina: "Siamo in contatto con l'ambasciata. Siamo ancora al passo Tizi n' Test"

"Siamo in contatto con l'ambasciata. Siamo ancora al passo Tizi n' Test. Ci hanno detto di aspettare qui". A raccontarlo all'Ansa è la turista italiana che con la sua famiglia è rimasta bloccata sui monti dell'Atlante, in Marocco, dopo che una frana ha ostruito la via per le auto in entrambe le direzioni. La famiglia aveva manifestato qualche ora fa l'intenzione di lasciare l'auto sul passo e mettersi in cammino in direzione di Agadir. Le autorità hanno suggerito loro di non muoversi, anche se, riferisce la donna, non hanno dato informazioni sui tempi per i soccorsi. "Per ora abbiamo da bere - aggiunge però la donna - e anche qualcosa da mangiare"

Il passo Tizi n'Test si trova nei monti dell'alto Atlante, a una quota di poco meno di 2.100 metri. Lo attraversa la strada che collega Marrakech (che dista circa 140 chilometri) a Taroudannt, una via stretta e in molti tratti dissestata, su cui dà il fianco nudo della montagna, senza spallette o protezioni. È una località molto amata dagli escursionisti, anche in motocicletta, per la bellezza dei suoi paesaggi. Al passo c'è un piccolo hotel-ristorante, quello dove alloggiavano i turisti italiani e che è rimasto danneggiato dal sisma la scorsa notte. 

La foto del minareto danneggiato ma non crollato della moschea di Marrakesh

Il minareto della famosa moschea Kutubiyya di Marrakech ha quasi 1.000 anni. In un video durante il sisma della notte scorsa era apparso tremolante, le crepe sono evidenti, ma alla fine non è crollato. E' un simbolo di speranza?

 

Terremoto di magnitudo 6.8 in Marocco: il minareto della Moschea della Koutoubia danneggiato dalla scossa Ap Photo
Terremoto di magnitudo 6.8 in Marocco: il minareto della Moschea della Koutoubia danneggiato dalla scossa

Sisma, feriti sono 1.204 di cui 721 gravi, 542 morti nella sola provincia di al Haouz Rabat

Oltre ad almeno 1.037 morti, il nuovo bilancio delle vittime del sisma in Marocco comprende 1.204 feriti di cui 721 gravi. Lo ha reso noto il ministero dell'Interno alla televisione nazionale. Nella sola provincia di Al Haouz, la più colpita, si registrano 542 morti, secondo il bilancio del dicastero.

Secondo Reuters, è salito a 1.037 il bilancio delle vittime, più di 1.200 i feriti

Secondo Reuters, è salito a 1.037 il bilancio delle vittime del potente terremoto che ha colpito il Marocco, secondo quanto riferito dalla televisione di stato citata dal ministero dell'Interno. Più di 1.200 persone sono rimaste ferite nel terremoto di magnitudo 7.2 che ha colpito le montagne dell'Alto Atlante in Marocco nella tarda notte di venerdì, ha aggiunto.

Mattarella: "Italia pronta a contribuire ai soccorsi"

"La notizia del sisma che ha colpito questa notte il Marocco ha suscitato negli italiani tutti e in me personalmente immensa tristezza. In questa circostanza così dolorosa per l'amico popolo marocchino, desidero far pervenire a Vostra Maestà, al Governo e a tutte le famiglie di quanti hanno perso la vita le espressioni di profondo cordoglio dell'Italia e le mie sentite condoglianze". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio al re del Marocco Muhammad VI."Vi siamo vicini con sentimenti di autentica solidarietà e auguriamo ai feriti un completo ristabilimento, manifestando disponibilità a contribuire ai complessi lavori di soccorso", conclude il Capo dello Stato.  

Marocco, terremoto di magnitudo di 6.8: le operazioni di soccorso a Marrakech AFP
Marocco, terremoto di magnitudo di 6.8: le operazioni di soccorso a Marrakech

Souad Sbai: stiamo vivendo un'angoscia senza fine molti non rispondono, paese ha dormito in strada, Italia ci aiuti

"Noi siamo in piedi da mezzanotte e mezza. Abbiamo parenti ovunque, amici di Marrakesh che non rispondono. Stiamo vivendo un'angoscia senza fine, la situazione è drammatica. Tutto il Marocco ha dormito per strada questa notte". Lo dice Souad Sbai, presidente delle donne marocchine in Italia, in merito al terribile terremoto che ha colpito il marocco. "L'angoscia è tanta - ribadisce -. Le linee ancora non funzionano bene". La preoccupazione riguarda molte zone del paese: "ci sono stati crolli a Casablanca, la vecchia Medina", per questo Sbai si appella alla protezione civile italiana: "Me li ricordo al lavoro a l'Aquila o nell'Irpinia, e spero possano attivarsi al più presto per aiutare tutta quella popolazione non ancora raggiunta, anche nelle aree rurali". "Non ho memoria di una cosa del genere. Non abbiamo mai assistito a un terremoto di questo livello. Si è sentito fino in Portogallo, in Spagna", sottolinea.

Marocco, terremoto di magnitudo di 6.8: la situazione a Marrakech GettyImages
Marocco, terremoto di magnitudo di 6.8: la situazione a Marrakech

Amb. a Rabat a Rainews24: c'è un nostro desk ad aeroporto Marrakesh "tutti i voli pieni, si cerchi biglietto anche da altri scali"

È stato attivato all'aeroporto di Marrakesh un desk della rappresentanza diplomatica italiana per assistere gli italiani. Lo ha confermato l'ambasciatore d'Italia a Rabat, Armando Barucco, parlando con Rainews24. "Tutti i voli sono pieni, dopo lo spavento i turisti vogliono partire - ha spiegato -: quello che suggeriamo di fare è per chi ha già un biglietto da Marrakesh vada all' aeroporto dove noi abbiamo organizzato un desk. Per chi non ha ancora un biglietto prima di tutto ne cerchi uno ma non necessariamente da Marrakesh". "Finora siamo riusciti ad entrare in contatto con tutte le segnalazioni" riguardo agli italiani in Marocco colpito nella notte da un forte sisma, Barucco ha quindi confermato che al momento non risultano italiani coinvolti: "monitoriamo di ora in ora - ha detto - anche con le autorità marocchine". 

Il ministero degli interni: "207 feriti sono in condizioni critiche"

"In un bilancio temporaneo del terremoto che ha colpito alcune province ieri sera venerdì (8 settembre 2023), il bilancio delle vittime ha raggiunto, fino alle 10:00 del mattino, 820 persone, che Dio abbia pietà delle loro anime, e 672 feriti, di cui 205 in condizioni critiche." La televisione marocchina Al-Oula ha mostrato filmati con droni delle forze armate reali che si mobilitavano per fornire sostegno alle persone colpite dal terremoto.

Marocco, terremoto di magnitudo di 6.8: le operazioni di soccorso a Marrakech AFP
Marocco, terremoto di magnitudo di 6.8: le operazioni di soccorso a Marrakech

Nessuna vittima nella vicina Algeria, scossa avvertita in alcune zone occidentali

Le autorità algerine hanno annunciato di non aver registrato vittime o danni dopo la sisma di Marrakech che ha colpito il Marocco sud-occidentale, e avvertita in alcune province dell'ovest dell'Algeria. Lo ha fatto sapere una nota della protezione civile algerina pubblicata ieri sera su Facebook. "In seguito al terremoto avvertito dagli abitanti di alcune zone dell'ovest del paese, le nostre squadre hanno effettuato operazioni di ricognizione nelle province di Tindouf, Beni Abbes, Timimoun, Bechar e Naama (sud-ovest), così come Tlemcen e Sidi Bel Abbes (ovest) e non sono state registrate perdite", si legge nel post. 

Il dolore del papa, "profonda solidarietà"

"Appreso con dolore del terremoto che violentemente ha colpito il Marocco", papa Francesco esprime "la sua comunione nella preghiera di fronte a questo disastro naturale". "Triste per questo evento", si legge in un telegramma di cordoglio per le vittime inviato tramite il cardinale segretario di stato Pietro Parolin, il pontefice manifesta la sua "profonda solidarietà a coloro che sono toccati nella carne e nel cuore da questa tragedia": prega "per il riposo dei defunti, per la guarigione dei feriti e per la consolazione di chi piange la perdita dei propri cari e della propria casa". Francesco chiede a"ll'altissimo di sostenere i marocchini in questa prova e offre il suo incoraggiamento alle autorità civili e ai servizi di soccorso".  

Le immagini sui social del minareto "tremante" della famosa moschea Kutubiyya di Marrakech

I video che circolano online mostrano persone in fuga mentre le forti scosse colpiscono il Marocco. Un video sembra mostrare il minareto della famosa moschea Kutubiyya di Marrakech, che ha quasi 1.000 anni, mentre emana polvere, scatenando il timore che possa crollare.

Ambasciatore marocchino a Roma, Youssef Balla: "Sono colpito dal sostegno di Meloni e delle autorità italiane"

"Sono colpito e impressionato per la spontanea e rapida reazione delle autorità italiane. Ho visto le parole di vicinanza e sostegno della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, del ministro della Difesa, Guido Crosetto e di tanti altri senatori e rappresentanti della società civile. Non solo portano sostegno ma si mettono a disposizione per tutto quello che è necessario al Marocco". Lo ha detto l'ambasciatore del Marocco in Italia, Youssef Balla, citato da Rainews 24, dopo il devastante terremoto che ha colpito il suo paese. "In questa prima fase stiamo cercando di gestire questa situazione con i mezzi nazionali. Ma sono sicuro che se le autorità del Marocco riterranno che ci sarà la necessità di rivolgere un appello ai Paesi amici per avere sostegno, l'Italia sarà tra i primi Paesi ad essere chiamati. Ribadisco tutto il riconoscimento e la gratitudine al governo e al popolo amico dell'Italia", ha detto ancora l'ambasciatore.  

Sirene e gente in strada, case distrutte e macerie a Marrakesh - il video di questa notte

Biden: "Vicini al Marocco in questo momento difficile, pronti a fornire assistenza"

Il presidente Usa Joe Biden è "profondamente addolorato per la perdita di vite umane e la devastazione del terremoto" di questa notte che ha colpito il Marocco. "I nostri pensieri e le nostre preghiere sono rivolti a tutti coloro che sono colpiti da questa terribile difficoltà", ha aggiunto Biden in una nota della Casa Bianca. "La mia amministrazione è in contatto con i funzionari marocchini. Stiamo lavorando per garantire che i cittadini Usa in Marocco siano al sicuro e siamo pronti a fornire tutta l'assistenza necessaria al popolo marocchino. Gli Usa sono vicini al Marocco e al mio amico Re Mohammed VI in questa fase difficile".  

Il ministro Piantedosi: "i nostri vigili del fuoco sono pronti a partire"

“Esprimo al popolo marocchino la mia vicinanza e il mio cordoglio per le vittime causate dal disastroso sisma di questa notte". Lo dice in una nota il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che aggiunge: “I nostri Vigili del Fuoco sono pronti a intervenire in qualsiasi momento in Marocco per dare supporto alle autorità locali". "Come già avvenuto dopo eventi simili in passato - ad esempio in Turchia dove proprio agli italiani fu affidato il coordinamento delle unità Usar internazionali operanti sul campo - in caso pervenga richiesta di supporto dalle autorità dal governo marocchino, il Viminale invierà uomini e mezzi nell’ambito del sistema europeo della protezione civile”, sottolinea. 

Terremoto di magnitudo 6.8 in Marocco, la cartina del Ministero degli Esteri

Terremoto di magnitudo 6.8 in Marocco, la cartina del Ministero degli Esteri Farnesina
Terremoto di magnitudo 6.8 in Marocco, la cartina del Ministero degli Esteri

Turisti italiani: "dopo sisma siamo bloccati su monti Tizi n'Test"

"Siamo preoccupatissimi, siamo bloccati fuori dall'hotel sul passo Tizi n'Test e la strada è sbarrata da una frana da entrambe le parti. Ora ci stiamo incamminando verso Agadir, sono trenta chilometri per fortuna in discesa ma dobbiamo a sbrigarci perchè inizia a fare caldo". A riferirlo è una turista italiana in vacanza in Marocco col marito e il figlio 15enne sorpresi dal sisma della notte scorsa mentre erano in hotel sulle montagne dell'atlante. 

Tajani a Rainews: "Gli italiani vadano negli aeroporti di Rabat e Casablanca"

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, invita gli italiani in Marocco, dopo il terremoto, a recarsi negli aeroporti di Rabat e Casablanca. L'appello è arrivato dai microfoni di Rainews24. "Ai nostri connazionali che intendono partire - ha spiegato il titolare della Farnesina - diciamo di non andare all'aeroporto di Marrakech, perchè è pieno, ma di andare in altri aeroporti del Marocco, a  Rabat e Casablanca. Verrà realizzato un desk da un funzionario della nostra diplomazia per dare indicazioni ai nostri concittadini".

"Fortunatamente non ci sono morti o feriti italiani. Al momento la situazione per i cittadini italiani è positiva. Per quanto ne sappiamo sono circa 200 gli italiani che erano nella zona copita dal sisma, vicino Marrakesh, e sono stati subito assistiti dalla nostra ambasciasta a Rabat, dal nostro consolato a Casablanca, dal console onorario a Marrakesh". 

"L'unità di crisi della Farnesina - aggiunge il ministro - risponde 24 ore su 24 alle chiamate dei nostri concittadini e dei loro famigliari che sono in Italia preoccupati per l'evolversi della situazione". Tajani aggiunge: "Ho parlato poco fa con l'ingegner Curcio. La nostra Protezione civile è pronta a sostenere da subito la Protezione civile marocchina, ma fino adesso non abbiamo ricevuto richieste nè dalla Protezione civile marocchina nè dalla Protezione civile europea che spesso coordina gli interventi europei in caso di disastri internazionali. Comunque noi seguiamo minuto per minuto l'evolversi della situazione. Il Governo è pronto a fare tutto ciò che serve".  

Sale a 820 il bilancio delle vittime

Il bilancio delle vittime del violento terremoto che ha colpito il Marocco la notte scorsa è aumentato a quota 820, secondo l'ultimo bilancio diffuso dal ministro dell'Interno. I feriti, aggiunge, sono almeno 672, di cui 205 in gravi condizioni. 

La mappa

L'epicentro Rainews
L'epicentro

Una donna piange davanti alla sua casa distrutta a Marrakesh

Devastante terremoto in Marocco AFP
Devastante terremoto in Marocco

Zelensky, l'Ucraina è solidale con il Marocco

"Le nostre più sentite condoglianze a Sua Maestà il Re Mohammed VI e a tutti i marocchini per le vittime del terribile terremoto nella regione di Marrakesh.Auguro ai feriti una rapida guarigione. L'Ucraina è solidale con il Marocco in questo tragico momento": lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Intervista al presidente di INGV Carlo Doglioni

La scossa potentissima e con pochi precedenti nella storia recente del Marocco ha colpito un'area vastissima, estesa per centinaia di chilometri sui monti dell'Atlante, con un movimento di compressione generato dalla spinta della placca africana verso quella europea. "Sono eventi naturali ma è la vulnerabilità degli edifici a rendere grave la situazione", dice Carlo Doglioni presidente dell'Istituto nazionale di fisica e vulcanologia. 
 

Macron: "Siamo devastati, la Francia è pronta ad aiutare"

"Siamo tutti devastati dal terribile terremoto in Marocco. La Francia è pronta ad aiutare con i primi soccorsi". Lo ha scritto su X il presidente francese Emmanuel Macron, commentando il terribile terremoto che ha colpito il Marocco. La zona vicino a Marrakech è stata colpita da un sisma di magnitudo 6.8 che ha provocato almeno 632 morti e circa 329 feriti secondo quanto riportato dal ministero dell'Interno. Il sisma che ha colpito il Marocco è stato avvertito fino al Portogallo e all'Algeria.

Putin invia le condoglianze al re del Marocco

Il presidente russo Vladimir Putin ha espresso le sue condoglianze al "popolo amico" del Marocco dopo il terremoto. "In Russia condividiamo il dolore e il lutto dell'amichevole popolo marocchino", ha detto Putin in un messaggio al re del Marocco Mohammed VI, offrendo le sue "sincere condoglianze per le tragiche conseguenze del devastante terremoto".

Ue, pronti a dare al Marocco tutti gli aiuti necessari

L'Unione europea è pronta a fornire al Marocco "tutta l'assistenza necessaria" a seguito del terremoto che nella notte ha provocato centinaia di vittime. Lo riferisce un portavoce della Commissione europea. "Il centro di crisi Ue monitora da vicino la situazione", aggiunge.

Il terremoto è stato avvertito anche in Portogallo e Algeria

Il devastante terremoto che ha colpito il Marocco è stato avvertito anche in Portogallo e in Algeria. Lo hanno riferito l'Istituto portoghese per il mare e l'atmosfera e l'agenzia di protezione civile dell'Algeria, che supervisiona la risposta alle emergenze. Il centro geofisico del Marocco ha riferito che il terremoto di magnitudo 6.8 ha colpito la zona di Ighil, nell'Alto Atlante, una zona montuosa con piccoli villaggi agricoli, a circa 70 km a sud-ovest di Marrakesh. Secondo il ministero dell'Interno di Rabat al momento sono almeno 632 i morti causati dal sisma e circa 329 i feriti.

Tajani, al momento non ci sono notizie di vittime italiane

"Al momento non ci sono notizie di feriti né vittime tra i nostri connazionali in Marocco". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "Sono circa 200 gli italiani presenti nella zona colpita dal terremoto vicino a Marrakesh. La nostra ambasciata a Rabat, il nostro consolato a Casablanca e il consolato onorario a Marrrakesh sono subito mobilitati dall'unità di crisi del ministero degli Esteri. Sono stati inviati messaggi a tutti gli italiani con i numeri utili per essere assistiti. Al momento non abbiamo notizie di italiani feriti. Purtroppo ci sono molte vittime marocchine. La nostra protezione civile è a disposizione del Marocco che, per ora, non ha chiesto il nostro intervento.Ma l'Italia è pronta a fare tutto ciò che serve per aiutare un Paese amico e così importante. Noi italiani purtroppo sappiamo bene cosa voglia dire avere a che fare con i terremoti", ha detto ancora Tajani. 

"L'Unita di crisi segue la situazione e siamo pronti a fare assistenza nel modo più forte possibile ai nostri connazionali così come successo in Grecia in occasione dei roghi quando negli aeroporti abbiamo messo in piedi dei desk dell'ambasciata", ha aggiunto il vicepremier e ministro degli Esteri.

Edifici ridotti in macerie (video Ap)

Onu pronta ad aiutare. Guterres: "Solidarietà al governo e al popolo"

Le Nazioni Unite sono pronte ad aiutare il governo marocchino. "Il segretario generale è profondamente  rattristato per il terremoto che ha colpito oggi il Marocco e che ha  causato molte vittime", ha dichiarato Stéphane Dujarric, portavoce di Antonio Guterres. "Il Segretario Generale esprime solidarietà al governo e al popolo del Marocco in questi momenti difficili. Rivolge le sue più sincere condoglianze alle famiglie delle vittime e augura  una pronta guarigione ai feriti".

Macerie per le strade di Marrakesh

Terremoto in Marocco GettyImages
Terremoto in Marocco

Danni alle mura di Marrakesh

Il potente sisma che ha colpito il Marocco facendo oltre 600 vittime, secondo un bilancio provvisorio, ha danneggiato parte delle storiche mura della città di Marrakesh. Erette intorno al 1120, per difendere la città dagli attacchi delle tribù berbere del sud, le mura sono lunghe 10 chilometri e contano 18 porte. A dare la notizia dei danni alle storiche mura è stata l'emittente televisiva statale Al Aoula

Si cercano i sopravvissuti scavando tra le macerie (Video Ap)

Ministro dell'Interno: le vittime sono 632, 329 i feriti

Sono almeno 632 le persone morte nel devastante sisma che ha colpito il Marocco. 329 i feriti, di cui 51 in condizioni critiche, secondo la tv di Stato che cita il ministro dell'Interno.

Farnesina, come contattare l'Unità di Crisi

"Marrakesh. A seguito del terremoto nell’area dell’Atlante, la Farnesina, con l'ambasciata d'Italia in Marocco e il Consolato generale d'Italia a Casablanca, monitorano la situazione e sono in contatto con le autorità locali. Per qualsiasi emergenza o segnalazione è possibile contattare l'Unità di Crisi al numero +39 06 36225". Lo ha scritto la Farnesina su X.

Tajani: "Italia pronta ad aiutare, anche per le fasi di soccorso"

"Sono vicino al Marocco per il tragico terremoto che ha seminato morte e distruzione. L'Italia è pronta ad aiutare, anche per le fasi di soccorso, le autorità marocchine in questi momenti difficili. Una preghiera per le vittime e i loro familiari". Lo ha scritto oggi su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani

Le squadre di soccorso ostacolate dalle macerie

Le squadre di soccorso al lavoro in Marocco hanno difficoltà a raggiungere le aree più colpite dal sisma a causa dei danni e dei blocchi presenti lungo le strade. A renderlo noto è stata l'emittente statale Al Aoula.

Le auto si fanno strada tra le macerie

Le squadre di soccorso al lavoro in Marocco hanno difficoltà a raggiungere le aree più colpite dal sisma a causa dei danni e delle macerie presenti lungo le strade. A renderlo noto è stata l'emittente statale Al Aoula.

Cnrst: "Scossa di magnitudo 7, la più grave della storia"

Secondo il Centro nazionale per la ricerca scientifica e tecnica (Cnrst) di Rabat, il sisma che ha colpito il Marocco nella tarda serata di ieri ha avuto magnitudo 7 sulla scala Richter. Si tratta del terremoto più grave che abbia mai colpito il  paese, secondo i media locali. Secondo il Us Geological Survey la scossa ha avuto magnitudo 6,8 della scala Richter.

Meloni, l'Italia disponibile a dare sostegno al Marocco

"Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, oggi a Nuova Delhi per il Vertice G20, ha appreso con dolore il tragico bilancio del devastante terremoto che ha colpito il Marocco". Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi. 

"Meloni - si spiega - ha espresso vicinanza e solidarietà al Primo Ministro Aziz Akhannouch, ai familiari delle vittime e al popolo marocchino, manifestando la piena disponibilità dell'Italia a sostenere il Marocco in questa emergenza".

Soccorritori in difficoltà nella zona dell'epicentro

Le squadre di soccorso hanno difficoltà a raggiungere le zone più colpite dal terremoto di venerdì notte perché le strade vicine sono danneggiate e bloccate, ha riferito la televisione statale Al Aoula. Intanto, il Centro trasfusionale ed ematologico del Paese ha diramato l'invito a donare il sangue per aiutare le vittime.

L'epicentro del sisma (USGS)

Terremoto in Marocco, l'epicentro Ansa/United States Geological Survey (USGS)
Terremoto in Marocco, l'epicentro

Michel: "L'Ue pronta a sostenere il Marocco"

"Notizie tremende" quelle che seguono in queste ore il devastante terremoto in Marocco. "I miei pensieri vanno a tutte le persone coinvolte nella tragedia e ai soccorritori che svolgono le operazioni di ricerca". Lo ha scritto su X il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. "L'Ue - ha aggiunto - è pronta a sostenere il Marocco in questi momenti difficili".

I terremoti precedenti

Il 29 febbraio 1960, un terremoto di magnitudo 5,7 sulla scala Richter distrusse Agadir, sulla costa occidentale del paese, provocando la morte di oltre 12.000 persone, un terzo della popolazione della città. L'epicentro fu collocato proprio sotto la città.

Il 24 Febbraio 2004, un violento terremoto di magnitudo 6.4 colpì la località costiera di Al Hoceima. Il bilancio fu di 630 vittime, 926 feriti e circa 15.000 senzatetto.

Narendra Modi offre assistenza: "Addolorato per le vittime"

"Estremamente addolorato per la perdita di vite umane a causa del terremoto in Marocco". Prima di accogliere i leader al G20 di New Delhi, il primo ministro indiano Narendra Modi con un post su X ha espresso vicinanza al Paese nordafricano colpito dal sisma. "In quest'ora tragica, i miei pensieri vanno al popolo del Marocco - ha aggiunto -. Condoglianze a coloro che hanno perso i loro cari. Possa chi è rimasto ferito riprendersi al più presto. L'India è pronta a offrire tutta l'assistenza possibile al Marocco in questo momento difficile".

L'appello del Ministro dell'Interno: "Mantenete la calma"

Il ministero dell'Interno del Marocco ha invitato i cittadini a mantenere la calma e a "evitare il panico".

In un discorso trasmesso dai media statali, Rashid Al-Khalfi, segretario generale degli Affari interni del ministero, ha affermato che il governo ha già attivato tutte le risorse disponibili per affrontare la tragedia.

"Un bilancio che si aggrava", dice la corrispondente dell'Ansa (Video)

L'epicentro del sisma a metà strada fra Marrakesh e Agadir

L'epicentro è stato localizzato al centro del paese, a 16 chilometri del villaggio Tata N'Yaaqoub, nel municipio di Ighil, 72 chilometri a sud-ovest di Marrakech. La scossa però è stata sentita lungo tutta la dorsale dell'Atlante, a Merzouga, una delle porte del deserto,Taroudant, Essaouira e Agadir e dall'altro versante della catena montuosa a Casablanca, fino a Rabat. Ed è stata percepita perfino nel sud della Spagna.

Il movimento ondulatorio è durato circa 30 secondi. Ingenti i danni materiali. Sono state mobilitate le forze dell'ordine, la protezione civile e il personale medico e paramedico.

Terremoto in Marocco, crolli e paura (Video)

Panico, crolli e blackout elettrico a Marrakesh

A Marrakesh, città di quasi un milione di abitanti, patrimonio dell'Umanità e popolare meta turistica, si sono registrati blackout, crolli e scene di panico fra residenti e viaggiatori. Grande paura soprattutto nella medina, dove le parti più fragili delle mura che circondano il centro storico sono crollate. Hanno ceduto alcune abitazioni, nella piazza Jamaa el Fna è crollato il minareto di una piccola moschea vicino allo storico 'Café de France'. Si segnalano danni nella kasbah di Marrakech e crolli di abitazioni nella zona a nordest. 

In città nuova ci sono crepe nel campanile della chiesa cattolica di Gueliz. Crolli di facciate a Essaouira, sull'Oceano atlantico e a Ouarzazate, nel centro Sud.

Terremoto in Marocco Reuters
Terremoto in Marocco

La prima scossa scossa di magnitudo 6.8 e profondità 18,5 chilometri

La prima scossa - di magnitudo 6,8 e profondità 18,5 chilometri - è stata devastante. Ha causato danni gravi alle case e alle infrastrutture, travolgendo molte persone nel crollo delle case in piena notte. Le immagini che girano sui social mostrano rovine, macchine danneggiate, moschee che tremano e fiumi di persone in preda al panico per la strada. I danni maggiori potrebbero essersi verificati nelle località di montagna più vicine all'epicentro. I paesi che punteggiano la catena dell'Atlante sono spesso molto poveri, con case costruite in paglia, fango e sassi - dunque molto fragili. 

Terremoto in Marocco, le prime immagini (Video)

Sisma di magnitudo 6.8 nel Marocco centrale. Centinaia di vittime

Due forti scosse di terremoto hanno colpito il Marocco centrale. Dopo ore di incertezza, è arrivato un primo bilancio ufficiale fornito dal ministero dell'Interno marocchino: i morti sono 296, i feriti 153. Ma con tutta probabilità è un conto destinato ad aggravarsi di ora in ora. Le vittime sono concentrate per lo più nella provincia di Marrakesh e in quella di Ouarzazate, più a sud.