La guerra di Gaza, giorno 59

Affondo di Israele nel Sud della Striscia, tank e bombe in tutta Gaza. Colpite due scuole

Unicef: nel sud di Gaza bombe ogni 10 minuti. Colpi di mortaio dal Libano, feriti 3 soldati israeliani. Nove morti in un raid di Israele vicino a Rafah. Blinken: con il Qatar sforzi per liberare tutti gli ostaggi

L'ufficio israeliano per il coordinamento nei Territori palestinesi, COGAT, ha negato le accuse dell'OMS sull'evacuazione dei magazzini nel sud di Gaza

L'ufficio israeliano per il coordinamento nei Territori palestinesi, noto come COGAT, ha negato le accuse dell'OMS secondo cui l'esercito israeliano avrebbe chiesto all'agenzia di evacuare un magazzino nel sud di Gaza.

"La verità è che non vi abbiamo chiesto di evacuare i magazzini e lo abbiamo anche chiarito (per iscritto) ai rappresentanti ONU competenti", ha dichiarato il COGAT in un post sul sito X.

Israele ammette, uccisi 2 civili per ogni miliziano Hamas

Due civili per ogni combattente di Hamas: è il tragico bilancio ammesso da alti funzionari militari israeliani, che hanno però assicurato che l'esercito sta utilizzando software di mappatura ad alta tecnologia per cercare di ridurre le morti tra i non combattenti. Quando gli è stato chiesto se i resoconti dei media secondo cui sono 5.000 i combattenti di Hamas uccisi a fronte di un totale di 15.900 morti, uno degli alti funzionari ha ammesso con i giornalisti che "i numeri sono più o meno giusti"."Non sto dicendo che non sia male che abbiamo un rapporto di due a uno", ha detto uno dei funzionari, aggiungendo che l'uso degli scudi umani fa parte della "strategia centrale" di Hamas."Se tutto va bene (il rapporto) sarà molto piu' basso" nella prossima fase della guerra, hanno aggiunto le fonti.

Il crescente numero di vittime e la crisi umanitaria in corso a Gaza hanno suscitato indignazione in gran parte del mondo. L'alleato chiave degli Stati Uniti ha invitato Israele a fare di più per evitare vittime civili mentre le operazioni si spostano a sud, dove molti abitanti di Gaza cercano rifugio dopo essere fuggiti dal nord devastato.Il software di mappatura usato per tracciare i movimenti della popolazione all'interno della Striscia di Gaza incorpora telefoni cellulari e altri segnali, sorveglianza aerea e informazioni provenienti da fonti locali, nonchè l'intelligenza artificiale, per mantenere una traccia costantemente aggiornata delle concentrazioni di popolazione nel territorio.Ognuna delle 623 celle della mappaè codificata a colori, con il verde che indica le aree in cui è evacuato almeno il 75% della popolazione.

La mappa - che secondo i militari è il prodotto di otto anni di ricerca e sviluppo - è a disposizione dei comandanti e delle unità sul terreno e viene utilizzata sia per coordinare le operazioni che per avvisare i civili tramite SMS, telefonate, distribuzione di volantini di lasciare determinate aree prima di imminenti attacchi e per monitorare l'efficacia di tali messaggi in tempo reale.Ma l'ufficio umanitario delle Nazioni Unite OCHA ha messo in dubbio l'utilità di un simile strumento in un'area dove l'accesso alle telecomunicazioni e all'elettricità eèsporadico."Posso assicurarvi che stiamo facendo tutto ciò che è in nostro potere per ridurre le vittime civili", ha detto il funzionario della difesa israeliana "Ma questo fa parte delle conseguenze della guerra"

Oltre 50 i giornalisti palestinesi morti a Gaza (Video)

Oms comunica che Israele ha chiesto di svuotare i magazzini a Gaza sud

"Oggi l'Oms ha ricevuto notifica dalle forze di difesa israeliane di rimuovere le nostre forniture dai due magazzini medici nel sud di Gaza entro 24 ore, poiché le operazioni di terra li renderanno inutilizzabili". Lo ha reso noto il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus su X. "Facciamo appello a Israele affinché ritiri l'ordine e adotti ogni misura possibile per proteggere i civili e le infrastrutture civili, compresi ospedali e strutture umanitarie".

In unvVideo shock un' israeliana viene portata via con la forza

Una donna che oppone resistenza ai suoi assalitori, prima di essere portata via: le drammaticheimmagini sono contenute in un video diffuso in Israele chemostra la 40enne Amit Soussana, presa in ostaggio dai milizianidi Hamas, nel giorno dell'attacco del 7 ottobre. Nel video la donna si trova in una zona desertica. Si vedeche tenta di opporsi ai suoi aggressori, in sette, tutti a volto scoperto, uno dei quali poi la prende di peso e la trascina via.Si nascondeva nell'armadio di casa sua quando era stata presa prigioniera. Soussana - riferisce il Times of Israel - ha accettato dipubblicizzare il filmato dopo il suo rilascio, il 30 novembre, nell'ultimo gruppo di ostaggi liberati come parte dell'accordo di tregua durato una settimana.Il video è stato trasmesso per la prima volta sui notiziari di Canale 12.

L'Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l'Occupazione dei Rifugiati Palestinesi: "Il nuovo ordine di evacuazione per trasferire le persone da Khan Younis a Rafah ha creato panico, paura e ansia.

L'Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l'Occupazione dei Rifugiati Palestinesi (UNRWA) afferma che un nuovo ordine di evacuazione da parte di Israele per trasferire le persone da Khan Younis a Rafah ha "creato panico, paura e ansia".

"Almeno altre 60.000 persone sono state costrette a trasferirsi nei rifugi dell'UNRWA, già sovraffollati, e altre hanno chiesto di essere accolte. Molti sono già stati sfollati più di una volta fuggendo dalla guerra in altre zone di Gaza", ha dichiarato il Commissario generale dell'UNRWA Philippe Lazzarini. In una dichiarazione ha affermato che l'ordine sta spingendo le persone in meno di un terzo dell'area totale di Gaza.

Ben l'80% dei 2,3 milioni di abitanti di Gaza è fuggito dalle proprie case a causa della campagna di bombardamenti israeliana che dal 7 ottobre ha ucciso almeno 15.800 persone, soprattutto donne e bambini.

Mappa Gaza City Al Jazeera
Mappa Gaza City

Interrotte in tutta Striscia Gaza le comunicazioni e i servizi internet

I servizi di telecomunicazione sono stati interrotti in tutta la Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato in un comunicato la società palestinese di telecomunicazioni Paltel. "Siamo spiacenti di annunciare la completa cessazione delle comunicazioni e dei servizi Internet con la Striscia di Gaza, poiché le linee principali precedentemente ricollegate sono state nuovamente interrotte", si legge nel comunicato. Lo riporta Haaretz

Il Segretario Gennerale dell'ONU; Guterres: "Allarmato da ripresa di ostilità"

Il Segretario generale delle Nazioni Unite e' "estremamente allarmato dalla ripresa delle ostilità tra Israele e Hamas e altri gruppi armati palestinesi a Gaza". Lo ha dichiarato Antonio Guterres in una nota diramata dal segretariato generale. "Le Nazioni Unite - continua - fanno appello alle forze israeliane a evitare ulteriori azioni che aggraverebbero la catastrofica situazione umanitaria a Gaza e a risparmiare altre sofferenze ai civili". 

"Civili - aggiunge - di cui fanno parte anche lavoratori sanitari, giornalisti e personale dell'Onu". Guterres ha anche manifestato preoccupazione per l'escalation di violenza nei Territori e ribadito la richiesta per un "cessate il fuoco umanitario a Gaza e il rilascio immediato e senza condizione di tutti gli ostaggi"

Rafah, bombardamenti sulla Striscia di Gaza afp
Rafah, bombardamenti sulla Striscia di Gaza

Il portavoce del dipartimento di Stato Usa, Matthew Miller: "No ad una campagna militare a sud di Gaza come nel nord"

"Quello che il segretario di Stato Usa ha detto in modo chiaro negli incontri avuti con il premier e altri esponenti del governo israeliano è che non vogliamo vedere una campagna militare nel sud della Striscia di Gaza come quella condotta nel nord. Questo significa che non vogliamo vedere lo stesso livello di vittime civili, lo stesso livello di sfollamento di massa": lo ha detto oggi il portavoce del dipartimento di Stato Usa, Matthew Miller, riferendo nel briefing con la stampa della recente visita in Israele di Antony Blinken.Miller ha quindi riferito di un "piano molto dettagliato" illustrato dal governo israeliano a tal fine, "ma come ha dichiarato il segretario di Stato, quello che conta non è l'intento, ma il risultato, e stiamo seguendo molto da vicino e continueremo a farlo prima di fare una valutazione definitiva".

"Ci aspettiamo che Israele rispetti il diritto umanitario internazionale e che faccia di tutto per minimizzare il numero di vittime civili, che non si ripeta a sud quello che abbiamo visto a nord", ha aggiunto.

Gaza, civili portano ragazzi in ospedale dopo il bombardamento di una scuola afp
Gaza, civili portano ragazzi in ospedale dopo il bombardamento di una scuola

L'agenzia dell'Onu per il coordinamento degli affari umanitari afferma che il 75% della popolazione sono sfollati interni

Circa 1,8 milioni di persone, pari al 75% della popolazione della Striscia di Gaza, sono sfollati interni: lo dichiara l'agenzia dell'Onu per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha). Il precedente bollettino Ocha parlava di 1.7 milioni di sfollati, anche se "ottenere un conteggio preciso è oneroso", precisa l'agenzia Onu, citata da vari media fra cui il Guardian.

Le immagini della fuga dopo il bombardamento su due scuole che accoglievano sfollati (Video)

Il gabinetto di guerra israeliano, su pressioni americane, dovrebbe aumentare gli aiuti umanitari a Gaza

Il gabinetto di guerra israeliano dovrebbe approvare oggi un aumento degli aiuti umanitari e del carburante per la Striscia di Gaza. Lo riporta il sito Axios, citando fonti israeliane e americane. L'esercito israeliano aveva bloccato venerdì scorso l'ingresso dei camion carichi di aiuti umanitari e di carburante dall'Egitto a Gaza, con la ripresa delle ostilità nell'enclave palestinese, ma su pressione Usa l'ingresso dei camion è ripreso sabato, anche se limitato. "Israele ha bisogno del sostegno degli Stati Uniti per ampliare la sua operazione militare nella città di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, il che rende difficile respingere le richieste degli Stati Uniti", hanno detto funzionari israeliani.Secondo le fonti, gli Stati Uniti hanno chiesto a Israele di far entrare a Gaza ogni giorno più di 200 camion di aiuti e carburante, rispetto ai 100 entrati da sabato scorso. Gli Stati Uniti hanno inoltre chiesto di autorizzare l'ingresso a Gaza di 180.000 litri di carburante, tre volte la quantità consentita dalla fine del cessate il fuoco.

Josep Borrell, Alto rappresentate UE per la politica estera: "Un orrore non può giustificare altro orrore"

L'attentato terroristico di Hamas del 7 ottobre "è stato una carneficina, ma quello a cui stiamo assistendo a Gaza è un'altra carneficina. Quante vittime? Non lo sappiamo, nessuno lo sa. Qualche stima dice 15 mila, ma temo che sotto le macerie delle case distrutte ce ne siano molte di più con un alto numero di bambini". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, intervenendo al 25esimo Forum Ue-Ong per i diritti umani.    

Borrell è stato interrotto dagli altri speaker che gli hanno fatto notare che alcuni partecipanti avevano iniziato ad uscire dall'aula. "Le persone stanno lasciando la sala? Perchè?", ha chiesto l'Alto rappresentante senza ricevere risposte. "Probabilmente ho detto qualcosa di scomodo, ma le Nazioni Unite hanno detto chiaramente che quello che è successo in un caso era stato riconosciuto" come carneficina "e quello che sta succedendo a Gaza è un altro" caso di carneficina. "Perchè non si può accettare questo alto numero di vittime civili, anche se ovviamente Israele ha il diritto di difendersi. Come ho detto un orrore non può giustificarne un altro, c'è stato l'orrore ma l'orrore non può giustificarne un altro. E la comunità internazionale ha più volte fatto sentire la sua voce chiedendo di porre fine a questo orrore", ha aggiunto.

L'Esercito israeliano ha schierato, nella Striscia di Gaza, la Brigata Kfir specializzata nel comattimento nelle aree urbane

L'Esercito israeliano ha dispiegato, nella Striscia di Gaza, la 'Brigata Kfir', nata nel 2005 e che da  allora non aveva mai partecipato a operazioni delle forze israeliane nell'enclave palestinese. La Brigata, specializzata in lotta al  terrorismo e combattimento in aree urbane, è impegnata - secondo un  comunicato dei militari israeliani - in operazioni per "localizzare i  tunnel" usati da Hamas e "distruggere" il gruppo dopo il terribile  attacco del 7 ottobre in Israele. I militari della Brigata Kfir sono impiegati insieme al "genio, alle  forze corazzate e all'artiglieria" che operano nel nord della Striscia di Gaza per "sconfiggere il nemico e portare a termine compiti  aggiuntivi volti a consentire alle Forze di difesa di Israele di  continuare le manovre" nella zona. Sinora, stando a quanto comunicato, i soldati della Brigata ha individuato "oltre 30 tunnel" e "diretto"  un centinaio di attacchi dell'artiglieria, "distruggendo" obiettivi di Hamas.

Msf riporta che sono 100 i morti e 400 feriti in 48 ore nell' ospedale di Al-Aqsa

L'offensiva aerea e di terra di Israele si sposta verso sud e alle persone di alcune zone dell'Area di Mezzo e di Khan Younis è stato ordinato di spostarsi più a sud, verso Rafah, lungo il confine egiziano.  Msf ha dovuto sospendere il supporto medico alle cliniche dei Martiri e Beni Suhaila, poiché si trovano nelle aree sottoposte a ordine di evacuazione."Ogni giorno, le autorità israeliane ordinano l'evacuazione di un nuova zona, chiedendo alle persone di trasferirsi in un'altra città, sempre più a sud - ha detto un membro dello staff di Msf sfollato a Khan Younis - anche durante la tregua, alle persone non era permesso tornare alle proprie case nel nord. Restano accessibili solo tre o quattro quartieri e sono tutti sovraffollati".La maggior parte degli 1,8 milioni di sfollati interni nella Striscia hanno cercato rifugio nel sud di Gaza, dove attualmente vivono in condizioni spaventose. Molti civili sono stati costretti spostarsi più volte a partire dal 7 ottobre. Non hanno nessun posto dove andare perché nessun posto è sicuro, ha rimarcato Msf.

Gaza, civili portano ragazzi in ospedale dopo il bombardamento di una scuola afp
Gaza, civili portano ragazzi in ospedale dopo il bombardamento di una scuola

L'agenzia palestinese Wafa: bombe su due scuole nella Striscia che ospitavano sfollati, almeno 50 morti

Almeno 50 civili sono stati uccisi e centinaia di altri feriti in una serie di attacchi israeliani che hanno preso di mira due scuole che ospitavano sfollati nel quartiere di al-Darraj a Gaza City. Lo riferiscono fonti all'agenzia palestinese Wafa. Aerei da guerra israeliani hanno bombardato la scuola Salah Ad-Din gestita dall'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) e la scuola Martyr Assad Saftawi nel quartiere di al-Darraj. Decine di feriti sono stati portati all'ospedale arabo Al-Ahli, nel vicino quartiere di al-Zeitoun. Gli operatori delle ambulanze hanno riferito che stanno incontrando enormi difficoltà a raggiungere i feriti a causa degli intensi bombardamenti israeliani sull'area.

Putin: il conflitto Gaza assume forma disastro umanitario

Il conflitto palestinese-israeliano ha assunto la forma di un disastro umanitario, ha dichiarato il Presidente russo Vladimir Putin. "I conflitti regionali si stanno intensificando e nel caso del confronto israelo-palestinese la situazione, per quanto tragica, ha assunto la forma di un vero e proprio disastro umanitario", ha dichiarato Putin durante la cerimonia di accettazione delle credenziali degli ambasciatori stranieri al Cremlino. 

Ankara: dura reazione se Israele colpisce Hamas in Turchia

I servizi segreti di Ankara hanno affermato che ci saranno "gravi conseguenze" se Israele tenterà di colpire i membri di Hamas in territorio turco. Lo hanno affermato fonti dell'intelligence turca, come riporta Ntv, in reazione alle dichiarazioni del capo dello Shin Bet, la sicurezza interna israeliana, Ronen Bar, secondo cui i servizi segreti israeliani hanno ricevuto istruzione di eliminare i dirigenti di Hamas ovunque si trovino, compresa la Turchia. L'intelligence di Ankara non permetterà a servizi segreti stranieri di svolgere attività illegali sul territorio della Repubblica di Turchia, hanno aggiunto le fonti.

Onu: 300 morti a Gaza dalla ripresa delle ostilità

Almeno 300 persone sono state uccise a Gaza da quando è terminata la pausa umanitaria l'1 dicembre: lo riferisce l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Unocha), come riporta il Guardian. L'agenzia umanitaria delle Nazioni Unite ha inoltre riferito che l'accesso agli aiuti è stato completamente bloccato nel nord di Gaza. Si tratta della metà del bilancio fornito dal ministero della Sanità di Hamas di circa 600 morti.

Khamenei: la cooperazione tra paesi anti Usa è utile per la Palestina

"Una coalizione di Paesi anti americani che sia focalizzata sulla cooperazione economica può adottare una posizione chiave, comune e influente rispetto a questioni globali come quella della Palestina". Lo ha affermato, su X, la Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, che oggi ha incontrato il presidente cubano Miguel Díaz-Canel in visita a Teheran. "Il potenziale politico ed economico dell'Iran e di Cuba dovrebbe essere utilizzato per formare un'alleanza e una coalizione di Paesi che condividono lo stesso atteggiamento riguardo all'aggressione da parte degli Usa e dell'Occidente", ha detto Khamenei aggiungendo che "la dimensione della tragedia a Gaza è così vasta che ha rivelato la vera natura del regime sionista all'opinione pubblica globale e non sarà più possibile nasconderla".

Nuovi attacchi nel Mar Rosso

 Il cacciatorpediniere americano USS Carney ha abbattuto tre droni nel corso di diversi interventi scattati ieri nel Mar Rosso quando "si sono verificati quattro attacchi contro tre diverse navi commerciali operanti in acque internazionali". Lo ha riferito il Comando unificato delle forze armate degli Stati Uniti (Centcom), puntando il dito contro il gruppo yemenita Ansar Allah,  noto anche come “movimento houthi”, sostenuto dall'Iran, che ha però rivendicato l'attacco solo a due navi. Nella nota si precisa che gli attacchi sono iniziati alle 9:15 del mattino, con "diversi missili lanciati da zone controllate dagi Houthi contro la nave battente bandiera delle Bahamas Unity Explorer". Quindi, "attorno alle 12, mentre si trovava in acque internazionali, USS Carney ha intercettato e abbattuto un drone lanciato dalle aree controllate dagli Houthi nello Yemen". Nella nota, le forze Usa hanno sottolineato di non poter precisare quale fosse il bersaglio del drone, che non ha causato "danni alla nave americana o ferite al personale". Poco dopo è stato lanciato un nuovo attacco sempre contro la Unity Explorer, colpita questa volta da un missile che causato "danni minori". Durante il suo intervento per valutare i danni, il cacciatorpediniere Usa ha "intercettato e abbattuto un altro drone". Attorno alle 15:30 è stata quindi presa di mira la nave battente bandiera del Panama M/V Number 9, che ha riportato "danni e nessuna vittima". Quindi, circa un'ora dopo, USS Carney ha risposto a un'altra richiesta di soccorso, arrivata da un'altra nave con bandiera panamense, Sophie II, colpita da un missile, che non ha causato "danni significativi". E' in quest'occasione che il cacciatorpediniere Usa ha abbattuto il terzo drone.  "Questi attacchi rappresentano una minaccia diretta al commercio internazionale e alla sicurezza marittima - ha rimarcato Centcom nella nota - hanno messo a repentaglio la vita degli equipaggi internazionali che rappresentano più paesi in tutto il mondo. Abbiamo anche tutte le ragioni per credere che questi attacchi, sebbene lanciati dagli Houthi nello Yemen, siano pienamente autorizzati dall'Iran. Gli Stati Uniti prenderanno in considerazione tutte le risposte appropriate, in pieno coordinamento con i suoi alleati e partner internazionali". Ansar Allahche controlla la capitale San'a e la zona nord-occidentale dello Yemen affacciata sul Mar Rosso aveva annunciato nei giorni scorsi di essere pronto a "riprendere e ad ampliare le operazioni militari contro il nemico israeliano", qualora fosse ripresa l'offensiva israeliana nella Striscia di Gaza, e di essere pronto a "impedire alle navi israeliane di navigare nel Mar Rosso". Nella rivendicazione diffusa dal portavoce militare Yahya Saree, gli Houthi hanno ammesso di aver attaccato "due navi israeliane nello stretto di Bab al-Mandeb", che collega il Golfo di Aden al Mar Rosso, la Unity Explorer e la M/V Number 9, precisando di aver preso di mira la prima "con un missile e la seconda con un drone" dopo "che le due navi hanno respinto i messaggi di avvertimento". "Le forze armate yemenite continueranno a impedire alle navi israeliane di navigare nel Mar Rosso e nel Mar Arabico fino a quando non si fermerà l'aggressione israeliana contro i nostri fratelli nella Striscia di Gaza", ha quindi ribadito il portavoce. Lo scorso 19 novembre gli Houthi hanno sequestrato nel Mar Rosso la nave Galaxy Leader, legata a Israele, con 25 membri dell'equipaggio a bordo, e nei giorni successivi c'erano poi stati altri due attacchi a navi legate a Israele, di cui uno attribuito dagli Usa a presunti pirati somali.

Nuovi bombardamenti di Israele sul sud del Libano

L'artiglieria e l'aviazione israeliane hanno compiuto bombardamenti contro località del sud del Libano lungo la linea del fronte con gli Hezbollah. Lo riferisce l'agenzia governativa libanese Nna, secondo cui i raid hanno colpito le cittadine di Tayr Harfa, Blida, Adayse, Kfar Kila e Yarun.

L'operatore: telecomunicazioni interrotte in tutto il nord di Gaza

La Compagnia di telecomunicazioni palestinese(Paltel) ha dichiarato che i servizi di comunicazione a Gaza City e in tutte le altre parti del nord di Gaza sono completamente interrotti a causa dei danni provocati dagli attacchi israeliani. Secondo Palten, sono fuori servizio le linee fisse, la comunicazione cellulare e l'accesso a internet.

Hezbollah rivendica sei attacchi contro le forze israeliane

Il gruppo libanese Hezbollah ha rivendicato sei attacchi contro postazioni militari israeliane lungo il confine, "a sostegno della popolazione della Striscia di Gaza e in solidarietà con la loro coraggiosa resistenza". E' quanto si legge in una dichiarazione rilanciata dall'emittente libanese Al Manar. L'esercito israeliano ha riferito di diversi razzi lanciati dal Libano, caduti in zone aperte, a cui le forze armate "stanno rispondendo" colpendo "le fonti dei lanci in territorio libanese".

Mezzaluna Rossa, cento camion di aiuti entrati da Rafah

Cento camion con aiuti umanitari sono entrati nella Striscia di Gaza dal valico di Rafah. Lo riferisce il capo della Mezzaluna Rossa egiziana nel Nord Sinai, Khaled Zayed.
La procedura continua a seguire il meccanismo stabilito, che prevede l'invio dei convogli al valico di Al-Awja per l' ispezione, e il loro ritorno al valico di Rafah per entrare a Gaza. Zayed ha aggiunto che ci sono decine di ambulanze dentro e fuori il valico di Rafah, in attesa di entrare nella Striscia di Gaza per caricare feriti palestinesi destinati a essere curati in Egitto e in Qatar, Emirati, Tunisia e Turchia. Intanto, all'aeroporto di Al Arish, sono arrivati nelle ultime 24 ore 5 aerei, di cui 2 dal Qatar e uno dal Kuwait, dalla Tunisia e dalla Giordania, che trasportavano circa 100 tonnellate di aiuti. Tutti gli aiuti - ha precisato il governatorato del Nord Sinai - sono arrivati a destinazione.

Israele indica un nuovo corridoio umanitario a Gaza

Le forze armate israeliane hanno annunciato che l'autostrada Salah ad-Din, che 'taglia' la Striscia di Gaza da nord a sud, è "zona di battaglia", indicando un nuovo corridoio umanitario verso il sud dell'enclave. Come ha riferito il portavoce dell'Idf, Avichay Adraee, "il passaggio dalle aree di Rafah e Khan Yunis verso Deir al-Balah e i campi del centro di Gaza sara' disponibile attraverso i seguenti percorsi: strada costiera al-Rashid e via al-Shuhada a Deir al-Balah". 

Unrwa: 1,9 milioni di sfollati nella Striscia; nostre strutture usate per scopi militari

 Quasi 1,9 milioni di persone sono state sfollate nella Striscia di Gaza, ha dichiarato oggi, in un post su X, l'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso dei rifugiati palestinesi in Medio Oriente (Unrwa). Si tratta di oltre l'80% della popolazione. L'agenzia ha inoltre dichiarato che si sono verificati 117 incidenti in 85 delle sue sedi, aggiungendo che 30 delle sue strutture sono state colpite direttamente, mentre il resto ha subito danni collaterali notevoli. La stessa agenzia ha dichiarato che 11 dei suoi dipendenti sono stati uccisi, dal 7 ottobre scorso. L'agenzia ha inoltre denunciato che le proprie strutture sono state utilizzate almeno cinque volte per scopi militari", mentre “30 installazioni sono state colpite direttamente e 55 hanno subito danni collaterali”, senza specificare tattavia in entrambi casi se per responsabilità israeliana, di Hamas o di entrambe le parti in conflitto.

Hamas: 15.899 morti a Gaza, il 70% donne e bambini

Il network qatariota Al Jazeera riferisce che Ashraf Al-Qudra, portavoce del ministero della Sanità di Gaza controllato da Hamas, ha affermato che dal 7 ottobre il numero delle vittime nella Striscia sarebbe salito a 15.899, di cui il 70% bambini e donne. Ha aggiunto che gli israeliani avrebbero completamente distrutto 56 strutture sanitarie, arrestato 35 membri del personale medico e reso completamente inagibile il sistema sanitario nella Striscia di Gaza. 

L'Iran invoca una coalizione globale per la Palestina

Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha lanciato un appello per la formazione di una coalizione a livello globale di Paesi che si impegnino per sostenere la Palestina. Il presidente iraniano si è espresso in questi termini durante una conferenza stampa congiunta con l'omologo cubano Miguel Díaz-Canel in visita a Teheran, riporta Irna.

Folla a funerale di un colonnello Israeliano, ma il corpo è ancora nella Striscia

 Migliaia di persone hanno partecipato al funerale del comandante della brigata meridionale della divisione di Gaza, il colonnello Assaf Hamami, ucciso negli scontri con i terroristi di Hamas il 7 ottobre e portato nella Striscia. Nonostante il suo corpo si trovi ancora nelle mani del Movimento islamico nell'enclave palestinese, la cerimonia e' stata resa possibile dalle informazioni raccolte che ne hanno confermato la morte, ottenendo il via libera dalle autorita' religiose militari. Come e' stato raccontato da testimoni, il comandante 41enne fu uno dei primi a intervenire alle 6.30 di mattina del 7 ottobre quando ci furono le prime avvisaglie del massiccio attacco di Hamas. Consegno' il figlio di 6 anni Alon, che era con lui alla base, alle cure dello staff presente, e usci' con altri due soldati. Dopo aver capito la gravita' di quello che stava succedendo, annuncio' alla radio della divisione: "Questo e' il comandante, dichiaro guerra". "Assaf non ha esitato, era li' pronto ad attaccare il nemico. La sua voce che alla radio dichiarava guerra riecheggiava in tutto il campo", ha ricordato il ministro della Difesa Yoav Gallant al suo funerale, definendolo "un padre di famiglia esemplare, un comandante rispettato e uno dei migliori emersi nelle forze armate negli ultimi anni". 

Israele: dei 15 morti a Gaza, 11 sono civili e 4 soldati

L'ufficio del primo ministro israeliano ha annunciato oggi che i corpi di quindici israeliani, 11 civili e quattro soldati, si trovano nella Striscia di Gaza, bombardata dopo il sanguinoso attacco del 7 ottobre in territorio israeliano da parte di Hamas. I quattro militari, tra cui un ufficiale, sono stati uccisi durante l'assalto del cosiddetto sabato nero. Alcuni degli 11 civili nell'elenco diffuso oggi erano già stati segnalati come morti, in Israele o a Gaza. Le autorità israeliane non hanno specificato gli elementi su cui si sono basati per determinare la morte di queste persone.

Sirene di allarme nel centro e nel nord di Israele

Le sirene di allarme per l'arrivo dei razzi sono risuonate sia nel centro sia nel nord di Israele. Lo ha fatto sapere il portavoce militare spiegando che la salva nel centro è partita da Gaza mentre quella al nord dal Libano.

Croce Rossa: la situazione a Gaza è intollerabile

"La sofferenza" della gente a Gaza "è intollerabile". Lo ha detto la presidente della Croce Rossa Mirjana Spoljaric che è appena arrivata nella Striscia. "Ribadisco - ha aggiunto su X - il nostro appello urgente per la protezione dei civili in linea con le leggi di guerra e che gli aiuti entrino senza difficoltà". Al tempo stesso Spoljaric ha chiesto che "gli ostaggi siano rilasciati e che la Croce Rossa possa visitarli in sicurezza"

Hezbollah rivendica tre attacchi contro l'esercito israeliano

 Gli Hezbollah libanesi hanno rivendicato stamani una serie di attacchi contro postazioni dell'esercito israeliano lungo la linea di demarcazione tra i due paesi. La tv al Manar del Partito di Dio ha diffuso tre comunicati di rivendicazione degli attacchi contro le basi israeliane a Misgav Amm e nei pressi di Margaliot, contro quella di Shtula e contro quelle nelle zone contese delle Fattorie di Shebaa e delle Colline di Kfar Shuba. 

Le forze di sicurezza hanno evacuato e demolito un piccolo avamposto illegale in Cisgiordania, ira dei coloni

Il personale della polizia e dell'amministrazione civile israeliane sta evacuando e demolendo un avamposto illegale nella regione collinare a sud di Hebron in Cisgiordania, fondato nelle ultime settimane da coloni radicali. L'avamposto, chiamato Mitzpe Kedem, è costituito da due case rudimentali ed è stato allestito nei pressi della colonia di Asael dopo le atrocità del 7 ottobre. Nelle riprese dei coloni evacuati, si sente uno dei residenti insultare uno dei membri del personale dell'amministrazione civile: "Godetevi, divertitevi, arabi che distruggono le case degli ebrei, quando potrete uccidere anche noi?". Il ministro delle Finanze Betzalel Smotrich, capo del partito ultranazionalista Sionismo religioso, ha scritto questa mattina al generale Ghassan Alian, capo Coordinatore delle attività governative nei territori del ministero della Difesa, chiedendo che la demolizione venga fermata fino a quando non può discuterne con il ministro della Difesa Yoav Gallant, in conformità con gli accordi di coalizione. Sembra, tuttavia, che Alian e il capo del comando centrale dell'Idf, generale Yehuda Fox, non abbiano ascoltato la richiesta di Smotrich poiché le forze di sicurezza stanno attualmente demolendo l'avamposto.

Israele conferma, morti 15 dei 137 ostaggi in mano ad Hamas

Il governo israeliano ha confermato che 15 dei 137 ostaggi ancora prigionieri del gruppo islamista Hamas nella Striscia di Gaza sono stati uccisi. L'ufficio del Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha rilasciato una dichiarazione in cui ha reso noti i nomi di "15 civili e soldati uccisi e ancora tenuti in ostaggio a Gaza". Tra loro ci sono Shaked Dahan, Tomer Achims, Kirill Borovsky, Assaf Hammi, Mia Goren, Ofra Kidar, Aryeh Zalmanovitz, Eliyahu Margalit, Ronen Engel, Aviv Azili, Ravid Aryeh Katz, Shani Luke, Oren Goldin, Yonatan Samarno e Guy Iloz. Secondo i dati del governo israeliano, che ha confermato la morte dei 15 ostaggi sulla base di informazioni e prove raccolte dalle truppe dispiegate nella Striscia, a Gaza sono ancora vivi 122 degli oltre 240 sequestrati da Hamas durante l'attacco del 7 ottobre. Tra gli ostaggi considerati vivi ci sono due bambini, i fratelli Ariel e Kfir Bibas, rispettivamente di 4 anni e 10 mesi, rapiti insieme alla madre Shiri Silverman Bibas - di origine argentina - e al padre Yarden Bibas. Israele ha accusato Hamas di aver violato i termini della tregua del 24-30 novembre rifiutandosi di rilasciare la signora Bibas e i suoi due bambini, ma il gruppo islamista sostiene che i tre sono stati uccisi dai bombardamenti israeliani e si è offerto di consegnare i loro corpi, ma è stato rifiutato da Israele. Un totale di 105 ostaggi - 81 israeliani e 24 stranieri (23 thailandesi e un filippino) - sono stati liberati durante la tregua di sette giorni, che ha incluso il rilascio di 240 palestinesi detenuti nelle carceri israeliane. A loro si aggiungono altri quattro ostaggi rilasciati in precedenza: una madre e una figlia israelo-americane e due anziane donne israeliane. Inoltre, Israele ha recuperato i corpi di tre ostaggi morti a Gaza: un uomo, un soldato e una donna anziana.

Riprende il processo a Netanyahu: è accusato di corruzione, frode, abuso di potere

Dopo una pausa di due mesi, dovuta alla guerra contro Hamas a Gaza, è ripreso oggi al tribunale distrettuale di Gerusalemme il processo nei confronti di Benyamin Netanyahu, che è accusato di corruzione, frode ed abuso di potere. Vista la lentezza dello svolgimento delle udienze i tre giudici, secondo i media, intendono passare adesso a quattro sedute alla settimana. Ma a quanto risulta alcuni avvocati sono stati reclutati fra i riservisti e oggi sarà verificato se sia possibile tenere almeno tre udienze settimanali. Secondo la radio pubblica Netanyahu per il momento non è chiamato a testimoniare. Potrebbe essere tuttavia convocato a partire da aprile. Ieri esponenti del Likud hanno espresso indignazione per la ripresa del processo "ad un primo ministro che è impegnato giorno e notte a gestire la guerra contro il nemico".

 

Il governo iraniano: il ruolo degli Usa nei crimini di Israele è innegabile

"Gli Usa hanno un ruolo diretto e innegabile nei crimini di guerra del regime sionista contro il popolo palestinese". Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanani, aggiungendo che "invece di assumere un atteggiamento costruttivo per impedire il disastro, Washington ha sostenuto il regime, rifornendolo di nuove armi ed equipaggiamento". Come riporta Irna, secondo Kanani, "l'operazione alluvione al-Aqsa contro il regime sionista del 7 ottobre ha mostrato come la pretesa israeliana riguardo alle sue grandi capacità a livello di sicurezza sia confusa e debole".

Egitto: dall'Italia un grande aiuto ai palestinesi

Gli sforzi italiani per venire in aiuto alla popolazione palestinese, in particolare con l'ospedale galleggiante messo a disposizione su Nave Vulcano al porto egiziano di Al Arish, sono stati elogiati dal governatore generale e dal capo della Mezzaluna rossa del Nord Sinai, Mohamed Abdel Fadil Shousha e Khaled Zayed, che hanno visitato la nave insieme ad alcuni funzionari egiziani. Durante la visita Khaled Zayed ha sottolineato con l'ANSA gli sforzi internazionali, compresi quelli dello Stato italiano, "per sostenere e fornire soccorso alla popolazione palestinese attraverso l'invio di una nave medica per aiutare a curare i feriti, nonché l'invio di 5 aerei italiani carichi di materiali di soccorso e di campi già forniti alla Striscia di Gaza". Da parte sua, anche il portavoce ufficiale del Governatorato del Nord Sinai, Muhammad Salim, ha espresso all'ANSA la sua soddisfazione per aver inviato una nave umanitaria al porto di Al-Arish. Si tratta della seconda nave ad arrivare con questo obiettivo dopo una nave francese, la Dexmod, in grado di accoglie i palestinesi feriti ed eseguire anche operazioni chirurgiche con un'équipe medica francese. L'italiana Vulcano è stata attrezzata come un ospedale galleggiante con una capacità di 16 posti letto e comprende due sale operatorie, sale di trattamento, scanner TC, attrezzature diagnostiche, medicinali e forniture mediche, nonché 2 elicotteri per fornire assistenza completa ai feriti palestinesi attraverso un team composto da 15 medici. Salim ha evidenziato nell'occasione "i buoni rapporti tra Egitto e Italia in vari settori" e "l'ottimo coordinamento dimostrato nell'occasione tra i ministeri della Sanità italiano, egiziano e palestinese".

Forze di difesa israeliane: nuovi lanci di razzi dal Libano

Le Forze di difesa israeliane hanno affermato che diversi razzi sono stati lanciati dal Libano nell'area del Monte Dov al confine con Israele; tutti sono caduti in campo aperto. Un altro razzo, invece, è stato lanciato contro l'area di Misgav Am, ha riferito il Times of Israel. Al momento non ci sono notizie di feriti o danni gravi. Le truppe dello Stato ebraico - si legge ancora sul quotidiano che cita l'Idf - stanno rispondendo con bombardamenti di artiglieria. L'esercito israeliano già ieri aveva abbattuto un drone che si stava dirigendo verso lo spazio aereo dello Stato ebraico dal Libano.

Le famiglie degli ostaggi a Netanyahu: riprendere subito i negoziati

Le famiglie degli ostaggi israeliani hanno chiesto al gabinetto di guerra di "ritornare subito ai negoziati" con Hamas. In una conferenza stampa hanno annunciato che aumenteranno le proteste se la richiesta non sarà accolta. L'intenzione è quella di radunarsi da domani mattina davanti il ministero della difesa a Tel Aviv e "di non muoversi da lì". L'ufficio del premier Netanyahu, che aveva fissato in un primo momento un incontro con le famiglie per mercoledì prossimo, ha fatto sapere che sta tentano di anticipare l'appuntamento a stasera stessa.

Forze di difesa israeliane: operazioni nel nord di Gaza prossime al completamento

Hisham Ibrahim, generale di brigata delle Forze di difesa israeliane, ha detto lunedì che le forze di terra sono vicine al raggiungimento della loro missione di guerra nel nord della Striscia di Gaza e stavano operando altrove nell'enclave palestinese contro Hamas. "Gli obiettivi nella sezione settentrionale sono stati quasi raggiunti", ha dichiarato alla radio dell'esercito israeliano. "Stiamo iniziando a espandere la manovra di terra in altre parti della Striscia, con un unico obiettivo: rovesciare il gruppo terroristico di Hamas".

Netanyahu: non ignoro famiglie ostaggi, mercoledì li incontro

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha respinto le accuse delle famiglie degli ostaggi di Hamas secondo cui il governo le ignora e ha riferito che un incontro con loro è già stato fissato per mercoledì. "Un incontro tra il gabinetto di guerra e le famiglie degli ostaggi era già stato fissato per mercoledì", si legge in un comunicato del suo ufficio rilanciato dal Times of Israel. "A causa della richiesta delle famiglie si sta valutando la possibilità di anticiparlo".  Le famiglie degli ostaggi rimasti ancora a Gaza hanno chiesto di incontrare tutti i membri del gabinetto di guerra, avvertendo che in caso di rifiuto intensificheranno le proteste contro il governo. Come riportano i media locali, le famiglie - che si sono dette "umiliate" - avevano chiesto un incontro due giorni fa, dopo la rottura della tregua e la sospensione del rilascio degli ostaggi, ma il governo sembra abbia risposto solo ieri

I tank israeliani nell'area agricola a est di Khan Younis

I carri armati di Israele nel sud della Striscia si sono spinti verso l'area agricola a est di Khan Yunis. Lo riferiscono fonti sul posto. I blindati, precisano, si sono addentrati fra i villaggi di Karara, Khuzaa ed Abassan, dopo che due giorni fa la popolazione locale aveva ricevuto dall'esercito ordini di evacuazione immediata. Le fonti aggiungono che altri blindati, che in precedenza si erano spinti verso l'ingresso di Khan Yunis - principale città nel sud della Striscia - e della vicina Deir el-Ballah hanno nel frattempo retrocesso e preso posizione lungo la arteria Sallah-a-din.

Attacco a Gerusalemme, arrestato riservista israeliano

La polizia militare israeliana ha arrestato il riservista delle forze di Tel Aviv sospettato di aver ucciso il civile Yuval Castleman durante l'attentato contro una fermata dell'autobus fuori Gerusalemme la scorsa settimana, poi rivendicato da Hamas. Lo riporta The Times of Israel. Castleman, che era armato, aveva aperto il fuoco contro gli assaltori, ma sarebbe stato scambiato per un terrorista e sarebbe stato colpito e ucciso dal riservista. Video pubblicati dopo la sparatoria mostrano Castleman che abbassa la pistola e tiene le mani in alto, prima di essere colpito.

Erdogan: Netanyahu sarà processato come criminale guerra

 Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha chiesto nuovamente che Israele sia ritenuto responsabile a livello internazionale per gli attacchi nella Striscia di Gaza e ha affermato che il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, sarà "processato come criminale di guerra". Lo riporta Sky News. Intervenendo durante la riunione dell'Organizzazione per la cooperazione islamica, Erdogan ha ribadito che la Striscia di Gaza "è una terra palestinese e apparterrà per sempre ai palestinesi".

Decine di carri armati israeliani sono entrati nel sud della Striscia di Gaza

Decine di carri armati israeliani si trovano nella Striscia di Gaza mentre l'esercito israeliano sta estendendo le sue operazioni nell'enclave. Lo hanno riferito testimoni alla France Presse. l bilancio delle vittime tra i civili palestinesi è in aumento, con nuovi segnali di un conflitto che si sta diffondendo in tutta la regione, con incidenti in questo fine settimana in Iraq e nel Mar Rosso.

Il presidente iraniano Raisi: la comunità internazionale tace sul genocidio a Gaza

Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha criticato il "silenzio assordante della comunità internazionale sul genocidio di Israele a Gaza" durante un colloquio a Teheran con l'omologo cubano Miguel Díaz-Canel, in visita ufficiale in Iran. "Nessuna organizzazione internazionale sta cercando di fermare la macchina omicida di Israele", ha detto Raisi durante l'incontro, come riporta Mehr. 

Attesa oggi in Israele un'alta delegazione Usa

Una delegazione di alti funzionari dell'amministrazione Biden arriverà oggi in Israele per incontrare le controparti israeliane e discutere la pianificazione del dopoguerra a Gaza. Lo ha annunciato la Casa Bianca. 

La delegazione sarà guidata dal consigliere per la sicurezza nazionale della vicepresidente Usa Kamala Harris, Phil Gordon, che era con lei negli incontri con i leader arabi a Dubai nel fine settimana. A lui si unirà Ilan Goldenberg, consigliere di Harris per il Medio Oriente insieme ad altri. Secondo il sito di notizie Walla, la delegazione statunitense incontrerà il presidente del Consiglio di sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi e il ministro degli affari strategici Ron Dermer insieme al presidente dell'Autorità palestinese Mahmoud Abbas in Cisgiordania.

Erdogan: pronti ad essere garanti per la pace Israele-Palestina. Impedire mire espanisionistiche di Netanyahu in Cisgiordania

La Turchia è pronta ad essere un Paese garante in colloqui di pace tra Israele e la Palestina. Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta Anadolu. "Gaza è un territorio palestinese, appartiene ai palestinesi e così sarà per sempre", ha aggiunto il leader turco parlando al vertice ministeriale del Comitato per la cooperazione economica e commerciale (Comcec) dell'Organizzazione per la Cooperazione Islamica (Oic), in corso a Istanbul. Ha poi fatto appello all'unione di tutto il mondo islamico contro le mire espansionistiche in Cisgiordania dello Stato di Israele "È dovere di tutto il mondo islamico compattarsi per non permettere a Israele di portare avanti questa politica espansionistica. Intervenire per l'integrità della Palestina È un dovere non solo nei confronti dei nostri fratelli palestinesi, ma della nostra stessa sicurezza. Oggi è Gaza, ma sappiamo tutti che metteranno presto gli occhi su altre aree. Il macellaio di Gaza Benjamin Netanyahu ha detto più volte dinanzi alle telecamere di puntare all'espansione su Ramallah oltre che su Gaza", ha dichiarato Erdogan. Il presidente turco ha detto che difendere Gaza significa "allo stesso tempo difendere Gerusalemme, la Mecca, Medina, Istanbul, Beirut, Damasco e Baghdad" e tutte "le città del mondo islamico". 

Erdogan: "Netanyahu criminale di guerra, sia processato"

Il premier israeliano Benjamin "Netanyahu dovrebbe essere processato per essere un criminale di guerra e il macellaio di Gaza". Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, aggiungendo che la Turchia "non permetterà che la questione delle armi nucleari di Israele venga dimenticata". 

Il presidente turco ha detto che il premier israeliano ha "ideali espansionisti" e ha affermato che Ankara non permetterà ad Israele di "occupare nuovamente Gaza". Parlando al vertice ministeriale del Comitato per la cooperazione economica e commerciale (Comcec) dell'Organizzazione per la Cooperazione Islamica (Oic), in corso a Istanbul, Erdogan è tornato ad attaccare l'Occidente affermando che "chi cerca di ignorare i morti di Gaza stando in silenzio, persino giustificandoli con il pretesto di Hamas, non può parlare di umanità".

Esercito israeliano fa saltare l'edificio della Corte Suprema di Hamas

L'esercito israeliano ha fatto saltare in aria oggi a Gaza City la sede della Corte Suprema di Hamas, al cui interno funzionavano anche altri tribunali di vario grado fra cui un Tribunale islamico. Le immagini sono state rilanciate sul sito della radio militare. Sullo sfondo l'ufficiale che ha ordinato quella demolizione ha spiegato che essa è dedicata ''alla memoria di tutte le vittime del 7 ottobre. Non dimenticheremo - ha aggiunto - e non perdoneremo''. Nelle settimane passate l'esercito ha distrutto a Gaza altri simboli di governo fra cui l'edificio del parlamento e la sede centrale della polizia.

Raid israeliano su Khan Younis: distrutto un edificio, due vittime (Video)

Unicef: al sud di Gaza cadono bombe ogni 10 minuti

Nel sud di Gaza, dalla ripresa delle operazioni militari di Israele, cadono bombe "ogni 10 minuti". Lo afferma James Elder, portavoce dell'Unicef, l'agenzia delle Nazioni Unite per l'infanzia, che ha descritto l'ospedale al-Nasser a Khan Younis come una "zona di guerra". Lo riporta Bbc.

Al Jazeera: "L'Idf chiede su X di evacuare Khan Younis, ma i residenti non hanno internet"

L'esercito israeliano ha invitato i residenti di alcune aree nel centro di Khan Younis, nel sud di Gaza, ad evacuare più a sud. Lo riporta al Jazeera. Il messaggio, condiviso sull'account arabo dei militari su X, mostra una mappa con Gaza divisa in blocchi numerati, con alcune di queste sezioni evidenziate come zone da evacuare. 

La mappa ha un codice QR che i civili dovrebbero scansionare per verificare se la loro casa cade in uno dei blocchi presi di mira. Ma non è chiaro - rileva l'emittente del Qatar - come i residenti di Gaza possano utilizzare un simile sistema. L'accesso a Internet è estremamente limitato nella Striscia dopo che più di un mese di raid aerei israeliani hanno distrutto le infrastrutture dell'enclave, con gli israeliani che hanno imposto un blackout delle comunicazioni.

Esercito israeliano: nella notte rilevati colpi di mortaio dal Libano

L'esercito israeliano ha riferito su Telegram che “durante la notte sono stati rilevati numerosi colpi di mortaio dal Libano verso postazioni dell'IDF nell'area di Shtula. Tre soldati israeliani sono rimasti leggermente feriti e sono stati evacuati per ricevere cure mediche. Le loro famiglie sono state avvisate. Altri colpi di mortaio sono partiti dal Libano verso una postazione dell'IDF nella zona di Yiftah. In risposta, l'artiglieria israeliana ha colpito le fonti del fuoco”.

Raid israeliano in Cisgiordania, uccisi due palestinesi

Due giovani palestinesi sono morti nell'operazione condotta dall'esercito israeliano a Qalqilya, in Cisgiordania. Lo riporta Wafa citando la locale Autorità generale per gli affari civili. Secondo Wafa le forze speciali israeliane Musta'ribeen avrebbero anche aperto il fuoco contro un veicolo, ferendo gravemente due giovani che avrebbero poi arrestato impedendo che ricevessero cure. Altri due giovani sono rimasti feriti durante l'operazione venendo poi ricoverati all'ospedale di Qalqilya. Le loro condizioni non sarebbero gravi.

Idf: colpiti 200 obiettivi di Hamas, distrutto un tunnel sotto una scuola

Le forze di difesa israeliane (Idf) affermano di aver effettuato attacchi durante la notte contro circa 200 obiettivi di Hamas a Gaza, mentre le forze di terra continuano ad operare nella Striscia. In una nota, l'Idf afferma che la sua Brigata Negev ha distrutto le "infrastrutture" di Hamas all'interno di una scuola a Beit Hanoun, nel nord di Gaza, che veniva utilizzata per attaccare le truppe. All'interno del complesso scolastico, le truppe hanno trovato due ingressi ai tunnel, di cui uno con trappole esplosive, e altre armi. 

Le forze di terra hanno anche diretto attacchi aerei durante la notte, anche contro auto che trasportavano missili e mortai per agenti di Hamas, una postazione di lancio di missili anticarro, un gruppo di agenti di Hamas e un vicino deposito di armi. Secondo l'esercito, anche la marina israeliana ha effettuato attacchi durante la notte, prendendo di mira i posti di osservazione di Hamas e altre infrastrutture lungo la costa di Gaza.

Raid israeliano su auto piene di armi: "Sventato imminente attacco di Hamas" (Video)

Blinken: con il Qatar sforzi per liberare tutti gli ostaggi

Il segretario di Stato Usa Antony Blinken in un post su X ha scritto di aver "parlato con il primo ministro del Qatar Al Thani degli sforzi in corso per facilitare il ritorno in sicurezza di tutti gli ostaggi e per aumentare ulteriormente i livelli di aiuto ai civili a Gaza".

Morto a Gaza un ostaggio 21enne rapito al rave nel deserto

È morto a Gaza Yonatan Samerano, 21 anni di Tel Aviv, preso in ostaggio da Hamas dopo essere stato ferito durante il massacro del festival Nova a Reim il 7 ottobre, la sua famiglia è stata informata, come riportano i media israeliani. Il giovane aveva cercato di fuggire raggiungendo il vicino kibbutz di Reim, dove un altro gruppo di terroristi lo aveva rapito.

Idf: ucciso comandante di Hamas tra i responsabili dell'attacco del 7 ottobre

In un attacco aereo effettuato domenica da un jet da combattimento Israele ha "eliminato" Haitham Khuwajari, comandante del Battaglione "Shati" di Hamas, ritenuto responsabile delle incursioni in territorio israeliano nell'attacco del 7 ottobre. Lo ha dichiarato il portavoce delle Forze di Difesa Israeliane, Daniel Hagari, in una conferenza stampa. Su X l'IDF ha precisato che il blitz è stato "guidato dall'intelligence dello Shin Bet e di Amman".

Notte di bombardamenti nel Sud della Striscia di Gaza (Video)

Attacco di terra esteso anche al Sud di Gaza

L'esercito israeliano (Idf) ha reso noto, ieri sera, di aver avviato l'attacco di terra nel sud di Gaza. Il capo dell'Idf promette una campagna "non meno potente" di quella già effettuata nella parte nord.

L'operazione è stata confermata dal portavoce Daniel Hagari, che ha sottolineato che l'esercito stava espandendo l'offensiva di terra a "tutte le aree della Striscia di Gaza". L'emittente Al Jazeera ha confermato un intenso bombardamento a Khan Younis, nel sud di Gaza. Incursioni israeliane e continui colpi di artiglieria sono stati segnalati anche nei quartieri di Gaza di al-Shujaiya e al-Tuffah, più a nord vicino, a Gaza City.

La Striscia di Gaza Google
La Striscia di Gaza

Hamas: Israele ha ritirato il 70% dei soldati dal nord di Gaza

Secondo quanto affermano le Brigate Ezzedin al-Qassam, il braccio militare di Hamas, circa il 70% del contingente militare israeliano si è ritirato dalla parte nord della Striscia di Gaza. Lo riporta l'emittente araba Al Jazeera.

Israele: morti altri 3 soldati, sono 401 dall'inizio della guerra

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno diffuso stamattina un comunicato che elenca le ultime vittime: il 36enne Neriya Shaer di Yavne, il 22enne Ben Zussman di Gerusalemme e il 19enne Binyamin Yehoshua Needham di Zikhron. Citate dai media locale le Idf spiegano che dei 401 soldati morti 75 sono rimasti uccisi durante l'offensiva di terra all'interno della Striscia, mentre la stragrande maggioranza degli altri negli scontri nel sud di Israele il giorno dell'attacco di Hamas il 7 ottobre.

Haaretz: Kamala Harris telefona a Herzog e Abbas

La vicepresidente americana Kamala Harris ha parlato al telefono con il presidente Herzog, ribadendo l'importanza della pianificazione israeliana per il giorno successivo alla fine dei combattimenti a Gaza, sottolineando l'impegno degli Stati Uniti per una soluzione a due Stati. Lo riporta il giornale online Haaretz. La stessa posizione è stata espressa da Harris anche in una conversazione separata con il presidente dell'Autorità Palestinese Mahmoud Abbas, in cui ha anche espresso il suo sostegno al popolo palestinese e al suo diritto alla sicurezza, alla dignità e all'autodeterminazione. Harris è stata a Dubai per incontrare i leader arabi e discutere del "giorno dopo" a Gaza.

al Jazeera: 60 palestinesi arrestati nella notte dai soldati israeliani

al Jazeera riferisce che l'esercito di Israele ha effettuato nella notte diversi raid in Cisgiordania, arrestando almeno 60 persone. Secondo un corrispondente dell'emittente araba le forze di difesa israeliane (Idf) hanno effettuato operazioni terrestri a Qalqilya, Gerico, Jenin e Tulkarem.

al Jazeera: Nove morti in un raid di Israele vicino a Rafah

Almeno nove persone sarebbero morte in un attacco israeliano vicino a Rafah, nel sud della striscia di Gaza. Lo riporta al Jazeera. Il raid avrebbe colpito un edificio residenziale nel quartiere di al Tanur. Il palazzo distrutto sarebbe appartenuto alla famiglia al Jazzar, secondo fonti locali.

USA: L'Anp non ha la credibilità per governare Gaza

L'attuale Autorità Palestinese "non ha la credibilità necessaria per governare Gaza una volta terminata la campagna militare di Israele per cacciare Hamas dall'enclave". Lo ha detto alla Abc il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, John Kirby. "Qualunque sia l'aspetto del governo a Gaza, deve essere sensibile alle aspirazioni del popolo palestinese e, in questo momento, l'Autorità Palestinese non ha questo in modo credibile", ha aggiunto. Kirby ha parlato il giorno dopo le affermazioni del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, che non intende consentire all'Autorità Palestinese di tornare a Gaza, una volta finita la guerra.

Gaza: Attesa oggi la presidente della Croce Rossa, farà un appello a Hamas su ostaggi

La presidente del Comitato Internazionale della Croce Rossa (Cicr), Mirjana Spoljaric Egger, è attesa oggi in visita nella Striscia di Gaza. Lo riporta il Jerusalem Post, citando la radio dell'esercito israeliano. Secondo la fonte, la Egger dovrebbe lanciare un appello a Hamas per consentire ai rappresentanti della Croce rossa di controllare gli ostaggi detenuti dal movimento palestinese.
 

Esercito Israele: tank a Khan Yunis, iniziata l'azione di terra al sud

La radio militare israeliana ha confermato ieri pomeriggio (domenica) l'allargamento della manovra terrestre al settore sud di Gaza. Unità terrestri, ha precisato, "stanno operando a nord di Khan Yunis. In quell'area ci sono mezzi blindati che hanno iniziato ad attaccare obiettivi di Hamas".