La guerra in Ucraina, giorno 686

Volodymyr Zelensky: l'esitazione occidentale incoraggia Putin

Bombe su Kharkiv, colpito ospedale pediatrico. Crimea, la base russa di Saky parzialmente distrutta da un attacco ucraino. L'intelligence britannica: piloti russi poco addestrati, bombe accidentali sul paese
Volodymyr Zelensky: l'esitazione occidentale incoraggia Putin
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Volodymyr Zelensky e Gitanas Nausėda

Kiev: “Una donna uccisa in un raid russo nel Kharkiv”

Le truppe russe hanno sganciato bombe guidate sul villaggio di Vilkhuvatka, nella regione di Kharkiv, uccidendo una donna. Ad affermarlo è il capo dell'amministrazione militare regionale di Kharkiv, Oleh Syniehubov, secondo quanto riportato da Ukrinform.
"Gli occupanti hanno lanciato bombe guidate sul villaggio di Vilkhuvatka, nel distretto di Kupiansk. In seguito all'attacco nemico, una donna di 48 anni è stata uccisa", ha scritto Syniehubov su Facebook, aggiungendo che dieci case e un negozio sono state danneggiate ed è scoppiato un incendio in una scuola.

 

Russia convoca ambasciatrice Moldavia

L'ambasciatrice della Moldavia in Russia, Lilian Darius, è stata convocata al Ministero degli Esteri di Mosca. La Russia - scrive la Tass - ha sollevato una forte protesta in relazione alle azioni ostili di Chisinau. Mosca si riserva il diritto di ritorsioni. Lo si legge nel messaggio del ministero degli Esteri russo.
Darius è stata informata della decisione di bloccare l'ingresso in territorio russo ad alcuni funzionari della repubblica moldava in risposta alle azioni di Chisinau. Il dipartimento diplomatico russo ha osservato che i casi di discriminazione contro i cittadini russi che entrano in Moldavia sono diventati sistemici e che i rifiuti infondati di attraversare il confine sono diventati più frequenti. "La leadership della Repubblica di Moldavia continua a fare dichiarazioni aggressive di natura anti-russa", si legge nel messaggio.
Il ministero degli Esteri russo ha sottolineato a Darius che è inaccettabile fornire assistenza nella formazione del personale militare delle forze armate ucraine sul territorio della Moldavia, poiché ciò porterà all'erosione dello status neutrale di Chisinau.

 

Bloomberg: Meloni preme su Orban per sbloccare aiuti Ue

Secondo quanto appreso da Bloomberg, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, starebbe tentando di convincere il premier ungherese, Viktor Orban, a revocare il veto al supporto dell'Unione europea all'Ucraina e a migliorare le relazioni con il presidente Volodymyr Zelensky. Stando alle fonti al corrente delle discussioni sentite dalla testata Usa, un accordo potrebbe aprire la strada all'adesione del partito di Orban, Fidesz, al Partito dei Conservatori e dei Riformisti europei (Ecr) di cui Meloni è oggi presidente.

 

Russi attaccano miniera di carbone nel Donetsk, un morto

L'esercito russo ha attaccato una delle imprese di estrazione del carbone nella città di Mirnograd, nella regione di Donetsk, uccidendo un uomo. Lo rende noto la Pravda ucraina, che cita la Direzione principale del servizio di emergenza statale nella regione di Donetsk.
"Il missile - afferma la Direzione del servizio di emergenza - ha colpito un edificio amministrativo di tre piani, provocando la parziale distruzione dell'edificio. Secondo le informazioni, sotto le macerie c'era una persona". Durante le operazioni di salvataggio, i soccorritori della dei vigili del fuoco hanno recuperato da sotto le macerie il corpo di un uomo, le cui generalità sono in corso di accertamento.

 

Johnson: "Assurdità", la tesi del Cremlino secondo cui fu lui che fece arenare i colloqui di pace

Boris Johnson ha definito "una completa assurdità" frutto della "propaganda russa" la tesi del Cremlino secondo cui fu lui interrompere i colloqui di pace tra Russia e Ucraina nella primavera del 2022. Lo ha detto in un'intervista al Times.
Secondo Johnson, durante una conversazione con Volodymyr Zelensky dopo i colloqui di pace tra Kiev e Mosca a Istanbul nella primavera del 2022, lui si disse "preoccupato per la natura di qualsiasi potenziale accordo" e promise che il Regno Unito avrebbe sostenuto l'Ucraina "al mille per cento". Le accuse secondo cui Johnson avrebbe interrotto l'accordo di pace sono apparse dopo le dichiarazioni di David Arakhamia, che fu il principale negoziatore dell'Ucraina nei colloqui in Bielorussia e Turchia con emissari russi nei primi mesi della guerra. Nel novembre 2023, in un'intervista, Arakhamia, rispondendo alla domanda sul perché Kiev si sia rifiutata di negoziare con Mosca nel 2022, ha detto, tra le altre cose: "Quando siamo tornati da Istanbul, Boris Johnson è venuto a Kiev e ha detto che non avremmo firmato nulla con loro". E, secondo Arakhamia, aggiunse: "Combattiamo e basta".
Boris Johnson si recò a Kiev nell'aprile 2022 e fu uno dei primi leader occidentali a visitare l'Ucraina dopo l'inizio dell'invasione russa. A Kiev, Johnson fu elogiato per il suo coraggio e il suo sostegno all'Ucraina, ma i critici in patria dissero che era volato a Kiev per distogliere l'attenzione dagli scandali politici che poi lo avrebbero portato alla rovina politica. Arakhamia ha anche aggiunto che Kiev non firmò l'accordo, perché lo riteneva uno stratagemma che avrebbe consentito all'esercito russo di riprendere fiato e poi continuare le ostilità. Tuttavia, a Mosca le parole di Arakhamia su Johnson sono state utilizzate per sostenere che Kiev si sarebbe rifiutata di negoziare sotto la pressione dei partner occidentali. In particolare, la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha sostenuto che Johnson "proibì" a Kiev di firmare accordi di pace con la Russia e anche che la "messa in scena" (come le autorità russe parlano dell'uccisione di civili da parte dell'esercito russo) a Bucha fu organizzato da Kiev "come pretesto per interrompere il processo negoziale".

Kiev fornisce via chat informazioni alle famiglie dei soldati russi dispersi

L'Ucraina ha lanciato un nuovo servizio di chatbot online - sistema di messaggistica a risposta automatica - con il quale le famiglie dei soldati russi dispersi in guerra potranno verificare se i loro cari sono stati uccisi o sono tenuti prigionieri. Lo riporta Sky News, spiegando che con questo nuovo servizio Kiev spera di esercitare pressione su Mosca mentre sempre più russi cercano risposte sul destino dei loro familiari.
Il chatbot, il cui nome in russo significa "voglio trovare", funzionerà su Telegram. "I cittadini russi possono ufficialmente rivolgersi a questo sistema per ottenere informazioni obiettive sui loro parenti che vengono loro nascoste dal regime al potere nella Federazione Russa", ha detto Andriy Yusov, portavoce dell'agenzia di intelligence militare ucraina Gur, che si occupa delle trattative per lo scambio di prigionieri. Il progetto raccoglierà informazioni sui soldati scomparsi da coloro che utilizzano il chatbot e le confronterà con i database ucraini dei soldati russi uccisi, catturati o dispersi.
"Se otteniamo la risposta appropriata, ad esempio che il tuo parente è tenuto prigioniero in Ucraina, puoi iscriverti per un consulto e organizzeremo una videochiamata per confermare l'identità della persona", ha spiegato Irina Krynina, cittadina russa tra i responsabili che hanno presentato il progetto ucraino. "Ciò darà la possibilità ai russi di rivolgersi alle loro autorità e, sulla base di questa videochiamata chiedere che il soldato venga scambiato".

 

Nato: più aiuti per rafforzare le difese aeree di Kiev

La Nato assicura altri aiuti all'Ucraina per rafforzare le difese aeree, mentre condanna l'escalation di attacchi missilistici e con droni russi e l'uso di missili balistici forniti dalla Corea del Nord. Al temine di una riunione del Consiglio Nato-Ucraina sollecitata da Kiev, gli alleati hanno diffuso una nota con la quale chiariscono che "continueranno a fornire all'Ucraina importante assistenza militare, economica e umanitaria". Nel comunicato si afferma che "molti di loro hanno delineato i piani per fornire miliardi di euro di ulteriori capacità nel 2024".
"La Nato condanna fermamente gli attacchi missilistici e con droni russi contro i civili ucraini, anche con armi dalla Corea del Nord e dall'Iran - afferma poi il segretario generale Jens Stoltenberg - Per il secondo anno consecutivo, Vladimir Putin sta cercando di logorare l'Ucraina con attacchi massicci, ma non ci riuscirà. La campagna di crudeltà della Russia non fa che rafforzare la determinazione dell'Ucraina. Mentre Mosca intensifica i suoi attacchi contro le città e i civili ucraini, gli alleati della Nato stanno aumentando le difese aeree dell'Ucraina. Continueremo a stare al fianco dei coraggiosi ucraini mentre respingono la guerra di aggressione della Russia''.

 

Tajani: “Fronte pro-Kiev a rischio con Europee? Mi auguro di no”

Se il fronte pro-ucraina può rompersi con la campagna per le Europee? "Mi auguro che ciò non accada, senza il sostegno occidentale l'Ucraina è destinata a soccombere alla Russia e ciò significa perdere la via della pace. Continuiamo a sostenere Kiev puntando all'obiettivo della pace". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani ospite di Skytg24. "Ho appena parlato con Josep Borrell e ho detto che l'Italia farà di tutto per essere, come presidenza del G7, portatrice di pace", ha aggiunto.

 

Pechino invita Mosca e Kiev ad avviare colloqui di pace

La Cina ha chiesto alla Russia e all'Ucraina di ''aumentare il loro impegno'' per riprendere i colloqui di pace. Per voce del suo rappresentante presso le Nazioni Unite, Pechino ha chiesto a entrambe le parti di ''intensificare gli sforzi diplomatici'' per tornare al tavolo dei negoziati sottolineando che la Cina "è sempre a favore della pace e del dialogo" ed è "profondamente preoccupata" per la situazione in Ucraina.
La Cina invita "tutte le parti in conflitto a mantenere la calma e ad esercitare moderazione", ha affermato il diplomatico.

 

Navalny riappare per la prima volta in un video dopo il suo trasferimento nella prigione artica

Seul: La Corea del Nord sta testando in Ucraina missili con capacità nucleare

La Corea del Nord sta utilizzando il conflitto in Ucraina per ''testare i suoi missili con capacità nucleari''. Lo ha dichiarato il rappresentante della Corea del Sud presso le Nazioni Unite, precisando che missili a corto raggio forniti dalla Corea del Nord sono stati lanciati contro l'Ucraina a dicembre e gennaio.
Seul, ha aggiunto il diplomatico, "condanna fermamente" l'uso di armi nordcoreane in Ucraina e ha avvertito che "esportando missili in Russia la Corea del Nord sta usando l'Ucraina come sito di test dei suoi missili con capacità nucleare".
 

 

Lavrov e il suo omologo cinese Wang denunciano ‘l’ostilità dell'Occidente'

"Il rifiuto della politica ostile del blocco occidentale verso la Russia e la Cina" è stato espresso oggi durante un colloquio telefonico tra il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov e quello cinese Wang Yi. Lo afferma il ministero degli Esteri di Mosca in una nota citata dall'agenzia Ria Novosti, aggiungendo che sono state discusse varie situazioni di crisi, dall'Ucraina al Medio Oriente, alla penisola coreana e la regione Asia-Pacifico in generale.
I due ministri, si sottolinea nella nota, hanno denunciato "i tentativi di ostacolare lo sviluppo" dei loro Paesi da parte dell'Occidente "attraverso le sanzioni, le provocazioni deliberate e altri metodi illegittimi". Durante il colloquio, sottolinea ancora la parte russa, è stata enfatizzata "l'importanza speciale dell'interazione strategica per la realizzazione di un ordine mondiale equo multipolare e, in particolare, la costruzione di fondamenta affidabili per la sicurezza euroasiatica".
Lavrov e Wang hanno infine passato in rassegna il programma dei prossimi contatti "ai massimi livelli" tra i due Paesi.

 

Mosca contraria a partecipazione Italia e altri Paesi a consiglio sicurezza Onu

La Russia si è dichiarata contraria all'invito alla riunione odierna del Consiglio di Sicurezza dell'ONU sull'Ucraina di un certo numero di paesi (tra cui l'Italia) che rappresentano l'Unione Europea, così come dello stesso rappresentante dell'UE, poiché tutti ripetono "le stesse tesi scritte in copia carbone". "La loro presenza - ha dichiarato Vasily Nebenzya, rappresentante permanente della Federazione Russa presso l'ONU - non porterà alcun valore aggiunto alla riunione". "Signor Presidente, vorremmo mettere agli atti il nostro fondamentale disaccordo con l'approccio scelto dalla presidenza francese, nonostante la nostra obiezione, riguardo all'invito alla riunione odierna delle delegazioni ai sensi degli articoli 37 e 39. Il loro numero totale, è di sei: l'Unione Europea, l'Italia, la Polonia, l'Estonia, la Germania e l'Ucraina, mentre relazioni scritte verranno fornite da Danimarca, Grecia e Romania, il che è ovviamente ridondante per un formato come quello di questa riunione, che, a differenza dei dibattiti aperti con un'ampia gamma di partecipanti, implica una discussione mirata", ha detto Nebenzya.

 

Il leader serbo-bosniaco Dodik: “Putin leader mondiale e speranza per la pace globale”

Il leader serbo-bosniaco Milorad Dodik ha affermato che la Russia è un alleato storico della Republika Srpska, l'entità a maggioranza serba della Bosnia-Erzegovina di cui lui stesso è presidente, e ha definito il presidente Vladimir Putin "un leader mondiale e speranza in una pace generale a livello globale". Citato oggi dalla tv locale Rtrs, Dodik ha elogiato il ruolo della Federazione russa che, "nonostante tutti gli attacchi, cerca di garantire la legalità internazionale contro tutti i tentativi dell'Occidente.
Ero alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera quando intervenne Putin, ma non lo presero sul serio". La Russia, ha osservato il leader serbo-bosniaco, lo scorso anno è divenuta il maggiore investitore in Bosnia-Erzegovina, ma "quando parlo con Putin non sono nel ruolo di mendicante. Sono orgoglioso di avere la possibilità di parlare con Putin, un leader forte che segue le sue convinzioni". "Credo che il popolo russo sia molto fortunato ad avere un tale presidente - ha aggiunto. Se non ci fosse Putin la Russia non sopravviverebbe. Per questo l'Occidente non lo ama".
Secondo Dodik, Putin non ha mai chiesto nulla a nessuno, ma ha sempre mostrato comprensione, sottolineando da sempre la necessità di preservare la pace nella regione (balcanica). Non ha mai chiesto nulla alla Republika Srpska. "Mentre, se andate in Occidente, immediatamente vi legano le mani", ha affermato Dodik che ha definito Putin "un suo amico nel vero senso della parola. Lui è anche amico dell'Europa poichè desidera comunicare". E ha osservato che Putin ha fornito alla Germania gas a basso prezzo per favorire il suo sviluppo, mentre svariate tecnologie tedesche sono state utilizzate in Russia, "ma un giorno al potere arrivò Angela Merkel e disse che non voleva più una tale collaborazione". "La Russia ha il ruolo storico di salvare il mondo libero e di celebrare la vittoria di Vladimir Putin alle prossime elezioni presidenziali. Se posso inviare questo messaggio, allora invito i russi a votare per Putin", ha concluso il leader serbo-bosniaco.

 

Colloquio tra Wang e Lavrov, focus su guerre Ucraina e Gaza

Si è parlato anche delle guerre in Ucraina e nella Striscia di Gaza in un colloquio telefonico che si è svolto tra il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ed il suo omologo cinese, Wang Yi. Lo ha riferito l'agenzia di stampa Tass, citando una nota del ministero degli Esteri di Mosca secondo cui i due ministri hanno "esaminato il programma dei prossimi contatti ai livelli più alti".
Durante la conversazione, Lavrov e Wang hanno espresso apprezzamento per i risultati della cooperazione economica nel 2023 nonostante le "sfide esterne". Le parti hanno discusso infine della situazione nella penisola coreana e nella regione dell'Indo-Pacifico.
 

 

Russi bombardano regione Kharkiv: una donna morta

Le forze russe hanno bombardato il villaggio di Olkhovatka, distretto di Kupyansky, regione di Kharkiv. Le bombe hanno ucciso una donna di 48 anni. Lo scrive la Pravda ucraina, citando il presidente dell'amministrazione statale regionale di Kharkiv Oleg Sinegubov.
Secondo Sinegubov, 10 case private e un negozio sono stati danneggiati. Il bombardamento ha provocato anche un incendio in una scuola.

 

Zelensky: "Mai avvertite pressioni per fermare il conflitto"

"Non ci sono pressioni da parte dei nostri alleati per fermare la nostra difesa. Non ci sono pressioni per congelare il conflitto, non ancora". Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, riconoscendo che "ci sono varie voci sui media, le ho lette tutte". In un punto stampa a Vilnius, Zelensky si è detto convinto che "i nostri alleati non sono ancora ufficialmente pronti a darci segnali del genere. Almeno non li ho sentiti personalmente".

 

Discorso di Zelensky in Lituania Afp
Discorso di Zelensky in Lituania

Ministro Difesa della Lettonia incontrerà Stoltenberg

Il ministro della Difesa della Lettonia, Andris Sprsds, incontrerà domani a Bruxelles il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.
All'ordine del giorno dell'incontro saranno l'attuale situazione in Ucraina, lo stato di sviluppo dei piani strategici dell'Alleanza, i preparativi per il vertice Nato di Washington e lo sviluppo della coalizione volta a fornire droni all'Ucraina.
Nel corso della giornata, Spruds incontrerà, inoltre, l'ammiraglio Rob Bauer, capo del Comitato militare della Nato, per discutere dello sviluppo delle capacità militari della Lettonia.

 

Lituania: “Prossimo vertice Nato discuta dell'adesione dell'Ucraina”

"Faremo di tutto perché quel che non è successo a Vilnius possa accadere durante il summit di Washington. Vogliamo che si parli già di adesione dell'Ucraina alla Nato". Lo ha dichiarato alla stampa la presidente del Parlamento lituano (Seimas), Viktorijia Cmilyte-Nielsen, al termine dell'incontro avuto oggi pomeriggio con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
"Tra due giorni - ha continuato la politica lituana - sarà qui Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo.
Parleremo con lei dell'integrazione dell'Ucraina e del suo percorso di adesione all'Unione europea. L'Ucraina ha il pieno e convinto sostegno del nostro Parlamento".
Cmilyte-Nielsen ha inoltre ribadito l'invito ai Paesi europei a sostenere politicamente il processo di integrazione dell'Ucraina e a impegnarsi per un aumento della produzione di armamenti, essenziali per il supporto militare all'Ucraina e la sicurezza dell'Europa.

 

Lituania donerà all' Ucraina aiuti per 200 milioni

Nel periodo 2024-2026, la Lituania fornirà all'Ucraina aiuti per un valore totale di circa 200 milioni di euro. Lo ha annunciato oggi il ministro della Difesa lituano, Arvydas Anusauskas.
Nel corso del 2024, la Lituania consegnerà all'Ucraina camion, ambulanze, droni, sistemi antidrone, sistemi di detonazione a distanza, munizioni e abbigliamento invernale.
"Garantire il continuo sostegno all'Ucraina è una delle massime priorità del ministero della Difesa"; ha detto ai giornalisti Anusauskas. "Gli armamenti e le attrezzature forniti dalla Lituania e dagli alleati contribuiscono in modo fondamentale alla lotta dell'Ucraina per l'indipendenza e la sicurezza dell'intera Europa. La Lituania non si stancherà di sostenere la lotta dell'Ucraina per la libertà, così come noi stessi non ci siamo stancati di lottare per 50 anni per il ripristino dell'indipendenza della Lituania".

 

Onu: preoccupazione per i prigionieri di guerra

Le Nazioni Unite restano molto preoccupate per i prigionieri di guerra rimasti nel conflitto ucraino. Lo ha dichiarato Rosemary DiCarlo, sottosegretario generale delle Nazioni Unite per gli Affari politici e di peacekeeping. "Restiamo molto preoccupati per la situazione dei prigionieri di guerra rimasti", ha dichiarato DiCarlo durante una riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sull'Ucraina. Allo stesso tempo, le Nazioni Unite hanno elogiato il tanto atteso scambio di più di 200 prigionieri di guerra tra la Russia e l'Ucraina, ha detto Di Carlo. Il 4 gennaio, gli Emirati Arabi Uniti hanno ringraziato Russia e Ucraina per la loro cooperazione nell'ultimo scambio di prigionieri. In precedenza, il ministero della Difesa russo aveva riferito che 248 militari russi erano tornati dalla prigionia ucraina con la mediazione degli Emirati Arabi Uniti e saranno portati in Ucraina per essere curati e riabilitati. Rosemary DiCarlo è una diplomatica statunitense veterana che ha ricoperto diverse posizioni, tra cui quella di ambasciatrice degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite, prima di entrare a far parte dell'organismo mondiale.

Italia, anche il Senato ha approvato la mozione di maggioranza sugli aiuti all'Ucraina

Con 103 voti favorevoli, 24 contrari e 27 astenuti l'aula del Senato ha approvato la risoluzione proposta dalle forze di maggioranza che al primo punto del testo, impegna il governo a "continuare a sostenere, in linea con gli impegni assunti e con quanto sarà ulteriormente concordato in ambito Nato e Ue nonché nei consessi internazionali di cui l'Italia fa parte, le autorità governative dell'Ucraina anche attraverso la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari". Al secondo punto si chiede poi l'impegno a sostenere "tutti gli sforzi diplomatici" per la fine della guerra e "una pace giusta, duratura ed equilibrata".

Putin sul fuoristrada "Predator" nella neve della Chukotka (Video)

Durante il primo viaggio in assoluto nella regione più orientale della Russia sullo stretto di Bering, il presidente russo prova (da passeggero) il veicolo progettato per muoversi sulla neve e nelle paludi
 

Ue: primo via libera dei 27 ai fondi all'Ucraina

 Gli ambasciatori dell'Ue, riuniti nel Coreper, hanno conferito questa mattina un mandato negoziale parziale alla presidenza sullo Step, la Piattaforma per le tecnologie strategiche dell'Ue, e sullo strumento per l'Ucraina. Lo riferiscono fonti della presidenza belga. Parziale significa che il quadro generale dello strumento è stato concordato dagli Stati membri, ma le cifre e alcune modalità sono lasciate alla decisione dei leader al Consiglio europeo del 1° febbraio. Questi due strumenti faranno parte del pacchetto di revisione del Qfp, il Quadro finanziario pluriennale. La presidenza belga e il Consiglio restano impegnati a portare avanti senza indugio anche i lavori sul pacchetto di crescita per i Balcani occidentali. Questi mandati consentono alla presidenza di avviare discussioni interistituzionali con il Parlamento europeo, al fine di procedere il più rapidamente possibile quando verrà successivamente trovato un accordo a livello dei leader.

Dmitry Peskov: "Bizzarra" la formula di pace senza la Russia di Zelensky

Le discussioni sulla formula di pace proposta dal presidente ucraino Vladimir Zelensky che si svolgono senza la partecipazione della Russia sono un "processo bizzarro". Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "State osservando processi che sono completamente difficili da spiegare riguardo a questa formula di pace di Zelensky: una combinazione di Paesi che discutono una sorta di formula di pace effimera senza la partecipazione della Russia", ha detto Peskov ai giornalisti, "È un processo molto strano".

Crimea, la base russa di Saky parzialmente distrutta da un attacco ucraino

Sabato scorso la Russia ha affermato di aver abbattuto quattro missili ucraini diretti verso la Crimea annessa. "La difesa antiaerea ha intercettato e distrutto quattro missili ucraini sopra la penisola di Crimea", ha riferitoil ministero della Difesa. Da parte sua, Kiev ha affermato di aver colpito la base aerea di Saky, nella parte occidentale della penisola. "Aeroporto di Saky! Tutti gli obiettivi sono stati colpiti", ha dichiarato il comandante delle forze aeree ucraine, Mykola Olechtchouk, sui social network. Le immagini satellitari pubblicate da Brady Afrik, analista del Dipartimento di ricerca sulla politica estera e di difesa dell'American Enterprise Institute, confermano che la base è stata colpita.

Volodymyr Zelensky: non ci sono pressioni degli alleati per smettere di combattere

Alla domanda posta a Vilnius sui rumors riguardo alleati dell'Ucraina che starebbero ora esortando Kiev a smettere di combattere, Zelensky ha risposto: "Non ci sono pressioni da parte dei partner per fermare la nostra difesa. Non ci sono pressioni per congelare il conflitto, non ancora. Ci sono varie voci nei media, le ho lette tutte. Ma credo che i nostri partner non siano ancora ufficialmente pronti a darci segnali del genere. Almeno io non li ho sentiti personalmente". Il presidente russo Vladimir Putin, ha detto in un altro passaggio della conferenza stampa, "non metterà fine" alla guerra in Ucraina "fino a quando non lo sconfiggeremo tutti insieme. Non sarà soddisfatto finché non avrà distrutto l'Ucraina. Dopo l'Ucraina, sapete chi saranno i prossimi", cioè Paesi baltici e alla Moldova. "È una cosa piacevole da sentirsi dire? Probabilmente no. Perché questa è una sfida, e la guerra è una terribile tragedia senza nessun aspetto positivo", ha proseguito.

Mosca: abbattuto un drone ucraino sulla regione di Voronezh

Un drone ucraino ad ali fisse sarebbe stato abbattuto oggi sulla regione russa di Voronezh, confinante con l'Ucraina, secondo quanto riferito dal ministero della Difesa di Mosca. "Alle 14.30 circa ora di Mosca (le 12.30 ora italiana) è stato sventato un tentato attacco terroristico del regime di Kiev su infrastrutture in territorio russo con l'uso di un velivolo senza pilota ad ali fisse e il velivolo è stato distrutto sulla regione di Voronezh", ha affermato il ministero, citato dall'agenzia Tass. La regione di Voronezh è vicina a quella di Belgorod, che dall'inizio del conflitto è quella che subisce i più intensi bombardamenti delle forze ucraine in territorio russo. 

Volodymyr Zelensky: l'esitazione occidentale incoraggia Putin

"L'esitazione occidentale incoraggia Putin": è l'avvertimento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, oggi in Lituania. L'Ucraina "manca crudelmente" di sistemi di difesa aerea occidentali, ha accusato Zelensky

Lituania-Ucraina, firmato accordo di collaborazione nell'industria della Difesa

I presidenti di Lituania e Ucraina, Gitanas Nauseda e Volodymyr Zelensky, hanno sottoscritto oggi un accordo di collaborazione tra i due Paesi incentrato sullo sviluppo dell'industria della difesa e l'implementazione di programmi comuni in ambito tecnologico. "La Lituania è stata al fianco dell'Ucraina dal primo giorno di guerra e lo rimarrà fino alla vittoria", ha affermato Nauseda nel corso di una conferenza stampa congiunta tenuta al termine del bilaterale a Vilnius con Zelensky. Il presidente lituano ha sottolineato che il sostegno all'Ucraina rappresenta un dovere di tutti gli alleati e ha invitato i Paesi dell'Ue e della Nato ad aumentare il potenziale della propria industria militare e ad unirsi alla coalizione per lo sminamento dell'Ucraina. Nauseda ha inoltre ribadito l'importanza di una sempre maggiore integrazione dell'Ucraina nelle strutture dell'Unione europea e della Nato. Nel suo intervento, Zelensky ha sottolineato l'importanza di sviluppare un sistema di difesa che abbracci tutta la regione alle soglie della Russia, ponendo  in particolare l'attenzione sulla necessità di velocizzare lo sviluppo dell'industria della difesa ucraina attraverso accordi interstatali capaci di rispondere più agilmente al deficit globale di armamenti.

Italia avanti con gli aiuti: la Camera ha approvato la risoluzione di maggioranza

Dopo le comunicazioni all'Aula del ministro della Difesa, Guido Crosetto, la Camera ha approvato la risoluzione di maggioranza che impegna, tra le altre cose, il governo a  "continuare a sostenere, in linea con gli impegni assunti e con quanto sarà ulteriormente concordato in ambito nato e Ue nonché nei consessi internazionali di cui l'Italia fa parte, le autorità governative dell'Ucraina anche attraverso la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari". La risoluzione è stata votata per parti separate, su richiesta del M5s. Il dispositivo è stato approvato con 195 favorevoli, 50 contrari e 55 astenuti.

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Il governatore di Belgorod: 93 bambini evacuati da Belgorod dopo i raid

Il governatore della regione di Belgorod, Viaceslav Gladkov, sostiene che 93 bambini siano stati evacuati dal capoluogo dell'oblast russa che confina con l'Ucraina in seguito ai bombardamenti dei giorni scorsi. Lo riporta l'Afp. "Oggi un primo gruppo di nostri bambini ha lasciato Belgorod diretto nella regione di Voronezh", ha dichiarato Gladkov secondo l'agenzia di stampa francese. Due giorni fa, il governatore aveva annunciato l'evacuazione di "circa 300 residenti" dalla città. La Russia accusa le truppe ucraine di aver ucciso 25 civili in un raid su Belgorod avvenuto il 30 dicembre e considerato il più sanguinoso attacco in territorio russo dall'inizio della guerra. Le forze armate russe sono a loro volta accusate di massicci bombardamenti che hanno ucciso diverse decine di persone in Ucraina tra la fine dell'anno scorso e l'inizio di quest'anno. Secondo l'Onu sono oltre 10.000 le uccisioni di civili accertate nell'Ucraina invasa, ma il numero potrebbe essere drammaticamente più alto. 

Papa Francesco: gli attacchi russi ai civili solo ignobili

In una lettera inviata a Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore di Kiev, Papa Francesco ha definito le operazioni belliche russe che colpiscono la popolazione civile e le infrastrutture vitali dell'intero Paese come "ignobili e inaccettabili" e affermato che "non possono essere giustificate in alcun modo". Lo rende noto lo stesso Shevchuk riferendo che la lettera di Papa Francesco (dello scorso 3 gennaio) rispondeva ad una lettera inviata dal Capo della Chiesa greco-cattolica ucraina il 29 dicembre scorso, quando la Russia ha compiuto l'attacco missilistico più grande su tutto il territorio ucraino dall'inizio della guerra.

L'intelligence britannica: piloti russi poco addestrati, bombe accidentali sul paese

Un addestramento insufficiente dei piloti russi ha causato negli ultimi mesi il bombardamento accidentale di una zona dell'Ucraina occupata e di due regioni della Federazione: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento di intelligence. Secondo il rapporto pubblicato su X, il ministero della Difesa russo ha reso noto che il due gennaio uno dei loro aerei ha sganciato una bomba che ha danneggiando nove edifici residenziali a Petropavlivka, nella regione russa di Voronezh. A questo incidente ne è seguito un altro l'otto gennaio, quando un pilota ha sganciato per errore una bomba non guidata Fab-250 sulla città occupata di Rubizhne, nella regione ucraina di Lugansk in Ucraina. Entrambi gli incidenti sono avvenuti durante sortite di combattimento di aerei russi, hanno sottolineato gli esperti di Londra. Secondo l'intelligence britannica, inoltre, il 20 aprile scorso un aereo russo Su-34 ha bombardato accidentalmente la città russa di Belgorod. "La propensione della Russia agli incidenti con munizioni è probabilmente esacerbata dall'insufficiente addestramento e dall'affaticamento degli equipaggi, che porta a scarse prestazioni tattiche durante le missioni", conclude il rapporto.

Volodymyr Zelensky in Lituania, al via tour nei paesi baltici

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha iniziato un tour degli Stati baltici in Lituania, fedeli sostenitori di Kiev di fronte all'invasione russa, in un momento in cui altri alleati esitano a fornire nuovi aiuti.
"Estonia, Lettonia e Lituania sono nostri amici e partner affidabili in linea di principio. Oggi sono arrivato a Vilnius prima di recarmi a Tallinn e Riga", ha dichiarato il presidente ucraino su X (ex Twitter), annunciando incontri con alti funzionari di questi paesi."La sicurezza, l'integrazione nell'Unione europea e nella Nato, la cooperazione sulla guerra elettronica e sui droni e l'ulteriore coordinamento del sostegno europeo sono tutti temi all'ordine del giorno", ha aggiunto. Il tour negli Stati baltici, ex repubbliche sovietiche ora membri della Nato e dell'Ue, è il primo viaggio ufficiale all'estero di Zelensky nel 2024. 

"Come sapete, siamo forti sostenitori dell'Ucraina sulla scena internazionale. Ed è molto importante discutere di queste questioni che non riguardano solo il sostegno militare, ma anche quello politico ed economico", ha detto il presidente lituano Gitanas Nausėda all'inizio dell'incontro con Zelensky, che ah risposto: “Siamo molto grati per il sostegno lituano, per la vostra squadra e la vostra grande società. Grazie per il vostro atteggiamento molto caloroso nei confronti del nostro popolo. Siamo grati per tutto il supporto e l'assistenza militare”. La Lituania è il più grande donatore di aiuti all'Ucraina in proporzione al PIL, secondo il centro di ricerca tedesco Kiel Institute, avendo già promesso un totale di quasi l'1,4% del suo PIL in aiuti governativi a Kiev. Gli altri Stati baltici, Estonia e Lettonia, si sono classificati al secondo e quinto posto, con aiuti promessi da questi due membri della Nato e dell'Ue pari rispettivamente all'1,3% e all'1,1% del loro PIL.

Il ministro degli Esteri estone Margus Tsahkna ha dichiarato che Tallinn è pronta a "stanziare lo 0,25% del suo PIL per gli aiuti militari all'Ucraina" nei prossimi quattro anni. "È molto più conveniente sostenere l'Ucraina ora che il prezzo che la comunità internazionale dovrebbe pagare se la Russia raggiungesse gli obiettivi di questa spietata aggressione", ha sostenuto domenica Tsahkna su X. Da parte sua, il primo ministro estone Kaja Kallas ha sottolineato mercoledì l'importanza di un sostegno incondizionato all'Ucraina. "Dobbiamo sostenere l'Ucraina fino a quando sarà necessario e fino a quando sarà necessario che l'Ucraina vinca: se permettiamo agli aggressori di prevalere sul diritto internazionale e di dettare le regole del gioco, ci troveremo in un mondo molto più pericoloso", ha dichiarato in un comunicato. La Lettonia, da parte sua, si è impegnata "a fornire attrezzature militari permanenti e addestramento ai soldati ucraini e ad espandere la coalizione di droni", secondo quanto dichiarato dal suo ministro della Difesa. "Questa è la nostra lotta comune per il futuro della libertà, della democrazia e di un ordine internazionale basato sulle regole", ha dichiarato Andris Spruds. Ha dichiarato che entro il 2023 lo Stato baltico avrà addestrato circa 3.000 soldati ucraini.

Volodymyr Zelensky e Gitanas Nauseda PETRAS MALUKAS / AFP
Volodymyr Zelensky e Gitanas Nauseda

Vladimir Putin sui soldati feriti che non vengono congedati: "Stiamo risolvendo"

A due mesi dalle presidenziali in programma a marzo, Vladimir Putin si è recato in visita ufficiale nella regione della Chukotka, nell'estremo nord-est della Russia, per la prima volta in quasi un quarto di secolo in cui è al potere come presidente o premier: lo affermano le agenzie di stampa russe. Ma secondo Interfax, in un incontro con gli abitanti di Anadyr, capoluogo della Chukotka, Putin ha ammesso di aver dovuto cancellare un viaggio in Jacuzia perché il suo aereo per ora "non può atterrare". "Stavo andando in Jacuzia, ma l'aereo non può atterrare, quindi ho dovuto annullare il viaggio in Jacuzia. La visiterò lo stesso, ma per ora abbiamo a che fare con un malfunzionamento nei trasporti", ha detto Putin secondo l'agenzia. Nel corso dell'incontro con la popolazione locale in Chukotka, il presidente russo ha risposto a una domanda sulle difficoltà nell'ottenere una pausa dai combattimenti quando feriti al fronte: "Il problema è stato sollevato, ma da quello che so si sta risolvendo". La remota Chutkota condivide un confine marittimo con lo stato Usa dell'Alaska. Nel tour - è stato sottolineato dall'agenzia Ria Novosti - il presidente russo viaggia su un fuoristrada, per affrontare al meglio le condizioni meteo non ottimali. La Chukotka - che vede per la prima volta Putin in oltre 20 anni di potere - rappresenta l'estremo lembo a nord est della Federazione russa. 

Vladimir Putin in Siberia Getty Images
Vladimir Putin in Siberia

Onu: 2024 iniziato con un'ondata di mortale di attacchi in Ucraina

Il nuovo anno in Ucraina "è iniziato con un'ondata mortale di attacchi, iniziata il 29 dicembre e che continua ancora oggi". E' quanto ha denunciato il portavoce dell'Ufficio Onu per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha), Jens Laerke, facendo il punto in vista del lancio dei piani di risposta delle Nazioni Unite sui bisogni umanitari dell'Ucraina e dei rifugiati ucraini in Europa, previsto per la prossima settimana a Ginevra. Le nuove ostilità riguardano in particolare le regioni di di Donetsk, Dnipro e Kherson, dove i bombardamenti hanno provocato morti e feriti tra i civili - tra cui bambini - e danneggiato scuole e case. "Le famiglie ucraine hanno festeggiato il nuovo anno con il suono delle sirene dei raid aerei, rintanandosi nei rifugi sotterranei e nelle stazioni della metropolitana, o negli scantinati delle loro case", ha detto Laerke. I nuovi attacchi arrivano poi mentre le tempeste invernali hanno abbassato le temperature fino a meno 15 gradi. "Oltre alla violenza, l'Ucraina è ora nella morsa di un inverno rigido", ha sottolineato il funzionario. Secondo quanto riferisce il ministero dell'Energia ucraino, più di 460 città e paesi sono senza elettricità. Intanto, gli operatori umanitari a Kiev hanno contato, solo in città,  più di 30 esplosioni dall'inizio dell'anno. Il 3 e il 4 gennaio sono continuati gli attacchi, che hanno ucciso e ferito civili nella regione di Sumy a nord, nella regione di Donetsk a est e nelle regioni di Kherson e Mykolayiv a sud. Inoltre, il 6 gennaio, una nuova ondata di attacc hi aerei nella regione di Donetsk ha ucciso quasi una dozzina di civili, tra cui cinque bambini. L'Onu ricorda che la popolazione sopporta da quasi due anni "ostilità implacabili in seguito alla massiccia invasione della Federazione Russa" ed evidenzia come più di 14,6 milioni di persone, ovvero il 40% della popolazione ucraina, avranno bisogno di assistenza umanitaria quest'anno. Inoltre, a causa della guerra circa 6,3 milioni di ucraini sono rifugiati, la maggior parte dei quali (5,9 milioni) in Europa, oltre ai circa 3,7 milioni di persone sfollate all'interno dell'Ucraina. L'invito che arriva dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite (Unhcr) per i rifugiati è a "non far cadere i rifugiati ucraini nel dimenticatoio".

Il Ministro della Difesa Crosetto conferma gli aiuti militari all'Ucraina

Il Ministro della Difesa ha ribadito la vicinanza del governo italiano all'Ucraina e lo sforzo che intende compiere l'esecutivo per supportare l'azione militare. Nel corso delle comunicazione alla Camera, in merito alla proroga dell'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell'Ucraina, Guido Crosetto ha tracciato un quadro sull'andamento della guerra mettendo in risalto la gravità della situazione e ribadendo la necessità di un sostegno a Kiev in termini di armamenti e addestramenti.

Aiuti militari all'Ucraina, Crosetto: “Errore strategico e politico fare un passo indietro”

Kiev: 366.790 soldati russi uccisi dall'inizio della guerra

Sono 366.790 i soldati russi uccisi dalle forze ucraine dall'inizio dell'invasione del Paese da parte di Mosca: lo annuncia lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, come riporta Ukrinform. Nella sola giornata di ieri morti sono stati oltre 800. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito indica che si registrano anche 329 caccia, 324 elicotteri e 6.834 droni abbattuti. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 6.038 carri armati russi, 8.684 sistemi di artiglieria, oltre a 23 tra navi da guerra e imbarcazioni, un sottomarino e 1.805  missili da crociera

Il think tank Usa: pressioni in Russia per un'offensiva su Kharkiv

Fonti russe stanno rilanciando le richieste di lunga data per un'operazione offensiva su larga scala nella regione ucraina di Kharkiv (nord-ovest) per creare una 'zona cuscinetto' con la regione russa di Belgorod, nonostante la probabile incapacità dell'esercito russo di lanciare un'operazione per conquistare un territorio significativo nel Kharkiv nel breve termine. Lo scrive sul suo sito l'Istituto per lo studio della guerra (Isw). Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha affermato ieri che le forze russe faranno di tutto per impedire il fuoco indiretto ucraino nella regione di Belgorod e le fonti russe hanno colto le sue parole per invitare l'esercito a creare una 'zona cuscinetto' fino a 15 chilometri di profondità nella regione di Kharkiv, in modo  da spingere i sistemi di missili a lancio multiplo e l'artiglieria ucraini lontano dal confine con la regione di Belgorod, spiega il centro studi statunitense. Gli ultranazionalisti russi avevano chiesto un'operazione simile l'estate scorsa, tra il diffuso malcontento per i limitati raid transfrontalieri da parte delle forze filo-ucraine nel Belgorod, ricorda il think tank. Ma un'incursione russa di 15 chilometri di profondità e diverse centinaia di chilometri di larghezza costituirebbe un'enorme impresa operativa che richiederebbe un raggruppamento di forze molto più grande e dotato di risorse significativamente migliori di quelle che le forze russe attualmente hanno concentrato lungo l'intero confine con l'Ucraina, e tanto meno nella regione di Belgorod, sottolinea l'Isw.

Edificio colpito a Kharkiv Procura generale dell'Ucraina
Edificio colpito a Kharkiv

I sistemi di difesa aerea russi abbattono un drone ucraino sulla regione di Saratov

Le difese aeree russe hanno abbattuto un drone nella regione meridionale di Saratov. Ad annunciarlo è stato il ministero della Difesa di Mosca, sottolineando che è stato impedito che Kiev “compisse un attacco terroristico contro le strutture situate sul territorio della Federazione russa”. La Russia ha già abbattuto più volte droni nella regione di Saratov, dove si trova l'aeroporto militare Engels-2, situato a circa 500 chilometri dal confine con l'Ucraina, scelto per lo stazionamento di bombardieri strategici usati per gli attacchi missilistici contro il Paese vicino.

“Bombe russe su Kharkiv, colpito un centro medico pediatrico”

Le forze russe hanno bombardato la città ucraina di Kharkiv danneggiando un centro medico pediatrico. Lo ha riferito Rbc-Ukraine citando il capo dell'amministrazione militare regionale Oleg Sinegubov. “Si tratta di una struttura esclusivamente civile”, ha sottolineato. Al momento del bombardamento non ci sarebbero state persone all'interno della struttura.

USA: oggi all'Onu la denuncia sulle armi nordcoreane alla Russia

Gli Stati Uniti solleveranno oggi di fronte al Consiglio di Sicurezza dell'Onu la questione delle forniture militari della Nord Corea alla Russia. 
Lo ha annunciato il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby.

Regno Unito: addestrati 33mila soldati ucraini

"33.000 soldati ucraini sono stati addestrati tramite l'operazione Interflex guidata dal Regno Unito e da 10 nazioni partner che offrono questa formazione dal 2022. L'operazione Interflex continua nel 2024, così come il sostegno del Regno Unito all'Ucraina". 

Lo scrive il ministero della Difesa britannico.

Kiev: c'è carenza di missili antiaerei, servono aiuti

L'Ucraina ha una carenza di missili guidati antiaerei: a denunciarlo è il portavoce dell'aeronautica ucraina Yuriy Ihnat, citato dal Guardian. "L'Ucraina ha speso una riserva considerevole" di queste munizioni ed "è chiaro che c'è una carenza di missili guidati antiaerei", ha detto Ihnat in un'intervista alla tv ucraina. Il mese scorso, il Congresso degli Stati Uniti non è riuscito ad approvare 50 miliardi di dollari di aiuti per la sicurezza a favore dell'Ucraina poiché i negoziatori non sono riusciti a raggiungere un accordo. E l'Ucraina sta aspettando separatamente di ricevere un pacchetto da 50 miliardi di euro dall'Ue dopo che l'Ungheria ha bloccato la sua approvazione. Ihnat ha detto che spera che i ritardi sui pacchetti di aiuti occidentali vengano risolti presto, poiché Kiev dipende dalle forniture occidentali per una serie di esigenze difensive. "Oggi disponiamo di sempre più attrezzature occidentali e, di conseguenza, necessitano di manutenzione, riparazione, aggiornamento, rifornimento e relative munizioni", ha affermato. I commenti giungono dopo che il New York Times ha riferito sabato che funzionari della Casa Bianca e del Pentagono hanno avvertito che la fornitura di missili del sistema antiaereo Patriot potrebbe presto diventare insostenibile, con un razzo che costerebbe tra i 2 e i 4 milioni di dollari ciascuno.

Zelensky interverrà a Davos, incontri in agenda

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, terrà un "discorso speciale" al World Economic Forum di Davos la prossima settimana. Lo fa sapere lo stesso World Economic Forum. Zelensky, che in passato è intervenuto al forum in collegamento video, andrà a Davos fisicamente e avrà una serie di incontri.  Al forum annuale di Davos, che si terrà dal 15 al 19 gennaio e avrà come tema "Ricostruire la fiducia", parteciperanno numerosi leader mondiali e politici di alto livello, tra cui il presidente di Israele, Isaac Herzog, il neoeletto presidente dell'Argentina, Javier Milei, il presidente francese, Emmanuel Macron e il segretario di stato americano, Antony Blinken.