Guerra Israele-Hamas, giorno 90

Iran, l'Isis ha rivendicato la strage di Kerman. Il 'piano' di Gallant per il futuro di Gaza

Blinken in missione in 5 Paesi arabi, Israele e Cisgiordania, per evitare escalation. Gallant: resta poco tempo per una soluzione "politica" con Hezbollah. Gli Stati Uniti chiedono all'Onu di agire contro gli Houthi. Attacchi al confine con il Libano
Iran, l'Isis ha rivendicato la strage di Kerman. Il 'piano' di Gallant per il futuro di Gaza
Alberto PIZZOLI / AFP
Foto scattata dal nord di Israele, mostra il fumo che si leva dall'altra parte del confine, nel sud del Libano, il 3 gennaio 2024.

Netanyahu vuole "cambiamento fondamentale" a confine Libano

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che vuole un "cambiamento fondamentale" al confine tra Israele e il Libano.
Il primo ministro israeliano, in un incontro con l'inviato speciale americano Amos Hochstein, non ha specificato cosa comportassero i suoi piani. Ha detto che è impegnato a reinsediare gli abitanti evacuati dal nord di Israele nelle loro case in modo sicuro, aggiungendo che spera di risolvere diplomaticamente il conflitto con il Libano.
"Israele, dopo l'attacco omicida di sabato 7 ottobre, è determinato, più coraggioso e più unito che mai. Quelli dei nostri vicini che non l'hanno ancora capito lo capiranno molto bene in futuro" ha detto Netanyahu.
Qualche giorno fa un audace attacco di droni israeliani a Beirut ha ucciso un alto dirigente di Hamas.

 

Sedici morti nell'attacco israeliano ad Al-Mawasi, sud di Gaza

Complicata tappa turca per la missione di Blinken in Medio Oriente

Una complicata missione in Turchia attende il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, nell'ambito di un tour che lo porterà anche in Grecia, Israele e cinque Paesi arabi. Ad Ankara Blinken è atteso dal ministro degli Esteri Hakan Fidan, un fedelissimo del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, il leader in assoluto piu' critico nei confronti delle politiche israeliane all'interno della Nato. Il leader turco ha paragonato il premier israeliano Benjamin Netanyahu ad Adolf Hitler, ha accusato piu' volte gli Usa di "appoggio incondizionato a Israele" e ha aderito alla denuncia del Sudafrica, che ha chiesto alla Corte Penale Internazionale che i membri del governo israeliano siano processati con l'accusa di 'genocidio'. Difficile che Erdogan incontri Blinken: sara' Fidan a ribadire la posizione del governo di Ankara.
Erdogan insiste su tre punti: cessate il fuoco immediato,  accesso agli aiuti umanitari per i civili, inizio di un processo politico che porti alla formazione di uno Stato palestinese. Negli ultimi mesi la tensione tra Usa e Turchia e' stata alimentata anche dal ritardo con cui Ankara sta ratificando il protocollo di ingresso della Svezia nella Nato. Un ritardo dovuto anche alla lentezza che sta caratterizzando la cessione da parte degli Stati Uniti di caccia da guerra F16, da ormai 2 anni promessi alla Turchia. Tutti temi che finiranno inevitabilmente nell'agenda dell'incontro di sabato, il secondo tra i ministri degli Esteri di Turchia e Usa dall'inizio della guerra.

 

Onu: bombardate area vicino a ospedale e Mezzaluna rossa

Per il secondo giorno consecutivo l'area vicina all'ospedale Al Amal di Gaza e alla base della Mezzaluna rossa di Khan Younis sono state bombardate numerose volte. Molte famiglie rifugiate nelle strutture hanno tentato di andar via. Lo riporta il segretariato generale delle Nazioni Unite, nel bollettino quotidiano sulla situazione a Gaza. "Nonostante questa difficile situazione - ha aggiunto uno dei portavoce - tra il 28 e il 31 dicembre il Programma alimentare mondiale ha distribuito cibo a diecimila famiglie, e portato viveri ad altre 26 mila persone a Rafah". 

 

Idf: ci sono ancora 136 ostaggi israeliani a Gaza

Le Idf ritengono che 136 ostaggi israeliani siano ancora nelle mani dei miliziani palestinesi nella Striscia di Gaza dopo essere stati rapiti lo scorso 7 ottobre. Non è però chiaro, secondo i militari israeliani, quanti di loro siano vivi e quanti no. Il portavoce delle Idf Daniel Hagari ha precisato che tre civili che risultavano in precedenza dispersi, ora sono stati classificati come rapiti.

 

Blinken: “Torno a chiedere protezione per i civili, rilascio ostaggi e aiuti a Gaza”

''Ritornerò nella regione per impegnarmi in un'ulteriore azione diplomatica sulla situazione a Gaza. Continuerò a sollecitare la protezione dei civili e a lavorare intensamente con i partner per garantire il rilascio degli ostaggi e garantire la fornitura sostenuta di aiuti umanitari a Gaza''. Lo ha scritto in un tweet il Segretario di Stato americano Antony Blinken.

 

In migliaia a Beirut per i funerali del vicecapo di Hamas al-Arouri

Gallant: “Forza multinazionale guiderà ricostruzione Gaza”

Sarà una forza multinazionale guidata dagli Stati Uniti, in collaborazione con gli alleati europei e arabi di Israele, che si assumerà la responsabilità della ricostruzione di Gaza dopo la guerra. Lo ha annunciato il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant. Presentando il suo piano per la Gaza del dopoguerra, Gallant ha delineato una ''piazza civile a quattro angoli'' che comprende Israele, i palestinesi, una task force multinazionale e l'Egitto.
Gli alleati di Israele hanno però più volte detto che il loro sostegno alla ricostruzione di Gaza è condizionato al fatto che l'Autorità nazionale palestinese sia l'organo di governo che riunifica la Striscia con la Cisgiordania.

 

Gallant: “Palestinesi gestiranno affari civili a Gaza, Israele la sicurezza”

Saranno i palestinesi, e non gli israeliani, a ''gestire gli affari civili a Gaza nel dopoguerra''. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant nel corso di una conferenza stampa. Israele manterrà il controllo della sicurezza, ha aggiunto, spiegando che non sarà permesso a Hamas di controllare Gaza o di rappresentare una minaccia. ''Non ci sarà più presenza civile israeliana nella Striscia di Gaza una volta che gli obiettivi della guerra saranno stati raggiunti'', ha detto Gallant in un briefing ai giornalisti.
"I residenti di Gaza sono palestinesi, quindi gli organismi palestinesi saranno responsabili a condizione che non ci sia ostilità verso Israele", ha affermato.

 

Idf apre indagine interna sul 7 ottobre

Il capo di stato maggiore dell'Idf, Herzi Halevi, ha avviato un'indagine interna sugli eventi che hanno portato al massacro del 7 ottobre da parte di Hamas e alla successiva guerra nella Striscia di Gaza. Lo scrive il Jerusalem Post spiegando che la squadra investigativa sarà guidata dall'ex capo di stato maggiore delle Idf Shaul Mofaz.

 

Mattarella, condanna spregevole attentato

"Lo spregevole atto di terrorismo operato ieri a Kerman, in Iran, costato la vita a tanti cittadini, merita la più ferma condanna della comunità internazionale.
Il popolo iraniano, a cui va manifestato profondo cordoglio, ha diritto di vivere in pace". Lo scrive in una nota il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. 

 

Houthi: respingiamo dichiarazione Usa e alleati su Mar Rosso

"Respingiamo e condanniamo la dichiarazione della coalizione di 12 nazioni guidata dagli Stati Uniti su quanto sta accadendo nel Mar Rosso": è quanto si legge in un comunicato diffuso oggi dal ministero degli Esteri del governo di San'a, controllato dal gruppo sciita Houthi, facendo riferimento alla richiesta lanciata ieri dal Consiglio di Sicurezza Onu perchè cessino gli attacchi e sia garantita la libertà di navigazione.
Nella nota riportata dall'agenzia yemenita Saba, il ministero rivendica "l'impegno di San'a nei confronti di tutti gli accordi e trattati internazionali, compresi gli accordi che regolano la navigazione marittima nel Mar Rosso, nel Mar Arabico e nello Stretto di Bab al-Mandab, nonostante lo Yemen sia sottoposto a un'aggressione militare e a un blocco globale dal 26 marzo 2015". Quindi afferma che "la situazione della navigazione nel Mar Rosso, nel Golfo di Aden e nello stretto di Bab al-Mandab è completamente sicura, ad eccezione della navigazione verso i porti della Palestina occupata".
Nella nota si ribadisce che il gruppo Houthi, sostenuto dall'Iran, continuerà a prendere di mira le navi dirette in Israele per "difendere il popolo palestinese e adoperarsi per rompere l'assedio imposto a Gaza" e che "non saranno ascoltate le minacce di questi paesi la cui missione è proteggere le navi" israeliane.

 

Tajani: far nascere Stato palestinese che riconosca Israele

"Oggi pomeriggio, nel lungo colloquio che ho avuto con la ministra degli Esteri canadese, che fa parte del G7, abbiamo affrontato proprio questo: cioè noi dobbiamo parlare con i Paesi arabi, penso all'Arabia Saudita, alla Giordania, agli Emirati Arabi Uniti per creare un futuro in quest'area così martoriata. Noi dobbiamo garantire una prospettiva al popolo palestinese, che non è la prospettiva di Hamas che è quella della guerra, ma una prospettiva di pace facendo nascere uno Stato palestinese che riconosca Israele e che sia riconosciuto da Israele. È difficile? Non bisogna mai arrendersi". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a 'Dritto e Rovescio' in onda in prima serata su Retequattro.

 

McDonald: “Impatto significativo' dalla guerra Israele-Hamas”

McDonald sta pagando il conto della guerra tra Israele e Hamas che ha sulla società "un impatto economico significativo". Lo dichiara il ceo Chris Kempczinski in una 'lettera aperta' pubblicata su Linkedin a cui affida le sue riflessioni sul 2024.
"I nostri cuori restano con le comunità e le famiglie colpite dalla guerra in Medio Oriente. Detestiamo la violenza di qualsiasi tipo e siamo fermamente contrari all'incitamento all'odio e apriremo sempre con orgoglio le nostre porte a tutti.
E che si tratti del terremoto in Giappone, o delle tragedie che hanno colpito il Marocco e le Hawaii lo scorso anno, il nostro sistema è sempre lì per sostenere. Riconosco - scrive il ceo di McDonald riferendosi alle campagne di boicottaggio contro il gruppo - anche che diversi mercati in Medio Oriente e alcuni al di fuori della regione stanno sperimentando un impatto significativo sul business a causa della guerra e della disinformazione ad essa associata che sta colpendo marchi come McDonald's. Ciò è scoraggiante e infondato. In ogni Paese in cui operiamo, compresi quelli musulmani, McDonald's è orgogliosamente rappresentato da operatori proprietari locali che lavorano instancabilmente per servire e sostenere le proprie comunità, impiegando migliaia di concittadini. Quella connessione con la comunità locale è la genialità del sistema McDonald's".

 

Israele pone fine all'operazione nel campo profughi di Nur Shalms durata 40 ore, 11 arresti

I militari israeliani hanno reso noto di aver terminato una operazione militare, durata oltre 40 ore, contro il campo profughi di Nur Shams, a Tulkarm, nel nord della Cisgiordania. Sono state arrestate 11 persone, centinaia sono state interrogate. E' stato inoltre scoperto un asilo con esplosivi. La struttura, secondo Israele, era gestita dall'Unrwa. Sono state inoltre distrutte due officine per la produzione di esplosivi. Fonti palestinesi hanno denunciato che diverse persone sono rimaste ferite dai militari israeliani durante gli interrogatori.
 

 

Tv: Piano di Gallant per il futuro di Gaza con quattro attori"

La futura gestione della Striscia di Gaza dovrà essere affidata a quattro attori che opereranno in sintonia: l'esercito israeliano, l'Egitto, una task force multinazionale e una coalizione di comitati palestinesi locali: questo - secondo la televisione pubblica Kan - un piano elaborato dal ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant assieme con i vertici militari. Quel piano, ha aggiunto l'emittente, sarà discusso stasera dal gabinetto di guerra e poi da un forum allargato: il 'gabinetto politico-di sicurezza'.

L'incarico dell'esercito, ha precisato l'emittente, sarà la raccolta di informazioni correnti su quanto avviene nella Striscia di Gaza. L'Idf prevede inoltre di mantenere una piena libertà di azione. L'Egitto sarebbe la porta di ingresso di quanto servirà per la ricostruzione di Gaza, e dovrà impedire ogni attività di contrabbando. Una task force multinazionale dovrà dirigere i lavori di ricostruzione di Gaza. Sarà guidata dagli Stati Uniti, con la possibile partecipazione di Francia e Gran Bretagna, nonché di Paesi arabi moderati. La popolazione di Gaza sarebbe infine rappresentata da comitati a base locale che si prenderebbero carico delle necessità quotidiane della popolazione. Secondo l'emittente, l'anticipazione ai media del 'Piano Gallant' ha suscitato stupore nel gabinetto di guerra e nel gabinetto politico-di sicurezza, all'interno del quale esistono anche opinioni molto diverse.

 

Scoperti nuovi tunnel di Hamas a Khan Younis

Tajani sente ministra Canada, focus su Gaza e Mar Rosso

"È importante lavorare insieme fin d'ora anche alla preparazione degli scenari del dopo guerra, in maniera da dare una prospettiva concreta agli attori nella regione e alla popolazione civile. Bisogna creare un futuro di pace e stabilità per Gaza e per tutta la regione pensando già da ora a quando termineranno le ostilità". Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani nel suo colloquio con la collega canadese Mélanie Jolie, cui ha illustrato le linee guida della Presidenza italiana del G7. I due ministri hanno affrontato, soprattutto, la questione mediorientale anche per quanto riguarda la difficile situazione nel Mar Rosso, e l'Ucraina. Per quanto riguarda gli ultimi sviluppi della situazione a Gaza i due ministri - si legge in una nota della Farnesina - hanno concordato la necessità di evitare una regionalizzazione del conflitto e di accelerare il percorso verso una soluzione politica e diplomatica che porti alla soluzione dei due popoli e due Stati.
Nell'evidenziare lo stato eccellente delle relazioni bilaterali, Tajani ha sottolineato di aver "voluto ringraziare l'amica Mélanie per lo spirito di collaborazione con cui il Canada guarda all'agenda della presidenza italiana del G7. Roma e Ottawa condividono una visione comune su molti dossier, a cominciare dal sostegno all'Ucraina contro l'invasione russa", ha affermato Tajani.
Oltre a confermare la crescente attenzione del governo verso la regione dell'Indo-Pacifico, il vicepremier ha inoltre offerto il sostegno italiano alla visione canadese sull'Artico. "Su questa regione del mondo si concentra in modo sempre più evidente l'attenzione politica di diversi Paesi. Il G7 a presidenza italiana non sottovaluterà l'importanza strategica di questo tema".
"Come Presidenza italiana intendiamo valorizzare il carattere politico e strategico delle riunioni G7 Esteri: di fronte alle sfide internazionali attuali occorre rafforzare il livello di coordinamento e la coesione tra i Partner", ha concluso Tajani.

 

Unrwa: "Allarmante diffusione di malattie infettive" a Gaza

Nella Striscia di Gaza "1,9 milioni di sfollati", pari all'85% della popolazione dell'enclave palestinese, "devono affrontare un'allarmante diffusione di malattie infettive". Questo l'allarme lanciato oggi dall'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa).
Sul proprio account X, l'Unrwa ha riferito di "180.000 persone con infezioni alle vie respiratorie superiori, più di 136.000 casi di diarrea, la metà dei quali in bambini con meno di cinque anni, più di 55.000 casi di pidocchi o scabbia, e più di 5.000 casi di varicella". "Ogni giorno la situazione peggiora", ha commentato.

 

Aiuti a Gaza e no escalation, i dettagli del tour di Blinken nella regione

"Turchia, Grecia, Giordania, Qatar, Emirati Arabi Uniti, l'Arabia Saudita, Israele, la Cisgiordania e l'Egitto''. Sono questi i Paesi che il Segretario di Stato Usa Antony Blinken visiterà ''per incontri con controparti straniere e altri" durante la sua nuova missione che inizierà questa sera. ''Misure immediate per aumentare l'assistenza umanitaria alla popolazione di Gaza'' è il primo obiettivo del nuovo tour, come ha spiegato in un briefing il portavoce del Dipartimento di Stato Usa Matthew Miller.
In Israele, ha aggiunto Miller, Blinken parlerà della campagna militare in corso contro Hamas, compresi i piani per la transizione alla fase successiva delle operazioni e i passi che gli israeliani possono intraprendere per proteggere meglio i civili. Blinken discuterà anche degli sforzi in corso per riportare a casa gli ostaggi che ancora si trovano nella Striscia di Gaza, compresi i cittadini americani che risultano dispersi. Inoltre, ha affermato Miller, Blinken si concentrerà su come poter prevenire l'espansione del conflitto. "Discuterà i passi specifici che le parti possono intraprendere, compreso il modo in cui possono usare la loro influenza con altri nella regione per evitare un'escalation", ha sottolineato Miller.
L'impegno di Blinken sarà anche quello di sottolineare la responsabilità di tutte le parti nel contribuire a tracciare un percorso per Gaza che raggiunga una sicurezza duratura sia per gli israeliani sia per i palestinesi, nonché una regione più pacifica e integrata "sulla base dei principi stabiliti a Tokyo lo scorso novembre e che preveda un meccanismo duraturo per la ricostruzione e il governo guidato dai palestinesi di una Cisgiordania unificata a Gaza'', ha detto Miller incontrando i giornalisti.

 

Blinken in missione in 5 Paesi arabi, Israele e Cisgiordania

Il segretario di Stato Usa Antony Blinken parte oggi per un nuovo tour in Medio Oriente che comprende cinque Paesi arabi, Israele e la Cisgiordania: lo ha annunciato il portavoce del dipartimento di Stato Matthew Miller.

 

Antony Blinken rainews
Antony Blinken

L'inizio dei funerali di al-Arouri a Beirut

L'ambasciatrice di Israele rientrerà in Spagna la prossima settimana

Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha deciso di far rientrare a Madrid l'ambasciatrice in Spagna, Rodica Radian-Gordon, la prossima settimana. Ne dà notizia il Times of Israel. La diplomatica era stata richiamata per consultazioni a novembre dal predecessore di Katz, Eli Cohen, dopo che il premier Pedro Sanchez, in un'intervista tv, aveva affermato di nutrire "seri dubbi" sul rispetto da parte di Israele del diritto umanitario internazionale nel suo attacco a Gaza. La decisione di Katz rappresenta un passo avanti verso la fine della crisi diplomatica che si è aperta a fine anno tra i due Paesi.

"Alla luce di un cambiamento positivo nei messaggi provenienti dal governo spagnolo e dell'importanza delle relazioni tra Israele e Spagna, è stato deciso che l'ambasciatrice tornerà a Madrid e continuerà le sue attività per promuovere il sostegno al diritto di Israele di difendere i suoi cittadini contro il gruppo terroristico di Hamas e per costruire una pressione internazionale per il rilascio di tutti gli ostaggi nella Striscia di Gaza", ha affermato il ministero degli Esteri in una nota.

 

 

Ex Mossad: "Operazione dopo Monaco '72 e quella di oggi sono simili strategicamente"

"Le operazioni sono simili strategicamente. Israele ha dichiarato ha dichiarato che ricercherà ed eliminerà qualsiasi dirigente o operativo di Hamas che ha preso parte all'attacco del 7 ottobre. E il direttore del Mossad David Barnea ha aggiunto che lo stesso vale per chiunque partecipi ad operazioni contro Israele". Ad affermarlo al Tg5 che andrà in onda alle 20 è un ex esponente dell'unità del Mossad che prese parte all'operazione 'ira di Dio', voluta da Golda Meir, che eliminò ad uno a uno i terroristi ritenuti direttamente o indirettamente responsabili del massacro di Monaco di Baviera del 1972 durante il quale furono uccisi atleti israeliani che partecipavano alle Olimpiadi.
"La differenza tattica tra quel che accadde oggi e l'operazione Monaco - sottolinea - sta nel fatto che allora furono tutte operazioni segrete del Mossad, tranne un raid congiunto di esercito e Mossad a Beirut. L'ultima operazione segreta fu contro il capo di 'Settembre nero', Ali Hassan Salameh. Oggi è una guerra dichiarata come tempi e obiettivi, in cui sono impegnate tutte le nostre forze speciali dall'esercito al Mossad".

 

Da Blinken e Colonna impegno a evitare un'escalation del conflitto in Iran e Libano

Il Segretario di Stato americano Antony Blinken e la ministra degli Esteri francese Catherine Colonna hanno espresso l'impegno dei loro Paesi a evitare una escalation del conflitto in Medioriente dopo gli attacchi in Libano e in Iran. Lo ha dichiarato il portavoce del Dipartimento di Stato Usa Matthew Miller.
Blinken ha inoltre chiesto la fine immediata degli attacchi illegali alle navi commerciali nel Mar Rosso da parte degli Houthi sostenuti dall'Iran e il rilascio delle navi e degli equipaggi illegalmente detenuti, si legge in una nota del Dipartimento di Stato americano.
Durante il colloqui si è anche discusso dell'importanza delle misure da adottare per prevenire l'espansione del conflitto da Gaza.
Necessario, hanno detto Blinken e Colonna, compiere passi positivi per allentare le tensioni in Cisgiordania ed evitare un'escalation in Libano e Iran.
E' stata quindi sottolineata l'importanza di ridurre al minimo le vittime civili a Gaza. Inoltre, il Segretario Blinken e la ministra degli Esteri Colonna hanno riaffermato l'urgenza di un coordinamento internazionale per garantire che l'assistenza umanitaria raggiunga i civili palestinesi a Gaza.

 

Israele: tempo per soluzione crisi Hezbollah è "breve"

Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha detto all'inviato speciale degli Stati Uniti, Amos Hochstein, che c'è una "breve" finestra di tempo per un soluzione diplomatica della crisi con Hezbollah. "Ci troviamo a un bivio, c'è una breve finestra di tempo per le intese", ha detto durante l'incontro avuto a Tel Aviv con il diplomatico statunitense, secondo quanto riferito dalla nota stampa diffusa dal governo israeliano.
Gallant ha anche detto che Israele è determinato a cambiare la situazione della sicurezza nel nord di Israele e lungo il confine con il Libano; e ha assicurato che vorrebbe una soluzione "politica", ma ha appunto sottolineato che il lasso di tempo è "breve". Hochstein e' in Israele nell'ambito dello sforzo statunitense di impedire che il conflitto tra Israele e Hamas si allarghi.

 

Al-Arouri ucciso in un vecchio ufficio di Hamas, era lì per un incontro

L'appartamento all'interno del quale si trovava Saleh al-Arouri, il numero due di Hamas ucciso due giorni fa in un raid attribuito a Israele, ospitava una volta un ufficio del gruppo. Lo hanno alla Dpa fonti di Hezbollah, secondo cui al-Arouri si trovava lì per un incontro. Quell'appartamento era vuoto da tempo, ma di recente era stato rioccupato.

 

Comandante Basij: Usa e ISraele dietro alle esplosioni di Kerman

Un influente comandante delle forze paramilitari iraniane Basij sostiene che gli Stati Uniti e Israele "sono dietro" al doppio attentato nei pressi del cimitero dei Martiri di Kerman, città a sud-est dell'Iran, dove ieri si stava svolgendo la cerimonia per commemorare il quarto anniversario dell'uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani. Gholamreza Soleimani, che non è imparentato con il generale ucciso, ha fatto queste osservazioni durante una cerimonia a Isfahan, nell'Iran occidentale. Per il comandante di Basij gli attentati a Kerman, che hanno ucciso almeno 84 persone e ne hanno ferite altre 284, erano collegati ai recenti omicidi israeliani di un leader di Hamas a Beirut e di un comandante iraniano in Siria. Ha detto che Israele non è riuscito a distruggere Hamas a Gaza e ora sta ricorrendo a "attacchi di precisione" all'esterno. In questo modo, aggiunge secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa iraniana Tasmin, "abbiamo assistito all'assassinio di personaggi come Seyyed Razi Mousavi", il generale ucciso a fine dicembre in Siria in un attacco attribuito a Israele "e Saleh al-Arouri", il numero 2 di Hamas ucciso nei giorni scorsi a Beirut.
Mohammad Jamshidi, vice capo dello staff per gli affari politici del presidente iraniano, ha fatto supposizioni simili in un post sulla piattaforma di social media X giovedì scorso. "Washington afferma che gli Stati Uniti e Israele non hanno avuto alcun ruolo nell'attacco terroristico a Kerman, in Iran. Veramente? Una volpe prima fiuta la propria tana", ha scritto. "Gli Stati Uniti e Israele sono responsabili del 'crimine' e che 'il terrorismo è solo uno strumento'", ha sottolineato. Ieri il portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Matthew Miller ha smentito il coinvolgimento degli Usa e di Israele.​

 

In migliaia ai funerali a Beirut di Al Arouri

Una folla di migliaia di persone si è radunata nella capitale libanese, Beirut. in occasione dei funerali del comandante di Hamas, Saleh al-Arouri. Al Arouri, considerato il 'numero due' del braccio politico dell'organizzazione terroristica palestinese, che lui stesso aveva contribuito a fondare, è stato colpito da un drone lo scorso 2 gennaio. Gli Hezbollah libanesi e la stessa Hamas hanno accusato Israele, che però non ha commentato e normalmente non rivendica operazioni svolte al di fuori dei propri confini. Va tuttavia sottolineato che lo Stato ebraico aveva tutto l'interesse a colpire uno dei nomi in cima alla lista dei ricercati nella guerra ad Hamas. L'importanza di Al Arouri e' stata confermata dalle centinaia di bandiere di Hamas e della Palestina che hanno sventolato nelle strade di Beirut, dove la folla ha formato una processione durante la quale la bara del leader di Hamas e' stata fatta passare di mano in mano. Una settimana prima della morte di Al Arouri era toccato a Seyed Razi Mousavi, personaggio vicino alle alte sfere dei pasdaran iraniani, essere ucciso in circostanze simili alle porte della capitale siriana, Damasco.

 

Reuters: l'Isis ha rivendicato la strage di Kerman sui canali Telegram affiliati

Lo Stato Islamico ha rivendicato la responsabilità delle due esplosioni che ieri hanno ucciso quasi 100 persone e ne hanno ferite altre in una cerimonia a Kerman, in Iran, per commemorare il comandante Qassem Soleimani, ucciso da un drone statunitense nel 2020. Il gruppo ha pubblicato una dichiarazione sui suoi canali Telegram affiliati. Lo riferisce l'agenzia britannica Reuters.

New York Times: l'intelligence Usa ritiene che l'Isis abbia sferrato l'attacco a Kerman

Gli Stati Uniti ritengono che ci sia l'Isis dietro l'attacco a Kerman, in Iran. Lo riporta il New York Times citando quattro funzionari americani, secondo i quali in base alle valutazioni preliminari di intelligence sarebbe stato l'Isis a perpetrare l'attacco anche se ancora non è possibile giungere a una conclusione definitiva.

Nbc News: la Casa Bianca valuta l'intervento militare contro gli Houthi

I membri della squadra di sicurezza nazionale del presidente americano Joe Biden hanno convocato mercoledì una riunione alla Casa Bianca per esaminare possibili opzioni di risposta militare ai ripetuti attacchi operati dai ribelli Houthi alle navi in transito nel Mar Rosso. A dichiararlo in esclusiva a Nbc news sono stati due funzionari dell'amministrazione Biden. Durante l'incontro, presieduto dal vice consigliere per la sicurezza nazionale Jon Finer, si sono definiti i dettagli di varie opzioni di intervento, inclusa una possibile risposta congiunta con altri paesi. Finora, la Casa Bianca non ha approvato nessuna delle opzioni militari preparate dalle forze armate statunitensi per rispondere agli attacchi. Secondo i funzionari, il Comando Centrale degli Stati Uniti ha fornito ai leader del Dipartimento della Difesa piani di intervento dopo che alla vigilia di Capodanno alcune imbarcazioni di Houthi avevano sparato contro elicotteri della Marina Usa. Il Pentagono ha inviato tali piani agli alti funzionari della Casa Bianca, ma Biden non ha deciso anche perchè si trovava in vacanza.

Iran: prima esplosione a Kerman causata da un kamikaze

La prima delle due esplosioni che hanno provocato la morte di 84 persone ieri a Kerman, in Iran, è stata causata da un attentatore suicida. Lo riportal'agenzia di stampa Irna,  controllata dalle autorità iraniane, citando una fonte informata. Sebbene siano ancora in corso le indagini riguardo alla seconda esplosione, secondo la fonte anche in questo caso si sarebbe trattato di un altro kamikaze. Per ora, nessuno ha rivendicato le esplosioni di ieri a Kerman.

Isis: colpire ovunque ebrei e cristiani

"Colpire ovunque ebrei e cristiani": è l'appello lanciato dal portavoce dell'Isis, Abu Hudhayfah Al-Ansari, in un messaggio audio di oltre 30 minuti incentrato sul conflitto israelo-palestinese. L'audio, diffuso dal canale ufficiale al Furqan, è intitolato "uccideteli ovunque li troviate", riferiscono i network che monitorano il jihadismo online. 

Reuters: attacco a Baghdad sferrato dagli Stati Uniti

È stato l'esercito Usa ad effettuare l'attacco a Baghdad contro un leader della milizia irachena ritenuto responsabile degli attacchi contro le forze americane nel Paese, uccidendo lui e un'altra persona: lo riferisce la Reuters sul suo sito citando una fonte americana sotto anonimato. Il raid ha colpito un veicolo a Baghdad, prendendo di mira un leader di Harakat al Nujaba.

Forze di difesa israeliane: ucciso un responsabile militare della Jihad islamica

A Gaza l'esercito israeliano ha ucciso un responsabile militare della Jihad islamica. Si tratta, ha riferito la radio militare, di Mamduh Lulu. Era il responsabile delle operazioni offensive in partenza dal settore settentrionale della Striscia. Negli anni passati ed anche nella guerra in corso Lulu - ha affermato la radio - ha progettato attacchi verso il territorio israeliano e contro le sue retrovie. Le circostanze della sua uccisione non sono state ancora divulgate. 

Allagato il campo profughi di Jabalia

Le acque reflue riempiono un quartiere di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, le strade sono allagate e cresce il timore che si diffondano malattie e infezioni. Lo testimoniano foto e video diffuse dall'agenzia France-Presse. L'emittente qatariota al-Jazeera segnala che ciò è avvenuto a seguito di forti piogge e che non ci sono sistemi fognari funzionanti

Allagamento a Jabalia STRINGER / AFPTV / AFP
Allagamento a Jabalia

Times of Israel: governo punta al rientro dei cittadini evacuati entro settembre

Israele punta a far rientrare nelle loro abitazioni i residenti nel sud del Paese che sono stati costretti a evacuare le loro case dopo l'attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre entro settembre. Lo riporta il Times of Israel citando fonti informate. I primi ritorni - viene spiegato - dovrebbero iniziare a fine febbraio. Sono decine di migliaia gli israeliani che hanno lasciato il sud di Israele dopo il 7 ottobre.

Hamas: 22.438 morti in 90 giorni di guerra

Sono 22.438 i palestinesi rimasti uccisi in 90 giorni di guerra nella Striscia di Gaza, mentre i feriti sono almeno 57.614. È quanto ha riferito oggi il portavoce del ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas, Ashraf Al-Qudra, precisando che nelle ultime 24 ore sono morti 125 palestinesi, mentre altri 318 sono rimasti feriti.  Altre 7.000 persone risultano disperse e si presume siano morte sotto le macerie delle loro case, secondo quanto riportato da Al Jazeera. Questi bilanci non distinguono tra vittime civili e militari e non ne è possibile una verifica indipendente.

Yoav Gallant: per un'intesa con Hezbollah il tempo sta scadendo

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha detto all’inviato speciale americano nella regione Amos Hochstein che c’è “una breve finestra di tempo per raggiungere intese diplomatiche” con Hezbollah, dato che il gruppo libanese "effettua attacchi quotidiani" nel nord di Israele. Lo riporta il Times of Israel.  "Ci troviamo a un bivio - ha affermato Gallant - c'è un breve lasso di tempo per le intese diplomatiche, cosa che preferiamo. Non tollereremo le minacce di Hezbollah e garantiremo la sicurezza dei nostri cittadini".

Beirut, 1500 ai funerali di Arouri

Circa 1500 persone hanno partecipato oggi a Beirut ai funerali di sette esponenti di Hamas, tra cui Saleh Arouri, indicato come il numero due del movimento islamico, uccisi due giorni fa nella periferia sud della capitale libanese in un raid attribuito a Israele. Le esequie sono in corso nel quartiere di Tariq Jdide e il corteo si sta spostando verso il vicino campo profughi palestinese di Shatila, dove sorge il "cimitero dei martiri" palestinesi

Il ministro delle Finanze israeliano: niente fondi all'Autorità palestinese

 Nonostante le pressioni americane, il ministro delle Finanze israeliano, Bezalel Smotrich, ha ribadito la sua opposizione al trasferimento all'Autorità nazionale palestinese delle entrate fiscali palestinesi usate per pagare stipendi e servizi nella Striscia di Gaza. "Apprezzo moltissimo il sostegno degli Stati Uniti e del presidente Biden, ma finché sarò ministro delle Finanze non trasferiremo un solo shekel all'Autorità Palestinese che poi va alle famiglie dei terroristi e dei nazisti a Gaza", ha detto il ministro, esponente dell'estrema destra del governo, all'emittente pubblica Kan. Stando a quanto rilanciato dal Times of Israel, un funzionario israeliano ha riferito sempre a Kan che gli Stati Uniti hanno chiesto il trasferimento dei fondi, per scongiurare il collasso finanziario dell'Anp. La scorsa settimana il sito Axios aveva riferito di un colloquio "difficile e frustrante" su questa questione tra il presidente americano Joe Biden e il premier Benjamin Netanyahu.

Magistratura iraniana: l'Isis avrebbe rivendicato le esplosioni di Kerman

 L'Isis avrebbe rivendicato la responsabilità delle due esplosioni di ieri a Kerman, in Iran, che hanno provocato la morte di 84 persone e il ferimento di altre 284. Lo riporta su X 'Mizan', il sito della Magistratura iraniana, citando "alcuni rapporti sui media".

Media ultradestra: in Cisgiordania coloni sotto attacco dopo l'uccisione di al-Arouri

 I coloni della Cisgiordania si sono trovati ieri sotto attacco in decine di località in seguito alla uccisione a Beirut del dirigente di Hamas Saleh al-Arouri. Il sito di estrema destra 'Ha-Kol ha-Yehudi' riferisce che attacchi armati sono avvenuti a Huwara (Nablus) e a Psagot (Ramallah). In decine di altre località, aggiunge, ci sono stati lanci di bottiglie molotov e di sassate contro veicoli israeliani in transito. Ad alimentare queste tensioni, secondo il sito, non è solo Hamas ma anche al-Fatah, che ieri ha organizzato uno sciopero generale del commercio in segno di protesta contro l'uccisione di al-Arouri, Oggi intanto un dirigente di Hamas in Cisgiordania ha lanciato un appello affinchè domani, venerdì, si moltiplichino le manifestazioni di sostegno a Gaza, ''contro l'aggressione israeliana, contro il genocidio e contro la pulizia etnica''. Hamas ha inoltre fatto appello alle Brigate Ezzedin al-Qassam (la sua ala militare) affinchè vendichino con le armi in Cisgiordania la uccisione di al-Arouri. Secondo media israeliani, negli insediamenti ebraici è stato elevato lo stato di allerta. 

Il governo israeliano inizierà stasera a discutere gli scenari per il dopo Hamas

Il governo israeliano inizierà stasera un dibattito approfondito sulla questione del futuro di Gaza all'indomani di una sconfitta di Hamas. Lo ha riferito la radio pubblica Kan secondo cui l'esame della questione inizierà in un forum ristretto composto dei membri del gabinetto di guerra. Dopo di che il tema passerà ad un forum piu' ampio, il 'Gabinetto politico di sicurezza'. La emittente ha precisato che i diversi scenari che potrebbero prefigurarsi all'indomani di una sconfitta di Hamas saranno illustrati dal Consigliere per la sicurezza nazionale Zahi Hanegbi, dal ministro per le questioni strategiche Ron Dermer e da comandanti delle forze armate. 

L'Alto commissario Onu per i diritti umani si dice "molto turbato dalle dichiarazioni di alti funzionari israeliani" su trasferimenti di civili dalla Striscia

 L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Turk si è detto oggi "molto preoccupato" per i commenti di alti funzionari israeliani che chiedevano ai palestinesi di lasciare Gaza.  Sono "molto turbato dalle dichiarazioni di alti funzionari israeliani sui piani di trasferimento di civili dalla Striscia di Gaza verso paesi terzi", ha scritto Turk su X aggiungendo che "l'85% delle persone a Gaza sono già sfollate interne. Hanno il diritto di tornare alle loro case. La legge internazionale vieta il trasferimento forzato di persone protette all'interno o la deportazione dal territorio occupato".

Media arabi: almeno 26 morti nei bombardamenti israeliani sul sud della Striscia

Il network qatariota Al Jazeera riferisce che stanotte "ci sono stati costanti bombardamenti vicino alla zona di evacuazione di al-Mawasi, dove l'esercito israeliano ha dato istruzioni alle persone di rifugiarsi" e "una casa vicino a quell'area è stata distrutta. Le due famiglie che vi si rifugiavano sono state uccise, per un totale di 14 persone. La vittima più giovane aveva cinque anni e la maggioranza aveva meno di 10 anni". In un episodio separato riportato dall'agenzia palestinese Wafa, 6 persone sono morte in un attacco aereo su terreni agricoli che ospitavano gli sfollati a ovest di Khan Yunis. Colpito anche il quartier generale della Mezzaluna Rossa palestinese a Khan Yunis. Lo scrive l'organizzazione umanitaria su X, precisando che un raid ha colpito il quinto piano della sede "provocando l'uccisione di una persona e il ferimento di 6 persone". La Mezzaluna Rossa ha pubblicato diversi video riferiti all'attacco, parlando di "panico e paura tra gli sfollati". 

Le autorità iraniane hanno smentito che oggi ci sia stata una sparatoria a Kerman

Il comandante delle forze armate della città iraniana di Kerman ha smentito all'agenzia Tasnim le notizie di spari il giorno dopo le due esplosioni avvenute nei pressi della tomba del generale Qassem Soleimani mentre migliaia di persone si stavano recando al cimitero nel quarto anniversario della sua morte. "In città c'è piena sicurezza", ha affermato.

Turchia e Sudafrica intentano una causa contro Israele alla Corte penale internazionale: a Gaza "un genocidio"

La Turchia si è ufficialmente unita al Sudafrica nella causa contro Israele, intentata dal Paese africano presso la Corte Penale Internazionale. I due paesi chiedono che le azioni militari dello Stato ebraico nella Striscia di Gaza vengano riconosciute come 'genocidio'.  A confermare l'adesione della Turchia il vice ministro degli Esteri, Oncu Keceli, secondo cui Israele ha violato la Convenzione del 1948 sulla prevenzione del crimine di genocidio. "La morte di 22 mila palestinesi, la maggior parte dei quali donne e bambini, non puo' rimanere impunita. I responsabili di questi crimini e delle ripetute violazioni del diritto internazionale saranno chiamati a rispondere. Siamo fiduciosi del fatto che il procedimento avanzi rapidamente", ha detto Keceli. Il vice ministro degli Esteri turco ha auspicato che la Corte con sede all'Aja emetta un ordine che imponga l'interruzione delle operazioni militari israeliane. Una spinta ulteriore a una richiesta formulata dal Sudafrica, che ha attivato un procedimento che ora Ankara e' determinata a "seguire da vicino", come confermato da Keceli. L'ordine di stop è stato definito "necessario" nel fascicolo presentato dal Paese africano, al fine di "evitare ulteriori, gravi ed irreparabili violazioni dei diritti del popolo palestinese". I fascicoli presentati da Turchia e Sud Africa contengono documentazione relativa bombardamenti di ospedali, scuole, danneggiamenti di strutture destinate ai civili e uccisione di interi nuclei famigliari, donne e bambini compresi. Il Sudafrica ha richiesto che la Corte Penale Internazionale dichiari "urgentemente la violazione da parte di Israele di obblighi derivanti dalla Convenzione sul Genocidio". I trattati cui si fa riferimento sono la Convenzione Onu sul Genocidio e lo Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale, dove viene definito genocidio l'insieme degli atti compiuti "con l'intento di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo identificato su base etnica, religiosa, razziale o nazionale". 

Mezzaluna palestinese: 17 feriti da un raid israeliano in Cisgiordania

 Almeno 17 palestinesi sono rimasti feriti in un raid israeliano nel campo profughi di Nur Shams a Tulkarem in Cisgiordania. Lo afferma la Mezzaluna Rossa Palestinese citata da Al Jazeera. Fonti hanno affermato che le forze israeliane hanno arrestato quasi 400 uomini palestinesi.

Autorità locali: un'abitazione a Metula, nel nord di Israele, è stata colpita da un missile anticarro sparato dal Libano

Un'abitazione nella città israeliana settentrionale di Metula è stata colpita da un missile anticarro sparato dal territorio libanese. Lo riferisce  il capo del consiglio comunale della città citato da Haaretz

Il sindaco filo-Hamas di Gaza fa appello per forniture di carburante

Yahya Al-Sarraj, sindaco di Gaza installato nel 2019 da Hamas senza passare da elezioni, ha lanciato un appello urgente “a tutte le istituzioni internazionali" affinché forniscano "quantità sufficienti di carburante e i meccanismi di sostegno necessari per fornire acqua, servizi igienico-sanitari e servizi igienici", per servire tutti i residenti della Striscia di Gaza. Lo riporta Al Jazeera.

Il leader di una fazione filo-Iraniana sarebbe stato ucciso nell'attacco a Bagdad

Un ufficiale militare e un altro membro dell'Hashd al-Shaabi, che raggruppa fazioni armate vicine all'Iran, sono stati uccisi a Baghdad in un "attacco di droni" attribuito agli Stati Uniti, ha annunciato questa organizzazione irachena. "Il vice comandante delle operazioni per Baghdad, Mushtaq Talib al-Saidi, "è caduto come martire in un attacco americano", ha dichiarato il movimento al-Nujaba, una di queste fazioni filo-iraniane e ferocemente anti-americane, in un comunicato. L'attacco, ha dichiarato un funzionario della sicurezza, ha ucciso "due membri (di Hashd al-Shaabi) e ne ha feriti altri sette". Gli Usa non hanno commentato. 

Il governo israeliano accusa: due varchi aperti ma l'Unrwa non fa arrivare abbastanza aiuti

L'organo del ministero della Difesa israeliano responsabile degli affari civili palestinesi (Cogat) ha accusato nuovamente le Nazioni Unite di non fare abbastanza per far arrivare gli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. "Non si può continuare a evitare i fatti: Non c'è nessuna punizione collettiva. Due valichi sono aperti. Avete detto che potete trasferire 200 camion al giorno a Kerem Shalom, eppure non riuscite a farne entrare neppure 100", ha affermato il Cogat in un post su X, rispondendo alle affermazioni di Philippe Lazzarini, commissario generale dell'Unrwa, secondo cui "il popolo palestinese è sottoposto a una punizione collettiva con troppo pochi aiuti umanitari consentiti". "Negli ultimi 80 giorni ci siamo adeguati, tutto ciò che avete fatto è stato un temporeggiamento", ha aggiunto il Cogat.

Borrell, no a piani sfollamenti forzati, violano diritto

"Condanno fermamente le dichiarazioni provocatorie e irresponsabili dei ministri israeliani Ben Gvir e Smotrich che diffamano la popolazione palestinese di Gaza e chiedono un piano per la loro emigrazione. Gli spostamenti forzati sono severamente vietati in quanto grave violazione del diritto internazionale umanitario e le parole contano". Lo scrive su X l'Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell.

 

Tv al-Arabiya, spari a Kerman all'indomani della strage

Una sparatoria sarebbe avvenuta nella città iraniana di Kerman all'indomani della strage nel giorno delle commemorazioni del generale Qassem Soleimani ucciso quattro anni fa in un raid Usa. Lo riferisce la tv satellitare al-Arabiya che rilancia "notizie non confermate" diffuse da media ufficiali della Repubblica Islamica.

 

Iran: Xi scrive a Raisi, profonde condoglianze per attentato

Il presidente cinese Xi Jinping ha inviato  un telegramma al presidente iraniano Ebrahim Raisi esprimendo le sue condoglianze per le persone uccise nelle due esplosioni ieri avvenute nei pressi della tomba del generale Qassem Soleimani mentre migliaia di persone si stavano recando al cimitero nel quarto anniversario della sua morte. Lo riporta CCTV. "Sono rimasto scioccato nell'apprendere che nella provincia di Kerman si è verificato un attacco terroristico su larga scala, che ha provocato una significativa perdita di vite umane. A nome del governo e del popolo cinese, esprimo le mie profonde condoglianze per le vittime, le mie sincere condoglianze ai feriti e le famiglie delle vittime", ha scritto Xi Jinping.

 

Anp condanna le esplosioni sulla tomba di Soleimani in Iran

La presidenza dell'Autorità nazionale palestinese ha espresso "la sua condanna per l'omicidio di civili innocenti avvenuto nella città iraniana di Kerman", in cui centinaia di persone sono state uccise e ferite a causa di due esplosioni durante la commemorazione per la morte del generale Qassem Soleimani. Lo riporta l'agenzia palestinese Wafa. La presidenza palestinese ha espresso le sue condoglianze alle famiglie delle vittime e al popolo iraniano, sottolineando "il suo rifiuto permanente e assoluto dell'uccisione di persone innocenti in qualsiasi parte del mondo, nonché il suo rifiuto della politica degli omicidi, sia in Palestina che altrove, perché ciò viola le leggi internazionali". 

 

Baghdad, attacco droni contro base milizia sciita: 2 morti

Almeno due combattenti di una milizia sono stati uccisi e cinque feriti in un attacco sferrato con droni che ha preso di mira un quartier generale della milizia sostenuta dall'Iran nella parte orientale di Baghdad. Lo ha indicato l'agenzia di stampa Reuters. Secondo alcune ricostruzioni, il sito appartiene al Fronte di Mobilitazione Popolare (in arabo Al-Hashd al-Shaab), una  milizia sciita filo-iraniana. Il sito del canale panarabo libanese Al Mayadeen attribuisce l'attacco agli Usa e riporta che  ci sono vittime, tra cui un leader della milizia sciita Al Nujaba.

 

Soldati israeliani Getty
Soldati israeliani

Media, raid a Baghdad: “Uccisi due comandanti milizie filoiraniane”

Un raid ha colpito nella capitale irachena Baghdad una base di milizie sostenute dall'Iran, uccidendo due combattenti. Lo riferisce il giornale The National, pubblicato ad Abu Dhabi, in riferimento a notizie diffuse da un canale Telegram legato alle milizie e dopo che due esplosioni sono state udite nella zona orientale di Baghdad. Le milizie, si legge, accusano gli Usa e affermano che le persone uccise sono "comandanti di alto livello".

 

Mezzaluna Rossa, un morto in raid sulla nostra sede a Gaza

Le forze israeliane "hanno preso di mira il quartier generale della Mezzaluna rossa palestinese a Khan Yunis, provocando l'uccisione di una persona e il ferimento di 6 persone". Lo scrive su X l'organizzazione, spiegando in un altro messaggio che un raid ha colpito il quinto piano della sede. L'organizzazione umanitaria ha pubblicato diversi video riferiti all'attacco, parlando di "panico e paura tra gli sfollati". 

 

Attacchi israeliani nel campo profughi di Khan Younis, 31 dicembre ansa
Attacchi israeliani nel campo profughi di Khan Younis, 31 dicembre

Israele intensifica operazioni in centro e sud Striscia

L'esercito israeliano ha neutralizzato numerose squadre anti-carro di Hamas nella Striscia di Gaza, intensificando nella giornata di ieri i combattimenti nella zona centrale e meridionale dell'area. A Khan Younis, i riservisti della brigata Kiryati hanno indirizzato l'aeronautica israeliana su tre operativi di Hamas e hanno eliminato altri due miliziani armati asserragliati in un edficio. Sempre a Khan Younis, un caccia israeliano ha colpito un deposito di armi.  

 

Hezbollah, attaccata caserma israeliana in Alta Galilea

Una caserma israeliana in Alta Galilea è stata presa di mira dagli Hezbollah libanesi, secondo quanto riferito dallo stesso movimento armato sostenuto dall'Iran. Nel comunicato del Partito di Dio si afferma che è stata colpita la caserma israeliana di Shtula, a pochi chilometri dalla linea di demarcazione con il Libano. 

 

Da Riad “Ferma condanna attentato di Kerman”

Anche l'Arabia Saudita si è unita alla lista dei Paesi che hanno condannato l'attentato di ieri a Kerman nei pressi del cimitero dove è sepolto il generale Qassem Soleimani. Il ministero degli Esteri di Riad, riporta una nota citata dall'agenzia ufficiale Spa, "respinge e condanna con fermezza le esplosioni terroristiche che hanno preso di mira i civili nella Repubblica islamica dell'Iran, esprimendo le sue condoglianze, la sua solidarietà e l'augurio di pronta guarigione ai feriti".

 

Media, Ministero della Difesa vuole affidare a clan famiglie gestione di Gaza

Secondo il Jerusalem Post, i massimi funzionari della Difesa israeliana vorrebbero che dopo la conclusione della guerra a gestire Gaza siano gruppi familiari che non abbiano collegamenti con Hamas e di affidare loro il controllo sulle consegne di cibo, acqua e altri beni essenziali.
Secondo il piano ipotizzato da alti funzionari della Difesa, l'idea sarebbe di affidare la gestione locale di Gaza a clan tradizionalmente legati a città e settori specifici, ha appreso il Jerusalem Post.
Hamas governa Gaza da 16 anni e i funzionari non hanno spiegato come sarebbero in grado di garantire una separazione netta tra i clan familiari e il gruppo terroristico, ma la tattica è stata utilizzata con un certo successo dagli Stati Uniti in Iraq e Afghanistan dopo la caduta dei regimi.  

 

Iran, nuovo bilancio strage di Kerman: “Almeno 84 morti”

L'Iran corregge il bilancio, ancora provvisorio, delle vittime della strage di ieri a Kerman dove due ordigni sono esplosi nel giorno della commemorazione del generale Qassem Soleimani ucciso quattro anni fa in un raid americano. Le ultime notizie riportate dai media iraniani, che citano dati del ministero dell'Interno, parlano di almeno 84 morti e di molti feriti che versano in gravi condizioni. Il bilancio riportato nelle scorse ore parlava di oltre cento morti.

 

Hezbollah conferma la morte di quattro miliziani nel sud del Libano

 Hezbollah ha confermato la morte di quattro suoi miliziani nel sud del Libano. Complessivamente sono 129 i membri di Hezbollah rimasti uccisi nel corso degli scontri con Israele negli ultimi tre mesi. Fonti vicine al movimento filo-iraniano libanese hanno riferito ad Afp che i quattro combattenti sono stati uccisi nella notte tra ieri e oggi nella localita' frontaliera di Naqoura. Tra loro figura il responsabile locale del movimento. Secondo l'agenzia Ani, l'aeronautica israeliana "ha condotto alcuni raid sul centro di Naqoura che hanno distrutto un'abitazione e danneggiato le case circostanti". Ieri Hezbollah aveva annunciato la morte di altri cinque combattenti nel sud del Libano.

Medioriente: Usa chiedono azione urgente Onu contro attacchi Houthi

Gli Stati Uniti hanno chiesto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di intraprendere un'azione urgente contro i ribelli Houthi dello Yemen che continuano ad attaccare le navi lungo la rotta commerciale del Mar Rosso. Il vice ambasciatore statunitense Christopher Lu ha detto, durante una riunione di emergenza del Consiglio Onu, che gli Houthi hanno compiuto più di 20 attacchi dal 19 novembre e che, nonostante la perdita di 10 combattenti in un confronto con le forze statunitensi dopo aver tentato senza successo di abbordare una nave da carico domenica, il gruppo ribelle ha annunciato ieri mattina di aver preso di mira un'altra nave container.

 

Iran, Arabia Saudita condanna attentato di Karman

L'Arabia Saudita ha condannato con forza l'attentato avvenuto ieri nel cimitero di Karman, in Iran, durante le celebrazioni per l'anniversario della morte di Qasem Soleimani. Il ministero degli Affari Esteri di Riad ha affermato il rifiuto e la condanna del Regno dell'Arabia Saudita degli attentati terroristici che hanno preso di mira i civili nella Repubblica islamica dell'Iran. In una dichiarazione ha espresso le sue sincere condoglianze, simpatia e solidarietà all'Iran per questo doloroso evento, augurando ai feriti una pronta guarigione. Ieri in Iran, 103 persone sono state uccise e altre 188 ferite in seguito a due esplosioni avvenute vicino alla tomba di Soleimani, ex comandante della forza Quds della Guardia rivoluzionaria iraniana, in concomitanza con la commemorazione del quarto anniversario della sua uccisione da parte di un attacco aereo Usa in Iraq, secondo quanto riportato da media e organismi ufficiali iraniani. Successivamente, il ministro dell'Interno iraniano Ahmed Vahidi ha annunciato che "la situazione a Kerman è ormai normale e sotto il controllo delle forze di sicurezza".

 

Gaza City in rovina dopo essere diventata campo di battaglia durante l'offensiva israeliana AP
Gaza City in rovina dopo essere diventata campo di battaglia durante l'offensiva israeliana

Medio Oriente, stasera nuovo viaggio di Blinken nella regione

Il segretario di Stato degli Stati Uniti, Anthony Blinken, inizierà questa sera un nuovo tour in Medio Oriente che includerà anche Israele. Lo rivelano fonti del Dipartimento di Stato Usa. Ciò avviene in un momento in cui aumentano i timori per l'espansione della guerra che va avanti da tre mesi tra lo Stato ebraico e il movimento Hamas. Non si hanno altri dettagli sull'orario specifico di questo viaggio e sulle sue tappe. Questa sarà la quinta visita ufficiale di Blinken in Israele e la sua quarta nella regione da quando è scoppiata la guerra tra lo Stato ebraico e Hamas il 7 ottobre

 

Palestinesi passano davanti all’edificio distrutto dal bombardamento israeliano della Striscia di Gaza a Gaza City mercoledì 3 gennaio 2024 Ap
Palestinesi passano davanti all’edificio distrutto dal bombardamento israeliano della Striscia di Gaza a Gaza City mercoledì 3 gennaio 2024

Compie un anno il più piccolo degli ostaggi israeliani a Gaza

Ha compiuto un anno il più piccolo degli ostaggi israeliani, Kfir Bibas, rapito il 7 ottobre con il fratellino Ariel di quattro anni, e i genitori e portato a Gaza. Nelle scorse settimane Hamas ha diffuso un video in cui il padre veniva informato in diretta che la moglie e i due bambini sono morti, ma per il momento non c'è stata nessuna conferma che non siano più in vita. Le tv israeliane e i social mostrano di continuo le immagini del rapimento, ripreso dai terroristi, in cui si vede la madre dei due piccoli, Shir, che tiene in braccio i figli  dai capelli rossi cercando di proteggerli con una coperta.  

 

 i soldati israeliani si preparano a sparare con i mortai vicino alla Striscia di Gaza il 3 gennaio 2024 nel sud di Israele Getty
i soldati israeliani si preparano a sparare con i mortai vicino alla Striscia di Gaza il 3 gennaio 2024 nel sud di Israele

Al via nuova missione Blinken, obiettivo evitare escalation

Il capo della diplomazia americana,  Antony Blinken, inizierà nelle prossime ore una nuova missione in  Medio Oriente nella speranza di evitare un allargamento della guerra a Gaza dopo l'uccisione a Beirut del numero due di Hamas, Saleh al-Arouri, e gli attentati di ieri in Iran durante le celebrazioni per il quarto anniversario della morte del generale Qassem Soleimani. Il segretario di Stato americano partirà stasera da Washington per la  quarta visita dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas, con una  sosta prevista nello Stato ebraico. Al momento non sono noti molti  dettagli della missione, altre al fatto che Blinken sabato dovrebbe  essere in Turchia.        

NYT, Khamenei vuole evitare scontro con USA e Israele

Nonostante la retorica e le accuse ai "sionisti", la Guida Suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, sta cercando di evitare che l'attentato di ieri a Kerman sfoci in un'escalation militare con gli Stati Uniti ed Israele. Lo scrive il New York Times, citando due persone "che hanno familiarità con le discussioni interne dell'Iran". Secondo il quotidiano americano, Khamenei ha ordinato ai suoi capi militari di esercitare "pazienza strategica" ed evitare qualsiasi grave escalation con gli Stati Uniti, limitando ad esempio gli attacchi per procura da parte delle milizie sciite alle basi militari Usa in Siria e Iraq, e a ridurre al minimo le risposte a qualsiasi presunta operazione israeliana all'interno della Repubblica islamica.
Il Nyt afferma inoltre che, sebbene l'intelligence iraniana non indichi un coinvolgimento israeliano nella strage di ieri vicino alla tomba del generale Qassem Soleimani, i leader di Teheran hanno deciso di ritenere Israele pubblicamente responsabile dell'attacco, indipendentemente dalle prove.

 

Medioriente: Iran, quelli dei sionisti sono atti criminali

"Gli Stati Uniti considerano i propri interessi come l'unico punto di riferimento per la legittimità delle relazioni internazionali". È un appello rivolto ai Paesi non allineati quello del viceministro degli Esteri iraniano Ali Bagheri Kani alla luce dei lavori della conferenza sulla Palestina ospitata a Teheran alla fine del 2023. "Il simposio ha dato continuazione agli impegni di diversi attori in ambito regionale e internazionale volti a porre termine ai crimini dei sionisti a Gaza, e anche destinato al sostegno al popolo palestinese - ha spiegato a La Stampa il numero due della diplomazia della Repubblica islamica. La partecipazione ad alto livello alla conferenza ha dimostrato che molti Governi sono sensibili ai crimini commessi nella Striscia e si sentono preoccupati per i gazawi". Secondo Bagheri "da anni gli Usa hanno proposto piani per risolvere la questione palestinese, ma loro stessi hanno dovuto ammettere il proprio fallimento". Questo a causa del "comportamento criminale" attuato da Israele a Gaza e non solo, secondo il viceministro. "Oggi il mondo si trova ad affrontare uno scontro tra le forze del bene e del male, e la responsabilità dell'Iran in questa arena è cruciale", spiega Bagheri.

 

Blinken parte per nuovo viaggio, atteso in Israele

Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, partirà oggi per il Medio Oriente. Nel suo viaggio è prevista anche una tappa in Israele, mentre gli Stati Uniti proseguono le consultazioni diplomatiche sulla guerra Israele-Hamas. Lo riportano i media israeliani citando un alto funzionario americano. Blinken parte giovedì sera "per fare tappa in diverse capitali, compreso Israele", viene riferito.

 

Media, 9 membri di Hezbollah uccisi in attacchi di Israele

Un funzionario locale di Hezbollah, Hussein Yazbek, è stato ucciso insieme ad altri otto membri del gruppo negli attacchi israeliani di ieri durante gli scontri al confine con il Libano: lo riporta Al Jazeera. 

 

enorme folla a Kerman prima delle due esplosioni Reuters - Maxar Technologies
enorme folla a Kerman prima delle due esplosioni

Media palestinesi: decine di civili uccisi nel centro-sud

Decine di civili sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti ieri notte in attacchi israeliani contro abitazioni civili nel centro-sud della striscia di Gaza: Lo riporta l'agenzia di stampa palestinese Wafa. Civili sono stati uccisi in un attacco aereo nella zona di Khirbat al-Adas, nella città di Rafah, nel sud di Gaza. I jet israeliani, prosegue l'agenzia, hanno inoltre attaccato aree residenziali nella provincia centrale della striscia, uccidendo e ferendo decine di persone. La mezzaluna rossa palestinese ha reso noto che le forze israeliane hanno continuato ieri notte a bombardare con l'artiglieria abitazioni e siti nella zona dell'ospedale al-Amal e del quartier generale della prcs a Khan Yunis, nel sud della striscia, riferisce sempre l'agenzia Wafa.

Onu: Emergenza sanitaria fuori controllo a Gaza

A Gaza l'emergenza sanitaria sta diventando incontrollata: lo denuncia l'Onu. Durante una missione a Gaza rappresentanti del Coordination of Humanitarian Affairs e dell'Organizzazione mondiale della sanità hanno visitato l'ospedale di Khan Younis dopo che era stato colpito dagli israeliani. Cinque persone sono rimaste uccise, "tra cui un bambino di pochi giorni",  durante il quotidiano briefing con i media. "Durante la missione - ha detto uno dei portavoce del segretario generale dell'Onu- gli staff hanno verificato l'esistenza di danni estesi alle strutture. Circa 14 mila persona erano rifugiate nell'ospedale quando la struttura è stata colpita". I rappresentanti Onu del coordinamento degli affari umanitari parlano di "disastro sanitario" e "epidemie in corso". "Dal 7 ottobre - ha aggiunto - ci sono stati più di 400 mila casi di malattie infettive, con 180 mila colpiti da infezioni alle vie respiratorie e 136 mila da diarrea. Metà sono bambini con meno di cinque anni".

Israele bombarda il sud del Libano, uccisi quattro membri di Hezbollah

Nel Sud del Libano, uno dei capi locali di Hezbollah e altri tre membri del movimento sciita libanese sono rimasti uccisi nella tarda serata in un attacco israeliano. Lo riferisce la stampa di Gerusalemme. Ieri è stata una delle giornate più letali per il gruppo sciita, da quando sono ricominciati gli scambi a fuoco transfontalieri tra Israele ed Hezbollah; in poche ore il bilancio delle vittime degli attacchi israeliani nel Sud del Libano è stato di nove membri di Hezbollah.

Corte suprema Israele, secondo colpo a Netanyahu: no all'immunità

In Israele, la Corte Suprema ha deciso di rinviare l'attuazione di una legge approvata a marzo dalla Knesset che metteva al riparo il primo ministro Benjamin Netanyahu dalla possibilità di essere contestato o dichiarato non idoneo a svolgere le funzioni del suo incarico. La sentenza è stata approvata dalla maggioranza dei giudici (6 su 11) e prevede che l'applicazione della legge "sarà rinviata fino all'inizio del mandato della prossima Knesset", dopo lo svolgimento delle elezioni generali, quando sarà eletto un nuovo primo ministro, ha precisato il tribunale. Sebbene non abroghi l'emendamento, la Corte Suprema ha sostenuto nella sua sentenza che è "chiaramente di natura personale e costituisce un abuso di autorità". La coalizione di destra che controlla la Knesset ha promosso l'emendamento alla Legge fondamentale per evitare che Netanyahu possa essere accusato di conflitto di interessi personali, per aver voluto la controversa riforma giudiziaria mentre affrontava numerosi processi per corruzione.

Usa: in Iran attacco simile ad altri compiuti dall'Isis

La doppia esplosione che ha ucciso almeno 103 persone in Iran vicino alla tomba di Qassem Soleimani assomiglia a un "attacco terroristico" del tipo portato avanti dal gruppo dello Stato Islamico, secondo un alto funzionario statunitense. "Sembra un attacco terroristico, il tipo di cose che l'Isis ha fatto in passato, ed è quello che stiamo ipotizzando in questo momento", ha detto un alto funzionario dell'amministrazione del presidente Biden ai giornalisti a condizione di anonimato.