La guerra di Gaza, giorno 192

Israele: "Risponderemo all'attacco dell'Iran". Teheran: "Pronti a dura reazione"

Media Usa: "Attacco imminente". Difese aeree iraniane in stato di massima allerta. Casa Bianca: "Israele decide da solo se e come rispondere, Stati Uniti non coinvolti". Tajani: "Pronti a misure contro Iran ma Israele non reagisca"
Israele: "Risponderemo all'attacco dell'Iran". Teheran: "Pronti a dura reazione"
Idf
Batteria Iron dome

Usa, "Israele potrebbe colpire obiettivi al di fuori dell'Iran"

Gli Stati Uniti ritengono che la risposta di Israele all'attacco senza precedenti dell'Iran di sabato sarà probabilmente limitata e potrebbe concentrarsi su obiettivi chiave al di fuori dell'Iran. Lo hanno detto alla Nbc quattro funzionari statunitensi, secondo i quali la mancanza di gravi danni causati da Teheran potrebbe indurre Gerusalemme a cercare una risposta meno aggressiva.

Invece di colpire direttamente l'Iran in risposta - cosa che, gli alleati di Israele hanno avvertito, metterebbe la regione in una spirale di guerra totale - i funzionari dicono alla Nbc che Israele potrebbe colpire i rappresentanti dell'Iran, come le sue milizie in Siria o il gruppo terroristico Hezbollah in Libano.

Borrell: "Medio Oriente è vicino all'abisso, bisogna evitare il peggio"

"Credo onestamente che l'Iran non voglia un'escalation che conduca a una guerra": è quanto ha detto l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione Europea Josep Borrell, dopo il colloquio con il ministro degli Esteri iraniano Abdollahian dopo l'attacco sferrato da Teheran verso Israele nella notte tra sabato e domenica.  

Ai microfoni della radio spagnola Cadena Ser, Borrell ha comunque sottolineato che l'Iran "ha utilizzato di più di 300 missili e droni", e quindi l'azione "non è stata uno scherzo", e che se Israele "non avesse avuto i mezzi tecnologici per abbatterli in volo, le cose potrebbero essere andate molto peggio". L'Alto rappresentante Ue ha detto poi che "tutti" stanno" facendo il massimo" dal punto di vista diplomatico per far sì che un'eventuale risposta di Israele non costituisca "un ulteriore grado in un'escalation", pur osservando che il primo ministro Benjamin Netanyahu "ha dimostrato di non dar troppo ascolto a quello che gli viene detto". Tali sforzi, secondo Borrell, sono necessari in un momento in cui "il Medio Oriente è sull'orlo dell'abisso" per il rischio di "una guerra regionale "con "conseguenze terribili" per l'area.

Un nuovo video diffuso dall'esercito mostra il cratere nella base aerea colpita dal missile iraniano

Israele, colpiti 2 edifici militari Hezbollah nel sud del Libano

L'esercito israeliano annuncia che aerei da combattimento israeliani hanno attaccato un edificio militare dove alloggiava il personale di Hezbollah nella zona di Meiss Ej Jabal, nel sud del Libano. Un'altra struttura militare è stata attaccata nella zona di Tayr Harfa. Lo riporta Haaretz.

Il capo di Stato maggiore dell'Idf : "L’Iran dovrà affrontare le conseguenze delle sue azioni"

Halevi: "Da attacco Iran nuove opportunità di cooperazione in M.O."

In un video, il capo di Stato maggiore dell'Idf, generale Herzi Halevi, ha affermato che l'attacco iraniano a Israele ha "creato nuove opportunità di cooperazione in Medio Oriente".

"Nei cieli del Medio Oriente è stata attivata una coalizione per contrastare questo attacco, segnando l'inizio dell'operazione dell'Idf 'Iron Shield'", ha continuato Halevi.

"Le Forze di difesa israeliane, insieme al Comando centrale degli Stati Uniti, alle forze armate britanniche, alle forze armate francesi e ad altri partner hanno operato in tempo reale, in aria, a terra e in mare", ha affermato. Halevi ha quindi ringraziato "tutti i nostri partner internazionali che si sono opposti all'aggressione dell'Iran. L'attacco dell'Iran ha creato nuove opportunità di cooperazione in Medio Oriente", ha aggiunto.

Manifestanti pro-Gaza bloccano il Golden Gate a San Francisco: traffico interrotto

Operazione "Scudo di Ferro": come Israele ha respinto l'attacco iraniano

Il primo ministro israeliano ha invitato la comunità internazionale a "rimanere unita"

"La comunità internazionale deve rimanere unita per resistere a questa aggressione iraniana, che minaccia la pace nel mondo", ha scritto il primo ministro in un messaggio trasmesso su X. Ha accolto con favore "il sostegno degli Stati Uniti, della Gran Bretagna, della Francia e altri paesi per contrastare l'attacco iraniano".

Netanyahu: "L'Iran dovrà aspettare nervosamente la nostra risposta"

L'Iran dovrà aspettare "nervosamente senza sapere quando potrebbe arrivare l'attacco, proprio come ha fatto fare a Israele". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu a una riunione dei ministri del Likud. Poi ha aggiunto - secondo la stesse fonti - "Israele risponderà all'attacco dell'Iran ma lo farà in maniera saggia e non di pancia".

Il primo ministro israeliano ha poi invitato la comunità internazionale a "rimanere unita" di fronte all'"aggressione iraniana, che minaccia la pace nel mondo", dopo l'attacco con missili e droni lanciato dall'Iran contro Israele.

Crosetto, militari italiani non sono obiettivo ma i rischi ci sono

"I nostri militari non sono obiettivi deliberati ma c'è il rischio di un loro coinvolgimento anche se non intenzionale nello scambio di fuoco tra le parti". Lo ha detto il ministro della difesa, Guido Crosetto, nell'informativa davanti alla commissioni Esteri e Difesa di Senato e Camera sul Medioriente. "I nostri contingenti - ha spiegato - sono stati avvisati per tempo del possibile attacco e ciò ha consentito loro di prendere le contromisure necessarie, procedure di sicurezza note e ben rodate che non hanno colto di sorpresa i militari italiani".

"Il risultato dell'attacco è stato quasi nullo. Il 99% dei vettori lanciati è stato intercettato e abbattuto ma la difesa d'Israele è costata circa un miliardo di dollari", ha continuato il ministro della Difesa che ha ipotizzato due scenari: "Israele puo' considerarlo un successo superando per ora l'accaduto o al contrario potrebbe colpire l'Iran. Ci stiamo muovendo per evitare l'escalation". 

"Più rassicuriamo Israele sul nostro appoggio, più si sentirà tutelato. L'allargamento del conflitto non è un rischio solo per nostra economia ma per quella internazionale". Crosetto ha poi aggiunto che si continuerà' intanto "a fornire aiuti umanitari a Gaza".

Casa Bianca "fiduciosa" che Netanyahu non voglia una guerra con l'Iran

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha chiarito pubblicamente e privatamente, nel suo colloquio con il primo ministro Benjamin Netanyahu, che non vuole vedere un conflitto regionale: lo ha affermato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby. "Di certo non sta cercando una guerra con l'Iran e sono fiducioso che il primo ministro Netanyahu sia consapevole delle preoccupazioni del presidente", ha detto Kirby durante un briefing con la stampa.

Idf, vittime raid Damasco erano "terroristi"

L'Idf, le forze armate israeliane, affermano che le persone uccise nel raid sul consolato iraniano di Damasco erano impegnate nel "terrorismo contro Israele". E' questo il primo commento ufficiale sul raid del primo aprile scorso. "Per quanto ne sappia coloro che sono rimasti uccisi a Damasco erano membri della forza Quds. Erano persone impegnate nel terrorismo contro lo Stato di Israele" ha detto il portavoce dell'Idf, Daniel Hagari. "Tra quei terroristi operativi c'erano membri di Hezbollah e collaboratori iraniani. Non c'era un solo diplomatico per quanto io ne sappia. Non mi risulta alcun civile ucciso nell'attacco".

Tajani: "Pronti a misure contro Iran ma Israele non reagisca"

"Chiediamo che l'Iran e i gruppi affiliati cessino i loro attacchi. Siamo pronti ad adottare ulteriori misure in risposta ad eventuali nuove iniziative destabilizzanti". Lo afferma il ministro degli Esteri Antonio Tajani in audizione alle commissioni esteri congiunte. “Auspichiamo che, forte della vittoria militare, Israele voglia far prevalere il buon senso desistendo da ulteriori reazioni che potrebbero innescare una spirale di violenza dannosa per tutti”.

"Continueremo a lavorare come G7 per convincere Israele a non attaccare nuovamente ritenendosi soddisfatti per il risultato ottenuto avendo impedito all'Iran di colpire il proprio Paese. Così come al tempo stesso continueremo a insistere come G7 per il cessate il fuoco a Gaza", ha detto ancora Tajani.   "Abbiamo lavorato sin da subito per chiedere a Israele una risposta proporzionata, abbiamo sempre detto che c'erano cose che non andavano, ci siamo sempre mobilitati per aiutare la popolazione civile palestinese, nessun Paese come il nostro si è preso cura dei bambini palestinesi", ha aggiunto il vicepremier.

Usa, non siamo coinvolti nell'eventuale risposta di Israele

Il governo israeliano deciderà da solo se ci sarà una risposta" all'attacco iraniano" e quale sarà la risposta". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby, sottolineando che gli Stati Uniti "non sono coinvolti nell'eventuale risposta" israeliana.

Casa Bianca: "Attacco dell'Iran uno spettacolare fallimento"

L'attacco dell'Iran a Israele è stato uno "spettacolare" fallimento: lo ha detto il portavoce della Casa Bianca, John Kirby che ribadisce che non c'è stato alcun avvertimento preventivo da parte dell'Iran sui tempi e gli obiettivi dell'attacco contro Israele. "E' una narrativa ridicola", ha detto il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale. 

Capo di Stato maggiore israeliano conferma che ci sarà una risposta all'attacco

"Israele risponderà all'attacco iraniano". Lo ha confermato il capo di Stato maggiore israeliano Herzi Halevi, in visita alla base di Nevatim, nel sud del Paese, colpita da alcuni missili lanciati da Teheran. "Il lancio di così tanti droni e missili nel territorio israeliano - ha detto - avrà la sua risposta".

La base di Nevatim è stata colpita dall'attacco iraniano e l'Idf ha segnalato lievi danni alle infrastrutture. Il nome dell'operazione dell'Idf per contrastare l'attacco iraniano è stata denominata "Iron Shield", hanno informato i militari.

Ue, linea comune dei 27 sull'Iran: in esame nuove sanzioni

In vista della videocall di domani tra i 27 ministri degli Esteri dell'Ue dopo l'attacco dell'Iran a Israele "sembra esserci un'intesa e un approccio comune tra gli Stati membri". I Paesi Ue - a quanto si apprende - si trovano d'accordo sull'esprimere "forte condanna dell'attacco iraniano, riaffermare l'impegno europeo per la sicurezza d'Israele, invitare alla moderazione e ad evitare l'escalation, esaminare ulteriori sanzioni, ad esempio sui droni, continuare a monitorare da vicino la situazione a Gaza e ricordare le ultime conclusioni del Consiglio Europeo". Ovvero la necessità di arrivare a un cessate il fuoco e garantire l'accesso umanitario. I 27 poi ribadiranno l'importanza delle prospettive politiche e della soluzione dei due Stati

Tv israeliana: "Risposta chiara e con forza all'attacco"

L'emittente israeliana Channel 12 ha riportato che il gabinetto di guerra ha preso la decisione di rispondere "chiaramente e con forza" contro l'Iran per il suo attacco di sabato notte. La risposta sarà progettata per inviare il messaggio che Israele "non permetterà che un attacco di tale portata passi senza una reazione", ha affermato Channel 12. La risposta sarà anche finalizzata a chiarire che Israele non permetterà agli iraniani di "stabilire l'equazione" che hanno cercato di affermare negli ultimi giorni. Questo sembra essere un riferimento all'avvertimento dell'Iran secondo cui i futuri attacchi israeliani in territorio iraniano, comprese le sue sedi diplomatiche internazionali, d'ora in poi saranno nuovamente affrontati con attacchi di ritorsione iraniani contro Israele. 

Channel 12 ha riportato inoltre che Israele non vuole che la sua risposta scateni una guerra regionale, o che distrugga la coalizione che lo ha aiutato a difendersi dall'attacco dell'Iran ma intende coordinare la sua azione con gli Stati Uniti. Domani è previsto che il gabinetto di guerra si riunisca di nuovo, ha rilevato sempre l'emittente, e le norme sul comando del Fronte Interno non sono state modificate, il che indica che è improbabile che un attacco israeliano abbia luogo oggi.

Lufthansa riprende domani i voli per Tel Aviv ma non per Teheran

La compagnia aerea tedesca Lufthansa ha annunciato che domani riprenderà i voli su Tel Aviv, Amman ed Erbil dopo che aveva interrotto i suoi servizi da e per il Medio Oriente a causa delle tensioni nella regione. Lo riporta SkyNews. I voli per Teheran e Beirut rimarranno cancellati fino a giovedì compreso, ha affermato la compagnia. Fino ad allora eviterà anche lo spazio aereo iraniano.

Media: "Imminente risposta Israele a Iran"

La risposta di Israele all'attacco iraniano potrebbe essere "imminente". Lo ha detto una fonte israeliana citata dalla tv americana Nbc parlando dopo la riunione del gabinetto di sicurezza, secondo cui è importante che la risposta segua a stretto giro l'azione di Teheran. "Ogni risposta - assicura - sarà coordinata con gli americani".

Viminale, dai lupi solitari il rischio principale

Il rischio principale per la sicurezza deriva dalle potenziali azioni di lupi solitari. Così fonti del Viminale, dopo la riunione del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica convocata dal ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, all'indomani dell'attacco dell'Iran ad Israele. E da parte degli apparati c'è attenzione anche sui flussi migratori irregolari per intercettare soggetti potenzialmente pericolosi. 

In proposito, permangono in vigore i controlli alla frontiera Est. Il ministro dell'Interno ha dato mandato alle forze dell'ordine di rafforzare tutte le attività di prevenzione coordinandosi con l'intelligence. Nel corso della riunione c'è stato, spiegano ancora le fonti, "un proficuo aggiornamento sui profili di rischio rispetto ai possibili riflessi in Italia delle tensioni internazionali". Confermato poi il viaggio di Piantedosi a Tunisi mercoledì con la premier Giorgia Meloni; il titolare del Viminale avrà un bilaterale con il suo omologo. Presto, inoltre, ci sarà un incontro a Roma anche con il collega libico.

Bozza vertice Ue, i 27 condannano con forza l'Iran

"Il Consiglio Europeo condanna con forza e senza equivoci l'attacco dell'Iran contro Israele e rinnova la sua piena solidarietà con il popolo israeliano e l'impegno alla sicurezza di Israele". Lo si legge nella bozza di conclusioni del vertice dei leader del 17-18 aprile. Nel documento è stato aggiunto un intero capitolo sul Medio Oriente. I leader, chiedendo alle parti di "esercitare la massima moderazione", rinnovano anche la volontà di "lavorare con i partner" per mettere fine alla crisi a Gaza, "raggiungendo una tregua immediata e il rilascio degli ostaggi".

Channel 12: "Israele ha completato i preparativi per l'attacco"

Al termine della riunione di  gabinetto, Israele "ha deciso di rispondere all'Iran. L'Aeronautica ha completato i preparativi per l'attacco". E' quanto riporta l'emittente Channel 12.

Biden: "Usa impegnati per la sicurezza di Israele"

"Gli Stati Uniti sono impegnati per la sicurezza di Israele" e "per un cessate il fuoco che riporti a casa gli ostaggi". Lo ha dichiarato il presidente degli Usa, Joe Biden, incontrando alla Casa Bianca il primo ministro iracheno, Shyaa al-Sudani. Riferendosi poi al raid iraniano di sabato notte, Biden ha aggiunto che "insieme ai nostri alleati abbiamo sconfitto quest'attacco".

Washington Post: "Israele valuta raid su Teheran o attacco informatico"

"Tutti sono d'accordo che Israele debba rispondere. La domanda è come e quando". Lo ha  dichiarato al Washington Post un funzionario israeliano che avvicina la rappresaglia dello Stato ebraico contro l'Iran per l'attacco di sabato notte. 

Secondo la fonte, il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha chiesto alle Idf di fornirgli una lista di obiettivi,  con l'obiettivo di Tel Aviv che è "mandare un messaggio" a Teheran, ma senza causare vittime. Tra le opzioni sul tavolo del governo, evidenzia la fonte, c'è un raid contro una struttura a Teheran o un  attacco informatico.

Iran: a processo giornalisti per articoli sull'attacco a Israele

La procura di Teheran ha comunicato che il quotidiano riformista Etemaad e il noto analista politico Abbas Abdi saranno processati a causa di un articolo pubblicato dal giornale riguardo al recente attacco dell'Iran contro Israele. "Sono accusati di mettere a repentaglio la sicurezza psicologica della società", si legge sul sito della Magistratura iraniana, Mizan on-line. "Il governo dice che c'è bisogno di misure deterrenti contro Israele ma questo non ha senso perché l'Iran non riconosce Israele e vuole che Israele sia distrutta", ha scritto Abdi in un articolo pubblicato da Etemaad dove ha sostenuto che i costi di una possibile guerra contro lo Stato ebraico sarebbero più alti dei benefici.  Anche un altro quotidiano, Jahan-e Sanat, e un giornalista di questa testata saranno messi a processo con le stesse accuse, aveva fatto sapere ieri la Magistratura, dopo che domenica era stato pubblicato dal giornale un articolo riguardo alle conseguenze del conflitto tra Iran e Israele sulla situazione economica in Iran.

Cnn: "Israele posticipa i piani per l'operazione a Rafah"

Israele pianificava di muovere i primi passi verso un'offensiva di terra a Rafah questa settimana, ma ha deciso di posticipare i piani dopo l'attacco iraniano e le riflessioni su come rispondere a Teheran. Lo riporta la Cnn citando due fonti israeliane. I piani originari prevedevano che oggi l'aeronautica israeliana iniziasse a lanciare volantini in alcune parti della città per preparare le operazioni di evacuazione, hanno detto le fonti. Ma, ha riferito un funzionario israeliano, l'attacco iraniano ha fatto rinviare il piano anche se Israele rimane determinato a portare avanti un'offensiva di terra nella città meridionale della Striscia. I tempi delle evacuazioni dei civilie l'imminente offensiva di terra rimangono al momento pocochiari, sottolinea la Cnn, spiegando che l'esercito israeliano ha rifiutato di commentare.

Iran: se Israele reagisce la nostra risposta sarà immediata e più forte

Se Israele dovesse reagire al raid di sabato scorso, la risposta dell'Iran sarà "immediata, più forte e più ampia". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, durante un colloquio telefonico con il suo omologo britannico, David Cameron, nel quale ha ribadito che la Repubblica islamica non vuole "l'escalation". Amir-Abdollahian ha quindi criticato il governo britannico per il suo appoggio a Tel Aviv nella guerra a Gaza. "È sorprendente che, nonostante migliaia di tonnellate di bombe sono state sganciate sulla popolazione oppressa di Gaza negli ultimi sei mesi, l'Inghilterra sia preoccupata per la risposta della Repubblica Islamica dell'Iran al brutale attacco del regime israeliano contro sedi diplomatiche nel quadro del principio della legittima difesa ai sensi dell'articolo 51 dalla Carta delle Nazioni Unite", ha affermato.

Anche la Repubblica ceca convoca l'ambasciatore iraniano

Il ministro degli Affari Esteri ceco Jan Lipavsky ha deciso di convocare l'ambasciatore iraniano a Praga, seguendo l'iniziativa presa dai suoi omologhi tedesco e francese nel contesto dell'attacco perpetrato dall'Iran contro Israele. "La diplomazia ceca ha fatto capire all'Iran che ha superato tutti i limiti attaccando Israele" e che "mette in pericolo la situazione di sicurezza nella regione", ha dichiarato Jan Lipavsky su X. La Repubblica Ceca, componente dell'Ue e della Nato, è storicamente uno degli alleati più solidi di Israele in Europa. Lipavsky aveva già criticato il "comportamento aggressivo a lungo termine" di Teheran dopo il suo attacco con missili e droni contro Israele e il primo ministro ceco, Petr Fiala, aveva dichiarato di "sostenere fermamente Israele e il suo diritto di difendersi".

WSJ: risposta di Israele possibile già oggi

Israele risponderà presto all'attacco iraniano, forse già oggi. E' quanto scrive il Wall Street Journal, che cita fonti americane e occidentali, che esprimono tuttavia l'auspicio che questo non avvenga, avendo sia Tel Aviv che Teheran rivendicato la vittoria nell'attacco di sabato sera, che gli permette di avere una via d'uscita dall'escalation.

Riunione gabinetto di guerra Israele è durata tre ore e aggiornata a domani

E' stata interrotta dopo tre ore di discussioni, e dovrebbe riprendere domani, la riunione del gabinetto  di guerra israeliano incentrata sulla possibile risposta dello Stato ebraico all'attacco iraniano. Lo ha riferito l'emittente Channel 12.

Gli Usa confermano: gli Houthi hanno lanciato un missile balistico prima dell'attacco dell'Iran contro Israele

Il Comando militare Centrale degli Stati Uniti ha confermato che i ribelli Houthi dello Yemen hanno lanciato un  missile balistico nel Golfo di Aden sabato pomeriggio, poco prima  dell'inizio dell'attacco dell'Iran contro Israele. Il lancio è  avvenuto intorno alle 19:00 (ora locale di Sana'a). "Non ci sono stati feriti o danni su navi Usa o della coalizione o commerciali", ha  dichiarato il Centcom in una breve dichiarazione pubblicata sul social network X. Le forze Usa avevano il giorno prima distrutto quattro  droni lanciati da zone dello Yemen controllate dagli Houthi.

Netanyahu convoca i leader dell'opposizione per riunione sulla sicurezza

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha convocato i leader dell'opposizione per un aggiornamento sulle condizioni di sicurezza del Paese. Lo riporta la stampa locale,  precisando che la riunione si terrà nella Kirya, dove si trova il  quartier generale delle Forze di difesa israeliane a Tel Aviv.

Londra: "L'Iran non ha avvertito su attacco a Israele"

Il Regno Unito ha smentito la dichiarazione dell'Iran secondo cui avrebbe fornito un preavviso prima di attaccare Israele. Lo ha affermato un portavoce del primo ministro britannico Rishi Sunak."Respingerei questa caratterizzazione", ha detto ai giornalisti il portavoce di Sunak. "E più in generale condanniamo nei termini più forti possibili il loro attacco diretto contro Israele", ha aggiunto.Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir Abdollahian ha detto che l'Iran ha dato ai Paesi vicini e all'alleato di Israele gli Stati Uniti un preavviso di 72 ore per lanciare gli attacchi.Anche gli Stati Uniti hanno respinto la dichiarazione dell'Iran.

Comitato per l'ordine e la sicurezza riunito al Viminale

Al Viminale comitato  nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi con i vertici delle forze di polizia  nazionali e dell'intelligence. La riunione è stata convocata per fare  il punto sulla sicurezza all'indomani dell'attacco dell'Iran a  Israele.

Macron: "Intercettati missili da nostra base in Giordania"

La Francia ha "intercettato" dalla Giordania missili e droni iraniani lanciati contro Israele nella notte fra sabato e domenica. E' quanto ha confermato a BFM TV il presidente Emmanuel Macron. "Noi - ha detto - abbiamo una base aerea in Giordania. Lo spazio aereo giordano è stato violato da questi lanci. Abbiamo fatto decollare i nostri aerei e abbiamo intercettato quello che dovevamo intercettare". 

Blinken chiama i ministri di Egitto, Turchia, Giordania e Arabia: "Evitare un'escalation"

Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha parlato, in telefonate separate, con il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, quello turco, Hakan Fidan, il giordano, Ayman Safad e il saudita, Faisal bin Farhan Al Saud, dell'attacco dell'Iran contro Israele. Lo riferisce il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Matthew Miller. Con i ministri, Blinken ha sottolineato l'importanza di evitare un'escalation e di coordinarsi su una risposta diplomatica. Il segretario di Stato americano ha anche affrontato il tema degli sforzi in corso per aumentare l'assistenza umanitaria nella Striscia di Gaza, proteggere i civili palestinesi e raggiungere un cessate il fuoco immediato che assicuri il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani in mano ad Hamas.

EasyJet sospende i voli su Tel Aviv fino a domenica 21

La compagnia aerea britannica EasyJet ha annunciato la sospensione dei voli da e per Tel Aviv fino a domenica 21 aprile inclusa. Continuano così i disagi dopo la chiusura temporanea dello spazio aereo in alcuni Paesi del Medio Oriente per l'attacco condotto da Teheran contro Israele in risposta al raid dello Stato ebraico che aveva colpito il consolato iraniano a Damasco.   Fra i vettori europei low cost, Wizz Air ha dichiarato che riprenderà i voli verso Israele domani dopo averli interrotti negli ultimi due giorni. La compagnia aerea inoltre "sta monitorando da vicino la situazione con le autorità competenti e tenendo informati i propri passeggeri su tutti i cambiamenti di orario", come si legge in una nota.   Israele ha riaperto il suo spazio aereo ieri mattina, così come hanno fatto Giordania, Iraq e Libano. Fra le altre compagnie, Lufthansa ha dichiarato di aver sospeso i voli da e per Tel Aviv, Erbil e Amman fino a oggi compreso, e confermato che riprenderanno domani. 

Berlino convoca l'ambasciatore iraniano

 La Germania convoca oggi l'ambasciatore iraniano, all'indomani di un'analoga convocazione fatta a Teheran per  l'ambasciatore tedesco, francese e britannico per la loro risposta  all'attacco missilistico e con droni contro Israele. "L'ambasciatore iraniano è stato convocato al ministero degli Esteri  questa mattina", ha dichiarato il portavoce  del ministero nel corso del suo briefing.      

Hezbollah: "Quattro soldati israeliani feriti in esplosione a confine con Libano"

Quattro israeliani sono rimasti feriti, uno in modo grave, in un'esplosione al confine settentrionale con il Libano. La deflagrazione è stata provocata da un congegno esplosivo improvvisato (Ied), secondo quanto riferito dal movimento sciita libanese Hezbollah, che ne ha rivendicato la paternità. I soldati sono stati evacuati e trasferiti in ospedale: uno sarebbe in gravi condizioni, due avrebbero riportato ferite moderate, mentre un quarto militare sarebbe stato ferito lievemente.

Confine Libano Israele, 15 04 2024 Afp
Confine Libano Israele, 15 04 2024

I caccia israeliani hanno colpito i siti di Hezbollah nel sud del Libano

I caccia israeliani hanno colpito nella notte i siti di Hezbollah nel sud del Libano. L'IDF afferma che gli obiettivi colpiti includevano postazioni di lancio di razzi, edifici utilizzati dal gruppo sciita e altre infrastrutture a Seddiqine, Matmoura, Labbouneh e Ayta ash-Shab. Le truppe israeliane hanno anche bombardato le aree vicino ad Ayta ash-Shab con l'artiglieria per "rimuovere le minacce", aggiunge l'esercito. Intanto in queste ore le sirene d'allarme hanno suonato nelle comunità della Galilea occidentale, nel nord di Israele, per una sospetta infiltrazione di droni dal Libano. Il Comando del Fronte Interno israeliano dice che l'incidente è finito, senza fornire dettagli.

L'attacco iraniano respinto anche grazie ai Paesi sunniti

Meloni: "Ferma condanna per attacco Iran, ora occorre de-escalation"

Nella riunione di ieri del G7 "si è ribadita la  necessità di fare tutti la nostra parte per dialogare con tutti gli attori interessati e far passare messaggi di responsabilità". Lo ha detto a Verona la premier Giorgia Meloni, a margine della sua visita al Vinitaly. "Ribadiamo come governo - ha aggiunto - la nostra ferma condanna per l'attacco iraniano contro Israele. Credo però sia molto importante una de-escalation nel conflitto all'interno di quella regione, tutti quanti ci rendiamo conto che una escalation potrebbe avere conseguenze molto significative".

 

Gaza: "Almeno 33.797 morti dall'inizio della guerra"

Almeno 33.797 persone sono morte e altre 76.465 sono rimaste ferite dall'inizio della guerra nella Striscia di Gaza, il 7 ottobre scorso. Lo ha reso noto il ministero della Sanità dell'enclave palestinese, guidato da Hamas. Secondo la stessa fonte, 68 persone sono state uccise e 94 sono rimaste ferite nelle operazioni militari compiute dalle Forze di difesa israeliane nelle ultime 24 ore.

 

Idf avverte: non tornare nel nord Gaza è zona di combattimento

L'esercito israeliano (Idf) ha rinnovato oggi l'avvertimento ai palestinesi di Gaza di non ritornare nel nord della Striscia, dicendo che i palestinesi dovrebbero rimanere nel sud di Gaza, dove è stato detto loro di rifugiarsi, perché il nord è una "zona di combattimento pericolosa". A dirlo il portavoce dell'Idf, Avichay Adraee, in un post su X. L'avvertimento giunge dopo che 5 persone sono state uccise mentre cercavano di raggiungere le loro case nel nord di Gaza. Le autorità ospedaliere di Gaza hanno dichiarato che 5 persone sono state colpite dalle forze israeliane mentre cercavano di dirigersi verso nord; al momento l'esercito israeliano non ha rilasciato commenti su questo e le circostanze precise dietro queste morti non sono state chiarite.

Nuova riunione del gabinetto di guerra israeliano alle 13, ora italiana

Il gabinetto di guerra israeliano si riunirà nuovamente oggi, alle 14 ora locale (le 13 in Italia, ndr) per discutere la sua risposta all'attacco dell'Iran di sabato sera. Lo riferisce la stampa locale.

Cremlino invita alla moderazione, "un'escalation non giova a nessuno"

Dopo l'attacco dell'Iran a Israele, il Cremlino ha invitato tutti i Paesi del Medio Oriente alla moderazione e fatto notare che "un'ulteriore escalation non giova a nessuna delle due parti".

Ambasciatore israeliano: "Iran dietro le minacce alle ambasciate nel mondo, anche in Italia"

"Ci sono minacce contro le ambasciate israeliane nel mondo, anche in Italia. E abbiamo indizi sul coinvolgimento dell'Iran". Lo ha detto l'ambasciatore israeliano a Roma, Alon Bar, in un'intervista a Skytg24, aggiungendo che Israele "condivide le informazioni" con le varie polizie locali. "Siamo preoccupati per i diplomatici e per i cittadini israeliani. E siamo grati alla polizia italiana che fa tutto il possibile per garantire la sicurezza degli israeliani", ha concluso. Nei giorni scorsi l'ambasciata israeliana a Roma era stata chiusa per motivi di sicurezza.

Iran: "Se Israele risponderà, reagiremo più duramente"

"L'attacco limitato dell'Iran contro Israele di sabato sera mirava ad avvertire, scoraggiare e punire il regime sionista. Ma se Israele intraprenderà una nuova azione contro l'Iran, dovrà sicuramente affrontare una risposta molto forte". Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian, in un colloquio telefonico con l'omologo russo Serghei Lavrov.

Ambasciatore di Israele, "non diremo come ma fermeremo l'Iran"

"Non è una buona idea dire al nemico cosa faremo" per rispondere agli attacchi contro Israele, "ma finché non troveremo un modo di fermare l'Iran il rischio di escalation continuerà ad esistere". Lo ha detto l'ambasciatore israeliano Alon Bar a Skytg24.

Scholz: "Israele partecipi a sua volta alla de-escalation"

"Ieri ho parlato con gli altri partner del G7, nel corso di una conferenza telefonica su cosa fare, e sono stato lieto di appurare che la nostra valutazione sia identica e il nostro appello è chiaro: l'Iran deve archiviare questa aggressione". Lo ha detto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, in un incontro con la stampa a Shangai, trasmesso da Ntv in Germania. A una domanda sull'eventuale reazione di Israele, Scholz ha aggiunto: "Il nostro consiglio è di partecipare loro stessi alla de-escalation".

Macron, chiederò aiuto a Xi per una tregua olimpica

Il presidente francese, Emmanuel Macron, spera in una tregua durante i Giochi olimpici, in programma a Parigi dal 26 luglio all'11 agosto, mentre proseguono le guerre in Ucraina e a Gaza. "Lavoreremo per una tregua olimpica", ha dichiarato in un'intervista rilasciata a Rmc e Bfmtv a poco più di 100 giorni dall'inizio delle Olimpiadi, aggiungendo che "chiederà" al presidente cinese Xi Jinping di "aiutarlo" su questo tema.

Il presidente francese ha inoltre spiegato la presenza di Israele ai prossimi Giochi: "Israele è stato vittima di un attacco terroristico e sta rispondendo", ha detto, "non si può dire che Israele sia un aggressore", a differenza della Russia.

Cameron: l'Iran ha lanciato 300 ordigni ma è una doppia sconfitta

La rappresaglia di Teheran contro Israele "è stata molto significativa", con l'utilizzo di "301 ordigni, inclusi 110 missili balistici e 40 da crociera", ma l'Iran ha subito in sostanza "una doppia sconfitta": sia perché non è riuscito a "infliggere danni" rilevanti allo Stato ebraico, sia perché "ha rivelato al mondo la sua influenza maligna sulla regione" mediorientale.

Lo ha sostenuto stamattina lord David Cameron, ministro degli Esteri del governo britannico di Rishi Sunak, in un'intervista a Sky News Uk. Cameron ha poi aggiunto di comprendere come Israele senta in queste ore di avere "tutto il diritto di rispondere". Ha però ribadito l'appello lanciato fin da subito da Londra e dagli altri maggiori alleati occidentali al governo di Benyamin Netanyahu a non innescare "un'escalation".

Agenzia dell'Ue per la sicurezza aerea: cautela su spazio aereo Israele e Iran

L'Agenzia dell'Unione europea per la sicurezza aerea (Easa) ha diffuso un avviso invitando all'attenzione sullo spazio aereo su Iran e Israele, incluso quello circostante per una distanza di 100 miglia nautiche. L'invito è a seguire tutte le pubblicazioni aeronautiche disponibili in vigore, compresi gli aggiornamenti dalla piattaforma europea per la condivisione e la cooperazione delle informazioni. Sull'Iran, segnala, "continua a esserci un aumento del rischio di errori di calcolo e/o di identificazione errata al momento sulla Fir Teheran", la regione di informazione dei voli di Teheran.

Idf avverte: Nord di Gaza "pericolosa zona di combattimento"

L'esercito israeliano ha avvertito oggi i residenti di Gaza, attraverso i social media e alcuni volantini lanciati dal cielo, che il Nord della Striscia è "una pericolosa zona di combattimento". Il portavoce arabo delle Forze di difesa israeliane ha inviato un messaggio "urgente" su X ordinando agli abitanti di Gaza di "rimanere nelle aree umanitarie e nei rifugi nella parte meridionale della Striscia ed evitare di tentare di tornare nel nord della Striscia" per "garantire la propria sicurezza". L'avvertimento arriva dopo che migliaia di palestinesi, tra cui uomini, donne, bambini e anziani, sono finite sotto il fuoco israeliano ieri mentre tentavano di tornare alle loro case nel nord di Gaza.

In migliaia in viaggio verso Gaza City, dopo voci sull'apertura di un passaggio (Video)

Macron: intervenuti sull'attacco iraniano su richiesta della Giordania

Negli attacchi contro Israele la Francia ha effettuato "intercettazioni" (di droni e missili) su richiesta della Giordania, ha dichiarato il presidente francese Emmanuel Macron. E ha accusato l'Iran di aver "deciso di colpire Israele", provocando "una profonda lacerazione".

Macron: "Faremo tutto il possibile per evitare l'escalation"

"Faremo tutto ciò che è in nostro potere per evitare un'escalation e convincere Israele a non rispondere all'attacco dell'Iran": lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron. Il capo dell'Eliseo ha anche aggiunto che "l'Iran ha risposto in modo sproporzionato all'attacco israeliano a Damasco".

Wafa: raid israeliano su Nuseirat, 5 morti e distrutta una moschea

Un attacco aereo israeliano ha colpito domenica sera il campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, uccidendo 5 persone e ferendone decine di altre nel colpire una casa e bombardando una moschea, che è stata completamente distrutta. È quanto riporta l'agenzia di stampa palestinese Wafa, citando fonti locali. Secondo Wafa, è stato colpito anche un palazzo residenziale.

Media: 2 raid israeliani sul Libano meridionale

Israele ha attaccato obiettivi di Hezbollah nel Libano meridionale. Lo riferiscono i media libanesi. La rete Al Mayadeen, affiliata a Hezbollah, ha precisato che si è trattato di due attacchi aerei.

Idf: abbattuto drone diretto verso Israele

Gli aerei israeliani hanno abbattuto un drone diretto verso Israele e proveniente da est. Lo ha riferito l'Idf, aggiungendo che "l'uav è stato monitorato dai soldati, non ha rappresentato una minaccia e non sono state suonate sirene secondo il protocollo. Non sono stati segnalati feriti e non è stato causato alcun danno".

Wsj: lancio non riuscito per metà dei missili iraniani su Israele

Secondo funzionari statunitensi citati dal Wall Street Journal, per metà dei missili balistici dell'Iran contro Israele il lancio non è riuscito o sono caduti prima di  raggiungere l'obiettivo. Secondo Israele, Teheran ha lanciato più di 170 droni carichi di esplosivo, circa 120 missili balistici e circa 30 missili da crociera, quasi tutti sono stati intercettati.

Media: ripresi i voli negli aeroporti di Teheran

L'agenzia di stampa iraniana Tasnim afferma che gli aeroporti della capitale Teheran hanno ripreso i voli lunedì alle 6 di stamattina ora locale. Gli scali Imam Khomeini e Mehrabad avevano sospeso le loro operazioni in seguito all'attacco dell'Iran a Israele.

Comando centrale Usa: distrutti ieri 80 droni e 6 missili lanciati da Iran e Yemen

"Tra il 13 e il 14 aprile le forze del Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom), supportate dai cacciatorpediniere del comando europeo degli Stati Uniti, hanno ingaggiato e distrutto con successo più di 80 veicoli aerei senza equipaggio di attacco unidirezionale e almeno sei missili balistici destinati a colpire Israele provenienti dall'Iran e dallo Yemen". Lo riferisce lo stesso Centcom in un post su X.

"Ciò include un missile balistico sul suo veicolo di lancio e sette Uav distrutti a terra nelle aree dello Yemen controllate dagli Houthi, sostenute dall’Iran, prima del loro lancio. Il continuo comportamento senza precedenti, sconsiderato dell’Iran mette in pericolo la stabilità regionale e la sicurezza degli Stati Uniti e delle forze della coalizione. Il Centcom rimane nella posizione di sostenere la difesa di Israele contro queste pericolose azioni dell'Iran. Continueremo a lavorare con tutti i nostri partner regionali per aumentare la sicurezza regionale", si legge nel comunicato pubblicato sulla piattaforma social.

L'analisi di Alessandro Politi sui rischi di un conflitto generale in Medio Oriente

Biden parla della situazione mediorientale con il re di Giordania Abdullah II

"Ho parlato oggi con Sua Maestà il Re Abdullah II di Giordania della situazione in Medio Oriente. Abbiamo concordato di rimanere in contatto nei prossimi giorni mentre continuiamo a monitorare la situazione. Abbiamo anche discusso dei nostri sforzi per aumentare l'assistenza umanitaria fondamentale a Gaza". Lo ha scritto il presidente degli Stati Uniti d'America, Joe Biden su X.

Il punto sulla situazione con Eric Salerno, giornalista ex corrispondente da Israele

Oggi in Israele riaprono le scuole

Oggi riapriranno le scuole in Israele. Lo ha annunciato l'esercito israeliano dopo la chiusura dovuta al massiccio attacco missilistico da parte dell'Iran. 
Dopo aver valutato la situazione, "è stato deciso di riprendere le attività didattiche in tutto il Paese" anche se con "restrizioni" nella zona di confine con il Libano e nelle città vicine alla Striscia di Gaza, ha dichiarato il portavoce dell'esercito Daniel Hagari sul social network X. 
Israele aveva annunciato la chiusura delle scuole per due giorni, la cancellazione degli asili e delle escursioni, oltre a restrizioni sui raduni.

La riunione del Consiglio di sicurezza ONU nel servizio di Laura Pepe da New York

Guterres all'ONU: "C'è pericolo di un conflitto devastante, bisogna disinnescare le tensioni"

Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha messo in guardia la comunità internazionale sull'aggravarsi del conflitto, rivolgendosi al Consiglio di Sicurezza durante una riunione sull'attacco del fine settimana dell'Iran a Israele. "Né quella regione né il mondo possono permettersi altre guerre", ha detto Guterres al Consiglio di Sicurezza, aggiungendo che "il Medio Oriente è sull'orlo del baratro". "I popoli della regione stanno affrontando il pericolo reale di un devastante conflitto su larga scala. Ora è il momento di disinnescare e di smorzare le tensioni", ha aggiunto, invitando alla "massima moderazione".

Accordo tra Casa Bianca e Congresso Usa sugli aiuti a Israele e Ucraina

Il leader della maggioranza del Senato degli Stati Uniti, Chuck Schumer, ha dichiarato domenica che è stato raggiunto "un consenso" tra la Casa Bianca e i leader del Congresso per approvare l'invio di aiuti sia a Israele che all'Ucraina dopo una telefonata con il presidente Joe Biden. 

Biden ha parlato con Schumer, il presidente della Camera Mike Johnson e i leader della minoranza Hakeem Jeffries e Mitch McConnell domenica delle tensioni in Medio Oriente dopo l'attacco dell'Iran a Israele. "C'è stato un consenso sul fatto che dobbiamo aiutare Israele e l'Ucraina adesso. Speriamo di poter risolvere la questione la prossima settimana", ha dichiarato il leader democratico in una conferenza stampa a New York. Il Senato degli Stati Uniti ha approvato un pacchetto di aiuti supplementari per Israele e Ucraina lo scorso febbraio, ma Johnson non l'ha portato al voto della Camera. Anche il leader repubblicano ha fallito due volte nell'approvare fondi per Israele. "Il modo migliore per aiutare Israele a ricostruire la sua capacità anti-missile e anti-drone è quello di approvare immediatamente questo aiuto supplementare", ha detto Schumer. Johnson ha dichiarato al programma "Sunday Morning Futures" che proverà di nuovo questa settimana a far approvare i fondi. L'accordo tra Democratici e Repubblicani arriva dopo che sabato l'Iran ha lanciato più di 300 droni, missili e missili balistici su Israele, nel primo attacco di questo tipo dal suolo iraniano.

L'Iran all'ONU: "Non vogliamo una guerra con gli Usa, risponderemo se attaccati"

Amir Saeid Iravani, rappresentante permanente della Repubblica islamica dell’Iran, ha difeso l’attacco contro Israele come risposta all’attacco aereo sul suo consolato a Damasco il 1° aprile. "L'Iran non cerca una escalation, o una guerra nella regione, non vogliamo ingaggiare una guerra con gli USA nella regione". 
E ha ribadito che Teheran utilizzerà il suo diritto di rispondere in modo proporzionato se gli Stati Uniti avviassero operazioni militari contro l’Iran.

L'Iran all'ONU: "Il nostro attacco è stato autodifesa, Israele ha colpito una sede diplomatica e ucciso 30mila palestinesi"

"L'attacco è stato condotto come forma di autodifesa, in linea con l'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite. È stata un'azione necessaria, proporzionata e diretta solo contro obiettivi militari". Lo ha detto il rappresentante permanente dell'Iran alle Nazioni Unite, Amir-Saeid Iravani, nel corso della riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu.

"L'inviolabilità delle sedi diplomatiche era stata violata dall'attacco di Israele al nostro consolato in Siria", ha aggiunto. "Ci sono due pesi e due misure. Il Consiglio di Sicurezza non ha condannato l'attacco contro il nostro consolato in Siria". "Le cause profonde di questa situazione sono chiare a tutti, Israele ha provocato oltre 30mila vittime civili a Gaza, questo regime atroce ha provocato vittime anche tra gli operatori umanitari. E' un genocidio contro la popolazione palestinese", ha aggiunto. "Questo regime atroce ha commesso una serie di reati brutali contro le nostre persone, nostri funzionari, scienziati e civili. Hanno anche sabotato le nostre infrastrutture".

"Vogliamo esercitare moderazione e l'abbiamo fatto, ma Israele deve rispondere delle sue azioni e delle sue atrocità. Anche il Consiglio di Sicurezza deve assumersi le sue responsabilità contro questa minaccia alla pace, servono misure punitive contro Israele, affinché rispetti i suoi obblighi rispetto alle risoluzioni dell'Onu". "Non cerchiamo di favorire l'escalation di questa guerra, bisogna allentare le tensioni. Non c'è nessuna guerra per procura in questa regione", ha aggiunto.


 

Israele all'ONU: "Condannate l'attacco iraniano"

"L'attacco dell'Iran va condannato. È stato un atto di grande escalation che potrebbe trascinare tutto il mondo in una guerra. È un attacco senza precedenti". 
Lo dice Gilad Erdan, rappresentante permanente di Israele alle Nazioni Unite, nel corso della riunione al Consiglio di Sicurezza dell'Onu.

L'Iran all'Onu: "Non vogliamo la guerra con gli Stati Uniti"

"L'Iran non ha intenzione di impegnarsi in un conflitto con gli Stati Uniti nella regione. Tuttavia, se gli Stati Uniti avviassero operazioni militari contro l'Iran, i suoi cittadini, o la sua sicurezza e i suoi interessi, l'Iran utilizzerà il suo diritto intrinseco a rispondere in modo proporzionato". Lo ha detto l'ambasciatore iraniano all'Onu Saed Iravani al Consiglio di Sicurezza. 

Hamas propone una nuova bozza accordo con tregua di 6 settimane

Hamas ha presentato ai mediatori un accordo di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi in cui chiede a Israele di osservare una tregua di sei settimane prima di avviare uno scambio con i detenuti palestinesi nelle carceri  israeliane. 

Secondo quanto riferisce il quotidiano ebraico Haaretz, la proposta è stata presentata dopo che il gruppo ha rifiutato l'accordo mediato dagli Stati Uniti nella tarda serata di ieri. Nella proposta, Hamas chiede che Israele cessi tutte le operazioni a Gaza e si ritiri dalle aree urbane per sei settimane, consentendo ai palestinesi sfollati di tornare a nord. Solo dopo gli ostaggi verrebbero rilasciati, con una proporzione di 30 detenuti per ogni prigioniero, un netto rialzo rispetto alla proporzione di 1 a 3 valida fino all'ultimo scambio. Richiede inoltre che per ogni soldato catturato siano rilasciati 50 prigionieri palestinesi - 30 dei quali condannati all'ergastolo. Hamas sostiene che utilizzerà le settimane di pausa nelle ostilità per localizzare gli ostaggi e accertare in quali condizioni si trovano. Israele ha precedentemente respinto richieste simili definendole "deliranti" e il numero di prigionieri palestinesi richiesti da Hamas è stato un punto critico in diversi precedenti cicli di negoziati.

Guterres alle Nazioni Unite: "Siamo sull'orlo del tracollo"

"Condanno con fermezza l'escalation rappresentata dall'attacco su larga scala dell'Iran a Israele. La carta delle Nazioni Unite proibisce l'uso della forza contro l'integrità di ogni Stato. Bisogna tornare indietro dall'orlo del tracollo in cui ci troviamo". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, nel suo intervento al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

"Nè la regione mediorientale nè il mondo possono permettersi un'altra guerra", ha detto il Segretario generale delle Nazioni Unite, chiedendo - durante un Consiglio di sicurezza convocato dopo l'attacco dell'Iran contro Israele - "la massima moderazione". "Il Medio Oriente è sull'orlo del precipizio. Le popolazioni della regione si trovano ad affrontare il pericolo reale di un conflitto devastante e diffuso. Questo è il momento di allentare la tensione", ha insistito Guterres.

L'ajatollah Khamenei: "Gerusalemme sarà nelle mani dei musulmani"

"Gerusalemme sarà nelle mani dei musulmani e il mondo musulmano celebrerà la liberazione della Palestina". Lo ha scritto in ebraico su X la guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, pubblicando un video di droni iraniani che, durante l'attacco di ieri notte, sorvolano la spianata delle moschee a Gerusalemme e vengono intercettati.

Israele: "Al momento non estenderemo le operazioni militari"

"Al momento non intendiamo estendere le nostre operazioni militari". Lo ha detto il portavoce dell'esercito israeliano Daniel Hagari, rispondendo in conferenza stampa ad una domanda sulla volontà o meno di reagire all'attacco dell'Iran. 
"Siamo pronti, stiamo monitorando tutti i teatri nella regione e valutiamo ogni scenario, ma al momento non intendiamo estendere le nostre operazioni militari. Il nostro ruolo è salvaguardare gli israeliani", ha spiegato il portavoce dell'esercito. "Rimaniamo in allerta, abbiamo approvato piani offensivi e difensivi, continueremo a proteggere lo Stato di Israele e costruire un futuro più stabile per la regione. L'Iran non è una minaccia solo per Israele ma per tutta la regione", ha aggiunto Hagari.

Fonti mediche a Gaza: Israele spara contro palestinesi in viaggio verso Nord, 5 morti

L'esercito israeliano spara contro palestinesi che stavano cercando di tornare nel nord della Striscia di Gaza causando cinque morti. Lo riferiscono fonti mediche di Gaza, come riporta il quotidiano Haaretz.

Il ministro del gabinetto di guerra Gantz: "L'Iran pagherà un prezzo nei modi e nei tempi opportuni"

"Costruiremo una coalizione regionale contro la minaccia dell'Iran ed esigeremo un prezzo nel modo e nel momento che ci conviene". Lo ha detto il ministro del Gabinetto di guerra Benny Gantz. 

"L'incidente non è finito - ha aggiunto - l'alleanza strategica e il sistema di cooperazione regionale che abbiamo costruito devono essere rafforzati". Poi ha sottolineato che Israele non ha ancora portato a termine "i suoi compiti: il ritorno delle persone rapite e l'eliminazione delle minacce per gli abitanti del nord e del sud". 

New York Times: Netanyahu ha annullato un attacco di ritorsione immediato su richiesta di Biden

Il primo ministro israeliano Benjamin  Netanyahu ha annullato un attacco di ritorsione immediato a quello  subito dall'Iran nella notte dopo essere stato dissuaso dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Lo scrive il New York Times,  sottolineando che diversi membri del gabinetto di guerra avevano  chiesto a Netanyahu di rispondere subito. Ma la mancanza di gravi  danni in Israele e il colloquio tra Biden e Netanyahu hanno fatto sì  che la rappresaglia non avesse luogo nell'immediato. 

Oggi riunione straordinaria dei ministri degli Esteri dell'UE

 "In seguito agli attacchi iraniani contro Israele, martedì ho convocato una riunione straordinaria dei ministri degli Affari Esteri dell'Unione europea". 
Lo ha annunciato su X l'Alto rappresentante dell'Ue per gli Affari esteri, Josep Borrell. "Il nostro obiettivo è contribuire alla riduzione della tensione e alla sicurezza della regione", ha detto Borrell.

Il Papa: "In Medio Oriente si fermi la spirale di violenza"

"Seguo nella preghiera e con preoccupazione, anche dolore, le notizie giunte nelle ultime ore sull'aggravamento della situazione in Israele a causa dell'intervento da parte dell'Iran", così il Papa al Regina Coeli: "Faccio un accorato appello affinché si fermi ogni azione che possa alimentare una spirale di violenza col rischio di trascinare il Medio Oriente in un conflitto bellico ancora più grande. Nessuno deve minacciare l'esistenza altrui. Tutte le nazioni si schierino invece dalla parte della pace e aiutino gli israeliani e i palestinesi a vivere in due Stati, fianco a fianco, in sicurezza è un loro profondo e lecito desiderio, ed è un loro diritto".