La guerra di Gaza, giorno 202

Media: "Decine di carri armati di Israele al confine di Gaza"

Hamas: "Pronti a disarmo se soluzione 2 Stati". Usa, rivolta nei campus: sit-in e centinaia di arresti. Netanyahu: "Tra studenti orde di antisemiti". L'esercito israeliano pronto per operazione, 150-200.000 gazawi hanno lasciato Rafah.
Media: "Decine di carri armati di Israele al confine di Gaza"
Afp
Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, aprile 2024

Negoziato per la tregua: Israele valuta rilascio 33 ostaggi

L'attuale proposta di accordo tra Israele e Hamas prevede il rilascio di 33 ostaggi, tra cui donne, soldati, adulti e feriti. Secondo la fonte, la durata del cessate il fuoco all'interno dell'accordo dipenderà dal numero di rapiti rilasciati. Intanto domani arriverà in Israele una delegazione egiziana con l'obiettivo di riprendere i contatti per un accordo sugli ostaggi. Secondo una fonte saudita, l'Egitto ha presentato una nuova proposta a Israele per congelare l'operazione a Rafah in cambio dell'avvio di negoziati.

Secondo fonti dell'esercitoisraeliano (Idf) il molo artificiale per gli aiuti a Gaza potrebbe essere operativo a maggio

Secondo fonti dell'esercito israeliano (Idf), l'isola artificiale o molo Joint Logistics Over the Shore (JLOTS) americano a Gaza dovrebbe essere completato e operativo entro l'inizio di maggio. Lo riferisce il Jerusalem Post. L'Idf, citato da Ynet, ha reso noto che si occuperà della sicurezza. Secondo funzionari israeliani, il molo temporaneo per far arrivare gli aiuti umanitari nella Striscia non sostituirà ma integrerà gli sforzi di aiuto via terra, che attualmente contano oltre 500 camion al giorno da quattro valichi di terra.

L'esercito degli Stati Uniti ha iniziato la costruzione del molo temporaneo e galleggiante per gli aiuti a Gaza

L'esercito degli Stati Uniti ha iniziato la costruzione del molo temporaneo e galleggiante per consegnare gli aiuti a Gaza. Lo ha reso noto il Pentagono. "Posso confermare che le navi militari statunitensi hanno iniziato a costruire le fasi iniziali del molo temporaneo e del passaggio rialzata in mare", ha spiegato ai giornalisti il portavoce del Pentagono, il maggiore generale Pat Ryder.

Dopo una pausa di 30 ore sono ripresi oggi i negoziati tra gli studenti pro-Gaza che occupano il campus della Columbia University e i responsabili dell'ateneo newyorchese. Lo hanno detto rappresentanti  studenteschi ai giornalisti. Le trattative si erano interrotte lunedì notte. Gli organizzatori della protesta hanno detto che la nuova scadenza di 48 per sgomberare il campus fissata dall'università non è chiara e che si sta cercando di avere dei chiarimenti.

Gaza, palestinesi devono riconoscere i cadaveri ammassati vicino al Nasser Medical Complex AFP
Gaza, palestinesi devono riconoscere i cadaveri ammassati vicino al Nasser Medical Complex

La proposta di Israele a Hamas: "20 ostaggi liberi,no a stop alla guerra"

Secondo la tv israeliana Channel 12 news, funzionari israeliani hanno valutato oggi durante il gabinetto di guerra una proposta più limitata per Hamas di liberare gli ostaggi, con l'intenzione di evitare la richiesta del gruppo terroristico per il quale qualsiasi accordo includela fine della guerra. Channel 12 news parla di un "nuovo schema di un accordo" che prevede il rilascio di 20 ostaggi: donne,soldatesse, anziani e persone in gravi condizioni. Israele consentirebbe ai palestinesi di tornare nel nord di Gaza, ma non dichiarerebbe la fine della guerra. La proposta dovrebbe essere trasmessa ai mediatori a breve.

Le proteste pro-Gaza nelle Università Usa: la polizia usa gas lacrimogeni contro gli studenti (Video)

Khalil al-Hayya, vice di Sinwar, intervistato da AP: "Hamas deporrà le armi con la soluzione dei 2 Stati ed è pronto ad accettare una tregua di 5 anni"

Khalil al-Hayya, uno dei massimi leader dell'ala politica di Hamas, ha detto che il gruppo islamista è pronto ad accettare una tregua con Israele di cinque anni o anche di piu' e che deporrà le armi se sarà creato uno Stato palestinese indipendente lungo i confini precedenti al 1967. In un'intervista con l'Associated Press a Istanbul, al-Hayya - che è considerato il vice di Yahya Sinwar, il capo di Hamas a Gaza, e che partecipa ai negoziati con Israele- ha detto che il gruppo terroristico palestinese sarebbe disposto a sciogliere le Brigate Ezzedine al-Qassam "se fosse istituito uno Stato palestinese pienamente sovrano in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza". Si tratta di un cambio di posizione rispetto alla carta fondativa di Hamas che vuole la distruzione di Israele e che afferma che il popolo palestinese deve godere dell'intera terra "che si estende dal fiume Giordano a Est fino al Mediterraneo a ovest", riecheggiando il famoso slogan anti-israeliano "dal fiume al mare, la Palestina sarà libera". Al-Hayya non ha specificato se questa ipotetica adesione a una soluzione a due Stati equivarrebbe alla fine del conflitto palestinese con Israele o a un passo intermedio verso l'obiettivo dichiarato del gruppo terroristico di distruggere Israele. Al-Hayya -considerato uno degli attori chiave nei colloqui per raggiungere un cessate il fuoco a Gaza- ha anche aggiunto il gruppo terroristico non si pente dell'attacco terroristico del 7 ottobre, nonostante la distruzione che ha causato a Gaza e alla sua popolazione.

Khalil al-Hayya Ap
Khalil al-Hayya

Il sentaroe americano Bernie Sandres, di religione ebraica, risponde a Netanyahu: "Essere contro il suo governo non è antisemitismo"

Il senatore democratico Bernie Sanders ha replicato alle dure parole di ieri del premier di Israele Benjamin Netanyahu, secondo cui le critiche al suogoverno degli studenti americani pro-palestinesi sono sinonimo di antisemitismo. "No, signor Netanyahu. Non è antisemitismo o pro-Hamas far presente che in poco più di sei mesi il suo governo estremista ha ucciso 34 mila palestinesi e ferito oltre 77 mila, il 70 per cento dei quali donne e bambini", ha detto Sanders, che è di religione ebraica.

Il senatore Bernie Sanders AP
Il senatore Bernie Sanders

Tel Aviv: concluso il gabinetto di guerra in cui si è discussa l'operazione a Rafah. Si prova anche a far ripartire il negoziato

A Tel Aviv, si è riunito il gabinetto di guerra israeliano per discutere dell'invasione di terra a Rafah ma anche dell'l'impasse nei negoziati con Hamas. L'incontro è durato circa due ore e mezza. Domani arriverà in Israele una delegazione dell'intelligence egiziana ed è stato programmato un incontro con alti membri del Consiglio di sicurezza nazionale. Ieri erano stati al Cairo il capo dello Shin Bet Ronen Bar e il capo di stato maggiore dell'esercito israeliano, Herzi Halevy. Secondo l'Yedioth Ahronoth, durante la visita, il capo dell'intelligence Abbas Kamel ha presentato una nuova proposta di Hamas che includerebbe un cessate il fuoco di un anno, il rilascio degli ostaggi e misure per promuovere uno Stato palestinese.

L'esercito israeliano (Idf) ha informato il governo che le sue forze hanno completato i preparativi per l' operazione a Rafah

L'esercito israeliano (Idf) ha informato il governo che le sue forze hanno completato i preparativi per una prossima operazione a Rafah e che la data ora dipende dal gabinetto di guerra. Lo riferisce Haaretz. L'Idf ha aggiunto che come parte dei preparativi, la brigata 162, che era stata posizionata nel nord e nel centro della Striscia dall'inizio dell'operazione di terra, si è avvicinata alla città meridionale di Rafah.

Decine di carri armati di Israele al confine con sud Gaza. Lo riporta un giornalista dell'Associated Press

L'esercito israeliano ha ammassato decine di carri armati e veicoli blindati lungo il confine con il sud della Striscia di Gaza, in quelli che sembrano essere i preparativi per un'invasione della città di confine di Rafah. Un giornalista di Associated Press ha visto il movimento dei veicoli vicino al valico israeliano di Kerem Shalom, che è vicino a Rafah. Israele afferma che sta preparando un piano di evacuazione dei civili prima di effettuare qualsiasi operazione a Rafah.

Fra 150 mila e 200 mila persone hanno lasciato Rafah in previsione dell'operazione di terra annunciata da Israele

Fra 150mila e 200mila persone hanno  lasciato Rafah dallo scorso sette aprile in vista del possibile  attacco da parte di Israele, rende noto il Jerusalem Post citando  fonti militari. Dall'inizio della guerra, 1,5 milioni di profughi, sui 2,2 milioni residenti nella Striscia, hanno cercato rifugio a Rafah.

Una delegazione egiziana sarebbe attesa a Tel Aviv per negoziare lo scambio tra ostaggi e detenuti e un cessate il fuoco a Gaza

L'Egitto ha presentato ieri alladelegazione israeliana un'iniziativa che richiede il congelamento completo del progetto di assalto a Rafah in cambio di uno spostamento dei negoziati, dice l'emittente saudita al-Hadath, e l'emittente israeliana Channel 12 aggiunge che una delegazione egiziana sarebbe attesa per domani a Tel Aviv per negoziare lo scambio tra ostaggi e detenuti e un cessate il fuoco a Gaza. L'Egitto ha trasmesso ieri alla delegazione israeliana la proposta di Hamas per un cessate il fuoco globale della durata di un anno in cambio della cessazione degli attacchi contro Israele, riferisce al-Hadath citando fonti anonime. Una fonte egiziana di alto livello ha intanto dichiarato a Skynews Arabia che "qualsiasi violazione israeliana del trattato di pace e dei suoi annessi sulla sicurezza riceverà una risposta decisiva dal Cairo".

proteste alla Emory University di Atlanta AP Photo/Mike Stewart
proteste alla Emory University di Atlanta

Stati Uniti:taser e gas lacrimogeni al sit-in pro-Palastina al campus della Emory University di Atlanta

La polizia ha usato taser e gas lacrimogeni per disperdere la folla di manifestanti pro-Palestina che si sono radunati questa mattina con tende e cartelli nel campus della Emory University di Atlanta, negli Stati Uniti. Lo riporta Fox News che riferisce di "diverse persone ammanettate e caricate sui furgoni della polizia". "Questi individui non sono membri della nostra comunità", ha affermato Laura Diamond, addetta stampa della Emory University, "sono attivisti che tentano di distruggere la nostra università mentre i nostri studenti finiscono le lezioni e si preparano per gli esami finali".

La protesta nelle Università americane: scontri all'Emory University di Atlanta (Video)

Hamas: "Le pressioni Usa non servono, Israele si ritiri"

Hamas ha ribadito la richiesta che Israele ponga fine alla guerra nella Striscia di Gaza come parte di qualsiasi accordo per la liberazione degli ostaggi. Lo riferisce Times of Israel. Le pressioni Usa su Hamas "non hanno alcun valore", ha detto Sami Abu Zuhri, alto funzionario diHamas, alla Reuters.

Il fumo si alza al cielo dopo un'esplosione nella Striscia di Gaza vista dal sud di Israele, giovedì 25 aprile 2024 Ap
Il fumo si alza al cielo dopo un'esplosione nella Striscia di Gaza vista dal sud di Israele, giovedì 25 aprile 2024

Nuove sanzioni "anti droni" contro l'Iran da Usa, Gran Bretagna e Canada

Regno Unito, Usa e Canada hanno annunciato oggi un ennesimo pacchetto di sanzioni coordinatecontro l'Iran, in risposta alla rappresaglia condotta da Teheran il 13 aprile contro Israele. Lo rende noto il Foreign Office britannico, precisando che le misure riguardano individui ed entità accusate di essere coinvolte nella produzione di droni:utilizzabili anche per scopi bellici e usati sia nei recentiraid anti-israeliani, sia nelle forniture garantite alla Russia in guerra con l'Ucraina. Londra preannuncia poi ulteriori sanzioni destinate a prendere di mira l'industria iraniana della "componentistica per missili e droni".

Nobel pace Malala ribadisce sostegno a Gaza e condanna Israele

La premio nobel per la pace Malala Yousafzai ha condannato Israele giovedì e ha ribadito il suo sostegno ai palestinesi a Gaza, dopo le reazioni negative nel suo natio Pakistan per il musical di Broadway che ha co-prodotto con l'ex segretario di Usa Hillary Clinton.

Yousafzai, premiata con il nobel nel 2014, è stata duramente criticata in patria per aver collaborato con Clinton, ferma sostenitrice della guerra di Israele contro Hamas. Il musical, intitolato "Suffs", racconta la campagna delle donne americane per il diritto al voto nel Xx secolo ed è in scena a New York dalla scorsa settimana. "Voglio che non ci sia confusione sul mio sostegno al popolo di Gaza", ha scritto Yousafzai su X. "Non abbiamo bisogno di vedere altri cadaveri, scuole bombardate e bambini che muoiono di fame per capire che è urgente e necessario un cessate il fuoco". E ha aggiunto: "ho condannato e continuerò a condannare il governo israeliano per le sue violazioni del diritto internazionale e i crimini di guerra". "La collaborazione teatrale di Yusafzai con Hillary Clinton, che sostiene l'appoggio dell' America al genocidio dei palestinesi, è un colpo enorme alla sua credibilità come attivista per i diritti umani", ha scritto la popolare commentatrice pachistana Mehr Tarar su X. "Lo considero assolutamente tragico". Il New York Times ha riferito che Malala ha indossato un distintivo rosso e nero alla prima di "suffs" lo scorso giovedì, a significare il suo sostegno per un cessate il fuoco.  

Malala Yousafzai GettyImages
Malala Yousafzai

Il presidente egiziano al-Sisi in tv: "Contrario alla migrazione forzata dei palestinesi da Gaza"

Il presidente egiziano Abdel-Fattah al Sisi ha ribadito la contrarietà del suo paese allo spostamento forzato dei palestinesi dalla Striscia di Gaza, mentre Israele prepara la sua offensiva su Rafah, al confine con l' Egitto, che potrebbe riversare sul territorio egiziano un massiccio esodo di sfollati. "L' Egitto ha adottato una chiara posizione sin dall'inizio della guerra, respingendo la migrazione forzata dei palestinesi dalle loro terre verso il Sinai o qualunque altro posto al fine di preservare la causa palestinese e garantire la salvaguardia della sicurezza nazionale egiziana", ha detto Sisi in un messaggio televisivo ripreso dai media internazionali.  

Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi durante COP28, Dubai Jakub Porzycki/NurPhoto via Getty Images
Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi durante COP28, Dubai

Biden nomina Lise Grande nuovo inviato umanitario a Gaza

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha nominato Lise Grande suo nuovo inviato umanitario a Gaza. Lo scrive The Time of Israel. Grande sostituisce David Satterfield che ha ricoperto il ruolo da quando è stato istituito il ruolo in ottobre. Il segretario di stato americano Antony Blinken nella dichiarazione di annuncio della nomina ha spiegato che Grande "ha una vasta esperienza di lavoro in Africa e in Medio Oriente, incluso come il suo lavoro come capo delle operazioni umanitarie e di sviluppo delle Nazioni Unite in Yemen, dove ha coordinato una delle più grandi operazioni delle Nazioni Unite a livello globale". "L'esperienza unica di Lise nel supervisionare attività simili in circostanze complesse e pericolose - ha aggiunto Blinken - le consentirà di continuare questo impegno 24 ore su 24". 

Esercito israeliano: "150-200.000 palestinesi hanno già lasciato Rafah"

Secondo l'Idf, circa 150.000-200.000 civili palestinesi hanno già lasciato Rafah dal 7 aprile, mentre i militari si preparano per un'invasione a lungo discussa, lo scrive il Jerusalem Post. Ad un certo punto a Rafah c'erano circa 1,4 milioni di civili palestinesi. Dopo che l'Idf si è ritirato da Khan Yunis il 7 aprile, tuttavia, una significativa minoranza di civili ha iniziato a fuggire da Rafah e tornare a Khan Yunis o ad al-Muwasi, sulla costa meridionale di Gaza. L'esercito israeliano, che da giorni prepara il modo di far uscire i civili da Rafah, spera che più civili seguano questo esempio mentre vengono allestite nuove tendopoli per consentire ai civili di evacuare Rafah verso Khan Yunis, al-Muwasi e il centro di Gaza. 

Usa e altri 17 paesi chiedono rilascio ostaggi e cessate fuoco

La Casa Bianca ha pubblicato una lettera congiunta firmata dai leader di 18 paesi in cui viene chiesto il rilascio degli ostaggi da parte di Hamas e si offre in cambio "un cessate il fuoco immediato e prolungato a Gaza". Oltre agli Stati Uniti, la lettera è firmata da Argentina, Austria, Brasile, Bulgaria, Canada, Colombia, Danimarca, Francia, Germania, Ungheria, Polonia, Portogallo, Romania, Serbia, Spagna, Tailandia e Regno Unito. "Chiediamo il rilascio immediato di tutti gli ostaggi tenuti da Hamas a Gaza da oltre 200 giorni", si legge nella lettera in cui si sottolinea che "il destino degli ostaggi e della popolazione civile di Gaza, che sono protetti dal diritto internazionale, è motivo di preoccupazione a livello internazionale". 

Il Parlamento Europeo condanna l'attacco dell'Iran e quello di Israele al consolato a Damasco

Via libera dell'Eurocamera alla risoluzione di "ferma condanna" degli attacchi iraniani del 13 e 14 aprile contro Israele. Il testo invita invita Iran e Israele a dare prova di moderazione e ad evitare ulteriori escalation. La risoluzione è stata approvata con 357 voti favorevoli, 20 contrari e 58 astenuti. Tra gli italiani il M5s si è astenuto, come il verde Ignazio Corrao. Rosa D'amato, anche lei tra le fila dei verdi, ha votato contro. 

Nel testo il Parlamento deplora il recente attacco al consolato iraniano a Damasco, dichiarando che le sedi diplomatiche e consolari sono protette dal diritto internazionale. "L'Iran - si legge una risoluzione - deve rispettare gli obblighi previsti dall'accordo nucleare". Inoltre per il pe "il corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche deve essere inserito nella lista europea delle organizzazioni terroristiche". Nell'invitare le parti a evitare qualsiasi ulteriore escalation e a esercitare la massima moderazione, "il parlamento esprime profonda preoccupazione per il ruolo destabilizzante svolto dal regime iraniano e dalla sua rete di attori non statali in Medio Oriente. I deputati accolgono con favore la decisione dell' Ue di estendere l'attuale regime di sanzioni contro l' Iran, in particolare sanzionando la fornitura e la produzione di veicoli aerei senza pilota e di missili da parte del paese alla Russia e al Medio Oriente. Chiedono che queste sanzioni vengano attuate con urgenza e che venga preso di mira un maggior numero di individui ed entità". 

Ucciso un cooperante belga in un raid israeliano a Rafah, morto anche il figlio di 7 anni

Un operatore umanitario che lavorava a Gaza per l'agenzia belga Enabel di supporto alla piccole imprese è morto in un attacco israeliano a Rafah, ha detto la ministra dello sviluppo di Bruxelles, Caroline Gennez, riporta la belga. "È con profonda tristezza e orrore che apprendiamo della morte del nostro collega Abdallah Nabhan (33 anni) e di suo figlio Jamal, di sette anni, avvenuta ieri notte, a seguito di un bombardamento da parte dell'esercito israeliano nella parte orientale della città di Rafah", ha affermato la ministra in una nota. 

La nazionalità di Nabhan non è stata rivelata. L'esercito israeliano non ha risposto alla richiesta di spiegazioni. Gennez ha condannato "l'attacco contro civili innocenti", mentre la collega degli esteri, Hadja Lahbib, ha annunciato che convocherà l'ambasciatrice di Israele in Belgio "per condannare questo atto inaccettabile ed esigere delle spiegazioni". 

L'Idf ritira brigata Nahal da Gaza in vista azione a Rafah

L'esercito israeliano ha annunciato il ritiro della brigata Nahal dalla Striscia di Gaza per prepararsi con il resto della 162 divisione alle operazioni future, inclusa l'imminente offensiva a Rafah. Lo scrive il Times of Israel. La brigata Nahal era l'ultima rimasta nel sud della Striscia dopo il ritiro delle truppe di terra del 7 aprile, con il compito di tenere in sicurezza il 'corridoio Netzarim', che attraversa la Striscia da est a ovest a sud di Gaza city. Nahal, aggiunge il sito israeliano, viene sostituita da due brigate di riserva nel centro di Gaza, la 679a brigata corazzata Yiftah e la 2a brigata di fanteria Carmeli.

Hamas a Israele: "Stop attacchi se cessate fuoco di un anno"

I media sauditi Al-Arabiya e Al-Hadath hanno riferito, citando fonti informate, che l'Egitto ha trasmesso a Israele una proposta di Hamas per un cessate il fuoco completo per almeno un anno, in cambio del congelamento di qualsiasi operazione militare contro Israele. Le fonti hanno confermato poi che l'Egitto ha presentato un'iniziativa al Capo di Stato maggiore israeliano e al capo dello Shin Bet durante la loro visita al Cairo mercoledì, che prevede un congelamento completo e definitivo dell'assalto alla città di Rafah in cambio del riavvio dei negoziati sui prigionieri. 

Haaretz, "Gli israeliani potrebbero davvero eleggere nuovamente Netanyahu?" il sondaggio a sorpresa

Secondo il quotidiano d'opposizione israeliano Haaretz gli ultimi sondaggi israeliani danno a Benjamin Netanyahu e ai suoi fanatici partner della coalizione il punteggio più alto dal 7 ottobre. Si tratta solo di un breve incidente, rafforzato dalla misurata risposta di Israele all’Iran, prima che la carriera politica del primo ministro sia finalmente finita?E' la domanda che si pone il quotidiano.

Diversi sondaggi seguiti alla recente escalation con l’Iran mostrano una tendenza coerente. In un nuovo sondaggio elettorale commissionato dal quotidiano Maariv e condotto dal dottor Menachem Lazar , il Likud di Netanyahu vince più di quanto abbia ottenuto in tutti i sondaggi condotti da Lazar negli ultimi mesi, con 21 seggi. Questa constatazione continua la tendenza al rialzo rispetto al punto minimo raggiunto dal Likud di 16 seggi all’inizio della guerra (che era solo la metà del numero ricevuto dal Likud nelle elezioni del 2022). 

La coalizione prebellica – Likud e i partiti estremisti di estrema destra Sionismo religioso, Otzma Yehudit, e gli ultra-ortodossi Shas e Torah Judaism – ha finalmente rotto la lunga serie di sondaggi dando a questi partiti insieme tra 42 e 48 seggi nella maggior parte dei sondaggi. Ora questi stessi partiti hanno ottenuto 50 seggi nel sondaggio di Maariv. Non si tratta ancora di una maggioranza di 61, ma di un reale miglioramento. In un sondaggio condotto da Channel 13 la scorsa settimana , la coalizione originaria ha fatto ancora meglio, con 51 seggi.

Ue, minaccia Houthi "concreta". Le milizie: "Attaccate 3 navi"

Gli Houthi dello Yemen annunciano di aver attaccato altre due navi americane e una nave israeliana in transito nel Golfo di Aden e nell'Oceano indiano con droni e sottolineano che "le due operazioni sono state portate a termine con successo". 

A renderlo noto lo stesso gruppo ribelle sciita attraverso un comunicato, diramato nelle stesse ore in cui l'ammiraglio greco Vasileyos Gryparis, alla testa della missione europea "Aspides" nel Mar Rosso, definiva ancora "reale e concreta la minaccia Houthi". 

Da quando l'operazione "Aspides" è partita il 19 febbraio scorso il livello di minaccia rimane lo stesso, ed è concreto e reale", ha detto l'ammiraglio Gryparis in un'intervista ad Al Arabiya. 

Gli Houthi intanto non si fermano, continuano ad attaccare in solidarietà con la popolazione civile palestinese e definiscono "accurato" l'attacco sferrato nei confronti della nave americana Maersk Yorktown, l'ultimo in ordine di tempo. Un altro attacco è stato diretto contro la nave israeliana Msc Veracruz, presa di mira nell'Oceano Indiano. Gli attacchi sono iniziati a novembre scorso, ma gli Houthi confermano di non volersi fermare fino a quando Israele continuerà ad attaccare Gaza. Gli Usa hanno risposto lanciando una coalizione internazionale per proteggere le navi in transito nel Mar Rosso. Il leader dei ribelli, Abdul Malik Al Houthi, ha recentemente denunciato la morte di 37 persone causata dai bombardamenti americani e britannici sullo Yemen. La missione europea "Aspides" invece, cui prende parte anche l'Italia, ha scopi esclusivamente difensivi e mira a intercettare attacchi di droni e razzi per consentire la sicurezza delle acque del Mar Rosso e del Golfo di Aden. 

Proteste contro guerra a Gaza, 93 arresti in Università California, campus resta chiuso "fino a nuovo avviso"

Il campus dell'Università californiana Usc, dove le manifestazioni contro la guerra a Gaza sono finite con 93 arresti, resterà chiuso "fino a nuovo avviso". La polizia ha riferito su X che non "c'è stato alcun ferito" e che le "pattuglie della polizia continueranno a sorvegliare la zona". 

Manifestanti a sostegno di Gaza presso l'Università della California del Sud il 24 aprile 2024 a Los Angeles Afp
Manifestanti a sostegno di Gaza presso l'Università della California del Sud il 24 aprile 2024 a Los Angeles

Gaza, 34.305 morti da inizio guerra, 43 in ultime 24 ore

Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha affermato che nelle ultime 24 ore sono stati portati negli ospedali locali i corpi di 43 persone uccise dagli attacchi israeliani. Gli ospedali hanno ricevuto anche 64 feriti. L'ultimo rapporto del ministero, pubblicato oggi, porta il bilancio complessivo delle vittime palestinesi della guerra tra Israele e Hamas ad almeno 34.305 morti. I feriti sono stati 77.293. 

Hamas: "Hamas, contatti ininterroti tra leader e ala militare"

Un alto funzionario politico di Hamas, Khalil al-Hayya, ha detto ad Associated Press che i contatti tra la leadership politica all'estero e quella militare all'interno della Striscia di Gaza sono “ininterrotti” nonostante la guerra e che “le decisioni sono prese in consultazione” tra i due gruppi. Al-Hayya ha negato che sia in programma un trasferimento permanente del principale ufficio politico del gruppo, attualmente in Qatar, e ha ribadito che Hamas vuole che Doha continui a svolgere il suo ruolo di mediatore nei negoziati con Israele. 

"Tutte le esperienze di persone che hanno combattuto contro gli occupanti, quando sono diventate indipendenti e hanno ottenuto i loro diritti e il loro Stato, cosa hanno fatto queste forze? Si sono trasformate in partiti politici e le loro forze di difesa si sono trasformate nell'esercito nazionale", ha aggiunto Khalil al-Hayya. 

Hamas: "Israele non ha distrutto più del 20% nostre forze"

Le forze israeliane “non hanno distrutto più del 20% delle capacità di Hamas, né umane né sul campo”. Lo ha affermato ad Associated Press Khalil al-Hayya, alto funzionario politico di Hamas. “Se non possono finire Hamas, qual è la soluzione?", ha aggiunto, sottolineando che nemmeno una offensiva israeliana a Rafah non riuscirebbe a distruggere il gruppo militante palestinese. 

Iran: "Il mondo è determinato a fermare i crimini a Gaza"

"Nonostante i desideri dei falsi e criminali funzionari del regime israeliano e dei loro sostenitori, l'opinione pubblica mondiale si è risvegliata ed è determinata a fermare i crimini di guerra nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania". Lo ha affermato il portavoce del ministro degli esteri iraniano, Nasser Kanani, in riferimento alle proteste per la Palestina nelle università americane. "L'opinione pubblica mondiale punta a consegnare i criminali ai tribunali internazionali competenti e assicurarli alla giustizia", ha aggiunto Kanani, come riporta irna.  

Israele, oggi pomeriggio riunione del gabinetto di guerra su operazione a Rafah

Il gabinetto di guerra israeliano si riunirà nel pomeriggio presso il quartier generale militare di Kirya a Tel Aviv, in vista di una successiva riunione allargata del gabinetto di sicurezza. Lo riporta Times of Israel. L'incontro si concentrerà sull'imminente operazione a Rafah, la città più meridionale di Gaza dove rimangono quattro battaglioni di Hamas e dove Israele ritiene che siano tenuti molti degli ostaggi ancora detenuti dall'organizzazione.

Proteste pro Gaza in campus di Los Angeles, 93 arresti

La polizia californiana ha arrestato ieri sera 93 persone nel campus di Los Angeles della University of Southern California per violazione di proprietà privata durante le proteste contro la situazione a Gaza e la guerra di Israele contro Hamas. Lo riporta il Los Angeles Times

Hamas, sale a 34.305 il bilancio delle vittime a Gaza

Il ministero della Sanità della Striscia di Gaza, gestita da Hamas, ha aggiornato a 34.305 il numero delle vittime del conflitto con Israele. Il conteggio comprende almeno 43 morti nelle ultime 24 ore, si legge in una nota del ministero, secondo cui 77.293 persone sono state ferite dall'inizio della guerra quando i militanti di Hamas hanno attaccato Israele il 7 ottobre.

Fonti palestinesi: "Almeno 5 morti in raid Israele su Rafah"

Gli attacchi aerei israeliani sulla città di Rafah, nella notte e questa mattina, hanno ucciso almeno cinque persone. Secondo i funzionari sanitari palestinesi citati da Associated Press, tra le vittime ci sono anche due bambini di sei e otto anni: Sham Najjar e Jamal Nabahan.

Nave militare della Grecia abbatte 2 droni Houthi nel Mar Rosso

Una nave militare greca in servizio nella missione navale dell'Unione Europea nel Mar Rosso ha intercettato due droni lanciati dai ribelli yemeniti Houthi verso una nave commerciale, lo hanno comunicato funzionari del ministero della Difesa greco. "Giovedì mattina la fregata greca Hydra, mentre scortava una nave mercantile nel Golfo di Aden, ha sparato contro due droni", ha riferito a Reuters un funzionario. "Ne ha distrutto uno mentre il secondo si è allontanato", ha aggiunto.

Hamas: scioglimento ala militare se nasce Stato palestinese

Hamas potrebbe scioglierebbe la sua ala militare, le Brigate al-Qassam, "se si creasse uno Stato palestinese pienamente sovrano in Cisgiordania e Striscia di Gaza", secondo i confini del 1967. Lo ha dichiarato in un'intervista ad Associated Press il funzionario di Hamas Khalil al-Hayya. Il funzionario di Hamas ha dichiarato che il gruppo estremista non si pente dell'attacco del 7 ottobre, nonostante la distruzione che ha portato a Gaza e alla sua gente.

Media: attacco di Israele con droni sul Nord-Est del Libano

Media statali e una fonte di Hezbollah hanno affermato che una persona è rimasta ferita questa mattina in un attacco di droni israeliani sul Nord-Est del Libano, a seguito di un'escalation al confine tra Hezbollah e Israele.  Il raid è avvenuto il giorno dopo che il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha affermato che le forze israeliane stanno portando avanti "un'azione offensiva" nel Sud del Libano, mentre il fuoco oltre confine si intensificava. La violenza ha alimentato i timori di un conflitto totale tra Hezbollah, sostenuto dall'Iran, e Israele che è entrato in guerra col Libano l'ultima volta nel 2006.     

"Un attacco di droni israeliani ha colpito un camion che trasportava carburante" per Hezbollah nel villaggio di Duris, appena a Sud-Ovest della città di Baalbek nella valle della Bekaa, ha detto una fonte di Hezbollah. Il raid ha colpito il camionista, ha detto la fonte, e la National News Agency libanese ha confermato la notizia. Israele e Hezbollah, alleato di Hamas, hanno scontri a fuoco lungo il confine quasi quotidianamente da quando è scoppiata la guerra di Gaza. L'area di Baalbek è una roccaforte di Hezbollah ed è stata colpita dagli attacchi israeliani nelle settimane precedenti.

Roma, il corteo della Brigata ebraica verso il presidio dei movimenti palestinesi, nel corso delle celebrazioni del 25 Aprile a Piazzale Ostiense

Roma, il corteo della Brigata ebraica verso il presidio dei movimenti palestinesi, nel corso delle celebrazioni del 25 Aprile a Piazzale Ostiense Ansa
Roma, il corteo della Brigata ebraica verso il presidio dei movimenti palestinesi, nel corso delle celebrazioni del 25 Aprile a Piazzale Ostiense

Italia, da file Brigata ebraica sassi contro cronisti durante manifestazione del 25 aprile

Alcuni sassi sono stati lanciati verso i cronisti che riprendevano dalle file della Brigata ebraica durante le celebrazioni del 25 Aprile a Porta San Paolo a Roma. Un manifestante della Brigata ebraica ha poi cercato di forzare il cordone della polizia per raggiungere il presidio pro Palestina ma è stato bloccato dalle forze dell'ordine.

Hamas, pronti a disarmo se attuata soluzione due Stati

Un alto funzionario politico di Hamas, Khalil al-Hayya, ha detto all'Associated Press che il gruppo militante islamico è disposto ad accettare una tregua di cinque anni o più con Israele e che deporrà le armi e si convertirà in un partito politico se verrà creato uno Stato palestinese indipendente con i confini pre-1967.  I commenti di Khalil al-Hayya - vice del leader di Hamas a Gaza Yahya Sinwar - arrivano sullo sfondo dello stallo dei colloqui per il cessate il fuoco. L'ipotesi del disarmo di Hamas sembra essere una significativa concessione da parte del gruppo, ufficialmente impegnato nella distruzione di Israele. E', però, improbabile che Israele prenda in considerazione uno scenario del genere: ha promesso di schiacciare Hamas in seguito al letale attacco del 7 ottobre che ha scatenato la guerra, e la sua attuale leadership è fermamente contraria alla creazione di uno Stato palestinese sulle terre conquistate da Israele nella guerra del 1967.  Al-Hayya, che ha rappresentato Hamas nei negoziati per il cessate il fuoco e lo scambio di ostaggi, ha usato un tono a volte provocatorio e altre volte conciliante. Parlando all'AP a Istanbul, ha detto che Hamas vuole unirsi all'Organizzazione per la Liberazione della Palestina, guidata dalla fazione rivale di Fatah, per formare un governo unificato per Gaza e la Cisgiordania. Ha detto che Hamas accetterebbe "uno Stato palestinese pienamente sovrano in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza e il ritorno dei profughi palestinesi in conformità con le risoluzioni internazionali", lungo i confini di Israele precedenti il 1967. Se ciò accadesse, ha detto, l'ala militare del gruppo si scioglierebbe.

L'appello del Papa intervistato dalla Cbs: "I Paesi in guerra, tutti quanti, cerchino la pace"

Studenti in arresto ad Austin, il governatore: "Antisemiti, devono andare in galera"

Diverse persone sono state arrestate nel corso di una manifestazione di solidarietà con i palestinesi all'Università del Texas di Austin. 
Lo ha riferito su X il governatore del Texas, Greg Abbott, sottolineando che "gli arresti continueranno fino a quando non sarà dispersa la folla". "Questi manifestanti devono andare in prigione. L'antisemitismo non sarà tollerato in Texas. Punto. Gli studenti che partecipano a proteste piene di odio e antisemite in qualsiasi college o università pubblica del Texas dovrebbero essere espulsi", ha aggiunto il governatore repubblicano.
 

Dilaga la protesta nei campus Usa, 34 arresti in Texas

Il leader della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, il repubblicano Mike Johnson, è stato criticato durante una tesa visita alla Columbia University, mentre nei campus statunitensi dilagano le proteste contro la guerra a Gaza. 

Ieri, la polizia ha fatto irruzione tra gli studenti che manifestavano in un'università del Texas, arrestando 34 persone, tra cui un fotografo di una testata locale, sullo sfondo dell'aumento di sit-in e accampamenti studenteschi nei college come parte di una crescente ondata di manifestazioni pro-Palestina. Johnson ha denunciato che i funzionari della Columbia hanno perso il controllo della situazione e ha invitato la rettrice dell'università, Nemat Shafik, a dimettersi.

Los Angeles, sgomberi e proteste: il video degli scontri nel campus tra polizia e studenti

Cisgiordania: media, un palestinese ucciso in un raid di Israele

L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che un giovane è morto dopo essere stato colpito da proiettili delle forze israeliane che hanno preso d'assalto stamattina la città di Ramallah, in Cisgiordania. Un ferito viene segnalato in un altro raid eseguito a Beit Furik, a est di Nablus.

Studenti si radunano insieme durante una protesta pro-Palestina presso l'Università del Texas ad Austin il 24 aprile 2024 Afp
Studenti si radunano insieme durante una protesta pro-Palestina presso l'Università del Texas ad Austin il 24 aprile 2024

Onu, finora 324 i cadaveri trovati in ospedale Khan Yunis

È salito a 324 il bilancio dei cadaveri recuperati finora dalle squadre della Protezione civile palestinese all'ospedale Nasser di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato l'Ufficio per gli affari umanitari (Ocha) dell'Onu, in un aggiornamento citato dai media arabi.   L'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani(Unhchr) ha chiesto martedì un'indagine internazionale sulle fosse comuni scoperte nei due principali ospedali dell'enclave palestinese, lo Shifa di Gaza e il Nasser di Khan Yunis.

Le macerie di ciò che rimane a Khan Yunis, Gaza

Khan Yunis, Gaza AFP
Khan Yunis, Gaza

Lo speaker della Camera Usa Mike Johnson chiede le dimissioni della preside della Columbia University: "Incapace a sedare le proteste"

Lo speaker della Camera Mike Johnson ha chiesto le dimissioni della presidente della Columbia University, Minouche Shafik, per la sua “incapacità” nel gestire le proteste filo-palestinesi che da giorni bloccano le attività dell'ateneo. 

"Non possiamo permettere che questo tipo di odio e antisemitismo fiorisca nei nostri campus, e dobbiamo fermarlo sul nascere. Coloro che perpetrano queste violenze dovrebbero essere arrestati. Sono qui oggi, unendomi ai miei colleghi e chiedendo alla presidente Shafik di dimettersi se non riuscirà a riportare immediatamente ordine in questo caos", ha detto Johnson nel corso di una conferenza stampa nel campus della Columbia, al fianco di altri repubblicani. Lo speaker, che nella sua visita ha anche incontrato gli studenti di fede ebraica dell'ateneo, è stato più volte interrotto dalla folla, che lo ha fischiato. In mattinata, le autorità della Columbia avevano prorogato le trattative con gli studenti per smantellare l'accampamento sul terreno del campus. L'Università ha annunciato che estenderà fino al termine del semestre la possibilità di frequentare le lezioni da remoto. 

Nel frattempo, la polizia si è scontrata con gli studenti dei campus in California e Texas, anch'essi sul piede di guerra contro l'intervento di Israele a Gaza e il sostegno americano a Tel Aviv. Alla University of Texas di Austin, decine di agenti in tenuta anti sommossa hanno impedito agli studenti di marciare sul campus. A seguito degli scontri, sono stati effettuati numerosi arresti. Tensioni anche alla University of Southern California, dove la polizia ha smantellato numerose tende, confrontandosi con gli studenti.

Studenti si radunano insieme durante una protesta pro-Palestina presso l'Università del Texas ad Austin il 24 aprile 2024 Afp
Studenti si radunano insieme durante una protesta pro-Palestina presso l'Università del Texas ad Austin il 24 aprile 2024

La rivolta dei campus, studenti contro la guerra e centinaia di arresti per "condotta disordinata"

La polizia si scontra con gli studenti in Texas e California, nuovi accampamenti sorgono ad Harvard e in altre Università mentre i dirigenti cercano di disinnescare un’ondata crescente di proteste pacifiste e filo-palestinesi. 

All'Università del Texas ad Austin, centinaia di poliziotti, alcuni a cavallo e con manganelli, si sono scontrati con i manifestanti, spingendoli fuori dal prato del campus. Almeno 20 dimostranti sono stati presi in custodia su richiesta di funzionari universitari e statali, arrestato anche un fotografo, ferito un giornalista. Alla University of Southern California, la polizia ha ingaggiato i manifestanti tentando di rimuovere gli accampamenti e le tende. All’estremità settentrionale della California, gli studenti sono barricati all’interno di un edificio per il terzo giorno consecutivo alla California State Polytechnic University. L'Università di Harvard nel Massachusetts ha limitato l'accesso al campus, ma ciò non ha impedito ai manifestanti di allestire un campo con 14 tende. Alla New York University questa settimana la polizia ha detto di avere arrestato 133 manifestanti, poi rilasciati con invito a comparire in tribunale e l'accusa di condotta disordinata. Lunedì più di 40 manifestanti sono stati arrestati all'Università di Yale.

Gli studenti che protestano contro la guerra chiedono tagli ai legami con Israele e disinvestimenti nelle aziende militari. Decine di persone sono state arrestate con l'accusa di violazione di domicilio o condotta disordinata. Durante una visita al campus, il presidente della Camera degli Stati Uniti Mike Johnson, repubblicano, ha invitato a dimettersi la preside della Columbia University, Minouche Shafik, "se non riuscirà a mettere ordine in questo caos" minacciando di far intervenire la Guardia Nazionale". 

La polizia ha tentato per la prima volta di sgomberare l'accampamento alla Columbia la settimana scorsa, arrestando più di 100 manifestanti. La mossa è fallita e ha ispirato altri studenti in tutto il Paese. La polizia procede a identificazioni e installa barricate metalliche. La Columbia ha detto di aver concordato con i rappresentanti della protesta che solo gli studenti sarebbero rimasti nell'accampamento vietando linguaggio discriminatorio o molesto. Nel campus dell'Università del Minnesota, nuove proteste il giorno dopo l'arresto di nove manifestanti. 

Un gruppo di oltre 80 professori e assistenti ha firmato una lettera che invita il rettore e gli altri amministratori a ritirare eventuali accuse e consentire le proteste senza ritorsioni della polizia, descrivendo la "chiara violazione del diritto dei nostri studenti di esprimersi liberamente contro il genocidio e l'occupazione della Palestina."

 

Manifestazioni pacifiste a New York

New York AFP
New York

Raid israeliano su Rafah, altri 3 morti e diversi feriti

L'agenzia di stampa palestinese Wafa comunica che almeno 3 persone sono state uccise e diverse altre ferite in un attacco aereo israeliano che ha colpito stanotte un edificio residenziale a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. il bilancio delle vittime nell'enclave palestinese dal 7 ottobre è di almeno 34.262 morti e 77.229 feriti, secondo il ministero della Sanità locale gestito da Hamas.

La Casa Bianca: "Restiamo contrari a un'operazione a Rafah"

Gli Stati Uniti restano contrari ad una operazione su vasta scala a Rafah e "continuano le conversazioni con Israele" per illustrare il punto di vista della Casa Bianca, convinta che ci siano "altri modi per colpire Hamas": lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan.

Hamas pubblica il video di un ostaggio israelo-americano

Hamas ha pubblicato su Telegram un video dell'ostaggio israelo-americano Hersh Goldberg-Polin. 
Nel filmato, di cui non è nota la data, il giovane di 23 anni denuncia la negligenza del governo del premier Benjamin Netanyahu nei confronti degli ostaggi e chiede che si agisca per il suo rilascio.  

Media: "L'esercito israeliano pronto per attaccare Rafah", si attende il via libero politico

L'esercito israeliano ha condotto tutti i preparativi necessari per entrare a Rafah, che ritiene l'ultimo bastione di Hamas nella Striscia di Gaza, e potrà lanciare un attacco non appena avrà ottenuto l'approvazione del governo: lo riportano vari media internazionali che citano un alto funzionario della Difesa.  

Israele: "Uccisa la metà dei comandanti Hezbollah nel Libano del sud"

Il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant ha detto che "la metà dei comandanti di Hezbollah nel sud del Libano sono stati eliminati". "Sono persone responsabili di azioni offensive. L'altra metà si sta nascondendo e sta abbandonando il sud del Libano di fronte alle operazione dell' Idf", ha aggiunto citato da Haaretz.

Gaza, 34.262 morti e 77.229 feriti

Il ministero della sanità di Gaza, legato ad Hamas, ha annunciato mercoledì che 34.262 persone sono state uccise nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra. Nell'arco di 24 ore sono stati registrati almeno altri 79 decessi, secondo un comunicato del ministero, che ha anche riferito che 77.229 persone sono state ferite in 201 giorni di guerra. 

Anche la Ue chiede un'indagine indipendente sulle fosse comuni a Gaza

La Commissione europea "chiede un'indagine indipendente su tutti i sospetti e tutte le circostanze" relative alle fosse comuni scoperte nei principali ospedali della Striscia di Gaza "perché tutto questo crea l'impressione che potrebbero essere state commesse violazioni dei diritti umani internazionali". Lo ha detto il portavoce dell'esecutivo Ue Peter Stano durante l'incontro quotidiano con la stampa. La Commissione, ha aggiunto, è "profondamente preoccupata".