Guerra Russia-Ucraina

La lunga notte di Kiev sotto coprifuoco

"Se siete in un rifugio non andate via. Se siete a casa non avvicinatevi alle finestre e non uscite sui balconi. Nascondetevi"

Il coprifuoco nella città di Kiev è scattato alle 17 di oggi e terminerà, salvo proroghe, alle 8 di lunedì 28 febbraio. "Nelle nostre strade sono in corso combattimenti - spiega l'amministrazione comunale - Vi chiediamo di restare il più possibile calmi e prudenti. Se siete in un rifugio non andate via. Se siete a casa non avvicinatevi alle finestre e non uscite sui balconi. Nascondetevi in una stanza chiusa, per esempio in bagno, e copritevi con qualcosa che possa proteggervi dai detriti".

Il sindaco della città, Vitali Klitschko, ha avvertito: "Chi sarà trovato in strada sarà trattato da nemico".

Stessa misura anche in un'altra grande città ucraina Kharkiv, dove poco fa sono state registrate "potenti esplosioni". "Il coprifuoco - spiegano le autorità cittadine - viene prolungato di quattro ore": il blocco è anticipato alle 18 e confermato fino alle 6 del mattino.

In tanti hanno lasciato Kiev affollando la stazione centrale. Chi è riuscito è salito su un treno, non importa per dove. Le vie sono deserte, c'è vita nei sotterranei della metropolitana dove i cittadini si sono rifugiati. Insieme agli altri vescovi ortodossi ucraini, il metropolita di Kiev del patriarcato di Mosca Onufryj (Berezovskij) ha dato disposizione di usare le cripte e i piani inferiori delle chiese come luoghi di riparo dai bombardamenti. E analoghe indicazioni vengono dal metropolita Epifanyj (Dumenko) della Chiesa ucraina autocefala.

Molti negozi sono stati chiusi, compresi quelli che vendono cibo. "Sono stato abbastanza intelligente da fare scorta di cibo per almeno un mese, abbiamo tutto", dice Serhiy ai reporter Ap. "Non credevo ai politici che dicevano che tutto questo sarebbe finito pacificamente".