I legali dell'ex "Nirvana baby" non demordono e annunciano ricorso

I Nirvana vincono la causa per la copertina di 'Nevermind'

Respinta l'ultima richiesta di risarcimento intentata da Spencer Elden per l'iconica copertina dell'album del 1991 che lo mostrava nudo da bambino. Per il giudice ha aspettato troppo a lungo. Caso chiuso ma...

È una delle copertine più celebri della storia del rock e da anni è al centro di una disputa legale che vede Spencer Elden, il “Nirvana baby”, oggi trentunenne, accusare per quello scatto di abusi sessuali la band di Seattle - cioè gli ex membri Dave Grohl e Krist Novoselic, la vedova di Cobain, Courtney Love e il fotografo Kirk Weddle - e di averne patito le conseguenze per tutta la vita.

Il 3 settembre scorso un giudice distrettuale di Los Angeles, Fernando Olguin, ha archiviato la causa dicendo che è passato troppo tempo perché l’uomo possa lamentare ora di essere stato sfruttato sessualmente dalla band e dal suo entourage: “Sono passati oltre dieci anni da quando Elden è entrato a conoscenza del fatto”.

Si tratta del pronunciamento sul terzo ricorso presentato nell'agosto del 2021. Le vie legali per Elden appaiono dunque esaurite in quanto non può ripresentare il caso, ma i suoi legali non sembrano voler demordere e, secondo quanto riporta Bbc, hanno preannunciato ai media statunitensi la presentazione di un ricorso contro la sentenza.

Elden chiedeva il risarcimento dei danni e una ingiunzione che impedisse agli eredi della band di trarre profitto dall'album, accusando anche le etichette discografiche di aver “commercializzato intenzionalmente pornografia infantile” per quello scatto che lo vede nuotare nudo in una piscina verso un biglietto da un dollaro.

Secondo quanto riportato dai media, per quella foto scattata nel 1991 al Pasadena Aquatic Center in California, i genitori di Elden ricevettero 200 dollari, da quella che allora era ancora una band relativamente conosciuta e che proprio grazie a Nevermind sarebbe diventata popolare in tutto il mondo, traghettando il Grunge in testa alle classifiche. Nel corso del tempo le vendite dell’album hanno superato i 30 milioni di copie a livello globale. Elden ha sostenuto anche che né lui né i suoi genitori avevano mai dato il consenso per l’utilizzo della foto.

Nell’accogliere con soddisfazione il verdetto, i legali della band hanno voluto ricordare che l’uomo, in tempi recenti – nel 2016, ndr –, aveva ricreato l'immagine di copertina completamente vestito per rendere omaggio al disco.