Transizione ecologica

Stellantis, da Tavares nuovo affondo contro l'auto elettrica: "Materie prime poche e costose"

Classi medie danneggiate. No a "scelte dogmatiche" da parte dell'Unione Europea. Che suscitano anche interrogativi geopolitici, basti pensare al ruolo della Cina. E sulle fonti energetiche

"La sfida vera è quella dell'accessibilità alle auto elettriche. Oggi le materie prime per produrre le batterie sono poche e costose". Lo ha detto l'amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, che è tornato a ripetere che le auto elettriche sono troppo care per le classi medie e basse. L'occasione l'ha offerta il Freedom of mobility forum. Il riferimento è al bando dei motori endotermici a partire dal 2035, recentemente votato a Bruxelles. Bando che però prevede l'eccezione dei motori alimentati a combustibili sintetici.

Ombre cinesi

Tavares fa l'esempio del litio che serve per produrre le batterie e sottolinea che procurarselo solleva questioni geopolitiche. Probabilmente è un riferimento al fatto che il terzo esportatore al mondo di litio è la Cina, paese con cui l'Occidente ha rapporti sempre più tesi.

Elettricità sì, ma come?

Inoltre il manager ricorda che l'energia elettrica non è ecologica se è prodotta con mezzi inquinanti, per cui è necessario trovare soluzioni ecologiche diverse a seconda di ciascuna area geografica, anche all'interno dello stesso Paese. Proprio perché non esisterebbe una soluzione uguale per tutti, Tavares chiede all'Unione Europea di non avere un approccio dogmatico. Nonostante tutto l'amministratore delegato afferma che "Stellantis sarà pronta per rispettare la scadenza del 2035, ma - ed è la stoccata finale - questa scadenza andava decisa dieci anni fa", non ieri.