La guerra in Ucraina

Ucraina, manifestazioni pacifiche di protesta nelle città occupate e le reazioni dei russi

Nelle città ormai sotto il controllo russo, proteste di strada pacifiche che provocano la reazione degli occupanti

Quella ucraina è naturalmente anche una guerra di nervi. Anche nei territori dove hanno preso il controllo, i russi non possono stare tranquilli. Il popolo ucraino, evidentemente non intimorito dall’aggressività degli occupanti, manifesta a Energodar, a Kherson ed in altre zone dell’Ucraina sotto il controllo russo. La popolazione canta l’inno nazionale, intona cori contro gli occupanti. A Kherson riesce addirittura a far arretrare i mezzi dell’esercito nemico che cerca di evitare problemi con i civili. A Energodar, le forze dell’ordine russe decidono di intervenire in modo più autoritario e procedono a fermi ed arresti.

Era chiaro fin dall’inizio che la propaganda russa che parlava di liberazione del popolo ucraino dall’oppressione nazista si sarebbe prima o poi dovuta scontrare con una realtà di un popolo che non vuole l’invasore sul proprio territorio e che esercita una resistenza che non sembra intenzionata a farsi fiaccare. I social si riempiono di video che testimoniano questi momenti di protesta.

Nel frattempo anche in Russia continuano le manifestazioni. Sono almeno 937 le persone arrestate durante le manifestazioni che si sono svolte oggi in 38 città  contro la guerra in Ucraina. Lo riportano gli attivisti di Ovd-Info, spiegando che le proteste si sono svolte a Mosca, San Pietroburgo, Ekaterinburg, Nizhny Novgorod e Vladivostok. OVD-Info è una organizzazione indipendente che lotta per i diritti umani contro la persecuzione politica in Russia e assiste coloro che sono perseguitati per aver esercitato il diritto alla libertà di riunione e altri diritti politici fondamentali. Secondi i loro dati, dall'inizio della guerra lo scorso 24 febbraio, in Russia sono stati effettuati oltre 15mila arresti.