Le immagini delle telecamere risalirebbero alla notte del 5 ottobre

Roma, deturpata la statua a ponte Sant'Angelo: l'artista pubblica il video dell'atto vandalico

Le immagini sono state rilasciate dallo scultore Jacopo Cardillo, in arte Jago

“Fortuna che c’erano le telecamere altrimenti ci saremmo persi questa performance di gruppo”, è il commento dell'artista Jago autore dell'opera contro il razzismo posizionata a ponte Sant'Angelo. Peccato che la scultura intitolata: “Sono pronto al flagello” sia stata vandalizzata e il Comune di Roma abbia optato per restituirla allo scultore. Nelle immagini, pubblicate da Jacopo Cardillo, sono ritratti alcuni ragazzi intenti a deturpare la statua con un gesto vandalico: la sollevano, la trasportano per un po' prima di lasciarla cadere a terra rompendo gli arti. Jago difende la sua scultura: “Avrà un nuovo destino”, dunque l'opera vedrà un nuovo Natale: “Mi piacerebbe incontrare chi ha compiuto questo gesto ma solo per comprenderne le motivazioni”.

Cosa c'è dietro la scultura di Jago? C'è un giovane che riposa come uno dei tanti invisibili che sostano nelle grandi città italiane. Una pausa per riprendersi dalla lunga traversata in mare in compagnia di altri migranti. E noi? Noi avremmo dovuto vegliare e custodire il migrante, dunque l'opera, come fossimo angeli. Poi la statua sarebbe stata messa all'asta e il ricavato devoluto a un'associazione che sostiene i profughi.