Polemica politica in Nuova Zelanda

Il microfono rimane aperto e le sfugge un insulto, Jacinda Ardern si scusa con il deputato

L'episodio durante un dibattito in Parlamento

La prima ministra neozelandese Jacinda Ardern si è scusata per aver appellato in modo offensivo un deputato dell’opposizione durante il ‘Question Time’ in Parlamento.

David Seymour, leader di ACT, il partito di opposizione di orientamento liberale, è intervenuto chiedendo polemicamente alla prima ministra di fare l’esempio di una volta che lei abbia riconosciuto un suo errore, si sia scusata e abbia rimediato. 

Jacinda Ardern è scattata in piedi, visibilmente irritata e ha risposto, rivolgendosi al presidente dell’assemblea, Adrian Rurawhe.

Al termine dell’intervento, mentre il presidente riprendeva la parola per proseguire il dibattito, la prima ministra ha borbottato un insulto - “è un tale co… arrogante” – catturato dal microfono dell’aula rimasto aperto e a malapena udibile.

Un passo falso non usuale per una leader conosciuta per la sua abilità nei dibattiti e per le sue risposte calme e misurate come nel recente episodio della conferenza stampa con la prima ministra finlandese Sanna Marin quando ha risposto con ironia alla domanda di un cronista che aveva fatto riferimento all'età delle due leader - “Mi domando se qualcuno abbia chiesto a Barack Obama e John Key (ex primo ministro della Muova Zelanda, ndr) se si sono incontrati perché avevano una età simile”.

Il segretario di ACT ha protestato e un portavoce dell'ufficio della prima ministra ha confermato che Ardern si è poi scusata con Seymour, riporta il sito della Bbc.

Alla guida del governo da 5 anni, la laburista Ardern ha 42 anni e ha goduto di indici di gradimento molto alti e l’apprezzamento internazionale per la risposta alla pandemia di coronavirus del suo paese.

A un anno dalle elezioni e con l'aumento del costo della vita Ardern è però sotto pressione politica; ora i sondaggi vedono il partito laburista in svantaggio di cinque punti percentuali rispetto al National, principale partito di opposizione.