A Marzo morirono all'interno 300 persone per missile russo

La demolizione del "teatro simbolo" di Mariupol: il video delle ruspe che disintegrano l'edificio

Venne usato come rifugio dalla popolazione della città del Sud dell'Ucraina, quanto venne investito da un bombardamento. Media Kiev. "Gli occupanti hanno demolito metà del teatro drammatico"

Diffuso sui social ucraini il video della demolizione con le ruspe di quello che resta del teatro drammatico di Mariupol, nel Sud dell'Ucraina.
A riferirlo è stato Petro Andriushchenko, consigliere del sindaco in esilio, citato da Kyiv Independent, secondo il quale "gli occupanti hanno demolito metà del teatro, quindi in due giorni, lì non ci sarà più nemmeno un ricordo fisico di quanto avvenuto".

Si ritiene che Mosca, che ha "evacuato" migliaia di residenti in Russia, pianifichi una ricostruzione per riportare la città ai suoi oltre 420mila abitanti pre-conflitto "entro il 2030". Per questo le ruspe sono al lavoro: il teatro - trasformato in rifugio antiaereo a marzo, quando almeno 300 persone vi morirono all'interno dopo un bombardamento russo - che "fino alla scorsa estate emanava puzzo di morte", è stato completamente oscurato da impalcature e teli che impediscono ai satelliti di monitorare cosa accade. 
Secondo le testimonianze sono in corso lavori di restaurazione, così come nell'acciaieria Azovstal, ultima roccaforte della resistenza ucraina, che dovrebbe essere convertita in una nuova zona industriale.  

Intanto, a Kherson sono state scoperte ulteriori 36 tombe di civili uccisi, per un macabro totale di 700 cadaveri dall'occupazione russa fino alla liberazione un mese fa. 
Altro orrore anche a Izyum, 450 i corpi riesumati, 40 con segni di tortura.   
E un'altra inchiesta americana, questa volta del New YorkTimes, mette sotto accusa il 234o reggimento russo dei paracadutisti per la strage di Bucha, centinaia i civili uccisi: le prove raccolte mostrerebbero che la strage sulle strade della città ucraina era parte di un "deliberato e sistematico sforzo di assicurarsi spietatamente una rotta verso Kiev".