In Ucraina continua la "derussificazione"

Rimossa la statua di Caterina la Grande a Odessa

Il monumento sarà conservato in un museo

La statua di Caterina II, l'imperatrice russa del XVIII secolo, è stata rimossa nella notte a Odessa dopo che il consiglio regionale ha approvato una risoluzione per smantellare i monumenti che simboleggiano il passato imperiale russo.

La statua fa parte del Monumento ai Fondatori di Odessa che comprende altre figure dell'epoca zarista. Situato in una piazza centrale, è stato ripetutamente vandalizzato dopo l'invasione dell'Ucraina del 24 febbraio che ha spinto molti ucraini a rifiutare i legami storici del loro Paese con Mosca.

Il monumento a Caterina ha una storia lunga e complicata: fu eretto nel 1900 secondo il progetto di un architetto di Odessa, Yuri Melent’evich Dmitrenkor e abbattuto dopo la presa di potere bolscevica nel 1920 per poi essere restaurato e rimesso al suo posto nel 2007.

Dopo la rivoluzione di Maidan del 2014 il parlamento ucraino ha approvato una legge di “decomunistizzazione” che prevedeva la rimozione delle statue di Lenin e di altri personaggi del regime sovietico. Il mese scorso il Parlamento locale ha votato per lo smantellamento della statua di Caterina la Grande e di quella dedicata al generale Alexander Suvorov.

Dall'invasione di Mosca, le autorità ucraine stanno rimuovendo i monumenti associati al passato sovietico e imperiale e hanno rinominato alcune strade legate alla Russia, in un processo di "derussificazione".