Dopo oltre 2 secoli il British Museum potrebbe restituire i marmi del Partenone alla Grecia

Sono in corso nuovi colloqui tra Atene e Londra per porre fine alla lunga disputa. Lo stato delle trattative in corso

Le sculture del Partenone potrebbero finalmente tornare a casa. Nelle ultime settimane si sono fatte insistenti alcune voci secondo cui sarebbe vicino un accordo tra Atene e il British Museum. Altre fonti, citate dal New York Times, parlano di posizioni ancora distanti. La trattativa si inserisce nel dibattito che si è aperto ormai da tempo a livello mondiale sulla restituzione delle opere saccheggiate in epoca coloniale da parte dei musei occidentali.

In questo scenario di mutata sensibilità storica, la Gran Bretagna e la Grecia hanno avviato nuovi colloqui su un possibile accordo per porre fine alla lunga disputa. Le trattative sono condotte dal primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis e da George Osborne, ex ministro dell’Economia e ora presidente del British Museum e risalgono alla fine del 2021.

Recentemente Atene ha detto no alla proposta dell'istituzione britannica di un prestito a breve termine di alcuni fregi. Una concessione legata anche ai lavori di ammodernamento del museo in programma quest'anno. Il governo greco avrebbe il rientro dei fregi per un prestito almeno ventennale.

La Grecia ha ripetutamente chiesto al British Museum di restituire definitivamente le sculture e i fregi del V secolo a.C., tra cui ci sono alcuni dei più grandi esempi di scultura greca antica, che il diplomatico britannico Lord Elgin portò via dal tempio dedicato alla dea Atena all'inizio del XIX secolo quando era ambasciatore presso l'Impero Ottomano.

Thomas Bruce, VII Conte di Elgin, rappresentante del governo britannico a Costantinopoli dal 1799 al 1803, sostenne di aver asportato i fregi sulla base di un'autorizzazione scritta delle autorità ottomane delle quali non vi è però alcuna traccia negli archivi.

I preziosissimi reperti subirono numerosi danni durante il trasporto. L’esposizione e i maldestri lavori di pulizia mutilarono i fregi di diversi dettagli. Fu l'inizio di una controversia che dura da oltre due secoli e che vide tra i primi protagonisti anche Lord Byron, che espresse il suo sdegno per quello che considerava un atto di vandalismo.

Nel 2021, l’allora premier britannico Boris Johnson, in una intervista a un giornale ellenico, pur manifestando “comprensione” per la posizione dei greci che erano tornati a chiedere la restituzione delle opere, ribadì la posizione di Londra, secondo la quale i fregi "erano stati acquisiti legalmente da Lord Elgin sulla base delle leggi dell'epoca e sono legalmente di proprietà del British Museum dal tempo della loro acquisizione".  

La Grecia continua a considerare quello di Lord Elgin un saccheggio e non riconosce il British Museum come legittimo proprietario dei marmi. Il British Museum ha finora sempre rifiutato di restituire le opere che fanno parte della sua collezione, circa la metà dei 160 metri di fregi che ornavano il Partenone.