Aiuti per i postumi del Covid

Una catena umana tra Bergamo e Brescia, l'unione simbolica dei cittadini a tre anni dal Covid19

Sindaci e cittadini si sono uniti oggi in un flash mob per sostenere, attraverso una piccola quota d'iscrizione, i centri che aiutano i ragazzi con problemi legati ai postumi della malattia

Famiglie con bambini, giovani e anziani tutti insieme, dalle 11 alle 11,10 si sono uniti oggi in una catena umana tra la piazza Vecchia di Bergamo e piazza Loggia di Brescia. Intervallate da migliaia di strisce di maglia, lunghe ciascuna un metro e mezzo, per unirsi poi sul ponte tra Sarnico e Paratico, confine delle due province. 

La quota di iscrizione all'evento, da 3 euro in su, finanzierà i centri che seguono i giovani con problemi legati al periodo post-Covid

Il progetto si chiama “50 Miglia”, ai partecipanti è stato chiesto di realizzare una striscia in maglia lunga 150 centimetri e alta 10, realizzata ai ferri o all'uncinetto, con due anelli per i polsi alle estremità. Tutte le strisce in maglia sono state consegnate all'organizzazione che le ha date ai partecipanti della catena umana. Tra loro i sindaci della provincia e dei due capoluoghi, Laura Castelletti neosindaca di Brescia e Giorgio Gori, ognuno con la sua striscia di maglia, con l'Inno Nazionale a fare da start.

A beneficiare della raccolta fondi per la zona di Bergamo saranno il centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare (Dca) dell'Istituto Palazzolo di Bergamo ed il Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze (Dsm-d) dell'Asst Bergamo Ovest di Treviglio, mentre per la zona di Brescia l'Uo di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza dell'Asst Spedali Civili di Brescia.