Allerta terrorismo, da sabato tornano i controlli ai confini con la Slovenia

Dopo l'attacco condotto nei confronti di Israele - spiega Palazzo Chigi - aumentato il livello di minaccia di azioni violente in Unione Europea

Da sabato chi esce dall'Italia per entrare in Slovenia o dalla Slovenia entra in Italia dovrà esibire di nuovo i documenti. La grave crisi in Medio Oriente e il crescente rischio terrorismo hanno convinto la premier Meloni a ripristinare i confini per controllare chi entra nel nostro paese dalla rotta balcanica anche se, va detto,  parte di quanti passano la frontiera senza documenti lo fanno per vie alternative ai valichi pre Shengen.

Sedicimila gli irregolari individuati dall'inizio dell'anno solo in Friuli Venezia Giulia. La decisione della premier era stata in qualche modo anticipata durante la sua visita in Mozambico ma è stata rafforzata dal comitato di analisi strategica antiterrorismo del Viminale.

Il Ministro dell'Interno Piantedosi - oltre a comunicare la decisione all'Europa ( dalla vicepresidente della commissione Schinas ai ministri degli interni degli stati membri) ha annunciato al suo omologo sloveno Poklu-kar il ripristino dei controlli per dieci giorni prorogabili fino a un massimo di sei mesi. Altrettando dovrebbe fare nelle prossime ore la Slovenia ai confini con Croazia e Ungheria.

Sono sicuro che i miei corregionali - ha commentato il ministro pordenonese per i rapporti con il parlamento Ciriani - condivideranno appieno una decisione che mira a tutelarli e proteggerli.

Non mi fa piacere chiudere i confini - ha detto il presidente della regione Fedriga - ma la situazione internazionale che si è creata ha fatto sì che il governo prendesse questa decisione con il primo fine di garantire la sicurezza dei cittadini

 

Montaggio video Gianluca Maselli