Genova

Teli neri sui quadri di Agostino Tassi: il video del "blitz transfemminista" al Palazzo Ducale

Tassi fu il principale insegnante ma anche lo stupratore della pittrice Artemisia Gentileschi. Un'attivista ha anche scritto con un pennarello nero su una parete della sala il nome di Joy Omoragbon, l'ultima vittima di femminicidio in Italia

Blitz alla mostra di Artemisia Gentileschi al Palazzo Ducale di Genova di attivisti e attiviste del movimento transfemminista "Bruciamo tutto", che questa mattina hanno coperto con dei teli neri i quadri di Agostino Tassi, che fu il principale insegnante ma anche lo stupratore della pittrice, per poi versare vernice rosso sangue sul pavimento della sala e lasciare diverse impronte di vernice sulle targhe delle opere finite già nei mesi scorsi al centro delle polemiche.

Durante il blitz, in cui nessun quadro sarebbe stato danneggiato, un'attivista ha anche scritto con un pennarello nero su una parete della sala che ospita le opere di Agostino Tassi, il nome di Joy Omoragbon, l'ultima vittima di femminicidio in Italia.  

 "Siamo qui - ha spiegato un'attivista durante il blitz ai visitatori della mostra - per compiere un'azione diretta non violenta. Abbiamo steso dei teli neri sui quadri di Agostino Tassi che stuprò Artemisia Gentileschi e nonostante questo i suoi quadri sono appesi insieme ai dipinti dell'artista. Questa mostra è stata organizzata intorno alla spettacolarizzazione dello stupro di Artemisia".

Sul posto sono poi intervenuti i carabinieri e la polizia, che hanno trascinato via di peso gli autori del blitz, per poi identificarli. La mostra, intanto, è stata temporaneamente sospesa e i visitatori sono stati fatti uscire per effettuare i rilevi del caso e verificare i danni.

 

 Il presidente della Liguria Toti:  "L'arte non è mai da censurare" 

 “Solidarietà a Palazzo Ducale”, dice  il presidente e assessore alla Cultura di Regione Liguria Giovanni Toti, commentando il gesto. "Un modo di esprimere il dissenso che condanniamo fermamente perché l'arte non va mai censurata, anche se una mostra non piace. Non è con gesti violenti e incivili che si combatte violenza e inciviltà" compiuto oggi da un gruppo di attiviste al Palazzo Ducale.   "E vale anche per la violenza di genere. Anzi, forse in particolare per la violenza di genere - conclude Toti -. Un'opera e il luogo che le ospita non sono un tiro a segno ma rappresentano il lavoro, i sacrifici e l'impegno di tante persone".