Lollobrigida a Rai3: “Il termine anti-fascista è troppo generico, ha portato morti”

Il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare è stato ospitato dal programma di Monica Maggioni "In Mezz’ora"

Dopo le polemiche recenti sul concetto di anti-fascismo, il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, ne parla nel programma di Monica Maggioni “In Mezz’ora” su Rai3. E spiega: “La Costituzione è strutturalmente antifascista e noi giuriamo sulla Costituzione, ci mancherebbe altro. I padri costituenti volevano una Costituzione guardando non al contingente ma una Costituzione che restasse, forte come la nostra, che prevedesse di essere contro qualsiasi forma di totalitarismo e quindi la declinavano in positivo: difesa della libertà, contro la violenza'', sottolinea.


Entrando nello specifico del termine anti-fascista precisa: “La parola antifascista purtroppo ha  portato in tanti anni a morti. Fra qualche giorno sarà l'anniversario  di Sergio Ramelli, un ragazzo a 17 anni, ucciso perché aveva fatto un  tema contro le Brigate rosse, immagini un po'. Nel 1975 venne  sprangato dagli antifascisti. E allora questo termine è troppo  generico''
Parlando delle manifestazioni per la Liberazione poi aggiunge: ''ci dovremmo chiedere se è  legittimo che nelle manifestazioni vengano espulse magari le brigate  partigiane ebraiche, se ci siano persone che possono decidere, in  un'Italia libera come la nostra, che c'è chi può festeggiare il 25  aprile e chi non lo può festeggiare''.


Qui la puntata integrale del programma.