Razzi e droni esposti come in un museo: l'Iran mostra le armi usate contro Israele

Il missile balistico Emad, il missile da crociera Paveh a lungo raggio e lo Shahed-136 drone suicida: fanno parte dell'equipaggiamento che l'Islamic Revolutionary Guard Corps ha usato nell'attacco del 14 aprile

Un edificio ampio, alto, simile ad un museo moderno. Ma non sono opere d'arte quelle esposte, bensì l'armamentario in termini di missili, droni e razzi di ultima generazione usati dall'Iran per l'attacco avvenuto nella notte tra il 13 e il 14 aprile contro Israele, in risposta a quello contro l'ambasciata iraniana avvenuto pochi giorni prima. 

L'Islamic Revolutionary Guard Corps, tramite il generale Ali Balali, che dirige la struttura, ha fatto sapere che le armi utilizzate comprendono il missile balistico Emad, il missile da crociera Paveh e lo Shahed-136 drone suicida.

L'Emad ha una gittata di 1.700 chilometri, mentre lo Shahed-136 può riferito
viaggiare più di 2.000 chilometri. Balali ha aggiunto che l'Iran ha adottato una strategia limitata per l'attacco e non ha utilizzato il suo ultimo missile per impedire l'escalation della situazione