Rapporto Amnesty International 2023-2024

Riccardo Noury: “Nel 2023 le regole del passato sono state violate e nel futuro non ci sono regole"

Il report annuale, presentato oggi, fotografa la situazione dei diritti umani in 155 stati al 31 dicembre 2023. Il video su X

Il report annuale fotografa la situazione dei diritti umani in 155 stati al 31 dicembre 2023. Amnesty evidenzia che "sono stati fatti gravi passi indietro sul fronte dei diritti anche a livello europeo" e mette il focus sulla "recentissima approvazione del patto sulla migrazione e l'asilo, con misure che di fatto indeboliscono le tutele per le persone migranti, restringono l'accesso all'asilo, allargano le maglie della detenzione amministrativa nelle procedure di frontiera". Misure che "sono chiamate ad attuare proprio i paesi ai confini esterni dell'Unione europea, come l'Italia, rischiando di fatto di introdurre come prassi la detenzione prolungata e arbitraria in violazione del diritto internazionale dei diritti umani".

"L'impunità per le violazioni dei diritti umani e i crimini di diritto internazionale è rimasta diffusa e molti paesi hanno continuato a sfuggire al controllo internazionale", si legge nel documento.

"Derive autoritarie permeano molti governi europei" per questo secondo Amnesty "le elezioni di giugno sono particolarmente importanti" "pratiche e idee che potremmo definire "autoritarie" hanno permeato molti governi e società in tutta Europa, intaccando la libertà di espressione e di associazione, colpendo l'uguaglianza di genere, ed erodendo i diritti sessuali e riproduttivi".