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La cronaca della crisi

Mario Draghi in Consiglio dei Ministri annuncia le sue dimissioni. Si apre la crisi di governo

Ansa
Decreto Aiuti: il Senato ha confermato la fiducia al Governo con 172 sì, ma M5S non ha partecipato al voto

Conte: "Abbiamo preso atto delle dimissioni di Draghi"

"Ci siamo confrontati. Abbiamo preso atto delle dimissioni di Draghi e ci confronteremo domani". Lo ha detto il presidente M5s, Giuseppe Conte, al termine della riunione del Consiglio nazionale, convocato questa sera. 

M5S in conclave dopo lo strappo

Dopo la scelta di non partecipare al voto di fiducia sul dl Aiuti, le dimissioni del premier Mario Draghi e la decisione del capo dello Stato di respingerle rinviando Draghi mercoledì alle Camere per "una valutazione della situazione", il presidente M5s Giuseppe Conte ha convocato il Consiglio nazionale. Un Consiglio che viene annunciato come "molto lungo" e che, se nei giorni scorsi aveva visto prevalere la linea dell'Aventino, ora potrebbe far emergere le posizioni più concilianti di chi avrebbe preferito evitare lo strappo. Secondo quanto si apprende, "si sta valutando ogni scenario". Con il conseguente nervosismo della pattuglia più oltranzista.

Entrando a Campo Marzio, dove sono giunti anche senatori che non fanno parte del Consiglio nazionale a testimoniare la delicatezza del momento, il capogruppo alla Camera, Davide Crippa, rispondendo a chi chiedeva se mercoledì il Movimento sarebbe disponibile a votare la fiducia a Mario Draghi, ha detto: "Ne discutiamo ampiamente". 

Di Maio: “Serve atto di maturità delle forze politiche”

"L'esito di mercoledì non è assolutamente scontato, si faccia un atto di maturità ma da domani, non da mercoledì: si dica che c'è la volontà di sostenere il governo Draghi": lo ha affermato il ministro degli Esteri Luigi di Maio, intervistato dal Tg1 della Rai. "Le elezioni anticipate non sono un problema per i partiti, nessuno si sottrae, ma ci mandano in esercizio provvisorio e non ci danno strumenti per affrontare la fase emergenziale", ha concluso.

Dimissioni di Draghi in evidenza sui siti dei media Usa

Il delicato momento della politica italiana è affrontato anche nelle home page dei principali siti di informazione Usa. “Il presidente italiano Mattarella respinge le dimissioni del presidente del Consiglio Mario Draghi”, riassume nel titolo la Cnn, ricordando che "è stato nominato premier nel 2021 per aiutare il Paese a riprendersi dalla crisi del Covid" e visto come "le mani sicure che sarebbero state in grado di utilizzare responsabilmente i fondi dell'Unione europea". 

"Il governo di unità nazionale vacilla, mentre Mario Draghi offre le dimissioni", sintetizza il New York Times. "Il presidente italiano ha rifiutato le dimissioni, lasciando l'Italia nel limbo politico". 

Per il Washington Post, "l'Italia affronta la crisi perché il presidente ha respinto le dimissioni del primo ministro". L'articolo riassume una giornata di "vertiginose turbolenze politiche" e sottolinea come "Draghi per 17 mesi è stato una rara forza unificante nella politica italiana, comandando un ampio sostegno da sinistra a destra. Ma quell'unità ha vacillato quando le preoccupazioni per la pandemia sono state sostituite da inflazione, siccità record e guerra in Europa". Inoltre, "alcuni partiti politici percepiscono che potrebbero cavarsela meglio con elezioni anticipate". Spazio alla crisi italiana anche sul Wall Street Journal.

La Capigruppo della Camera convocata per lunedì alle 12

La Conferenza dei capigruppo della Camera è convocata lunedì 18 luglio, alle ore 12, presso la Sala della Regina. All'ordine del giorno: comunicazioni del Presidente. Si dovrà calendarizzare la seduta di mercoledì con il premier Mario Draghi, alla luce del suo rinvio alle Camera da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo le dimissioni del premier.

Medvedev punge su Telegram: Johnson e Draghi, chi sarà il prossimo?

La foto postata da Medvedev

Lite in Consiglio dei Ministri, Cingolani accusa Orlando: "Hai fatto il gioco di Conte"

Momenti di tensioni in Cdm, apprende  l'Adnkronos, quando oggi pomeriggio davanti ai ministri si è aperta la crisi di governo. Il responsabile del Lavoro, Andrea Orlando, ha chiesto al presidente del Consiglio di ripensarci, lo ha invitato a un supplemento di riflessione. Ha borbottato il responsabile del Mite, che ha invitato Orlando a stare nel suo, anche di  fronte alla situazione complicata che si è venuta a creare, con  l'emergenza gas che incombe. Proprio per questo, gli avrebbe risposto Orlando, è il caso di insistere affinché Draghi ci ripensi, evitando un salto nel buio potenzialmente drammatico per il Paese. Cingolani  è sbottato: "Hai fatto il gioco di Conte", facendo salire il livello di  tensione. Lite sedata, anche perché si è trattato di un momento particolarmente sentito da tutti. Nervi tesi, ma si è andati avanti. Il Cdm è terminato poco dopo.

Mattarella a Draghi: "Vada alle Camere per valutare la situazione"

Il Presidente della Repubblica non ha accolto le dimissioni e ha invitato il Presidente del Consiglio a presentarsi al Parlamento per rendere comunicazioni, affinché si effettui, nella sede propria, una valutazione della situazione che si è determinata a seguito degli esiti della seduta svoltasi oggi presso il Senato della Repubblica. Lo si legge in una nota del Quirinale.

"Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto- si legge ancora nella nota- questa sera al Palazzo del Quirinale il Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Mario Draghi, il quale ha rassegnato le dimissioni del Governo da lui presieduto", che però non sono state accolte dal Capo dello Stato.

Vediamo quali sono ora gli scenari.

Governo, Mattarella respinge le dimissioni di Draghi

Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, si apprende, ha respinto le dimissioni del presidente del Consiglio, Mario Draghi.

Draghi riferirà mercoledì in Parlamento

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, riferirà mercoledì prossimo alle Camere sulla attuale situazione politica. Lo si apprende da fonti di governo.

Le reazioni dei partiti a crisi aperta

Le reazioni dei partiti a crisi aperta. Il Pd auspica un Draghi bis, Salvini vede le urne subito, per Renzi ci sono i numeri per andare avanti senza M5S. Giorgia Meloni spinge per le elezioni.

Draghi al Quirinale per presentare le dimissioni

Il presidente del Consiglio è giunto al Quirinale per rassegnare le sue dimissioni nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Draghi: "Ho sempre detto che questo esecutivo sarebbe andato avanti soltanto sul programma"

"Dal mio discorso di insediamento in Parlamento ho sempre detto che questo esecutivo sarebbe andato avanti soltanto se ci fosse stata la chiara prospettiva di poter realizzare il programma di governo su cui le forze politiche avevano votato la fiducia". Lo ha spiegato al Consiglio dei Ministri il premier Mario Draghi. Qui il discorso integrale

Mario Draghi annuncia le sue dimissioni

Mario Draghi annuncia che stasera presenterà le sue dimissioni al Presidente della Repubblica

 

Il Ministro Giorgetti: "Il PNRR richiede un'afflato collettivo che in queste ore non c'è"

"Il Pnrr rappresenta un'occasione storica, una grande possibilità per il Paese" ma "è uno sforzo che richiede una partecipazione convinta di tutti" e "questo tipo di tensione non c'è in queste ore, non si registra l'afflato collettivo auspicabile". 

Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti intervenendo al convegno organizzato da Banco Bpm sulle imprese, le banche e il Pnrr. Giorgetti ha ribadito che il Pnrr richiede lo sforzo di tutti, dal governo al sistema economico e bancario: "Questo è il messaggio, anche in una situazione come questa, che dobbiamo rilanciare con forza. È un'occasione che non può essere assolutamente sprecata"

Il Ministro Brunetta: "l'Italia non può fare a meno di Draghi"

"L'Italia non può fare a meno di Mario Draghi. Dobbiamo portare a termine il lavoro iniziato 17 mesi fa. Non possiamo perdere, in momenti così difficili, la credibilità e fiducia conquistate in Europa e nel mondo". Lo ha scritto su Twitter il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta.

Enrico Letta sul governo: "Continui con stesso formato e perimetro"

"Penso che si debba andare a verificare se la maggioranza vuole andare avanti oppure no e questo può avvenire solo in Parlamento": così il segretario del Pd, Enrico Letta. "Credo che in questo momento sarebbe molto importante la continuità di governo" e "in Parlamento porteremo la nostra proposta. Diremo che il governo Draghi sta facendo bene e deve continuare".   

Sull'ipotesi di continuare senza il M5s, il segretario Dem ha spiegato: "Abbiamo sempre pensato che questo governo ha la sua unicità e debba continuare con questo formato e in questo perimetro, ma è fondamentale uscire da questo dibattito fuori dai ruoli istituzionali"

Draghi non si è dimesso

Mario Draghi non si è dimesso, riflette. Lo si apprende dopo l'incontro con il Capo dello Stato Sergio Mattarella

Attesa per il Cdm nel quale il Presidente Draghi comunicherà le sue decisioni ai ministri

Il Consiglio dei ministri è stato convocato alle 18,15 e nella seduta il premier Mario Draghi dovrebbe spiegare ai ministri le sue valutazioni su quanto accaduto col voto di fiducia in Senato, comunicando le sue decisioni. E' quanto si apprende da fonti qualificate a diretta conoscenza della vicenda. Sull'incontro, di circa un'ora, tra Draghi e il capo dello Stato non è emersa alcuna indiscrezione. Non si esclude, però, spiegano le fonti, che dopo il Cdm ci possa essere un nuovo confronto tra i due al Quirinale. La seduta del Cdm non è stata ancora convocata, ma dovrebbe svolgersi, anche per l'esame di nuovi provvedimenti per l'emergenza siccità.

Il presidente di Confindustria Bonomi: con Mattarella e Draghi orgogliosi di essere italiani

"Colgo l'occasione per rinnovare il nostro ringraziamento al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al presidente del Consiglio, Mario Draghi, perché rappresentano un'immagine dell'Italia importante. Hanno sempre avuto parole alte, impegnative, che ci hanno fatto essere orgogliosi di essere italiani". Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, durante il suo intervento all'assemblea di Confindustria Valle d'Aosta "Ultreya. Andiamo avanti" a Morgex

Romano Prodi,. "mi auguro Draghi prosegua, serve continuità"

"Mi auguro che il governo Draghi prosegua, abbiamo bisogno di stabilità e continuità ". A dirlo l'ex presidente del Consiglio, Romano Prodi, arrivando a Portonovo (Ancona) dove partecipa al convegno della Fondazione Merloni sul commercio internazionale nell'era della globalizzazione.   

Alla domanda dei giornalisti se c'è il rischio di andare a nuove elezioni dopo la crisi di governo che si è ufficialmente aperta oggi in Senato, Prodi si è limitato a dire: "Credo di no,non ho notizie su quanto è accaduto". "Mi auguro - ha concluso il professore - che non succeda nulla".

Castellone (M5s) espone le ragioni del non voto

Giuseppe Conte: "Se qualcuno ha operato una forzatura si assuma la responsabilità"

“Il M5s ha dato sostegno a questo governo sin dall’inizio con una votazione. Tutti gli iscritti sono stati invitati a sostenere questo governo per la transizione ecologica e giustizia sociale, per questi obiettivi. Se poi si crea una forzatura è un ricatto per cui si mettono norme che sono contro la transizione ecologica in un decreto che non c’entra nulla, voi capite che noi per nessuna ragione al mondo daremo voti per nuove trivellazioni, per costruire inceneritori. È nel nostro dna, ma eravamo chiari fin dall’inizio. Se qualcuno ha operato una forzatura si assuma la responsabilità di questa pagina che è stata scritta ieri, la cui introduzione era nel Cdm quando i nostri ministri sono stati costretti a non partecipare al voto”. Così il presidente del M5S, Giuseppe Conte, intercettato dai cronisti all’arrivo nella sede del Movimento.

Giuseppe Conte: "Risposte concrete o nessuno avrà i voti dei 5S"

"O avremo risposte vere, strutturali e importanti o nessuno potrà avere i nostri voti". Così il presidente M5s, Giuseppe Conte, intercettato mentre arrivava nella sede del Movimento a Campo Marzio, dopo il voto di fiducia incassato dal governo Draghi sul decreto Aiuti, al quale il gruppo pentastellato non ha partecipato.

Il Presidente del Consiglio lascia il Quirinale e torna a Palazzo Chigi

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, dopo poco meno di un'ora ha lasciato il Quirinale dove ha avuto un colloquio con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Voto in Senato: nei M5s, scorrendo i tabulati, 15 risultano in missione o in congedo, tra cui il ministro Patuanelli,

Nel  Movimento 5 stelle in mattinata si registra un nuovo “addio”: la senatrice Cinzia Leone abbandona i 5 stelle e passa con i dimaiani, aderendo al gruppo di Insieme per il futuro. Dei 61 senatori M5s, scorrendo i tabulati del voto, 15 risultano in missione o in congedo, tra cui il ministro Patuanelli, e 46 i senatori pentastellati che invece risultano assenti pur non essendo in missione o in congedo.

Il Consiglio dei Ministri previsto per le 15,30 potrebbe tenersi più tardi

Il Consiglio dei ministri, inizialmente previsto per le 15.30, è in stand-by. Ai ministri, che erano stati preallertati, non è arrivata la convocazione. Al momento il presidente del Consiglio Mario Draghi è al Colle. Il governo potrebbe riunirsi più tardi.

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi sale al Quirinale

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi sale al Quirinale dal Presidente Mattarella

Il Senato approva il DL aiuti con 172 voti favorevoli

Finito il voto sul DL Aiuti al Senato:  presenti 212 votanti 211. Voti favorevoli 172 contrari 39 nessun astenuto.

Il gruppo M5S non ha partecipato al voto alla prima chiama

Il gruppo M5S al Senato - come annunciato - non ha partecipato compatto alla prima chiama sul voto di fiducia posta dal governo sul decreto legge Aiuti. Ora si attende la seconda chiama, per ora nessuna defezione.

Il Ministro delle Poltiche Agricole, Patuanelli, non partecipa al voto

Il ministro per le Politiche agricole Stefano Patuanelli non partecipa al voto di fiducia sul decreto legge Aiuti nell'aula del Senato. Patuanelli - risultato assente alla prima chiama - ha confermato così la linea del gruppo M5S

Inizia il voto

E' iniziata la votazione al Senato sul decreto Aiuti. Si procede su chiamata nominale.

M5s, Castellone: confermo la non partecipazione del mio gruppo al voto di fiducia

"Non condividiamo né merito né metodo. Confermo la non partecipazione al voto di fiducia del mio gruppo" ha detto in Aula la capogruppo M5s al Senato Mariolina Castellone

M5s, Castellone: oggi chi parla di responsabilità non votò Pnrr con Conte 2

"Il governo Conte 2 cadde per mano di chi oggi parla di responsabilità ma all'epoca non si fece scrupoli a non votare il Pnrr in Consiglio dei ministri rifiutando di fatto 209 miliardi di euro". Lo ha detto la capogruppo del M5s al Senato Mariolina Castellone, in dichiarazione di voto sul dl Aiuti.

“In pochi partiti avrebbero continuato a lavorare a testa bassa come il Movimento 5 stelle quando, in questi 18 mesi, l'unico obiettivo di alcune forze politiche è stato quello di smantellare ogni nostra misura” dice Castellone.  "Abbiamo cercato un confronto serio su tutti i temi, ma non è stato questo l'atteggiamento delle forze politiche di maggioranza che ci hanno attaccato in tutti i modi indifferenti alle nostre richieste",

Il governo convoca le confederazioni d'impresa il 21 luglio

Il governo ha convocato una riunione con le associazioni e le confederazioni delle imprese del commercio e dell'artigianato per giovedì prossimo, 21 luglio. Secondo quanto si apprende, con una lettera accompagnata stamattina da una telefonata sono state convocate Confcommercio, Confesercenti, Federdistribuzione, Alleanza Cooperative ,Federterziario, Confservizi, Confetra. All'incontro, che prevede la presenza di una sola persona per associazione per le limitazioni Covid, è stata preannunciata alle associazioni la presenza del presidente del consiglio Mario Draghi e dei ministri Franco, Giorgetti, Orlando, Brunetta e Patuanelli.

Bernini (Fi): se qualcuno non vota la fiducia nasce una nuova maggioranza

"Chiediamo coerenza a tutte le forze politiche che hanno rappresentato questo governo. E' evidente che se qualcuno non voterà la fiducia qui, oggi nascerà una nuova maggioranza di governo. Non abbiamo paura delle contestazioni, non abbiamo paura di essere coerenti e di votare i provvedimenti che fanno bene al Paese, come abbiamo fatto finora e non abbiamo paura delle elezioni. Non abbiamo paura di niente". Così Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato, nella dichiarazione di voto sul dl Aiuti. "Sulla fiducia Forza Italia come sempre c'è", ha chiosato Bernini.

Dl Aiuti, la Lega conferma la fiducia al governo: M5s irresponsabile

Paolo Tosato a nome della Lega conferma la "fiducia al governo perché i provvedimenti contenuti nel decreto sono necessari. Togliere la fiducia è una scelta legittima, farlo su questo provvedimento è da irresponsabili", dice in Aula durante la dichiarazione di voto.

Dl Aiuti: proteste M5s durante l'intervento della capogruppo di Forza Italia Bernini

Proteste e fischi, grida "stai zitta" dai banchi del Movimento 5 stelle alla volta della capogruppo di Forza Italia Anna Maria Bernini, durante la sua dichiarazione di voto sulla fiducia posta dal governo sul decreto Aiuti. Bernini sta attaccando, non senza frasi ironiche ma anche tranchant, i 5 stelle per la scelta di non votare la fiducia. E dai banchi dei 5 stelle si levano le proteste. E' costretta ad intervenire la presidente Casellati, che richiama all'ordine invitando i 5 stelle a lasciar concludere l'intervento della senatrice azzurra.

Malpezzi (Pd): Draghi è una garanzia, definisca il percorso in Aula da oggi ai prossimi mesi

"E' giusto che Draghi venga in Aula, in questa Aula, e definisca il percorso da qui ai prossimi mesi. Il premier Draghi e' una garanzia, un premier autorevole che ha fiducia fra i cittadini". Lo ha detto la capogruppo del Pd al Senato, Simona Malpezzi, nel corso dell'intervento in Aula. "L'appello del Pd è alla responsabilità di tutti nei confronti del Paese, è al Paese che dobbiamo risposte", ha aggiunto Malpezzi.

FdI a Draghi: sia coerente, si dimetta e torniamo al voto

"Non siamo disponibili a fare la stampella di nessun governo, l'unico governo che vogliamo sostenere e' un governo eletto di centrodestra". Lo ha detto in Aula il capogruppo di FdI Luca Ciriani, in dichiarazione di voto sulla fiducia posta dal governo sul decreto Aiuti. "Da Draghi ci aspettiamo coerenza rispetto a quando ha detto in conferenza stampa", ovvero "che non ci sarà un altro governo Draghi senza l'attuale maggioranza. Si dimetta e torniamo a votare", ha aggiunto.

Governo, Lega: ormai la crisi politica è aperta

"Se una forza di maggioranza non vota un provvedimento di questo genere, mi pare di capire che sia accertato da tutti che la crisi politica sia aperta. Poi, come si dice in questi casi, quando si apre una crisi non si sa mai come si concluderà". Lo dichiara il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo.

Appello di Renzi a Draghi, il governo deve andare avanti

"La situazione che si è creata pone l'esigenza di lanciare da questa aula un appello alla responsabilità e un appello a un destinatario, il presidente Mario Draghi". Lo dice Matteo Renzi intervenendo in Aula in occasione del voto sul Dl Aiuti. "Io sono estimatore del presidente Draghi, sono orgoglioso di averlo come premier, ma nulla giustifica la fermata del governo in questa situazione: bisogna chiudere il Pnrr e la legge di bilancio. Pensare di usare gli schiamazzi per bloccare una attività fondamentale per il Paese sarebbe inaccettabile", ha aggiunto Renzi. "Draghi deve continuare a fare il presidente del consiglio perché serve all'Italia".

"Se uno apre una crisi in un momento di difficoltà è legittimo, sarei ipocrita se dicessi il contrario. Ma se si decide di non votare la fiducia, allora si firma la lettera di dimissioni di ministri e sottosegretari" ha proseguito Renzi nel corso del suo intervento. “E' ridicolo che il ministro per i Rapporti con il Parlamento annunci la fiducia in Aula e la capogruppo M5s annunci che non la voterà”.

Dl Aiuti, Ipf: si alla fiducia. M5s guarda solo i suoi interessi

Insieme per il futuro conferma la fiducia al governo Draghi. Lo annuncia in Aula in dichiarazione di voto sulla fiducia posta dal governo sul decreto Aiuti il capogruppo di Ipf a palazzo Madama Primo Di Nicola. "Chi sta inseguendo interessi di parte e di partito sta vigliaccamente girando le spalle al Paese".

Pellegrini (M5s), continuiamo a essere siamo fiduciosi che Draghi ci ascolti

"Continuiamo ad essere fiduciosi che il governo e questa maggioranza ci ascoltino". Lo ha detto il senatore M5s Marco Pellegrini, intervenendo in Aula in discussione generale sul decreto Aiuti.

Dl Aiuti, il governo ha posto la fiducia

Il governo ha posto la fiducia al Senato  sul dl Aiuti. Il timing prevede dichiarazioni di voto per circa un'ora e 40 minuti. La successiva chiama dovrebbe durare attorno ai 40  minuti.

Governo, Lega: al lavoro per una scelta unitaria del centrodestra

"Siamo stupiti e preoccupati. Dopo un anno e mezzo di sostegno leale della Lega al governo in una fase di emergenza, siamo costretti a perdere tempo in Parlamento coni no dei 5 Stelle e una sinistra che si occupa di droga libera e cittadinanza agli immigrati. Non si può andare avanti così per mesi, con milioni di italiani che hanno problemi con stipendi,pensioni e bollette. Attendiamo le prossime ore, la Lega lavorerà per una scelta unitaria del centrodestra per il bene del Paese. Piuttosto che perdere mesi preziosi con inutili e logoranti tira e molla, sarebbe più saggio dare la parola agli italiani". Così fonti della Lega.

FdI, Lollobrigida: irresponsabile non ridare la parola al popolo

"L' irresponsabilità è di quelle forze politiche che pur se incompatibili tra loro, dal 2018 e in più occasioni, si sono messe insieme per evitare di ridare la parola al popolo italiano. Al governo non si va per occupare le poltrone ma per governare una Nazione, dando una visione strategica. Oggi il palazzo e' asserragliato, la politica mostra la distanza dai cittadini e l'incapacità di leggere le loro istanze.  Patetico il tentativo del M5s di aggirare il voto sul Dl Aiuti al Senato. Non si può dire di avere fiducia in un governo e poi non sostenere un provvedimento". Lo ha detto intervenendo a Start su Sky tg24 il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida.

Franceschini: giornata complicata

"È una giornata complicata che potrebbe trasformare questo incontro in un rendiconto di quello che abbiamo fatto". Lo dice il ministro della cultura Dario Franceschini alla presentazione del 18/o Rapporto di Federculture in corso al ministero di via del Collegio romano.

Calenda e Della Vedova: la decisione di Conte è grave e irresponsabile, avanti con Draghi

"La decisione di Conte e del M5S di non votare la fiducia sul decreto aiuti è grave e irresponsabile, oltre che essere maturata in modo grottesco". Così in una nota congiunta Carlo Calenda e Benedetto Della Vedova, segretari rispettivamente di Azione e +Europa. "Si tratta di una decisione tutta politica -  si legge nel comunicato - non motivabile con l'attività del Governo Draghi e tanto meno con il merito del provvedimento. Di fronte al danno che la scelta di Conte già sta provocando all'Italia - continuano Calenda e Della Vedova - in un momento cruciale segnato dalla guerra di Putin, dalla crisi energetica,dall'inflazione a dalla necessità di completare l'avvio del PNRR, vogliamo ribadire la nostra stima e fiducia nel confronti di Mario Draghi. Siamo pronti a sostenerlo con ancor maggiore determinazione nel prosieguo della legislatura, convinti come siamo che la sua leadership sul piano interno ed internazionale possa dare molto all'Italia nei prossimi mesi", concludono i segretari .

Berlusconi: governo anche senza M5s ma attendiamo le decisioni di Draghi

"I numeri dicono che il governo potrebbe proseguire il suo lavoro fine a fine legislatura anche senza il M5s. FI, in continuità con l'atteggiamento di responsabilità che ha sempre contraddistinto la sua azione, attende con rispetto le determinazioni del presidente Draghi e le indicazioni che darà il capo dello Stato. È chiaro e innegabile che eventuali elezioni anticipate in un momento così delicato per l'Italia saranno da attribuire unicamente all'atteggiamento irresponsabile dei 5S. Se dovesse accadere, andare alle urne non ci preoccupa: anzi siamo certi che il risultato elettorale premierebbe il centrodestra". Così il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi in una nota

Questione di fiducia sul dl Aiuti attesa alle 12.30

“Verrà posta intorno alle 12.30 la questione di fiducia sul decreto Aiuti al Senato. Così si apprende da fonti parlamentari”

Gentiloni: seguiamo evoluzione della situazione in Italia con preoccupato stupore

"Rispetto all'evoluzione politica in Italia, io parlo spesso di acque agitate. In queste acque agitate con guerra, alta inflazione, rischi energetici, tensioni geopolitiche la stabilità è un valore in sé e penso che in questo momento serva coesione e non procurare instabilità e quindi noi seguiamo l'evoluzione della situazione italiana ovviamente con tutto il distacco del caso dal punto di vista ufficiale. Dal punto di vista personale il distacco è un po' più relativo, ma comunque la seguiamo direi con preoccupato stupore". Lo ha detto il commissario Ue all'Economia Paolo Gentiloni interpellato sulla possibile crisi di governo.

Governo, Renzi: Draghi parli al Paese e vada avanti senza M5s

"Farò un appello a Mario Draghi: parli al Paese dicendo le cose che vanno fatte da qui alle elezioni e vada avanti senza i grillini. Basta coi ricatti dei 5 Stelle, torniamo a correre". Così il leader di Italia viva Matteo Renzi.

Dl Aiuti, Saccone (FI): è la vendetta personale di Conte

"Appare molto evidente che Conte non abbia digerito la sua defenestrazione da Palazzo Chigi e che ora stia provando a mettere in atto una vendetta personale contro Draghi che lo ha sostituito. Purtroppo l'ex premier non ha compreso che venne sostituito perché la sua azione aveva perso forza e capacità di fronteggiare le emergenze in corso prima tra tutte la pandemia. Ed ora senza alcuna responsabilità il M5s non vota per un decreto che prevede aiuti a famiglie e imprese per 23 miliardi. I 5s hanno il dovere di fare chiarezza al loro interno e di non far pagare il conto delle loro divisioni al Paese. E' davvero singolare che Conte apra una crisi continuando a mantenere al loro posto i ministri. E' un comportamento cerchiobottista davvero surreale." Lo ha detto il senatore di Forza Italia - Udc Antonio Saccone durante la discussione in aula del dl Aiuti.

D'incà, Draghi ritiene percorribile solo la strada della fiducia

Il ministro D'incà ha avuto un confronto con il presidente Draghi il quale ha indicato come unica via percorribile la richiesta di fiducia al Senato sul dl Aiuti. La fiducia sarà posta al termine della discussione generale. Lo sottolineano fonti del ministero per i rapporti col Parlamento

Di Maio, M5s pianificava da mesi l'apertura della crisi

"I dirigenti M5S stavano pianificando da mesi l'apertura di una crisi per mettere fine al governo draghi. Sperano in 9 mesi di campagna elettorale per risalire nei sondaggi, ma così condannano solo il Paese al baratro economico e sociale. Non potevamo essere complici di questo piano cinico e opportunista, che trascina il paese al voto anticipato e al collasso economico e sociale". Lo ha detto il leader di Ipf e ministro degli Esteri Luigi Di Maio nel corso dell'assemblea congiunta del suo partito.

Dl Aiuti: fonti di governo, l'ipotesi di non mettere la fiducia non è percorribile

L'ipotesi di non mettere la fiducia in Senato sul decreto Aiuti "non è percorribile". È quanto apprende LaPresse da fonti di Governo, che bollano la possibilità come "una sciocchezza".

Dl Aiuti, D'Incà in costante contatto con Palazzo Chigi

Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà, è in costante contatto con Chigi. Il Presidente è informato di tutti i passaggi. E' quanto si fa sapere a proposito del tentativo del ministro di evitare il voto di fiducia sul dl Aiuti.

Governo: D'Inca', no fiducia? Devo fare le ultime verifiche

"Devo ancora fare le ultime verifiche, non posso ancora dare questa indicazione". Cosi' il ministro per i rapporti col Parlamento, Federico D'Inca', in Senato, a chi gli chiede se il voto sul Dl Aiuti si svolgerà senza che il governo ponga la questione di fiducia, ipotesi su cui da questa mattina è in corso una mediazione.

Iv, Faraone: incredibile che D'Incà tratti a insaputa del premier

"Trovo veramente incredibile che il ministro dei rapporti con il Parlamento del M5S, all'insaputa del Presidente del Consiglio Draghi, convochi i capigruppo di maggioranza al Senato, per chiedere se sono d'accordo a votare il dl Aiuti senza mettere la fiducia, esaminando i singoli emendamenti e mettendo a rischio più di 24 miliardi di aiuti agli italiani. Tutto questo solo per evitare che il suo partito diserti il voto di fiducia con le conseguenze naturali che questo gesto comporterà: la crisi di governo". Lo dichiara il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone.

Guerra(Mef): prossimo decreto non a rischio, plausibili 10 miliardi di aiuti

Dieci miliardi - di cui 8,5 derivanti dall'assestamento di bilancio - è una cifra "assolutamente plausibile" per il prossimo decreto di aiuti a famiglie e imprese atteso per fine luglio. Lo ha detto la sottosegretaria al Mef, Maria Cecilia Guerra, a Radio24, precisando che a suo parere il provvedimento non è rischio, nonostante le tensioni politiche. Perché lo fosse "occorrerebbe un'immediata crisi di governo: un governo dimissionario non potrebbe assumere un decreto legge, ma non credo che succederà in tempi così brevi". L'esito della giornata di oggi, ha aggiunto, "non è affatto scontato".

Pd, Letta: la decisione del M5s ci divide

"Quello che è successo ieri a Roma e la decisione del M5s di non votare la fiducia al decreto Aiuti cambia lo scenario politico. Prendiamo atto di questa scelta, non è la nostra: è una scelta che ci divide. Noi oggi voteremo convintamente la fiducia". Così il segretario del Pd, Enrico Letta, in un punto stampa a Milano.

Dl Aiuti: trattativa sul voto senza ricorso alla fiducia, confronto con Palazzo Chigi

In corso, secondo quanto si apprende da fonti governative, una interlocuzione con palazzo Chigi sull'ipotesi, su cui il ministro per i rapporti con il Parlamento Federico d'Inca' sta mediando con le forze di maggioranza al Senato, di procedere al voto sul decreto Aiuti senza ricorso alla fiducia. Serve, tuttavia, un accordo 'blindato' per fare in modo che il decreto venga convertito entro il 16 luglio. Fondamentale, viene sottolineato, che l'invito a procedere su questa strada arrivi direttamente da palazzo Chigi.

Affinché si raggiunga una intesa tra governo e maggioranza per evitare la fiducia al Senato sul dl Aiuti, in modo che i 5 stelle non abbandonino l'Aula negando la fiducia al governo, il presupposto è che il Movimento ritiri gli emendamenti presentati al decreto (tra cui ve ne sono anche contro il termo-valorizzatore a Roma) e si vada in Aula con il testo licenziato dalla Camera. Resterebbero in campo gli emendamenti delle opposizioni, ma i tempi sarebbero contingentati. In questo modo, i 5 stelle potrebbero sostenere il provvedimento votando le norme su cui sono a favore, e magari astenersi sulle norme sull'inceneritore.

Di Maio riunisce senatori e deputati Ipf

E' in corso in videoconferenza una riunione congiunta dei gruppi di Camera e Senato di Insieme per il Futuro. Luigi Di Maio ha convocato deputati e senatori per fare un punto dopo che il Movimento 5 Stelle ha deciso di non partecipare al voto di oggi al Senato sul decreto Aiuti.

Dl Aiuti, D'Incà sonda i capigruppo per evitare il voto di fiducia

Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà, prima dell'inizio della seduta al Senato ha sondato i capigruppo della maggioranza per verificare se esiste la possibilità di evitare il voto di fiducia sul dl Aiuti e di votarlo per articoli. E' quanto si apprende da fonti di governo. Una eventualità che però ora va verificata con palazzo Chigi con cui sono in corso interlocuzioni. Questa soluzione permetterebbe ai Cinque stelle di non votare solo la parte su cui non sono d'accordo escludendo così di far mancare i propri voti sulla fiducia al governo.

Senato: sito offline per guasto informatico, tecnici al lavoro

Il sito del Senato non è raggiungibile per un problema del sistema informatico. Come si apprende da fonti di Palazzo Madama, i tecnici sono al lavoro da circa un'ora per riattivare il collegamento. Al momento si esclude l'ipotesi di un attacco hacker, come è avvenuto nei mesi scorsi.

Dl Aiuti: al via la discussione generale nell'Aula del Senato

E' iniziata nell'Aula del Senato la discussione generale sul Dl Aiuti. Il provvedimento, che deve essere convertito in legge entro sabato, arriva all'esame dell'Assemblea senza mandato al relatore da parte della commissione Bilancio, nel testo già approvato dalla Camera.  Al termine, intorno a mezzogiorno, è attesa la richiesta della fiducia da parte del Governo, cui faranno seguito le dichiarazioni di voto e la chiama. M5s ha deciso di non partecipare al voto.

L'attesa del voto in Aula

Il presidente del M5s Conte conferma l'uscita dall'Aula durante la votazione in Senato sul dl Aiuti ma si dice comunque "disponibile al dialogo" con il premier Draghi. Il segretario del Pd Enrico Letta chiede una "verifica di maggioranza" e commenta "fondamentale che il governo non cada". Alla richiesta si unisce anche il leader di Insieme per il Futuro (e ministro degli Esteri) Luigi Di Maio: aprire una crisi è un "atto di irresponsabilità".  Dal centrodestra, il leader della Lega Matteo Salvini dice che senza M5s “la strada verso il voto è segnata” e una telefonata con Silvio Berlusconi conferma la “piena sintonia” tra i due “si prenderanno decisioni comuni”. La leader di FdI Giorgia Meloni: “Tutti a casa. Elezioni subito”.  

Il premier Draghi, dopo il voto in Senato, pronto a rimettere il mandato nelle mani del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.