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MONDO

La strategia del terrore

Attacchi a Bruxelles, la stampa belga: Salah sta collaborando veramente?

Molto probabilmente "no" sostiene Le Soir, "poiché attentati di questo tipo si preparano con molto anticipo, è praticamente certo che Salah fosse consapevole dei progetti degli altri terroristi"

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Ma Salah Abdeslam starebbe collaborando? E' questa la domanda dopo gli ultimi sviluppi a Bruxelles e a cui oggi il quotidiano belga Le Soir risponde negativamente. Sottolineando il fatto che gli attentatori di ieri a Bruxelles sarebbero - secondo l'identificazione effettuata dalla polizia - legati a lui e che gli attacchi di ieri hanno avuto certamente una lunga gestazione.

Il quotidiano belga ricorda che, dopo l'arresto di Abdeslam avvenuto venerdì, il suo avvocato Sven Mary aveva sostenuto che il jihadista "coopera" e, anzi, la sua collaborazione "vale quanto l'oro". Tuttavia, l'identificazione dei fratelli Al Bakraoui come kamikaze dell'attentato all'aeroporto di Bruxelles e la probabile identificazione di Najim Laachraoui come terzo uomo a Zavendem "dimostra il contrario", secondo Le Soir.

Le impronte digitali e il Dna rilevati nel covo di Forest dimostrano che Abdeslam era lì con i due fratelli kamikaze. Inoltre il presunto terrorista arrestato "conosceva benissimo" Laachraoui, che era precedentemente conosciuto con la falsa identità di Soufiane Kayal.

Secondo Le Soir, "poiché attentati di questo tipo si preparano con molto anticipo, è praticamente certo che Salah fosse consapevole dei progetti degli altri terroristi".