Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Brexit-Tusk-Ok-dei-27-accordo-di-divorzio-May-scrive-alla-nazione-riconciliazione-e9acedb1-6e7e-40f4-b1fb-ff5a16f3f903.html | rainews/live/ | true
MONDO

Bruxelles

Via libera dei 27 leader Ue ad intesa su Brexit. Juncker: "Miglior accordo possibile"

L'intesa formalizzata al vertice straordinario di oggi a Bruxelles. Barnier: ora ognuno si assuma sue responsabilità

Condividi
"I 27 leader Ue hanno dato il via libera politico all'Accordo di divorzio" dal Regno Unito "e alla Dichiarazione politica congiunta" sulle relazioni future, lo ha fatto sapere il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk.

Juncker: "Miglior accordo possibile"
"Se qualcuno pensasse al parlamento britannico "di rigettare questo accordo" sulla Brexit, pensando di poter ottenere un'intesa migliore, resterebbe deluso un attimo dopo la bocciatura, perché questo è l'unico accordo possibile", ed  "è la migliore intesa possibile". Così il presidente della commissione europea Jean Claude Juncker, al termine del vertice, sottolineando che "oggi è un giorno triste".

I 27 leader Ue hanno adottato il testo di conclusioni del vertice sulla Brexit, in cui si invitano "Commissione, Parlamento europeo e Consiglio, a fare i passi necessari per garantire che l'accordo possa entrare in vigore il 30 marzo 2019, in modo da assicurare un recesso ordinato" del Regno Unito. Si legge sull'account Twitter di Preben Aamann, portavoce del presidente del Consiglio europeo Donald Tusk.


Cancelliera tedesca Merkel: vertice storico ma sentimenti misti
"Questo è un Consiglio europeo storico ma che scatena sentimenti misti" in quanto "la Gran Bretagna se ne va dall'Ue dopo 25 anni ma noi rispettiamo la decisione del popolo britannico". Così la Cancelliera tedesca Angela Merkel al termine del vertice Ue straordinario sulla Brexit, sottolineando che "la cooperazione tra i 27, la commissione Ue e il parlamento europeo è stata eccellente" e che l'accordo di divorzio "è nel nostro interesse". "Ho una sensazione di sollievo per aver ottenuto quanto è stato ottenuto", ha concluso

Negoziatore Barnier: ora ognuno si assuma sue responsabilità 
"Ora è giunto il momento che ognuno si assuma le sue responsabilità", in quanto "questo accordo" di divorzio "è il passo necessario per costruire la fiducia tra l'Ue e la Gran Bretagna per costruire i prossimi passi". Così il capo negoziatore Ue Michel Barnier all'arrivo al vertice. "Resteremo partner, alleati e amici" con Londra, ha concluso, ricordando di aver "sempre negoziato con e non contro la Gran Bretagna". Barnier ha quindi ringraziato i team di negoziatori, i 27 e l'Europarlamento.

Rutte: non vince nessuno, ma è un accordo accettabile 
"Nessuno sta vincendo, perdiamo tutti con l'uscita del Regno Unito, ma dato il contesto è un buon accordo, con nessun vincitore politico". Così il primo ministro olandese, Mark Rutte. "È un risultato accettabile, sia per il Regno Unito che per l'Europa", ha aggiunto.

Juncker: Gb voti sì, Ue non cambierà posizione 
"Se fossi un parlamentare britannico, voterei a favore dell'accordo" sulla Brexit perché "è il migliore possibile per la Gran Bretagna", in quanto "l'Ue non cambierà le sue posizioni fondamentali". Così il presidentedella Commissione Ue Jean-Claude Juncker al suo arrivo alv ertice sulla Brexit. "Oggi è un giorno triste, vedere un Paese come la Gran Bretagna abbandonare l'Ue non è un momento di giubilo ma una tragedia", ha sottolineato Juncker.

Lettera May: appello ad unità nazionale
Un appello all'unità della nazione a sostegno dell'accordo di uscita del regno Unito dall'Unione europea per inaugurare un periodo di "rinnovamento e riconciliazione nazionale". Lo scrive il primo ministro britannico Theresa May, rivolgendosi al popolo britannico, in una lettera pubblicata dai media britannici e sul sito del governo.     

Nel giorno del vertice straordinario su Brexit a Bruxelles, May si appella al popolo britannico per chiedere sostegno al suo accordo e chiede a 'Leavers' e 'Remainers' di mettere fine alle ostilità e inaugurare un periodo di "rinnovamento e riconciliazione" nazionale.

Nella lettera il primo ministro britannico chiede al paese di "andare avanti con Brexit ora" in modo che il governo possa concentrarsi su ciò che conta di più per le persone nella loro vita quotidiana, a partire dal sistema sanitario. Il 29 marzo del prossimo anno, il giorno dell'addio formale di Londra all'Unione, scrive May, "dobbiamo mettere da parte le divisioni e tornare insieme come un unico popolo".