ITALIA
Tre i ricorsi proposti
Caso Cucchi: famiglia e Procura generale fanno ricorso in Cassazione
In primo grado, la III Corte d'assise di Roma condannò i medici per omicidio colposo, assolvendo infermieri e agenti. Lo scorso novembre, i giudici della corte d'appello hanno decretato l'assoluzione per tutti i processati. Contro questa sentenza, la Procura generale di Roma e i familiari di Cucchi hanno depositato ricorso in Cassazione
Continua la sua battaglia legale la famiglia di Stefano Cucchi, morto in ospedale a Roma una settimana dopo il suo arresto per droga, avvenuto il 15 ottobre 2009. Contro l'assoluzione di medici, infermieri e agenti di polizia, i familiari del giovane si rivolgono in Cassazione. Per l'accusa, Cucchi fu 'pestato' nelle celle del tribunale, in ospedale furono ignorate le sue richieste e addirittura abbandonato e lasciato morire di fame e sete.
In primo grado, la III Corte d'assise di Roma condannò i medici per omicidio colposo, assolvendo infermieri e agenti. Lo scorso novembre, i giudici della corte d'appello hanno decretato l'assoluzione per tutti i processati: sei medici, tre infermieri e tre agenti della polizia penitenziaria.
Contro questa sentenza, la Procura generale di Roma e i familiari di Cucchi hanno depositato ricorso in Cassazione: uno a firma del Sostituto procuratore generale Mario Remus (che ha sostenuto l'accusa nel processo d'appello); un secondo del padre di Stefano, Giovanni Cucchi; un terzo, della sorella Ilaria anche nella qualità di esercente la potestà genitoriale sui due figli minorenni.
In primo grado, la III Corte d'assise di Roma condannò i medici per omicidio colposo, assolvendo infermieri e agenti. Lo scorso novembre, i giudici della corte d'appello hanno decretato l'assoluzione per tutti i processati: sei medici, tre infermieri e tre agenti della polizia penitenziaria.
Contro questa sentenza, la Procura generale di Roma e i familiari di Cucchi hanno depositato ricorso in Cassazione: uno a firma del Sostituto procuratore generale Mario Remus (che ha sostenuto l'accusa nel processo d'appello); un secondo del padre di Stefano, Giovanni Cucchi; un terzo, della sorella Ilaria anche nella qualità di esercente la potestà genitoriale sui due figli minorenni.