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SCIENZA

Chiuso il concorso "Name ExoWorlds"

Devastata dall'Isis, Palmira vivrà per sempre nello spazio: il suo nome a un pianeta extrasolare

L'International Astronomical Union sancisce che un pianeta a 45 anni luce dalla Terra si chiamerà "Tadmor", il nome arabo della città patrimonio dell'Unesco. La proposta era arrivata dalla Siria ed è stata votata da persone di tutto il mondo. Complessivamente, sono stati assegnati nuovi nomi a 14 stelle e 31 pianeti. Tra i vincitori anche il Planetario Alto Adige

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Le rovine di Palmira
di Andrea BettiniRoma
Nei miti antichi spesso accade che l’eroe, prima di soccombere, venga trasformato dagli Dei in una costellazione. Ciò che scompare sulla Terra, in cielo vive per l’eternità. Palmira, gioiello archeologico devastato dall’Isis, sta avendo una sorte simile: Tadmor, il suo nome arabo, è stato assegnato a un pianeta extrasolare che orbita intorno alla stella Gamma Cephei, a circa 45 anni luce da noi.
 
Voti da tutto il mondo
La decisione, ufficializzata dall’International Astronomical Union, è arrivata al termine del concorso “Name ExoWorlds”, che ha permesso di dare un nome a 14 stelle e 31 pianeti che si trovano al di fuori del Sistema Solare. Le persone di tutto il mondo hanno potuto dire la loro scegliendo fra una serie di proposte pubblicate su un apposito sito internet e avanzate da gruppi di astrofili, scuole, planetari, osservatori ed enti di ricerca. Complessivamente sono stati raccolti oltre 573mila voti da 182 paesi. Nel caso di Tadmor, il nome era stato suggerito dall’Associazione Astronomica Siriana, proprio per cercare di ricordare per sempre la città i cui monumenti sono stati pesantemente danneggiati dagli uomini dello Stato Islamico.
 
Un gigante per Palmira
Il pianeta, che in precedenza era conosciuto come Errai B, è un gigante con una massa pari a 1,85 volte quella di Giove ed è stato scoperto nel 2003. Considerate le sue dimensioni, è quasi certamente gassoso e non è un luogo adatto ad ospitare la vita, almeno nelle forme in cui la conosciamo. La sua stella, Gamma Cephei, è però visibile ad occhio nudo: si trova nella costellazione di Cefeo e alle nostre latitudini è visibile per tutto l’anno, non lontano dalla Stella Polare.
 
Tra i vincitori una proposta italiana
Tra le proposte arrivate al concorso “Name ExoWorlds”, diverse arrivavano anche dall’Italia. Una di queste, avanzata dal Planetario Alto Adige di San Valentino in Campo (Bolzano), ha ricevuto 2305 voti ed è fra le vincitrici. I responsabili della struttura hanno così attribuito al sistema planetario PSR 1257+12 i nomi di Lich per la stella e di Draugr, Poltergeist e Phobetor per i pianeti. La pulsar PSR 1257+12 è una stella di neutroni: l’idea del nome Lich, che nella letteratura fantasy si riferisce a delle creature non-morte,  si riferisce al fatto che in questo tipo di stelle non si sviluppa più la fusione termonucleare, ma avviene ancora emissione di radiazione elettromagnetica. In sostanza, con un po’ di creatività, le si può considerare come stelle zombie. Anche i nomi dei pianeti sono stati assegnati seguendo lo stesso criterio.
 
Nel cielo anche Galileo e Don Chisciotte
Sarà per sempre nella volta celeste anche Galileo, il cui nome è andato a un pianeta orbitante intorno a una stella ribattezzata Copernicus. La stella “mu Arae” è stata invece chiamata Cervantes e intorno a sé ora ha i pianeti Quijote, Dulcinea, Rocinante e Sancho, cioè i personaggi della più celebre opera del letterato spagnolo. Se la stella 18 Delphini avrà invece il suggestivo nome “Musica”, xi Aquilae è ora “Libertas” e intorno a sé ha il pianeta “Fortitudo”. Sono tutti mondi inaccessibili, eppure ora ci ricordano aspetti importanti della nostra cultura. Valori che adesso nemmeno l’ignoranza e le bombe potranno cancellare.