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ITALIA

La scomparsa il 4 gennaio

Pino Daniele, servono altri esami. Furto nella villa in Maremma

L'esame fatto a Napoli ha dimostrato che il cantante di origine partenopea è morto per scompenso cardiaco: era affetto da una cardiopatia cronica

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I funerali di Pino Daniele
Pino Daniele è morto per insufficienza cardiaca. La conferma arriva dall'autopsia, conclusa poco fa presso l'obitorio comunale di Napoli. I consulenti nominati dalla procura di Roma (Vittorio Fineschi, Giorgio Bolino e Giuseppe Ambrosio) e gli esperti scelti dalla ex moglie del cantante, Fabiola Sciabarrasi (Luisa Regimenti, presidente del sindacato italiano specialisti in medicina legale e Enrico Marinelli), hanno riscontrato "esiti di pregressi interventi di rivascolarizzazione miocardica".

I risultati dell'autopsia
Il cantante, è stato verificato durante l'esame, era affetto da una cardiopatia cronica. Non sono stati effettuati esami tossicologici perché non richiesti dalla procura ma sono in corso, tuttavia, ulteriori accertamenti microscopici e di laboratorio i cui risultati saranno consegnati ai magistrati della capitale nelle prossime settimane. L'autopsia eseguita oggi è "un'attività interlocutoria che non può dare risposte definitive". Così il prof. Enrico Marinelli e la dott. Luisa Regimenti. Per avere un quadro completo saranno necessari "ulteriori accertamenti sui prelievi con esami istologici e di altra natura". "L'autopsia ha evidenziato quello che ci aspettavamo sulla pregressa malattia: una cardiopatia importante ed una condizione di compenso funzionale precaria". ha detto il professore Enrico Marinelli che insieme con la dottoressa Luisa Regimenti ha partecipato all'autopsia sulla salma di Pino Daniele in qualità di consulente della moglie del musicista.  

Servono altri accertamenti
I due medici hanno definito l'autopsia "un momento interlocutorio". "Bisogna stabilire - hanno sottolineato - che nel momento critico in cui Pino Daniele ha avuto il malessere poteva essere soccorso o meglio o no". Secondo i consulenti a tale scopo "saranno fatti ulteriori accertamenti sui prelievi che consentiranno esami istologici e di altra natura". Solo tali esami permetteranno "di avere un quadro completo. L'autopsia di giovedì è pertanto - hanno ribadito - un'attività interlocutoria che non può dare risposte definitive".  Gli esami saranno completati entro due mesi. 

L'indagine per omicidio colposo
Intanto la Procura di Roma indaga per omicidio colposo. Il procedimento, al momento contro ignoti, è affidato ai procuratori aggiunti Pierfilippo Laviani e Marcello Monteleone. L'indagine vuole accertare se la richiesta di andare a Roma, dopo essere stato colto da malore, sia arrivata effettivamente dallo stesso artista partenopeo. Secondo quanto accertato, la sera del 4 gennaio, la compagna di Daniele, Amanda Bonini, chiamò il 118 per chiedere l'intervento di una ambulanza. I medici, arrivati nella zona del casale dove viveva Daniele, contattarono di nuovo i familiari i quali comunicarono che si sarebbero recati con mezzi propri a Roma dal cardiologo di fiducia del cantante. 

Furto in casa di Pino Daniele
Intanto ladri sono entrati in casa dell'artista e hanno rubato due chitarre e soldi. Nella casa c'è un sistema di allarme, che però sarebbe stato divelto dai ladri, entrati nella proprietà dopo aver scavalcato la recinzione e quindi nella villa da una porta finestra sul retro (non da quella d'ingresso come emerso inizialmente). Non è chiaro al momento quando è avvenuto il furto, se oggi o nei giorni precedenti: la casa non è dotata di un sistema di video sorveglianza e dopo il malore accusato da Pino Daniele, da quanto appreso, nella casa non era tornato nessuno tra familiari e persone vicine all'artista.